Non sono assolutamente un'espera, ma prvo lo stesso a riponderti. Su una Guida di Piante dell'RHS é riportata questa distinzione:
Genere: un gruppo di due o più piante che conividono una notevole gamma di caratteristiche come ad esempio "rosa" o "chrysanthemun" , si definisce genere. Il nome del genere corrisponde al cognome della famiglia, dal momento che é condiviso da individui affini fra lori. I generi ottenuti da ibriazione (incroci tra piante ottenute da 2 generi ) hanno il segno"X" prima del nome del genere
Specie: un gruppo di piante in grado di ibridarsi tra loro per produrre individui simili si definisce specie. Il nome della specie permettte di distinguere piante appartenenti allo stesso genere. esempio all'interno del genere Malus esiste la specie Malus Floribunda, Malus Tschonoskii, Malus X Zumi ecc.
Sottospecie, varietà e forma: Le varianti di una specie che si generano spontaneamente - sottospecie, varietà e forma- presentano un nome aggiuntivo preceduto da delle abbreviazioni "subsp", "var", o "f". Si tratta di sottodivisioni all'inerno della specie, con caratteristiche leggermente diverse rispetto alla specie-tipo.
Ibridi: ottenuti da piante dello stesso genere ma di specie diverse. Esempio Camelia x Williamsii é ottenuta per ibridazione di C. japonica e C. saluensis.
Varietà coltivate: gli ibridi all'interno di una specie ottenuti artificialmente vengono definiti tramite un nome comune. Alcune varietà vengono anche registrate con nomi depositati.
Io credo, ma sottolineo io credo, che queste siano le cultivar, ovvero le varietà coltivate.
Ricapitolando: Passiflora caerulea "Mrs Elliott" Il primo termine in maiuscolo indica il genere, il secondo in corsivo india la specie, il terzo (quando é presente) é fra virgolette ed indica la varietà.
E' un po' più chiaro ora?
Salutoni
Gianna