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Problema con GOJI

Romeo1

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
ho da qualche mese piantato un pianta di goji L. barbarum, esposta al sole in posizione arieggiata, ma ha un problema che, data la mia totale inesperienza, non so identificare.
Allego alcune foto che mostrano quanto sta succedendo :
foto1a.jpg
foto2a.jpg
foto3a.jpg
Ho provato ad incidere quei "pallini" che si formano sulle foglie, presenti in maniera ancor più accentuata sui nuovi rametti, ma non mi sembra di vedere ( ad occhio nuod ) insetti, larve o altro.

Sapete indicarmi di cosa si possa trattare e come poter intervenire ?
Grazie in anticipo per qualunque indicazione possiate darmi....
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non vedi nulla ad occhio nudo perché si tratta di un acaro eriofide, di dimensioni molto piccole e incolore. Si chiama Aceria kuko ed è il responsabile della formazione delle galle.
 

Romeo1

Aspirante Giardinauta
Ti ringrazio per l'informazione, utile per poter fare ricerche e/o rivolgermi a qualche consorzio per sapere come combattere il tutto ( spero non sia grave ).
Mi sapresti dare comunque dei consigli sul "cosa fare" per elimiare il problema ?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ascolta. Anche se si tratta di un parassita non iscritto nelle liste di allerta è in organismo nocivo di recente importazione in Europa e possibilmente andrebbe eradicato laddove venga intercettato. Per Italia io non ho trovato al momento segnalazioni, perciò dovresti telefonare ai Servizi Fitosanitari della tua Regione. La tua pianta dovrebbe essere distrutta in modo da evitare diffusioni. Questo eriofide è originario della Cina e sembra arrivato in Europa con pacco postale. Tu dove ha acquistato la tua pianta?
P.f. rispondi
 

Romeo1

Aspirante Giardinauta
Mi e' stato regalato, non so dove sia stato acquistato esattamente ma ritengo provenga da uno dei tanti "garden center" presenti. Come fai pero' ad essere certo si tratti esattamente di quell'acaro e non di qualche altro parassita che possa essere debellato con un trattamento a base di zolfo ( ho letto che può essere utile per tale scopo ) ?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Posso capire la tua diffidenza ma di certo non è un commesso di un consorzio agrario che ti può diagnosticare un organismo nocivo di origine esotica e forse neppur ancora segnalato per Italia.
Occorre essere responsabili, ma se sei scettico potresti almeno dirmi in quale regione abiti, cosa cmq che dovrebbe apparire normalmente nel profilo di chi si iscrive al forum.
Grazie
 

Romeo1

Aspirante Giardinauta
Abito in provincia di Milano, a Rho, come indicato nel profilo. La "diffidenza" nasce dal fatto che ovviamente preferirei risolvere il problema, forse anche per riconoscenza nei confronti di chi mi ha regalaro la pianta, e credo che questo sia facilmente capibile. A parte questo, apprezzo molto il tuo interessamente e le risposte che mi hai fornito...su questo non c'è alcun dubbio.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Grazie, temevo di non avere risposta. Io mi sono occupato di fitopatologia anche a livello professionale, e ti posso dire che non sarebbe la prima volta che attraverso una foto su un forum si scopre la presenza di un organismo alieno in una nuova zona (ad es. per un aleirode in zona Roma, prima solo Puglia, proprio su questo forum).
Un pericolosissimo coleottero attualmente presente tra Lombardia e Piemonte fu inizialmente segnalato su forum naturalistico.
Ora se non hai nulla in contrario girerei le tue foto al Servizio Fitosanitario della Lombardia e sentiamo se e cosa ci dice.
Ciao
 

Gaeta78

Aspirante Giardinauta
Se una persona esperta su questo forum, che in questo caso nom ho dubbi, anche perché è da molto che lo seguo ti dice distruggi e forse perché perderesti lo stesso la pianta ed in più avresti infettato altre coltivazione a te vicine, se non poi magari in tutta Italia.

Certo non mancheresti di rispetto a nessuno ma avresti salvato molte piante, e a prescindere da tutto sicuramente non la tua.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Ho dato un'occhiata in rete e ho notato che, oltre a non esserci alcuna notizia in lingua italiana e che pare sia stato individuato anche in Francia, sembra avere una predilezione per le Solanaceae (Goji, Solanum nigrum, Capsicum annuum..................
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ho dato un'occhiata in rete e ho notato che, oltre a non esserci alcuna notizia in lingua italiana e che pare sia stato individuato anche in Francia, sembra avere una predilezione per le Solanaceae (Goji, Solanum nigrum, Capsicum annuum..................
Per informazioni maggiori vai sul sito della EPPO e digita il nome. Io sto seguendo col telefonino dal mare, ma domani rientro e potrò comunicare meglio.
Ciao
P.S. Il rischio di contaminazione di altre solanacee è considerato basso, mentre è importante la identificazione e ciò a fini di conoscenza e misure profilattiche
 
Ultima modifica:

maria5710

Aspirante Giardinauta
Azzardo il suggerimento di vaporizzarci, sopra e sotto le foglie, dell'acqua : gli acari più diffusi la odiano,come tutti i ragni (e comunque ne rallenta la proliferazione)...Questa pratica potrebbe essere considerata una cavolata, ma,in attesa di maggiori informazioni, potrebbe rivelarsi utile a contenere gli intrusi. Gli acari si moltiplicano molto velocemente, purtroppo...

