Manu1
Maestro Giardinauta
forse io la morte altrui la vivo diversamente. a me addolora la vita spezzata, i sogni interrotti, e questi li posso percepire anche di una persona che conoscevo appena. posso avere meno dispiacere se sento di un ottantenne che è morto, anche se posso immaginare che abbia comunque avuto paura negli ultimi istanti, ma forse aveva una sorta di rassegnazione e di tranquillità perchè non lasciava progetti interrotti. Io la morte altrui non la sento secondo quanto cambia la vita a me, ma mi viene di chiedermi cosa ha pensato nelgi ultimi istanti (anche di taricone, continuo a pensare a cosa gli è passato per la testa quando ha capito che stava per morire, magari avrà pensato ai suoi cari, si sarà maledetto per non essere andato al mare invece che a fare un lancio). ecco io non riesco a farne una questione di cosa provo io, ma di cosa ha provato lui. mi è capitato di avere un lutto molto molto grave, e vi giuro che ho sofferto molto, ma perchè ho continuato a rivivere le sofferenze di questa persona, ho capito come ci si avvicina alla morte, mi sono pentita di non aver saputo capire quello che c'era da capire e non averla aiutata a morire come meritava. E ho provato rabbia per anni perchè (lo so è cattivo, ma è umano)vedevo persone vive e lei non lo era piu. ma la rabbia era per lei non per me. io sono qui.