Brodetto di pesce
Per 4 persone
kg 2 di pesce misto:
sepppie, mazzole, sugarelli, sgomberi, bobe, triglie, cefali, canocchie (dipende dal periodo), granchi, rombetto
1 spigolo d'aglio
2 cucchiai di conserva
1 dl di olio
sale, pepe, prezzemolo, acqua quanto basta
a scelta, o qualche goccia d'aceto, o mezzo bicchiere di vino.
Pulire e lavare con cura il pesce, tagliare a pezzi più grosso come cefali, sgomberi, seppie, mazzole e sugarello, lasciare interi i pesci più piccoli.
In un tegame far soffriggere, in un po' d'olio, prezzemolo e aglio tritati e la cipolla tagliata sottile; quindi aggiungere il vino, farlo evaporare ed infine la conserva diluita in un po' d'acqua, il sale e il pepe.
Quando il sugo bolle disporre il pesce nel tegame: sul fondo si adagiano prima le seppie; trascorsi 10 minuti si aggiungono i vari pezzi di pesce e per ultimi i più piccoli.
La cottura deve avvenire a tegame coperto.
Alzare il bollore per 10 minuti circa, poi far bollire piano piano (ancora circa 20 minuti).
Negli ultimi dieci minuti togliere il coperchio perché il sugo si addensi.
"Alcuni marinai aggiungevano nel brodetto a metà cottura, un goccio d'aceto, della cipolla tagliata sottile e sistemata nel tegame a strati sopra il pesce; ciò rendeva il gusto più dolce.
Secondo la quantità di pesce, varia il tempo minimo di cottura che è di circa 40 minuti, se bolle piano risulta più saporito e buono (si accompagna a fette di pane o polenta).
(Tempo di preparazione: 50 minuti. Difficoltà: media)
Il brodetto dei poveri:
"Una volta si faceva molto spesso il brodetto con al granzèli (i granchi), le poverazze, al scbéli (piccoli gamberetti che si raccoglievano sulla spiaggia), ce le portava la pora Gonda, la Mariuccia, in cambio le dava due uova.
Il sugo non veniva denso perché l'olio era poco, rimaneva molto acquoso: era il cosiddetto acquaròn e la piada.
Il brodetto veniva cotto in un tegame di terracotta sulla rola".