... La cosa ideale, per cani come questi, è portarlo in zone ampie, deserte (spiagge all'alba, montagna), lasciarli correre e correre e poi, una volta esaurita la carica nervosa che hanno, portarli un po' a spasso al guinzaglio. Ma sono cani che vivono all'erta, per cui avranno sempre un atteggiamento nervoso e "indisciplinato" al guinzaglio
L'avevo dimenticato...
questo è davvero un ottimo consiglio...
Un cane stanco è molto più facile da gestire, perchè è molto meno reattivo a tutti gli stimoli esterni... e in questo caso ha anche meno energie da mettere in gioco...
Se mette sempre il guinzaglio quando è stanco (molto stanco, ansimante), in qualche modo associa questa sensazione e il conseguente modo di comportarsi, all'essere al guinzaglio.
Come tutti, anche i cani sono abitudinari e prevedibili e dopo un po' di tempo il solo fatto di essere al guinzaglio farà sì che risponderà come è sempre abituato a rispondere: da stanco...
Uno dei metodi più efficaci per far sì che un comportamento venga appreso è quello di evitare che il cane possa sbagliare scongiurando così che il comportamento sbagliato possa essere in qualche modo rinforzato... (nel nostro caso se è stanco è più difficile che si metta ha fare il diavolo...)
Un esempio tipico è l'insegnamento dell'"igiene": ho sentito molti modi diversi per insegnare ad un cane a farè pipì fuori casa... Quello che più funziona, però, è far si che il cucciolo sporchi il meno possibile in casa e per la maggior parte delle volte fuori... (non è proprio la stessa cosa perchè in questo caso gioca anche la naturale predisposizione a sporcare lontano dall'abituale luogo di riposo..)
Per quanto riguarda la differenza che esiste fra le razze sono pienamente d'accordo su quanto avete detto ed io stesso fin dall'inizio sono stato tentato dal dare una risposta simile alla vostra...
Ogni razza ha caratteristiche diverse, esaltate dalla selezione, però esse non sono peculiari della razza perchè tali caratteristiche sono riscontrabili in ciascun cane proprio perchè è un cane. Onestamente non ho mai visto un levriero "fermare" come fa un setter, ma sono sicuro che seppur in maniera impercettibile la ferma rientra nei suoi schemi comportamentali... Per contro ho visto setter diventare, in una frazione, come di ghiaccio e mantenere la posizione anche dopo energiche sollecitazioni da parte del conduttore, ma al frullo del selvatico alcuni se ne disinteressano, i più accennano ad inseguire poi tornano a cercare, altri lanciarsi in improbabili inseguimenti...
Cosa voglio dire... I cani sono prima di tutto cani e per tali vanno trattati, nel senso che le regole generali valgono per tutti... Però è assolutamente vero che la selezione ha amplificato o assopito alcune caratteristiche e quindi bisogna conoscerle e tenerne di conto nella scelta e nell'educazione perchè sfruttandole risulta più facile o comunque meno frustante (in caso di insuccesso)
Nello specifico della condotta al guinzaglio, nessun cane nasce con una predisposizione, persino i cani nordici, felicissimi di poter tirare una slitta, se potessero scegliere si farebbero delle gran corse in libertà...
Di verò c'è che alcune razze hanno maggior predisposizione a seguire l'uomo e a riconoscerlo come leader e quindi accetteranno più di buon grado il guinzaglio, anzi per alcuni si traforma in un esercizio molto piacevole...
Di fatto però la condotta al guinzaglio è pur sempre un'imposizione perchè limita la libertà, e come tale è insegnata e sentita dalla maggior parte dei soggetti... Sta a noi poi non farla vivere davvero come tale ai nostri compagni facendogli apprendere che è solo temporanea! Perchè magari serve per arrivare al parco e poi fare una bella corsa in libertà... o perchè quando il bipede lo decide la condotta non è più rigida ma c'è la possibilità di fermarsi annusare, tirare e quanto altro è possibile fare seppur legati...
Mi spiego meglio perchè penso che stia qui la chiave...
A volte, purtroppo, alcuni di noi non hanno mai la possibiltà di sciogliere il proprio cane e quello che riteniamo legittimo è di poterli portare fuori senza sudare sette camice.
Questo è possibile perchè a tutti i cani si può insegnare la condotta, volenti o "dolenti", ma che senso avrebbe per questi ultimi l'uscita?
Se un cane è per natura eccitabile sarà difficile fargli capire che vogliamo da lui che vada solo più pianino...
Penso allora che in questi casi sia indispensabile trovare un compromesso e penso che si possa raggiungere avendo chiari due momenti precisi: uno in cui il cane ci deve seguire, costi quel che costi (non si annusa, non ci si ferma, non si fa pipì...), e l'altro in cui "noi seguiamo il cane" andando incontro alle sue necessità e sopportando anche le sue stravaganze. Se noi riusciamo ad avere questa chiarezza mentale e riusciamo a distinguere questi momenti durante la passeggiata, anche i nostri cani capirebbero la differenza comportandosi di conseguenza... Certo i punti critici rimango (altri cani, gatti...) ma sarebbero facile da anticipare...
Giusto il discorso sulla tensione del guinzaglio e colgo l'occasione per dire che secondo me i guinzagli allungabili (tipo flexi) sono poco adatti se usati male...
Infatti spesso li si lascia sempre in tensione, mentre sarebbe opportuno tenerli alla giusta misura quando vogliamo che il cane ci segua e allungarli (mettendo poi il blocco) quando siamo noi a "seguire il cane"
Per quello che riguarda il lodare il cane dicendogli bravo quando è al nostro fianco, non la ritengo una cosa corretta. Primo perchè è vero che quando i cani tirano chiudono tutti i canali di comunicazione, poi perchè parte dalla concezione illusoria che tutti i cani vivono per compiacere il prorietario in qualsiasi momento e questo non è vero...
Di per se la lode è un ottimo premio, perchè se usata bene ha la caratteristica di poter essere data tempestivamente e anche a distanza, ma spesso viene mal gestita e perde tutto il suo valore...
In questo caso poichè c'è molta tensione (emotiva) meno si parla e meglio è... prima di tutto perchè si evitano delle associazioni sbagliate, poi perchè parlare serve più a noi che ai cani (loro tutto sommato comunicano poco vocalmente e per loro chi più "abbaia" più è insicuro e come tale appare). Quindi eviterei sia di sgridarli che di lodarli...
Personalmente non ho mai avuto a che fare con i levrieri, e in particolare non ho mai visto dal vivo un galgo ne un saluki, ma ho avuto il piacere di poter osservare greyhound, whippet, afgani e piccoli levrieri italiani e sinceramente la cosa che più mi aveva affascinato era proprio la loro eleganza e compostezza al guinzaglio (ho visto condurre insieme anche più di un cane) o in situazioni normali in contrasto alla loro esplosività nel gioco...
Probabilmente la mia è solo una coincidenza...
Da quanto ho capito comunque Kinzica è un cane fortunato, perchè anche se un po' eccitabile, essendo "buona fino alla tontaggine" può essere lasciata libera di correre e giocare e in questo caso la condotta è solo un di più... e poi ha una amica che gli vuole molto bene...
Scusate tutta sta menata, di sicuro sarò stato poco chiaro... nel caso replicherò ancora per chiarire meglio ciò che penso...
Ale