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se i pensieri fossero

RosaeViola

Master Florello
River...ragioniamo coi fatti...vediamo se riusciamo a comprenderci.

Esempio: io sto facendo un qualcosa di cui ho valutato solo certi aspetti e non altri e sono convinta che quello che sto facendo sia la scelta giusta.
Arrivi tu e mi dici: "Scusa Ivana, ma sei sicura che sia questo il modo giusto?"
Al che mi può succedere di farmi venire un dubbio.

A quel punto allora, inizia un processo di ragionamento per cui tenderò a confrontarmi e a chiederti un'opinione al riguardo e da qui cambierà qualcosa nel mio operato.

Esempio: molte volte si pensa di avere un comportamento giusto nei confronti di qualcuno (giusto inteso come corretto) ma ad un certo punto qualcosa non funziona.
Ora, ammettiamo che io mi faccia venire dei dubbi, chiedo a te come amica, un parere su questo. Tu mi dici la tua opinione ed io posso condividerla o non condividerla, ma sicuramente ci ragiono su e se riscontro che tu possa aver ragione, avrò acquisito qualcosa.

Voglio dire che la verità è sì un fatto relativo, ma che molto spesso una tua verità condivisa, potrebbe aiutare me a trovare anche la mia.

Ah, giusto per non fraintendere ulteriormente, per quel che mi riguarda, quando faccio una scelta, anche legata alla riflessione sulla verità indotta da qualcun altro, SONO SEMPRE IO a scegliere e non la persona che mi ha suggerito.
Nessuno mi può obbligare a farlo, per cui qualunque cosa io faccia, implica necessariamente la mia partecipazione attiva.
Chi scarica addosso agli altri le proprie scelte, lo fa per fragilità ed immaturità...ma davanti a queste persone, io credo ci si possa proteggere in molti casi, soprattutto tenendo ben a mente, che mai ci si debba sentire colpevoli delle scelte di un altro, perchè nessuno gliele ha imposte.

Le difese a questi comportamenti, nascono dall'interno di ognuno di noi e mai il contrario.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
River...ragioniamo coi fatti...vediamo se riusciamo a comprenderci.

Esempio: io sto facendo un qualcosa di cui ho valutato solo certi aspetti e non altri e sono convinta che quello che sto facendo sia la scelta giusta.
Arrivi tu e mi dici: "Scusa Ivana, ma sei sicura che sia questo il modo giusto?"
Al che mi può succedere di farmi venire un dubbio.

A quel punto allora, inizia un processo di ragionamento per cui tenderò a confrontarmi e a chiederti un'opinione al riguardo e da qui cambierà qualcosa nel mio operato.

Esempio: molte volte si pensa di avere un comportamento giusto nei confronti di qualcuno (giusto inteso come corretto) ma ad un certo punto qualcosa non funziona.
Ora, ammettiamo che io mi faccia venire dei dubbi, chiedo a te come amica, un parere su questo. Tu mi dici la tua opinione ed io posso condividerla o non condividerla, ma sicuramente ci ragiono su e se riscontro che tu possa aver ragione, avrò acquisito qualcosa.

Voglio dire che la verità è sì un fatto relativo, ma che molto spesso una tua verità condivisa, potrebbe aiutare me a trovare anche la mia.

Ah, giusto per non fraintendere ulteriormente, per quel che mi riguarda, quando faccio una scelta, anche legata alla riflessione sulla verità indotta da qualcun altro, SONO SEMPRE IO a scegliere e non la persona che mi ha suggerito.
Nessuno mi può obbligare a farlo, per cui qualunque cosa io faccia, implica necessariamente la mia partecipazione attiva.
Chi scarica addosso agli altri le proprie scelte, lo fa per fragilità ed immaturità...ma davanti a queste persone, io credo ci si possa proteggere in molti casi, soprattutto tenendo ben a mente, che mai ci si debba sentire colpevoli delle scelte di un altro, perchè nessuno gliele ha imposte.

Le difese a questi comportamenti, nascono dall'interno di ognuno di noi e mai il contrario.
Sono completamente daccordo, ma stai parlando di un rapporto di amicizia, una corsia privilegiata e si stà parlando di pareri, si chiede un parere non si chiede d'esser sinceri, piccola differenza ma enorme.
Spetta all'amicizia l'esserlo, ed esserlo in amicizia significa spesso, sapere che dall'alta parte c'è una persona in grado o meno di sostenere la sincerità.
Se una mia amica è ossessionata dalla linea, a seconda del livello della sua ossessione e della sua capacità di confrontarsi sorpattutto con sè stessa, nel rapportarsi poi agli altri, non ci penserò due volte a sdramattizzare anche se, nel pensiero e obeittivamente lei ha preso qualche chilo di troppo.
Diverso è già il caso, se quella persona sà reggere un confronto, ma se è una persona ossessionata faccio attenzione comunque.
 

