Quando un rapporto è molto stretto e intimo, tacere può essere controproducente. Verissimo! Tacere la verità per pietà o per il quieto vivere può portare a fratture insanabili.
Il distacco emotivo di chi vive la vicenda da fuori è in effetti utlissimo per avere una visione più ampia della situazione... per non lasciarsi sfuggire particolari importanti che però, nel momento di maggiore stress, disperazione, dolore, non si vedono affatto.
L'empatia per quanto grande e profonda non potrai mai essere totale proprio perchè comunque non siamo mai tutti uguali.
Il non tacere o il suo contrario a seconda dei casi, l'empatia, il distacco emotivo, la gestualità, il tono di voce... tutto serve per aiutare chi è vicino e ha necessità. Forse, per tante persone è difficile trovare il dosaggio giusto tra questi elementi. Forse qualcuno dovrebbe offendersi di meno quando non è ascoltato al 100%.... perchè, in fondo, ognuno deve essere libero di scegliere e di decidere.
Il dialogo comunque resta sempre il miglior mezzo per spiegare e spiegarsi. Per capire e capirsi. Tranquillamente. Senza imporsi nè imporre le proprie convinzioni. A volte, forse, bisogna aspettare il momento giusto. Rimandare se è il caso. Ascoltare prima, consolare e poi, al momento opportuno ampliare il discorso, approfondirlo. La controparte è anche più disposta ad aprirsi e ad ascoltare.
ps Bello scambio di opinioni, questo.Grazie:love_4: