Se si parla di semi provenienti da piante che sono in piena terra e che perciò subiscono normalmente il freddo invernale non dovresti temere di raccoglierli anche dopo i geli invernali.
E' vero che in teoria i semi che hanno uno o entrambi i genitori che fan parte ad es del gruppo di rose tea o di varietà sofferenti il freddo(e che potrebbero essere ottenuti in una zona fredda solo proteggendo in serra le piante, perciò cosa rara direi come situazione) potrebbe essere che deperiscano una volta sottoposti a temperature basse, se sono rose resistenti al freddo o che addirittura hanno un loro fabbisogno di freddo per dare il meglio potrebbe essere che anzi il seme germoglierà anche più facilmente dopo un pò di gelo, una sorta di straficazione.
E cmq niko se anche prendi i semi prima dei geli invernali e poi tanto li metti in freezer... (..è vero che però hai detto che li sottoponi a freddo per momenti brevi, onestamente perciò forse prenderebbero effettivamente meno freddo che in natura)
Comunque di massima mi verrebbe di dire che per ottenere buoni risultati bisogna tendere ad imitare la natura e pensare che storia percorre un seme nell'ambiente dove il seme si è sviluppato. E cosi immagino i cinorrodi(frutti delle rose) caduti a terra o mangiati da uccellini o altri animali che poi... beh insomma fanno i loro bisogni e così spargono i semi in giro. Il seme passerà un pò di avversità, il freddo o addirittura il gelo(dipenderà dalla zona), l'umidità, l'azione anche corrosiva dell'apparato digerente di un animaletto(ecco perchè cmq i semi delle rose si tutelano con un tegumento, che è una sorta di buccia di protezione, abbastanza coriaceo. Così molti esperti di semine usano tecniche(scarificazione) per rendere artificilmente il tegumento più fragile e perciò permeabile, come se avesse assolto alla sua funzione di protezione consumandosi e mettendo più facilmente il seme vero e proprio in condizione di sentire che fuori ci son delle buone condizioni e che è ora di germogliare), se ci pensate perchè il rosaio dopo il fiore produce frutti, i cinorrodi appunto, che sono spesso vistosi e di colori brillanti, tipo rossi o gialli? Il rosaio(come molte altre piante)per propagarsi ha "deciso", nel corso della sua evoluzione naturale, di adottare la strategia di fare frutti che attirino gli animali per farsi mangiare. Infatti spesso i cinorrodi delle specie botaniche di rose sono comunemente considerati come utile cibo invernale per gli uccelli soprattutto. E così le rose si propagano felici e contente in giro per il mondo
![Big Grin :D :D](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
Moderatore, son stato un pò prolisso vero? scusatemi tutti(e se ho detto cose sbagliate, non sono un esperto, nel caso sarò felice di essere corretto), mi son fatto prendere la mano dall'immaginare la storia di tante belle rose