RosaeViola

Master Florello
Sonia, se ti chiedo un parere come amica e se tu sai che io conto sulla tua sincerità, io mi aspetto un parere sincero che per me equivale ad una tua verità.

Certo i livelli sono diversi, ma per me (nei miei confronti intendo) è fondamentale poter contare sul non essere esposta a piccole o a grandi bugie.

Anche di fronte all'esposizione di una tua grande verità, ti ascolto e poi rimugino e poi, una volta elaborato e confrontato ancora il sunto con te, traggo le mie conclusioni modificate e non.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Sonia, se ti chiedo un parere come amica e se tu sai che io conto sulla tua sincerità, io mi aspetto un parere sincero che per me equivale ad una tua verità.

Certo i livelli sono diversi, ma per me (nei miei confronti intendo) è fondamentale poter contare sul non essere esposta a piccole o a grandi bugie.

Anche di fronte all'esposizione di una tua grande verità, ti ascolto e poi rimugino e poi, una volta elaborato e confrontato ancora il sunto con te, traggo le mie conclusioni modificate e non.
Ivana, infatti ci stiamo confrontando ed io con te, sono sincera in questo momento, ma tu sei tu ed io sono io, siam due a cui la verità ci piace ascoltarla e sappiamo reggere il colpo, colgierne la ricchezza e scartare il possibile sgradevole, pechè siam due persone che posseggono la consapevolezza di sè e del proprio valore intrinseco.

Ma questo post, come l'altro, è generale si parla in generale, se è il caso o meno di essere sempre sinceri e sempre pronti al confronto.
Vedi, io ci tengo tanto ai valori, ma tengo di più e ti sembrerà un paradosso, alle persone.
Scendo di livello se è il caso, mi violento e sarò bugiarda, se posso così diciamo aggirare l'ostacolo e per esempio, trovare poi, in un secondo tempo, l'occasione per aiutare una persona, metto lei davanti a tutto.

Scendo di livello, apparentemente anche quando, ho di fronte nemici, che non devono sapere nulla di me, se non, all'ultimo momento, quando forse per loro è tardi reagire.
Per questo affermavo che la menzogna può essere anche una dote d'intelligenza.

I valori, non li reputo assoluti, perchè sono astratti e devono vestir persone, vita, momenti, situazioni.
 

RosaeViola

Master Florello
Sonia, guarda che la lunghezza d'onda è la stessa.
Anch'io quando si tratta di "altri" antepongo il loro benessere a tutto quello che ho in me di radicato...ricordi quando all'inizio di questa discussione ho detto che con gli altri non uso lo stesso metro o gli stessi metodi che uso con me stessa?

Tutto il discorso che ho fatto finora l'ho fatto solo ed esclusivamente calandolo su di me.
Io parlo di come io vorrei che gli altri si relazionassero a me, ma nei loro confronti io non uso lo stesso criterio, perchè sono consapevole che la verità può fare più danni che altro e soprattutto che la mia verità non può essere la tua, così come so che alla verità ognuno debba arrivarci da solo...io e parlo sempre di me, lo ribadisco perchè in questo discorso è facile fraintendere, sono disposta all'ascolto delle verità altrui e farne buon uso, ma non tutti ne hanno voglia o ne hanno la forza o sono ricettivi o tutto quello che si potrebbe ipotizzare in questo senso.

Mizzica quanto siamo cervellotiche...:confuso: :lol: ci intorciniamo che è una bellezza...:inc:
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Sonia, guarda che la lunghezza d'onda è la stessa.
Anch'io quando si tratta di "altri" antepongo il loro benessere a tutto quello che ho in me di radicato...ricordi quando all'inizio di questa discussione ho detto che con gli altri non uso lo stesso metro o gli stessi metodi che uso con me stessa?

Tutto il discorso che ho fatto finora l'ho fatto solo ed esclusivamente calandolo su di me.
Io parlo di come io vorrei che gli altri si relazionassero a me, ma nei loro confronti io non uso lo stesso criterio, perchè sono consapevole che la verità può fare più danni che altro e soprattutto che la mia verità non può essere la tua, così come so che alla verità ognuno debba arrivarci da solo...io e parlo sempre di me, lo ribadisco perchè in questo discorso è facile fraintendere, sono disposta all'ascolto delle verità altrui e farne buon uso, ma non tutti ne hanno voglia o ne hanno la forza o sono ricettivi o tutto quello che si potrebbe ipotizzare in questo senso.

Mizzica quanto siamo cervellotiche...:confuso: :lol: ci intorciniamo che è una bellezza...:inc:

Ahahahahahaha, muahahahah, non ci posso credere!
Ussignur, parliamo talmente tanto, che m'è sfugito quel particolare.
Ahahaah, ti giuro, sono piegata in due.

Ah bè, anche a me piacerebbe che gli altri fossero in grado di sostenere la verità.

Muahahah, dodici pagine di botta e risposta per una svista. :martello:
 
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