Stefano Sangiorgio
Fiorin Florello
Aspetto molto positivo.Noto che è da un po’ che non posto paturnie
Aspetto molto positivo.Noto che è da un po’ che non posto paturnie
e tu tutta questa saggezza dove l'hai pescata????????Hanno vissuto 25 anni senza amare per davvero (uno dei due).
Molti sono i segnali che l'altro ha ignorato per il quieto vivere e per la paura di sentirsi abbandonato/a.
Hanno vissuto 25 anni senza amare per davvero (uno dei due).
Molti sono i segnali che l'altro ha ignorato per il quieto vivere e per la paura di sentirsi abbandonato/a.
Ma come, @monikk64 , mi contesti il TUTTOLOGO, il Pico de Paperis del Forum????e tu tutta questa saggezza dove l'hai pescata????????
capita, sì......Noto che è da un po’ che non posto paturnie
Nuova paturnia, seria, serissima
com’è possibile che in una coppia ci sia uno dei due che non si accorge che la coppia non esiste più?
da una notizia avuta ieri
25 anni di matrimonio, lei vuole il divorzio, e lui cade dal pero…
o forse no, ma non accetta la cosa
ma quanto può una cosa del genere destabilizzare?
non è possibile che tutto fosse normale finchè lei non è arrivata ad una scelta che è proprio l'ultima...com’è possibile che in una coppia ci sia uno dei due che non si accorge che la coppia non esiste più?
da una notizia avuta ieri
25 anni di matrimonio, lei vuole il divorzio, e lui cade dal pero…
capita, sì......
a volte in un matrimonio si resta insieme per i figli.... poi i figli crescono e si riprende a vivere.
e a volte si vuole vivere con una persona diversa......
capita, capita.....
non è possibile che tutto fosse normale finchè lei non è arrivata ad una scelta che è proprio l'ultima...
lei deve aver finto proprio bene, oppure lui ha fatto finta di niente, magari entrambi per quieto vivere, ma quando le cose non vanno più ci si accorge sì, non è possibile non accorgersene...
Stromboli!vulcani
a volte nelle relazioni o matrimoni uno fa per decenni da stampella all'altro.... e quando la stampella si rompe, chi si è sempre appoggiato sì sente perso......capita si, ma se c’è un dialogo di un certo tipo, anche quando la questione esplode, dovrebbe essere meno deflagrante….
forse più che fingere era una routine che a uno dei due andava bene, anzi era auspicata, e all’altra no
ma se lui non accetta al punto di cadere in depressione profonda….
dal mio punto di vista ci sta la prima settimana, un mese o due.. ma poi reagisco..
sicuramente è fondamentale il carattere del soggetto
il problema è capire come è la reazione
immaginavo che persone della mia età oggi come oggi fossero .. che so.. vagamente vaccinate davanti ad una situazione di questo tipo.
condivido.dal mio punto di vista ci sta la prima settimana, un mese o due.. ma poi reagisco..
sicuramente è fondamentale il carattere del soggetto
il problema è capire come è la reazione
anche perchè c' è chi solo/a non ci sa proprio starecondivido.
Ma è il ragionamento dei caratteri 'forti'....
i caratteri deboli non reagiscono.
preferiscono farsi coccolare e compiangere da amici e parenti.......
sicuramente dal carettere, ma molto dipende anche dall'età della persona...ma se lui non accetta al punto di cadere in depressione profonda….
dal mio punto di vista ci sta la prima settimana, un mese o due.. ma poi reagisco..
sicuramente è fondamentale il carattere del soggetto
e qui ci sarebbe da scrivere un libro. sai stare benissimo da solo/a, ti accoppi (non nel senso del suicidio) e cominci tutt'altro tipo di vita dove ci si sqaxxa per chi non tira mai giù la tavoletta in bagno ma stare in due diventa un'abitudine imprescindibile. poi capita di rimanere, per una cosa o per l'altra, di nuovo da soli. si crede di potercela fare alla grande, come quando eri giovane, ma ti accorgi che sono cambiate tante, troppe cose e soprattutto che sei cambiato/a tu, sei magari più fragile... oltre al dolore per la perdita, che sia una separazione o un lutto... e quando servirebbe la forza per risorgere, ti accorgi di avere a malapena quella per sopravvivere.anche perchè c' è chi solo/a non ci sa proprio stare
posso parlare solo per esperienza dei figli dei miei amici: sono i genitori che hanno bisogno che i figli abbiano bisogno di loro !i figli che hanno bisogno di te...
approvo quasi tutto, comunque da qualcuno ho sentito dire:e qui ci sarebbe da scrivere un libro. sai stare benissimo da solo/a, ti accoppi (non nel senso del suicidio) e cominci tutt'altro tipo di vita dove ci si sqaxxa per chi non tira mai giù la tavoletta in bagno ma stare in due diventa un'abitudine imprescindibile. poi capita di rimanere, per una cosa o per l'altra, di nuovo da soli. si crede di potercela fare alla grande, come quando eri giovane, ma ti accorgi che sono cambiate tante, troppe cose e soprattutto che sei cambiato/a tu, sei magari più fragile... oltre al dolore per la perdita, che sia una separazione o un lutto... e quando servirebbe la forza per risorgere, ti accorgi di avere a malapena quella per sopravvivere.
sicuramente dal carettere, ma molto dipende anche dall'età della persona...
quando sei giovane, o relativamente giovane, ti rendi conto che hai una vita ancora davanti, che vale la pena di essere ricostruita e vissuta degnamente... più avanti nell'età si è troppo fossilizzati nelle abitudini e si intravvedono meno possibilità...
il reagire alla depressione poi dipende da cosa ti rimane oltre alla relazione finita, un lavoro che ti coinvolge, o che se non ti coinvolge comunque ti costringe ad alzarti tutte e mattine, oppure i figli che hanno bisogno di te...
so di cosa parlo...
Omen e donn quando metten su la vera comincen a fa vita da galera.approvo quasi tutto, comunque da qualcuno ho sentito dire:
sposarsi significa dividere per due quelle spese che da solo non avresti mai fatto !
se avessi voluto raccogliere le battute il discorso sarebbe rimasto al pubOmen e donn quando metten su la vera comincen a fa vita da galera.