Oh mamma volgare e che ho detto mai, pensa per te, che te ne vai in giro vestita come una quattordicenne, questo si che fa ridere i polli.
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stile: personalissime riflessioni sul tema
- Creatore Discussione Labelaberta
- Data di inizio
Oh mamma volgare e che ho detto mai, pensa per te, che te ne vai in giro vestita come una quattordicenne, questo si che fa ridere i polli.
flowerchild
Maestro Giardinauta
Oh beh dipende....
"Barbie principessa del castello" è ovviamente una mantenuta....
"Barbie coaffeur" lavora sodo!
"Barbie figlia dei fiori" un pò c'è rimasta (mai esagerare)
"Barbie presidente della repubblica" si è fatta un c..o così e ha studiato tutta la vita....
a "Barbie ingegnere aerospaziale" vanno tutti i miei complimenti perchè per una donna non è facile......
Solo quello? E il camper ultraaccessoriato, il macchinone lungo 10 metri, e la villa a mare e quella in montagna? E gli amici in piscina e a cavallo? Ma dai, credi ancora a Barbie santarellina?
flowerchild
Maestro Giardinauta
Cos'hai da dire su "Barbie santarellina"? Occhio Piera, è la mia preferita....vuoi litigare?
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
Invece io in inverno uso con soddisfazione una borsa tracolla nera di Prada; cosi ho le mani libere ed è abbastanza capiente. Non riesco ad usarla in estate perchè ho molto seno e la tracolla me lo evidenzia.
Ho visto la Odeon di LV....ma mi piace quela con i manici.....però...costa un po' troppo (770)
Ho visto che borbonese ne ha fatta una con un modello analogo, quelle in stoffa classica con profili marroni......E' in saldo e mi pare che sia sui 180 euro...
Non so che fare.....Ho paura di "ripiegare" su Borbonese...spendere dei soldi e non trovarmi contenta perchè volevo la Odeon.....
Cosa fareste al mio posto?
Mah...mha...sapete di cosa sto parlando almeno?!?!?!!?!
Ho visto la Odeon di LV....ma mi piace quela con i manici.....però...costa un po' troppo (770)
Ho visto che borbonese ne ha fatta una con un modello analogo, quelle in stoffa classica con profili marroni......E' in saldo e mi pare che sia sui 180 euro...
Non so che fare.....Ho paura di "ripiegare" su Borbonese...spendere dei soldi e non trovarmi contenta perchè volevo la Odeon.....
Cosa fareste al mio posto?
Mah...mha...sapete di cosa sto parlando almeno?!?!?!!?!
flowerchild
Maestro Giardinauta
No, tu sei più preparato di noi, qui ci vorrebbe "Barbie stilista B&K"....
Io opterei per la borsa di Prada, se evidenzia il seno meglio ancora, anzi vado subito a comprarla, chederò se possono applicare dei pon-pon di pelo di visone autentico, sai a me le pessicce false non piacciono. Tu che consiglio mi dai, ne faccio mettere qualcuno qua e là oppure lungo i manici?
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
Ad essere precisa...non so bene se il modello di Borbonese è di stoffa o è quello che ha i manici di pelle.....costa 275 a prezzo pieno.....ma ho visto la vetrina in fretta e con il negozio ancora chiuso....
Certo che se è di stoffa 275 euro sono un pò troppi, non nè convieni pure tu? A meno che non è seta pura proveniente da Honkong.
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
B
bianca62
Guest
Amore mio, io so di cosa stai parlando... ma sai io detesto le griffe. Le trovo tanto cafone, da parvenue. Io mi distinguo anche negli accessori, tutto su misura e soprattutto modelli unici. Non mi piace essere omologata. Sono estrosa ma allo stesso tempo elegante ed originale. Insomma mi distinguo, non passo inosservata. Dimenticavo un particolare importante detesto l'abbronzatura, quindi uso molto i cappelli e i guanti nella bella stagione, oltre al fascino retrò proteggo la mia pelle e la mantengo chiara come la luna.
Il trucco è sapiente e discreto. Mai eccessi.
Il trucco è sapiente e discreto. Mai eccessi.
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
bianca!!!!!!!!!
sai chi mi ricordi?!???!!??!
LA TINA!!!
sai chi mi ricordi?!???!!??!
LA TINA!!!
B
bianca62
Guest
Una tua amica? Non ricordo... non credo mi sia mai stata presentata. :confuso:
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
Amore mio, io so di cosa stai parlando... ma sai io detesto le griffe. Le trovo tanto cafone, da parvenue. Io mi distinguo anche negli accessori, tutto su misura e soprattutto modelli unici. Non mi piace essere omologata. Sono estrosa ma allo stesso tempo elegante ed originale. Insomma mi distinguo, non passo inosservata. Dimenticavo un particolare importante detesto l'abbronzatura, quindi uso molto i cappelli e i guanti nella bella stagione, oltre al fascino retrò proteggo la mia pelle e la mantengo chiara come la luna.
