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Peonia fiore degli Dei

Stato
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StreGatta

Aspirante Giardinauta
E' un vero piacere per gli occhi vedere queste meravigliose peonie, colori bellissimi e forme delicate che eleganza! Complimenti a tutti per la passione che mettette nel coltivare le vostre piante!
 

tuberosa

Giardinauta Senior
IBRIDI DI ITOH.
Le peonie sono piante dai facili costumi; le varie specie ecultivar si incrociano allegramente tra loro e proprio per questa ragione èstato possibile nell’arco del tempo, forse due millenni, un gran numero divarietà e ibridi erbacei e arbustivi. Questi ibridi sono però sempre stati il risultato di incrociappartenenti alla stessa sezione botanica; erbacee con erbacee arbustive conarbustive. Molti ibridatori avevano tentato di incrociare erbacee conarbustive, principalmente per ottenere peonie erbacee a fiore giallo carico, colore che mancavacompletamente, ma nessuno era riuscito a ottenere nulla. Si riteneva addirittura che l’incrocio fra questi due tipidi pianta, completamente diversi anche se appartenenti alla stesso genere,fosse impossibile.
Ci sono voluti più di ventimila ibridazioni e molti anni dilavoro perché Toichi Itoh, botanico e coltivatore di Tokio, riuscisse aincrociare le peonie erbacee, di dimensioni contenute e totalmente decidue, conle peonie arbustive, caratterizzate da fiori grandi, rosa o gialli -quest’ultimocolore esclusivo di questo gruppo di piante.
Nel 1948 Itoh riuscì a ottenere nove piantine, frutto dell’incrociotra l’arbustiva Peoniex Lemoinei ”Alice Harding”, a fiore giallo, e l’erbacea PeoniaLactiflora “Kakoden” a fiore doppio bianco, Purtroppo nel 1956 Itoh morì, ottoanni prima di vedere realizzato lo scopo della sua vita: vedere lo sbocciaregli ibridi da lui creati, caratterizzati da fiori doppi di colore giallointenso…il colore sacro agli imperatori cinesi!
Dal genitore arbustivo hanno ereditato ereditato le bellefoglie scure molto frastagliate e i fiori grandi e numerosi, in tutte letonalità del giallo, dell’arancio e del rosa, portati su steli robusti nonbisognosi di tutori, e dal genere erbaceo hanno acquisito l’altezza contenuta-120 cm al massimo- il portamento globoso e ordinato, gli steli lunghi adatti aessere recisi, la scomparsa della parte aerea durante l’inverno.
Ma c’è di più, sono più rustiche sia delle erbacee che dellearbustive, resistono meglio ai ristagni d’acqua e si trovano bene a crescere invaso.
Uno dei punti deboli è la difficoltà di moltiplicazione,effettuata quasi esclusivamente per divisione. Le radici sono legnose,durissime da tagliare e da una pianta di tre anni se ne ricavano al massimoaltre tre, mentre da una peonia erbacea anche sei.

Ma questo a noi poco importa, nel nostro giardino le lasciamo crescere serenamente e indisturbate perché più invecchiano e più diventano belle come ci ha dimostrato Lisyy con la sua splendida “Bartzella”
 

tuberosa

Giardinauta Senior
E per chi vuole cimentaresi come nuovo ibridatore:

COME NASCE UNA PEONIA INTERSEZIONALE (conosciute come Ibridi di Itoh)

Il polline, il gamete maschile, viene raccolto da un ibrido di peonia arbustiva, viene seccato all'aria mezza giornata e custodito in una scatoletta di plastica tenuta in frigorifero (le arbustive e le erbacee hanno fioriture non contemporanee!)

Di prima mattina si sceglie un bocciolo, non ancora aperto ma di consistenza morbida, di una peonia erbacee che fungerà da mamma.

Tenendo delicatamente il gambo, si eliminano i petali facendo attenzione a non danneggiare i sottostanti sepali verdi.

Servendosi di una pinzetta, strappare le antere, gli organi sessuali maschili, togliendo anche quelli che si infilano nelle pieghe dell'ovario, al centro, verde chiaro..(il bottoncino).

