Prima che iniziasse la scuola, ho acquistato l'abbonamento treno/autobus per mio figlio on line, in modo che arrivasse per tempo. Per un disguido nel recapito la tessera è tornata indietro andando poi smarrita ed un'operatrice telefonica mi ha indicato l'ufficio presso il quale recarmi per ottenere un duplicato, specificando che avrei dovuto portare con me solo la prova del mio acquisto telematico. Quella mattina l'ufficio in questione era stipato di persone in coda per fare l'abbonamento, per aspettare tutta la mattina rischiando di farlo invano perchè ad un certo punto avrei dovuto desistere per andare al lavoro, ho provato a chiedere ad un addetto allo sportello scusandomi con gli altri utenti. L'operatore con encomiabile disponibilità mi spiegava che ci sarebbe voluta anche altra documentazione (avrei davvero aspettato per niente!) ... questo dialogo durato sì e no 1 minuto e mezzo, ha scatenato l'ira di una donna in coda. Pensando che gli esauriti si sprecano, io spiegavo alla donna che l'abbonamento l'avevo già fatto e che necessitavo solo di un'informazione ricevendo questa risposta: "Ognuno ha i suoi problemi, anche io sono qui per mia figlia perchè i controllori non sanno che i ciechi sugli autobus non pagano!".
Mi sono ammutolita, realizzando in un momento che io che pensavo di avere un problema non avevo proprio un emerito caxxo. La seconda riflessione che quell'episodio mi ha suscitato è stato che non possiamo mai sapere quali fardelli si porta dietro, magari da anni, chi ci passa accanto e che a volte pensiamo che la gente sia esageratamente reattiva perchè non mettiamo in conto che ci possano essere situazioni di stress che neppure immaginiamo.