Il trucco è sapiente e discreto. Mai eccessi.
straccetti in microfibra per caso?!??!?!
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
pon pon sulla Prada!??!!?!?!!?
Ma dove vivi?!?!?!!?!cat:cat:
A Palemmmo e noi a Palemmmo su Prada ci mettiamo quallo che vogliamo anche i carretti siciliani o i pupi, ci hai da dire quaccche cosa? Attenta a come parli.
B
bianca62
Guest
Ti riferisci alla sezione di Giardinaggio.it : "Parliamo di tutto un po'"?
Sto cercando di ricordare ma questo nick "La Tina" non mi dice proprio nulla...
Sto cercando di ricordare ma questo nick "La Tina" non mi dice proprio nulla...
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
ho trascorso l'estate a Vendicari......conosco bene la zona
Labelaberta
Aspirante Giardinauta
Bellissimo questo articolo, tratto da Vanity Fair e scritto da Daniela Bianchini:
sono certa che le bag-addicted di qualsiasi tipo di borsa apprezzeranno
Quando è sbagliata si deve cambiarla; quando la si compra bisogna provarla; quando la si lascia da qualche parte rivela molto del carattere di chi la possiede.
Un quarto d’ora di ritardo per rimediare alla scelta di una borsa sbagliata è del tutto accettabile e va sempre concesso a una signora elegante e ammodo che si vede con la coda dell’occhio riflessa in una vetrina e comprende di aver commesso un errore madornale. La signora sa che quell’errore peserà sul suo umore per tutta la giornata, a meno che non lo corregga immediatamente, con risoluta e coraggiosa decisione, a costo di lasciare un innocente ad aspettare.
Gli uomini - dentisti, mariti, idraulici, bancari, fidanzati, avvocati, agenti immobiliari, meccanici tutti con appuntamento fissato - certamente non lo capiscono, però qualcosa intuiscono, e lasciano fare. Perché una cosa la capiscono tutti: la borsa è importante per una signora.
La borsa si stacca dal corpo e ha una certa indipendenza dalla donna che pure la indossa; le scarpe no, per esempio. Abbandonata su una scrivania, sul sedile di un’auto, appoggiata sul tavolino di un bar, la borsa fa da supplente a una signora, e mica ci si fa sostituire da chiunque. Son cose di cui tener conto quando la si compra una borsetta, quando la si sceglie, la si porta, la si appoggia qua e là, rivelando di sé cose inimmaginabili, lasciando tracce che rimangono nell’aria (e nella memoria) come la scia di un profumo.
La borsa trova posto nell’affollato scaffale degli accessori, ma a nessuna signora verrebbe in mente mai di equipararla, che so, a una cintura.
La borsa è molto di più, o meglio è qualcosa di diverso; è un’appendice, ha un suo carattere che deve essere compatibile con quello della signora che la porta con sé, va coordinata con tutto quello che una donna si mette, però deve stare bene da sola, appoggiata su una scrivania, appunto, o sulla reticella di un treno.
-Ci sono signore che portano sempre la stessa o almeno così sembra;
-ci sono signore che la cambiano tutti i giorni, o quasi;
-c’è chi le compra degli accessori (e con la borsa cambia anche il portafoglio, per esempio);
-chi ne porta due;
-chi pur di portarne una piccola rinuncia a un sacco di cose utili o ha due necessaire, uno a casa e uno in ufficio (qualcuna anche in macchina).
Insomma, la borsa è una compagna, una complice, una carta d’identità, un sistema di copertura e depistaggio, non meno significante di un vestito e infinitamente di più di qualsiasi altro accessorio.
Per certe signore umorali e fantasiose la borsa è come la pettinatura, se si cambia c’è un motivo, e non è detto che dopo ci si senta meglio. La borsa è una cosa seria: va provata come un vestito, davanti allo specchio, va guardata da tutte le angolazioni; va provata più di una scarpa, va immaginata addosso come un’acconciatura.
La borsa ha una extra-ordinaria natura temporale, accompagna le donne da sempre, porta in sé l’archetipo del baule e addirittura della casa mobile, dentro ci si mette sé stesse. Segna e ritma le epoche della moda ma non passa mai, sta chiusa negli armadi per degli anni poi ricompare, ed è sempre sé stessa. Lo sanno bene i venditori di vintage: le borse (come le donne) non invecchiano, si arricchiscono di tempo.
La borsa ha una extra-ordinaria natura estetica, la sua propria (grande o piccola, a mano o tracolla, colorata o neutra, con fibbie, chiusure a scatto o liscia e minimalista, con le cuciture a vista o no eccetera) e quella che assume tra le mani di una signora, o al suo braccio. Una borsa e una donna si completano come due sorelle, si coordinano come due amiche, nessuna delle due resta la stessa, nessuna delle due lascia sul campo qualcosa di sé.