Con l'indice recuperare dalla scatoletta un pò del polline e depositarlo sugli stimmi viola, sono vellutati per trattenere il polline.

Per proteggere l'ovario da contaminazioni con altri pollini, dalla pioggia o rugiada, coprire il tutto con un sacchetto di carta, chiuderlo con le graffette alla base stando attenti a non danneggiare lo stelo. Il cappuccio verrà tolto dopo quattro giorni e il fiore impollinato rimarrà così all'aria aperta.

Se la fecondazione è andata a buon fine, in agosto matureranno i semi che andranno seminati al più presto in una vaschetta: germineranno nella primavera seguente.

Per vederle fiorite armarsi di pazienza!
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Grazie Tuberosa per l'esaurientissima spiegazione.
Eccone una tutta per te!

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Come mi è dispiaciuto per il povero Signor Itoh, perdersi il frutto e la bellezza di tanto lavoro...
 

tuberosa

Giardinauta Senior
CURE GENERALI

Preferiscono il sole pieno, però, specie al sud, gradiscono essere ombreggiate nelle ore più calde del pomeriggio.
Amano un terreno fertile, di medio impasto e drenato.ù
A radice nude si piantano a settembre. La radice presenta una serie di gemme piccole molto ravvicinate sulla corona e altre gemme più grosse sui fusti legnosi.
Si piantanoa una profondità massima di 5-6 cm. Spesso però formano gemme anche sui corti fusti legnosi che producono: in questo caso è preferibile piantarle leggermente inclinate, in modo da interrare completamente le gemme formatesi sul fusto ma da non mettere troppo in profondità le piccole gemme presenti sulla corona.
I frutti possono essere lasciati sulla pianta; gradevoli da vedere, non producono semi e quindi non comportano una dispersione di energia da parte della pianta.
Sio eliminano invece i petali caduti sulle foglie dopo una pioggia perchè possono marcire.
Anche il taglio autunnale di pulizia è un pò diverso da quello che si effettua sulle peonie erbacee; invece di tagliare i fusti alla base, è preferibile lasciare una corta porzione lignificata e tagliare sopra alle gemme più basse, da queste, infatti si svilupperanno nuovi rami la primavera successiva.
Sempre in autunno si somministra un concime organico: una manciata di letamino pellettato oppure una vangata di compost o stallatico; a fine febbraio un prodotto minerale a basso tenore di azoto e ricco in fosforo e sopratutto in potassio, come quello specifico per le rose, da incorporare con una lavorazione superficiale.
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Grazie Tuberosa per l'esaurientissima spiegazione.
Eccone una tutta per te!

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Come mi è dispiaciuto per il povero Signor Itoh, perdersi il frutto e la bellezza di tanto lavoro...

Stupenda Lisyy davvero stupenda!Grazie della dedica mi risolleva dallo spavento! ho inserito un pò in ritardo l'ultimo post perchè sono volata fuori in strada all'inizio della nuova scossa!
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Continua la storia degli ibridi di Itoh...
Luis Smirnoff, un vivaista americano, riuscì negli anni sessanta a farsi dare dalla vedova Itoh alcune di queste piante e ne iniziò la moltiplicazione e la diffusione. Quattro di questi ibridi "Yellow Crow", "Yellow Dream", "Yellow Emperor", "Yellow Heaven" sono tuttora in commercio, gli altri sono purtroppo andati persi.
Una volta aperta la strada molti appassionati e ibridatori, fra i quali ricordiamo Roger Anderson e Don Hollingsword, riuscirono ad ottenere queste nuove peonie che vennero chiamate "ibridi intersezionali" o "ibridi di Itoh", in omaggio al loro primo creatore.
Oggi sono a disposizione una cinquantina di varietà, parecchie delle quali non ancora in commercio, quasi tutte create negli Stati Uniti.
 
Ultima modifica:

tuberosa

Giardinauta Senior
Un occhio particolare comunque alle concimazioni; spesso, quando lo spazio è limitato, se inseriamo una peonia in impianti molto popolati misti (ovviamente mi riferisco a impianti in piena terra), creando aiuole superaffollate e, magari, mantenendo il suolo troppo concimato, creiamo inconsapevolmente le condizioni ideali affinchè questa pianta cada vittima dei suoi nemici, la botride in testa.

