Del tipo quelli che siccome sono soggetti a qualche tipo di infiammazione giocano di anticipo buttando giù qualche pastiglia o sciroppo non appena calano le temperature...oppure quelli che si buttano subito sul “pesante” senza prima tentare altre strade...ma vabbè molto probabilmente è un problema mio
Haha, be', come tutte le cose, ci vuole il senso della misura...
Comunque, tutto molto interessante, ognuno ha le sue abitudini e i suoi trucchetti vedo... !
Per quanto mi riguarda a livello puramente terapeutico, essendo l'idratazione un punto fondamentale in caso di febbre, mi limito a bere secchiate di tisane calde, di quelle fatte apposta per quando si è ammalati
Poi ho sentito anche ultimamente che assicurarsi un buon approviggionamento di Zinco aiuta moltissimo il sistema immunitario a combattere gli agenti patogeni, ma ancora non ho avuto l'occasione di testare la cosa...
È vero poi che a livello preventivo la vitamina C è molto importante: però da qui a farne un "rito quotidiano", benché stimo chi lo fa, personalmente non me la sento... preferisco cercare di integrarla naturalmente con la dieta, con frutta e verdura, anche se non è sempre facile, è certamente più aleatorio...
Poi una cosa di cui volevo assolutamente parlare fin dall'inizio, ed ero curioso di vedere se qualcuno lo tirasse fuori, è il discorso riscaldamento/temperatura dell'aria in casa, a cui faccio attenzione già da anni e che però in tanti, ho l'impressione, trascurano: interrogandomi appunto sul perché questa bronchite mi abbia tenuto in scacco in modo insolitamente lungo, devo dire che il mio sospettato numero è proprio questo aspetto.
Mi spiego: ho traslocato quest'estate e in questo nuovo appartamento fa
caldissimo. Ho il riscaldamento a pavimento e in queste ultime settimane avevo circa 24°C in casa, che sono per me 3-4 gradi in più dalla mia temperatura abituale e desiderata. Che dire, pensavo di averlo messo al minimo ma non ci avevo fatto troppo caso e non avevo ancora ben capito come funziona... Adesso però mi pare di aver colto e ho provato ad abbassarlo, spero che scenderà...
Ho sempre sentito di gente che, o perché il riscaldamento si era rotto, o perché avevano deciso di abbassarlo per un motivo o per l'altro, non si ammalava più, o molto meno, ed era sempre felicissima di questo cambiamento.
I dottori di certo non ti chiedono mai quanti gradi hai in casa, però esistono studi scientifici che sembrano indicare quanto l'aria riscaldata sia un elemento determinante nello sviluppo di un'infezione alle vie respiratorie.
Insomma, la teoria è questa, ed è molto semplice: l'aria molto fredda può contenere molto meno vapore acqueo rispetto all'aria calda. Quindi, quando si riscalda un'aria molto fredda, succede che diventa secchissima, con tassi di umidità relativa inferiori anche al 20% (non paragonabile ad un'aria estiva alla stessa temperatura). Questo, oltre a far seccare la pelle, metterebbe a dura prova le mucose delle vie respiratorie, che non riuscerebbero a mantenere un tasso di umidità ideale, soprattutto in caso di continui sbalzi dentro-fuori e in giornate belle e soleggiate, ma con aria molto fredda e già secca di suo.
Voi cosa ne pensate? L'avevate mai sentito? State piuttosto al caldo o al fresco? O magari dico una cosa ovvia?