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Problemi con ortensie

carlod

Aspirante Giardinauta
Anche se so benissimo che non è stagione di trapianti, nello scorso luglio tolsi dal vaso un'ortensia per trasferirla in piena terra. Era un lazzaretto: da ormai vent'anni nello stesso vaso (non piccolo) aveva foglie piccolissime e si riempiva di ogni malattia possibile e immaginabile, soprattutto oidio. Feci un trattamento, la potai in modo piuttosto drastico e la trapiantai. Purtroppo però l'oidio non ha tardato ad arrivare e anche sui nuovi e piccoli germogli. Lo stesso si è verificato con altre ortensie in terrazzo e sinceramente non capisco il motivo dal momento che stanno all'ombra in una posizione abbastanza ventilata...in ogni caso il mio dubbio è che quest'autunno vorrei piantare un bel po' di ortensie in giardino ma temo che quella possa infettarle tutte! Cosa mi consigliate?
 

begonia

Maestro Giardinauta
ciao, certo 20 anni nello stesso vaso....anche le altre la stessa cosa?. come trattamento cosa hai usato contro il mal bianco.
 

carlod

Aspirante Giardinauta
No le altre sono molto più giovani e sono state sempre rinvasate, ma l'infestazione è la stessa! Trattate entrambe con un prodotto specifico consigliato da un esperto, non ne hanno tratto giovamento...ma secondo voi se in giardino metto tante altre ortensie c'è il rischio che si infettino?
 

begonia

Maestro Giardinauta
Le ortensie si amano posti non assolati, ma un po di sole non e' un problema. il mal bianco e' un fungo che si presenta quando le piante sono esposte in zone troppo umide, per prevenire queste malattie devi trattare con del zolfo bagnabile in polvere. usare il terreno acido specifico per loro, cmq non farti troppi problemi se ti piacciono vai tranquillo.
 

Giulia74

Aspirante Giardinauta
Ciao carlod, credo che sì, anche le altre si infetterebbero. Premesso che la tendenza allo sviluppo dell' oidio è condizionata dallo stato generale della pianta (carenze sia di macro che di microelementi, squilibri idrici, esposizione non ottimale rendono la pianta debole, e maggiormente esposta alle malattie), io cercherei, prima di mettere a dimora nuovi esemplari, di guarire i vecchi.
Credo che la permanenza troppo prolungata nello stesso vaso sia stata decisiva, ma anche il trapianto e la potatura effettuati nel periodo meno adatto non hanno certo migliorato le condizioni.
Io cercherei di vedere come reagiscono creando le condizioni ottimali: terreno al giusto ph, ben drenato ma mai completamente asciutto, concime specifico (finchè sono in vegetazione in questo periodo alla metà della dose raccomandata, poi sospendi fino a primavera), eventuale integrazione con ferro chelato; io darei loro anche qualche ora di sole, nelle ore meno calde (le mie all' ombra totale non fioriscono bene, mentre quelle che prendono sole dall' alba alle 11 sfoggiano fioriture spettacolari).
Poi un trattamento specifico sistemico, l' eliminazione e bruciatura delle foglie dopo che sono cadute in autunno, l' irrorazione, anche del terreno, con zolfo bagnabile come prevenzione.
Poi, una volta risolto il problema con le esistenti, potrai inserire le nuove, non dimenticando trattamenti preventivi, condizioni di terreno ottimali, piantumazione non troppo fitta per favorire la circolazione dell' aria, e senza eccedere nelle concimazioni azotate, che sembrano favorire lo sviluppo del famigerato fungo.
Potresti mettere delle foto? Sarebbe più facile darti consigli più mirati.
Saluti
Giulia
P.S.:mi sono simenticata di raccomandarti anche la disinfezione degli attrezzi da una pianta all' altra
 
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begonia

Maestro Giardinauta
ciao giulia, se si fanno trattamenti dovuti il problema si risolve, sarebbe piu grave se il problema si presentava a livello radicale in quel caso la situazione sarebbe piu' grave, bastano un paio di trattamenti fogliari il gioco e' fatto.
 

carlod

Aspirante Giardinauta
Capisco che l'ortensia che stava da vent'anni nello stesso vaso era molto debole e quindi più esposta alle malattie, ma proprio non capisco come possa essersi presa l'oidio un'ortensia acquistata lo scorso anno sanissima: posta in un vaso di terracotta ben drenato, terriccio per acidofile con qualche pezzetto di corteccia e aghi di pino, esposta a nord ma col sole del mattino fino alle 11, posizione abbastanza ventilata e comunque molto aperta, innaffiata con acqua piovana o comunque decalcificata mai sulla chioma...risultato: si è riempita di oidio e si è ampiamente defogliata!
in ogni caso forse il trattamento non ha fatto effetto. Voi cosa mi consigliate di usare?
 

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francoises

Giardinauta Senior
Qualche giorno fa avevo postato lo stesso problema. Io ho risolto potando drasticamente la pianta, ed eliminando le foglie malate. Al momento le nuove che stanno nascendo sono sane
 

Giulia74

Aspirante Giardinauta
Hai ragione begonia, io forse sono troppo "apprensiva"; è che penso che anche agli altri, come a me, dispiaccia portare a casa nuove piante e poi vedersele ammalare o morire, quindi preferisco prendere tutte le precauzioni, a volte, forse, anche troppe :embarass
Io comunque ho usato un prodotto a base di Tiazolo (così mi sembra, ma per essere precisa e fornirti il nome commerciale di quello che ho usato devo prima controllare nel capanno...) per curare una macrophilla bianca che mi avevano regalato già oidiata, e faccio irrorazioni di zolfo bagnabile a nov e febb, dopo aver eliminato le foglie cadute, a tutte .
Ciao :Saluto:
 

carlod

Aspirante Giardinauta
interessante questo zolfo bagnabile...dovrebbe essere anche molto poco tossico o sbaglio? mi spiegate come si usa? va spruzzato sulle piante o va somministrato durante l'innaffiatura? è a scopo preventivo o posso usarlo anche come curativo nella mia situazione ora?
 

begonia

Maestro Giardinauta
si infatti non e' tossico e costa poco, comunque se sei sicuro che si tratta di mal bianco, perche' dalla foto si capisce ben poco fai in questo modo: basta un cucchiaino da caffe non troppo colmo in un lt d'acqua agitare bene e irrorare sulle foglie devi farlo in assenza di sole e vento, bastano due trattamenti a distanza di 15gg.
 
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Giulia74

Aspirante Giardinauta
Ciao, secondo la mia esperienza, e senza voler contraddire chi sicuramente ne ha più di me, lo zolfo funziona bene come prevenzione, ma in caso di infezione in atto, come curativo, il più adatto è un funghicida sistemico.
Quello che ho usato io, di cui ti parlavo nel mio post precedente, ha come principio attivo il penconazolo (non so se dire il nome commerciale va contro le regole del forum, se casomai ti interessa mandami un messaggio privato), va usato, diluito secondo le istruzioni del produttore, ogni 15 gg e costa € 4,20 il flacone sufficiente a preparare 20 l di soluzione irrorante. Non conosco la tossicità specifica di questo antifungino, ma il produttore lo dà per adatto anche a vite, fruttiferi ed alcune colture orticole oltre che ornamentali, quindi visto che le ortensie oltretutto non si mangiano, non dovrebbe essere così tossico.
Esistono comunque molti altri antiioidici sistemici, ugualmente validi. Un garden ben fornito dovrebbe averne più di un tipo.
P. S.: A me, da dilettante, dalle foto sembra proprio un' infezione da oidio.
 
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