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Romeo1

Aspirante Giardinauta
Sono un pò "confuso". Nessun problema per le foto, se vuoi condividerle, ammesso che questo non comporti l'intervento di chissà quale ufficio/organizzazione a casa mia per "verifiche" strane - piuttosto distruggo la pianta immaginando che si debba bruciare ( corretto ? )
Tra l'altro, temo sia addirittura un goji della specie Lycium chinense e non barbarum.....
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Per informazioni maggiori vai sul sito della EPPO e digita il nome. Io sto seguendo col telefonino dal mare, ma domani rientro e potrò comunicare meglio.

Ho letto delle cose molto interessanti come ad esempio, se non ho capito male, che l'Aceria kuko è stata intercettata per la prima volta nel 2008 in Inghilterra e che attualmente ne è stata accertata la presenza, non a livello allarmante anche per i controlli e la distruzione delle piante infette (tranne che in alcuni Paesi dell'Est dove il problema sembra serio), in Germania, Francia, Cipro, Svizzera e Grecia. La sua diffusione non è pertanto velocissima come, per esempio, quella della Vespa Velutina che in pochi anni ha colonizzato la Francia ed è in grado di espandersi per circa 100 Km all’anno.

E’ uno degli effetti negativi della globalizzazione. I grandi flussi di merci tra i Paesi e quello che questi comportano in termini di circolazione di imballaggi, mezzi di trasporto e prodotti vegetali da un continente all’altro era facile comportasse il diffondersi di patologie e parassiti. Inoltre i patogeni importati vengono a trovarsi in zone completamente dissimili da quelle di origine dove spesso mancano predatori e antagonisti naturali (nematodi, imenotteri, uccelli e così via) come nel caso della Paysandisia archon.

C’è anche da dire che le multinazionali operanti nel mercato dei semi, per vantaggi economici legati al costo della manodopera, dell’energia……hanno spostato le loro attività nei Paesi in via di sviluppo con a volte scarsa attenzione alle condizioni ambientali con presenza di microrganismi o insetti o virus che possono essere trasportati dai semi nei Paesi industrializzati dove vengono commercializzati (anche tramite vendite per corrispondenza per le quali i controlli sono scarsi se non nulli. In Inghilterra oltre che nei vivai i controlli sono stati estesi, a campione, anche presso giardini privati).

E' bene quindi sensibilizzarci e sensibilizzare al problema e collaborare con le autorità preposte alla sorveglianza fitosanitaria anche se spesso l'indifferenza e la resistenza di molti, complici le lungaggini burocratiche e il costo degli adempimenti necessari, ci lasciano sconfitti.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Hai esattamente centrato il problema. Dove sto adesso (Bordighera) oltre la strage di palme, comprese le mie due condominiali, c'è anche la velutina: un nido è in bella evidenza sulla sommità di una araucaria nel parco di un grand hotel dismesso da molti lustri
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Infatti ho letto che a fine ottobre dello scorso anno in Liguria erano stati segnalati circa 240 nidi.
Se ci aggiungiamo tutti quelli non segnalati!!!!!!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Riprendo questo 3D perchè nel frattempo avevo cercato di prendere contatti per avere un supporto diagnostico qualificato.
Orbene, in questi giorni ho avuto modo di mostrare un paio di foto a un docente dell'Università di Bari specialista per gli eriofidi il quale molto gentilmente mi ha risposto confermandomi l'esattezza dell'identificazione.
Ha aggiunto che il rinvenimento andrebbe segnalato al Ministero pur non essendo un organismo da quarantena (ma nuovo per l'Italia), anzi lui stesso è in arretrato in quanto gli sono giunti da qualche tempo campioni che dovrebbe, mille impegni permettendo, confrontare con quelli che si è fatto inviare dai luoghi di origine per tracciare una mappatura della situazione.
Ora da parte mia non mi sento di intraprendere iniziative senza sapere se quel goji esiste ed è tuttora affetto, inoltre se ci sai disponibilità a fornire eventuali campioni di foglie.
Un saluto a tutti gli...ascoltatori.
 

Romeo1

Aspirante Giardinauta
Grazie Alessandro per l'interessamento, scusami se rispondo solo ora ma non avevo possibilità di collegarmi ad internet nei giorni scorsi.
Purtroppo la pianta in questione non c'è più: oltre al tuo feedback, mi è stato pure indicato che in realtà non si trattava di un Goji barbarum, ma bensi' di un Goji Chinense i cui frutti sembra siano quasi insapore e con un lieve gusto amaro.
La "malattia" della pianta e la constatazione che non si trattava di un barbarum mi hanno convinto ad eliminare la pianta. Ovviamente ho riferito la cosa al negozio che me l'ha venduta i quali mi hanno risposto che avrebbero fatto verifiche con i loro esperti....

Grazie ancora per la tua disponibilità.
 
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