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Quello che la terra ci regala.

Elyass86

Guru Giardinauta
Ci sono delle piane che crescono spontanee in ogni posto,in barba al freddo, alla faccia dei parassiti e delle malattie, che non serve seminare.

Eppure nella maggior parte dei casi, noi pensiamo a come combatterle col diserbo,o con dei guantoni strappiamo tutto e gettiamo (nel migliore dei casi) nella compostiera.
Nella maggior parte dei casi, potremmo invece trarne dei benefici.

Proviamo ad apprezzare le nostre infestanti?

Io inizio con l'ortica facendo un copia e incolla di ricette e preparazioni che la richiedono.
Poi potremmo fare delle ricerche per individuare le nostre infestanti e i loro possibili usi.

Che ne dite??



Urtica_dioica.jpg


Due cenni sulla pianta:

Con la denominazione "ortica" si intendono varie specie di Urticaceae delle quali le due più comuni sono l' Urtica dioica L. e l'Urtica urens L.
Noi tutti, penso, abbiamo fatto almeno una volta, e a nostre spese, la conoscenza più o meno "bruciante" di questa erbacea, alla quale ben si addice l'appellativo di "burbero-benefica". Infatti, è aggressiva soltanto nel difendersi da nemici voraci, per il resto è una pianta che potrebbe essere utile all'uomo in molti modi. Dico potrebbe perché, pur essendo comunissima e, quindi, facilmente reperibile, l'ortica viene utilizzata meno di quanto meriti.
Il nome deriva dal latino urere (bruciare) e dioica (in quanto porta su di un individuo solo fiori maschili o solo fiori femminili).
L'ortica cresce spontanea nei luoghi incolti in genere: lungo le strade, i fossi, le siepi, vicino alle case e nei boschi, dal mare fino ad un'altitudine di 2.500 metri.
E' una pianta erbacea perenne, alta fino ad un metro e mezzo, dal fusto eretto a sezione quadrata. Le foglie sono opposte, spicciolate, a forma di cuore, con stipole e margine seghettato a grandi denti triangolari. Sia il fusto che le foglie sono ricoperti di peli urticanti, il cui apice a capocchia si spezza al tocco più lieve emettendo un liquido irritante.
I fiori verdi, piccolissimi, sono riuniti in spighe e fioriscono da giugno ad ottobre. I semi sono acheni ovali.
le due specie sono usate indifferentemente per costituire la droga secca. Si usa soprattutto la pianta intera (Herba Urticae), che si raccoglie da aprile a settembre tagliandola a dieci centimetri da terra. Per farla essiccare la si appende a mazzi in un luogo areato e all'ombra; per conservarli sono adatti sacchi di carta o tela.
Specialmente per uso esterno viene usata anche la radice (Radix Urticae), raccolta in autunno.

Usi giardinicoli:
Un altro aspetto dell'ortica è l'azione rivitalizzante che ha, esattamente come la camomilla, sulle piante che le crescono vicino, ed è interessante osservare che la esplica in modo particolare sulle aromatiche (specialmente sulla menta), delle quali pare faccia aumentare il contenuto in olio essenziale.
Inoltre, il macerato d'ortica, ottenuto facendo macerare la pianta intera in acqua per 12 ore, se spruzzato sulla pianta infestata dagli afidi, la libera da questi parassiti senza dover ricorrere a prodotti tossici.


In erboristeria:
Contro l'enuresi notturna il Valnet cita una preparazione gradita anche ai bambini: con 15 grammi di semi di ortica pestati, 60 grammi di farina di segale, acqua e un po' di miele, impastare sei tortine e cuocerle al forno, dopo di che se ne mangi una ogni sera per 15-20 giorni.

Per uso interno l'infuso di ortica 85 grammi in 100 ml d'acqua) ha azione antinfiammatoria e astringente intestinale, antidiarroica, emostatica e cicatrizzante, diuretica, declorurante e antiurica, depurativa, stimolante del metabolismo ed ematopoietica. L'azione depurativa, in particolare, ha un effetto cosmetico indiretto, in quanto coadiuvante nella cura di una pelle macchiata, impura ed eczematosa.
Il succo fresco spremuto dalle foglie ha le stesse indicazioni, ma è considerato soprattutto un efficace antiemorragico. Se ne possono prendere sino a sei cucchiai al giorno. Mescolando, invece, in parti uguali il succo fresco col miele, si ottiene un buon rimedio contro le infiammazioni intestinali (tre cucchiai al giorno).

