rootfellas
Florello
Quanto si muore nelle città che cambiano colore, dal grigio di un'acciaieria, al rosso del sangue, dal bianco di un ospedale, al marrone di una bara.
Quanto si ama dietro le lacrime che solcano i visi, confuse con la rabbia, l'impotenza, la barbarie di un prevedibile evento imprevisto.
Quanto poco basta per trasformare un non luogo, uno di quei posti che non ti ricordi mai che esistono, in un brivido lungo la schiena, in un segno della croce, in un pensiero.
Quanto poco basterebbe per ricordarsi sempre di chi perde la vita per lavoro, che non nobilita ma uccide.
Quanto è facile generalizzare.
6/12/2009 un ricordo da concittadino per chi ha perso la vita alla Thyssen Krupp.
E un doveroso plauso a tutti i "padroni" che preferiscono perdere soldi piuttosto che vite umane, fiducioso che ce ne saranno sempre di più!
Quanto si ama dietro le lacrime che solcano i visi, confuse con la rabbia, l'impotenza, la barbarie di un prevedibile evento imprevisto.
Quanto poco basta per trasformare un non luogo, uno di quei posti che non ti ricordi mai che esistono, in un brivido lungo la schiena, in un segno della croce, in un pensiero.
Quanto poco basterebbe per ricordarsi sempre di chi perde la vita per lavoro, che non nobilita ma uccide.
Quanto è facile generalizzare.
6/12/2009 un ricordo da concittadino per chi ha perso la vita alla Thyssen Krupp.
E un doveroso plauso a tutti i "padroni" che preferiscono perdere soldi piuttosto che vite umane, fiducioso che ce ne saranno sempre di più!