• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Ricerca suberizzazione

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Ciao, posto anche qui una mia ricerca sulla suberizzazione, "difetto-particolarità" che colpisce alcune piante.
Questa modifica avviene quando, specie in corrispondenza dello strato secondario della membrana , si determina la formazione di suberina, sostanza questa molto complessa costituita da acidi grassi a catena molto lunga ( con una catena alifatica composta da più di 22 atomi di carbonio ), risultante di eteri diversi di acidi grassi uniti spesso con corpi aromatici e tannici e anche di idrati carbonatici.
Tra gli acidi grassi, sono presenti l’acido fellonico e l’acido floionico cristallizzati e l’acido suberifico amorfo
( senza una forma definita ).
Le membrane suberificate, diventano così cattive conduttrici di calore e le rende impermeabili ai liquidi ed ai gas: per questo, tale modifica, si determina tutte le volte in cui i tessuti di un organo rimangono indifesi per la caduta dell’epidermide esterna, per la produzione di ferite, escoriazioni ecc. Inoltre, poiché per la loro conformazione naturale le membrane suberificate non lasciano più passare le sostanze nutritive, umidità e scambi gassosi, i tessuti interessati a questo fenomeno, muoiono, formando così la tipica formazione di scorza. Questa, coniugata ai grassi della suberina, alcoli ( composti organici ) e sostanze fenoliche ( composti organici e aromatici), assume il tipico colore bruno / marrone. La suberina, si deposita sulla parete primaria e quindi, la parte suberificata, finemente lamellata, è da considerare come parete secondaria.
La deposizione della suberina avviene lungo le vene linfatiche, interrompendosi lievemente a tratti, in corrispondenza di un internodo. Completata da suberificazione, avviene una degenerazione dei protoplasti ( cellula vegetale ) che porta ad un riempimento della cellula di aria e la conseguente morte.
Ricapitolando quindi, tutta la parte interessata alla suberificazione è morta superficialmente , portando alla morte anche eventuali gemme dormienti presenti nel ramo interessato.
 
Ultima modifica:

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
... Alcuni cenni su cutina, cere e suberina.
Tutte le superfici delle piante esposte all’atmosfera, sono ricoperte da strati di materiale lipidico, per limitare la perdita di acqua e proteggere i tessuti dall’ingresso di funghi e batteri patogeni. Questi strati sono composti da cutina, cera e suberina.
La cutina si trova nella maggior parte delle zone epigee ( tutte le parti fuori dal terreno ) è costituita da una macromolecola idrofobica ( che respinge l’acqua) formata da acidi grassi a lunga catena ( composti da più di 22 atomi di carbonio), e riveste la parete esterna dell’epidermide delle piante
Le cere non sono macromolecole, ma miscele complesse di lipidi liberi a lunga catena e sono estremamente idrofobiche. Le componenti più comuni della cera sono alcani a lunga catena lineare di 25-35 atomi di carbonio ed esteri di acidi grassi. Si depositano sugli organi vegetali sotto forma di bastoncini , tubi o placche.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
La suberina è una sostanza idrofoba formata da acidi grassi, non fa passare acqua e spore fungine ma, a differenza dalle altre, non lascia passare neppure la luce e si può formare nelle pareti esterne delle cortecce del fusto e delle radici e nei tessuti di cicatrizzazione ( ferite, traumi ).
Depositandosi in percentuale più alta del normale sulla parete cellulare, la suberina rende quindi impermeabili alla luce le cellule, causandone la morte e la conseguente trasformazione in sughero.


io è tanto che cerco info su questa cosa..
purtroppo in nessun sito, pagina libro ecc... viene spiegato meglio di quanto io abbia scritto.
il motivo è semplice: le piante attaccate sono, purtroppo, di valore commerciale-economico = 0, quindi nessuno investe su questa ricerca.
inoltre, le piante colpite, non muoiono, quindi non ci sono pericoli.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Questa è Ulmus carpinifolia var suberosa del quale, in passato, si era tentata la coltivazione per la produzione del sughero, poi abbandonata perchè la pianta non è in grado di rigenerarlo.
no questa è la foto presa da un altro forum ( dove sono moderatore pure lì )di un post di un iscritto.
 

aurex

Esperto di Bonsai
dove vado a raccogliere gli olmi ne ho viste parecchie di piante colpite in questo modo...praticamente questi rami sono morti….
 
Alto