Per uso esterno l'ortica viene impiegata prevalentemente per applicazioni sul cuoio capelluto come antiforfora, antiseborroico e leggero revulsivo. Per queste proprietà sia il succo fresco che il decotto della radice o della pianta intera sono ottimi coadiuvanti contro la caduta dei capelli.
Nelle epistassi si consiglia di introdurre nel naso batuffolini di cotone idrofilo imbevuti di succo fresco di ortica.
Nella medicina popolare si usava percuotere con un mazzo di ortiche le parti del corpo colpite da paralisi o affezioni reumatiche.


Quelli che preferico: Usi alimentari

Essendo ricca di vitamine (A, C, K, B2 e acido folico), Sali minerali, proteine e aminoacidi essenziali, essa costituisce un alimento di alto valore nutrizionale. In più, possiede un sapore delicatamente aromatico che la rende adatta alla preparazione di piatti appetitosi.
Gli inconvenienti che presenta sono solo apparenti: basta tener presente che i peli urticanti delle foglie vengono neutralizzati sia da una bella lavata, che da una cottura anche brevissima, e che per cogliere e maneggiare tranquillamente l'ortica è sufficiente munirsi di un paio di guanti di pelle o di gomma.

E ora le ricette:

Risotto d'ortica:


400g riso, 400g di germogli di ortica, 1/2 cipolla, 1 bicchiere di vino.

brodo vegetale , olio extravergine d'oliva, sale, pepe,prezzemolo.

Lavare con attenzione i germogli e passarli per pochi attimi nell'acqua bollente salata.Soffriggere a parte la cipolla e il prezzemolo tritato in alcuni cucchiai di olio, aggiungere le ortiche scolate e far insaporire per qualche istante quindi aggiungere il riso e farlo tostare per un minuto.Versate il vino e mescolare fino a che non evapori. .Salate, pepate e portate il riso a cottura unendo un mestolo di brodo caldo per volta.


Frittata di ortiche:

300 g ortiche
2 cipollotti
6 Uova
olio di oliva
2 cucchiai parmigiano grattugiato
sale e pepe

Lavate bene le foglie di ortica e lessatele in poca acqua.
Quando sono diventate tenere, scolatele e tritatele grossolanamente.
Lavate i cipollotti e tagliateli a rondelle sottilissime. Fateli appassire in due cucchiai di olio fino a quando sono diventati trasparenti. Aggiungete le ortiche, fatele insaporire per un paio di minuti, salate e pepate.
In una ciotola sbattete le uova con il parmigiano e versateci le ortiche saltate e, dopo avere mescolato bene, versate il tutto in una padella antiaderente unta con un po' di olio.


Zuppa d'ortica:

Ingredienti per 4 persone
400 g di ortica
20 g di olio extravergine di oliva
30 g di parmigiano
240 g di pane
Aglio, sale q.b.
Peperoncino q.b.

Preparazione
Soffriggete l'aglio e toglietelo quando è dorato; aggiungete l'ortica e fatela cuocere per 2 o 3 minuti. Unite mezzo litro d'acqua, sale, peperoncino e cuocete per mezz'ora. Mettete il pane tagliato a fette e tostato nelle ciotole e ricopritelo con la zuppa; condite con abbondante parmigiano.


Gnocchi di ricotta e ortica:(sono ottimi!)


Per 2 persone: 200 g di ricotta 100 g di ortica 40 g di parmigiano 100 g di farina 30 g di burro 1 uovo salvia sale e pepe

Preparazione
Lavate bene l’ortica, fatela cuocere in acqua salata e scolatela. Mescolate la farina con la ricotta, l’uovo, 30 g di parmigiano,il sale e il pepe. Prendete con un cucchiaio un po’ d’impasto ottenuto e date forma allungata ai gnocchi. Fate riposare per 2 ore i gnocchi. Fateli cuocere in acqua salata, condite con il burro fuso, la salvia e il restante parmigiano.

Penne all'ortica
Penne, 1 cipolla, ortica, burro, latte, panna, parmigiano, sale e pepe.