La malattia, dovuta a "botrytis cinerea" (in questo caso a B.Paeonia) si manifesta inizialmente sulle foglie con piccole chiazze brune e secche; seguono marciumi e disseccamenti alla base dei fusti e sui boccioli (la così detta "bruciatura dei petali").

Lo sviluppo del patogeno è favorito da un eccesso d'umidità del terreno e dell'atmosfera, mentre la luce e la circolazione dell'aria gli sono fatali.

COME PREVENIRE QUESTA MALATTIA?

per prima cosa, quando decidiamo di collocare la peonia, cerchiamo di concederle molto spazio, distanziandola dalle altre piante e, di tanto in tanto, sorvegliamo la crescita.

In autunno bruciamo tutte le foglie che tagliamo o togliamo; lo stesso facciamo con i fiori che non necessitano di essere conservati per i semi e con tutti quei boccioli che occasionalmente si seccano o non si sviluppano.

Non eccediamo mai con le concimazioni azotate e con le irrigazioni.

Se malauguratamente individuiamo un fusto colpito da botrite non allarmiamoci, tagliamolo raso terra, proseguendo con l'ispezione della pianta fino alla radice, senza "disturbarla" eccessivamente.

La terra tutt'intorno deve essere asportata e sostituita con altra nuova o sabbia.

Nel recidere le parti colpite (boccioli, steli e fiori appassiti) procediamo con estrema delicatezza per non diffondere ulteriormente le spore.
 

rita

Giardinauta
Tempo fà avevo postato le foto dei miei ultimi due acquisti improvvisati (2 peonie arbustive) e già iniziavo a preoccuparmi...chiedendo consigli mi è stato indicato di mettere in piena terra: ho voluto provare con esposizione + soleggiata per una e l'altra + in ombra ma entrambe sembrano molto in sofferenza con le foglie floscie rasoterra al terreno, ho seguito l'indicazione relativamente al punto d'innesto e le piante non hanno fiorito (cosa che poteva debilitare le piante), come posso aiutarle?
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Ciao Rita riesci a mettere qualche foto delle tue peonie? Spesso sia che in terra che in vaso sbagliamo non con l'esposizione ma con le innafiature o le concimazioni...
 

rita

Giardinauta
ancora non le ho concimate poichè già le porelle erano stressate dal trapianto........ho pensato di aspettare che si riprendessero per poi procedere in autunno con la concimazione.......ma non sò mica se ci arrivano....questa una foto dell'acquisto

28022012521.jpg


domani se smette di piovere cercherò di postare foto attuale
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Ciao Rita, grazie delle foto... hai fatto benisso a non concimarle dopo il trapianto si aspettano sempre i canonici 15/20 giorni e anche più ... visto lo stato ti sconsiglio di straziarle ulteriormente, lasciale dove sono; temo comunque che non sia un problema di trapianto o stress; posso chiederti cos'è quel terreno nero che si vede qua e là? Uno degli acquisti fatti con peonie d'occasione hanno avuto lo stesso iter...malgrado tutte le cure non sono riuscita a salvarle! ti auguro di tutto cuore che non subiscano la stesa fine.
 

rita

Giardinauta
.......lo sò ho fatto un acquisto impulsivi di quelli che quando sei sulla strada del ritorno a casa pensi perchè mai non li ho spesi in gelati.........la vedi male male? la terra che si vede nera è terriccio che ho svuotato da un vaso dove un hybiscus è passato a miglior vita questo inverno (non riesco mai a farli sopravvivere anche se li metto in una stanza fredda in casa......) e che ho sparso un pò così......
 

soledelsud

Giardinauta
mi sa di aver identificato il problema allora...
ecco una delle mie peonie erbacee...ogni anno, dopo un periodo con foglie belle e sane...diventa così (foto di ieri):
100_8364.jpg


accanto a lei, la sorella...ancora non contaminata...verde e bella...
100_8365.jpg


quadro generale...a destra c'è anche la terza, molto piccola, con le foglie verdi e sane.
100_8366.jpg


mi date un vostro parere, per favore? è la botrite? cosa devo fare?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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