La borsa ha una extra-ordinaria natura ontologica, vive a sé e in simbiosi con chi la stringe tra le mani; è l’unico soprammobile che una signora può portare fuori di casa sua, e si sa che le donne amano i soprammobili, i ninnoli, gli oggetti casalinghi. Non a caso gli uomini intelligenti badano alle borse delle donne, i marchi della moda fanno altrettanto, gli stilisti si fanno venire ottime idee che alle donne danno grande soddisfazione. Chi ha a che fare con le donne e se ne occupa con amorosa dedizione lo sa che non si scherza con loro, quando si tratta di borse.
Daniela Bianchini
sono certa che le bag-addicted di qualsiasi tipo di borsa apprezzeranno
Quando è sbagliata si deve cambiarla; quando la si compra bisogna provarla; quando la si lascia da qualche parte rivela molto del carattere di chi la possiede.
Un quarto d’ora di ritardo per rimediare alla scelta di una borsa sbagliata è del tutto accettabile e va sempre concesso a una signora elegante e ammodo che si vede con la coda dell’occhio riflessa in una vetrina e comprende di aver commesso un errore madornale. La signora sa che quell’errore peserà sul suo umore per tutta la giornata, a meno che non lo corregga immediatamente, con risoluta e coraggiosa decisione, a costo di lasciare un innocente ad aspettare.
Gli uomini - dentisti, mariti, idraulici, bancari, fidanzati, avvocati, agenti immobiliari, meccanici tutti con appuntamento fissato - certamente non lo capiscono, però qualcosa intuiscono, e lasciano fare. Perché una cosa la capiscono tutti: la borsa è importante per una signora.
La borsa si stacca dal corpo e ha una certa indipendenza dalla donna che pure la indossa; le scarpe no, per esempio. Abbandonata su una scrivania, sul sedile di un’auto, appoggiata sul tavolino di un bar, la borsa fa da supplente a una signora, e mica ci si fa sostituire da chiunque. Son cose di cui tener conto quando la si compra una borsetta, quando la si sceglie, la si porta, la si appoggia qua e là, rivelando di sé cose inimmaginabili, lasciando tracce che rimangono nell’aria (e nella memoria) come la scia di un profumo.
La borsa trova posto nell’affollato scaffale degli accessori, ma a nessuna signora verrebbe in mente mai di equipararla, che so, a una cintura.
La borsa è molto di più, o meglio è qualcosa di diverso; è un’appendice, ha un suo carattere che deve essere compatibile con quello della signora che la porta con sé, va coordinata con tutto quello che una donna si mette, però deve stare bene da sola, appoggiata su una scrivania, appunto, o sulla reticella di un treno.
-Ci sono signore che portano sempre la stessa o almeno così sembra;
-ci sono signore che la cambiano tutti i giorni, o quasi;
-c’è chi le compra degli accessori (e con la borsa cambia anche il portafoglio, per esempio);
-chi ne porta due;
-chi pur di portarne una piccola rinuncia a un sacco di cose utili o ha due necessaire, uno a casa e uno in ufficio (qualcuna anche in macchina).
Insomma, la borsa è una compagna, una complice, una carta d’identità, un sistema di copertura e depistaggio, non meno significante di un vestito e infinitamente di più di qualsiasi altro accessorio.
Per certe signore umorali e fantasiose la borsa è come la pettinatura, se si cambia c’è un motivo, e non è detto che dopo ci si senta meglio. La borsa è una cosa seria: va provata come un vestito, davanti allo specchio, va guardata da tutte le angolazioni; va provata più di una scarpa, va immaginata addosso come un’acconciatura.
La borsa ha una extra-ordinaria natura temporale, accompagna le donne da sempre, porta in sé l’archetipo del baule e addirittura della casa mobile, dentro ci si mette sé stesse. Segna e ritma le epoche della moda ma non passa mai, sta chiusa negli armadi per degli anni poi ricompare, ed è sempre sé stessa. Lo sanno bene i venditori di vintage: le borse (come le donne) non invecchiano, si arricchiscono di tempo.
La borsa ha una extra-ordinaria natura estetica, la sua propria (grande o piccola, a mano o tracolla, colorata o neutra, con fibbie, chiusure a scatto o liscia e minimalista, con le cuciture a vista o no eccetera) e quella che assume tra le mani di una signora, o al suo braccio. Una borsa e una donna si completano come due sorelle, si coordinano come due amiche, nessuna delle due resta la stessa, nessuna delle due lascia sul campo qualcosa di sé.
La borsa ha una extra-ordinaria natura ontologica, vive a sé e in simbiosi con chi la stringe tra le mani; è l’unico soprammobile che una signora può portare fuori di casa sua, e si sa che le donne amano i soprammobili, i ninnoli, gli oggetti casalinghi. Non a caso gli uomini intelligenti badano alle borse delle donne, i marchi della moda fanno altrettanto, gli stilisti si fanno venire ottime idee che alle donne danno grande soddisfazione. Chi ha a che fare con le donne e se ne occupa con amorosa dedizione lo sa che non si scherza con loro, quando si tratta di borse.
Daniela Bianchini