Cuocere le punte di ortica nell'acqua bollente: passarle sotto l'acqua fredda e strizzarle bene per eliminare l'acqua.
Tritare una cipolla insaporire con un po' di burro (chi desidera una salsa più ricca di sapore può aggiungere un battuto di pancetta); unire quindi l'ortica, il pepe, il sale e qualche cucchiaio di acqua e di latte. Far bollire lentamente: condire la pasta con questo sugo, un po' di panna e spolverizzare con il parmigiano.

tagliatelle verdi:(di fiorella)
200 gr. farina
2 uova
un pugnetto di ortiche cotte a vapore.

impastare la farina con le uova e le ortiche ben strizzare e sminuzzate.
stendere la pasta, lasciare leggermente asciugare e preparare tagliatelle da condire con il sugo preferito ( ottime ai funghi porcini )

si possono usare anche per fare il ripieno dei ravioli di magro, usando le ortiche al posto degli spinaci




Citazioni da : http://www.agribionotizie.it/rubriche/agr-biodinamica/ORTICA.htm
(Spero non se ne abbiano a male)
e da vari siti nella rete
E dallo zio in calabria :)
 
Ultima modifica:

fio_rella

Maestro Giardinauta
una bellissima idea!!!
uso spesso, l'ortica in cucina.
tagliatelle verdi:
200 gr. farina
2 uova
un pugnetto di ortiche cotte a vapore.

impastare la farina con le uova e le ortiche ben strizzare e sminuzzate.
stendere la pasta, lasciare leggermente asciugare e preparare tagliatelle da condire con il sugo preferito ( ottime ai funghi porcini )

si possono usare anche per fare il ripieno dei ravioli di magro, usando le ortiche al posto degli spinaci
 

rossl

Giardinauta Senior
Ely , sei sempre pieno di brillanti idee, bravissimo!
Anch'io uso le ortiche per farne gnocchi o ripieno per i tortelli (quelli che vengono altrove chiamati 'ravioli'), poi raccolgo le foglie giovani del tarassaco che sono ottime in insalata.
Il tarassaco ha un sacco di virtù medicinali (depurative, rimineralizzanti ecc.) e con i suoi fiori gialli ho fatto un paio di anni fa un 'miele di fiori di tarassaco' di cui posterò la ricetta appena la trovo.
Interessantissimo questo 3d
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Non potrei essere più d'accordo con Elyass!
Tanti anni or sono seguii dei corsi presso l’Associazione Nuova Acropolis di Roma per il riconoscimento delle erbe spontanee alimentari e, da allora, tutto quello che le riguarda mi interessa molto. Seguendo i corsi io - che conoscevo appena la cicoria, la borragine ed il tarassaco - ho scoperto che esistevano innumerevoli piante alimentari che nemmeno immaginavo esistessero come: nepitella (santoreggia), luppolo, cumino dei prati, scarpetta della Madonna, bardana, piantaggine, piè di gallo, crispigno, ramolaccio, barba di becco, caccialepre, lampascione, acetosa e acetosella, salsapariglia, cascellore, borsa pastore, silene e chi più ne ha più ne metta.
E da allora raccolgo ricette e mi associo alla proposta di Elyass affinché tutti coloro i quali conoscano ricette per cucinare le buone erbe spontanee le indichino in questo contesto.
Penso che ne deriverebbe una raccolta interessante e utilizzabile per riscoprire profumi e sapori dimenticati e per ritrovare un po’ delle antiche tradizioni culinarie contadine; riscoprire quella cucina che definita “povera” penso, oggi, fosse tanto più ricca di quella dei nostri giorni.
Che ne dite? Ci proviamo?
 

fio_rella

Maestro Giardinauta
gramigna2.jpg


gramigna rossa ( da www.altavaltrebbia.net)
Famiglia: Gramicacee

Descrizione: La Gramigna rossa è una pianta erbacea perenne, con un rizoma sotterraneo ramificato e fornito ai nodi di radici e gemme che producono fusti eretti o sdraiati alla base.
Le foglie sono lineari, piatte e guainanti il fusto.
L’infiorescenza è formata da tre-sette spighe, ognuna composta da numerose spighette.
Il frutto è una cariosside.

Dove si trova: La Gramigna rossa è comune dal mare alla regione submontana, nei luoghi erbosi, nei campi e in tutti i luoghi incolti.

Parti utilizzate: Della Gramigna rossa si raccoglie il rizoma tutto l’anno (meglio, però, in settembre-ottobre, o in marzo-aprile).
Si pulisce dalla terra e si eliminano le radichette laterali, poi si essiccano al sole o si appendono in mazzetti e si conservano in sacchetti di carta o di tela.

Proprietà:
La Gramigna rossa ha proprietà diuretiche, depurative, antiinfiammatorie, rinfrescanti, dissetanti.
Si usa come decotto per depurare l’organismo nel periodo primaverile, è utile per le infiammazioni dei reni e dell’apparato urinario in generale e per eliminare i piccoli calcoli.

Preparazioni e uso:

Uso interno:
Per aumentare la diuresi, rinfrescare, dissetare.

Decotto
Fate bollire due manciate di rizoma di gramigna in un l d'acqua per un minuto circa, filtrate e gettate l'acqua di cottura.
Lavate e pestate bene il rizoma, fatelo bollire nuovamente in un altro litro d'acqua per 10-15 minuti e dolcificate con zucchero o miele.

Tintura
20 g di rizoma in 100 ml di alcool a 20 gradi ( a macero per 10 giorni). Tre-quattro cucchiaini al giorno.

La gramigna in cucina
Conosciuta anticamente per essere stata usata come ingrediente da unire alla farina per la panificazione, la gramigna fu impiegata anche nella preparazione della birra. Le foglie tenere possono essere mangiate in insalata. I germogli, biancastri e teneri, vanno lessati e conditi con buon olio. Sono un piatto nutriente e gustoso, nonchè curioso e insolito.
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Il tarassaco ha un sacco di virtù medicinali (depurative, rimineralizzanti ecc.) e con i suoi fiori gialli ho fatto un paio di anni fa un 'miele di fiori di tarassaco' di cui posterò la ricetta appena la trovo

Aspetto la ricetta!anche se il tarassaco qui da me non è comunissimo, la calabria, in estate ne è pienissima!

Grazie dei complimenti rossl :)
 

milla04

Maestro Giardinauta
Deve essere buonissima, l'ortica, ne ho sentito parlare bene.
Qui in Puglia si usa raccogliere delle erbe selvatiche (in dialetto "fogghi 'mbiscate", cioè foglie miste), che poi vengono lessate e mescolate al purea di fave, oppure messe in un pò di brodo con un paio di pomodorini e, secondo i gusti, un pezzo di parmigiano (i contadini, tantissimi anni fa, vi mettevano le scorze del formaggio). Sono buonissime e fanno benone.
Solo che io aspetto di trovarle in vendita dai contadini, ho paura a cercarle perchè se sbaglio erbe e avveleno qualcuno...? :fifone2:
 

Silene

Esperta di Cactacee
Ciao Ely, anch'io faccio il risotto, la frittata e gli gnocchi con l'ortica (per gli gnocchi aggiungo anche delle patate lesse all'impasto di ricotta, farina e uovo). Il tarassaco lo faccio in insalata oppure al burro come gli spinaci. :food:
 

scipulosa

Maestro Giardinauta
cloro, sei la manna dal cielo! è da un po' che vedo le rosole al mercato, e mi chiedevo che cosa fossero... hai per caso idea di come si mangiano?
 

Clorophilla

Florello
cloro, sei la manna dal cielo! è da un po' che vedo le rosole al mercato, e mi chiedevo che cosa fossero... hai per caso idea di come si mangiano?
premetto che io non le preparo mai, nonostante mia nonna e mia madre le cucinassero spesso. Dopo averle ben pulite le facevano bollire un po' e poi le mettevano in padella previo soffritto con cipolla ed aglio ed eventualmente, se si vogliono più saporite, con un po' di pancetta...una bontà.
Altrimenti, per un piatto più leggero, si possono bollire fino a cottura ultimata , condite poi con olio extravergine, sale, pepe e per chi piace, limone.
 

pieracd

Guru Giardinauta
leggendovi mi è venuta una voglia! ma ci pensate che bello sarebbe (fantasia pura, badate bene) se potessimo incontrarci tutti assieme, ed ognuno di noi portare una pietanza tipoca della propria città o paese, e mangiare tutti quanti assieme? Ma ci pensate quanto ci divertiremmo? io ne sono certa! Internet avvicina, ma non completamente vero? :embarrass
 

monikk64

Fiorin Florello
ma che discussione bella bellissima!!!!!!!
proviamo a recuperarla?

sono ignorantissima in materia quindi sarei solo una fruitrice, non avrei granchè da apportare, ma posso rompere le scatole ai forumisti 'imparati' per far loro estrarre un po' di sapienza interessante.....
 
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