xst84
Giardinauta Senior
C'è stata pochi giorni fa, tutti gli artisti della Nazione ( quelli cioè approvati dall'ufficialità, che possono andare in giro ) a convincerci di leggere, programmi tv ad hoc, depliant, iniziative, sconti, teatranti a trasmetterci il tarlo.
Statistici a comunicarci dati desolanti, e facebookari a deplorare ( magari mentre telefonano o sono al tablet) la triste situazione , facendo e dicendo da perfette grancasse che in Italia l'80% delle persone legga meno di un libro all'anno, mezzo libro al lustro ecc.
Poi tu vedi che queste stesse persone che trovano scandaloso che gli altri non leggono, non sanno da dove vengono i soldi di Berlusconi ( o perlomeno pensano che Berlusconi ci metta i soldi di suo ) e abboccano e si incazzano per i giochi delle parti degli schieramenti di chi siede in Parlamento, che arrivano alle loro orecchie grazie ai pastoni politici su tv e giornali.
Aldo Grasso ( che dei pastoni politici si lamenta ) che dal Corriere della sera sottolinea l'atteggiamento abominevole di chi se ne va ( ma lo fa da un talk show, come quei giovani lettori che si lamentavano dei non lettori mentre sono collegati a internet dal cell ) scagliando per terra dei libri: non si fa per nessun libro, a chi lo fa manca il rispetto, la tolleranza, la fiducia, prendersela coi libri è sintomo di arroganza, chiusura e morte; in realtà se dico che l'esimio professore non sta difendendo i vari Connelly Troni di Spade, Ammaniti e Houellebecq, Pynchon ( se gli esprimi quanche dubbio, ti consigliano sempre Pynchon, per lo più, con una spruzzata di Vonnegut ) ma il potere di pubblicarli, di renderli noti e parlarne, è solo un meschino dubbio, nemmeno molto onorevole verso la mia amata Nazione.
Questi collezionisti di scalpi libreschi e sostenitori delle virtù magiche della lettura che informerebbe di sè chi voglia seguirla nei suoi diversissimi percorsi, mettono il cappello davanti alla testa: con l'aria di sondare il mistero, vogliono fare prima di sapere, e prima di leggere un libro per loro non ci vuole un'idea, anche sbagliata formata nella loro mente, una curiosità, uno spazio da riempire che viene dall'interno, non dal libro.
Tutti costoro, compresa la cultura che propaganda queste idee unitarie, così disprezzose a pelle, nemiche del dubbio, sono dei perfetti gonzi o interessati.
Anzi chi non legge mai non fa del male a sé stesso, nella misura in cui non ha delle finte aspettative su ciò che c'è da fare o vorrebbe diventare; i lettori ( fanatici o moderati, non importa ) scandalizzati degli altri invece fanno del male a loro stessi perchè non sanno cosa vogliono e agli altri perchè li vogliono in un certo modo.
Dove possiamo trovare questi ultimi ? alle notti bianche, a Expo, alla prossima istituenda festa dell'Europa ( si stanno compiendo gli studi preliminari per trasformare l'Europa in libro ).
A questo punto, minchioni e ricorrenze a parte, mi chiedo: si può essere ghiotti di libri e tv ? fino a che punto dei mezzi più icastici fagocitano il bisogno di sapere ammesso che ci sia in noi prima di confermarsi leggendo ? come può un parere di pancia, formatosi attraverso notiziacce di cronaca nera e smottamenti ecologici, correggersi attraverso dotti e raffinati argomenti di autorevoli filosofi scrittori e poeti ?
Statistici a comunicarci dati desolanti, e facebookari a deplorare ( magari mentre telefonano o sono al tablet) la triste situazione , facendo e dicendo da perfette grancasse che in Italia l'80% delle persone legga meno di un libro all'anno, mezzo libro al lustro ecc.
Poi tu vedi che queste stesse persone che trovano scandaloso che gli altri non leggono, non sanno da dove vengono i soldi di Berlusconi ( o perlomeno pensano che Berlusconi ci metta i soldi di suo ) e abboccano e si incazzano per i giochi delle parti degli schieramenti di chi siede in Parlamento, che arrivano alle loro orecchie grazie ai pastoni politici su tv e giornali.
Aldo Grasso ( che dei pastoni politici si lamenta ) che dal Corriere della sera sottolinea l'atteggiamento abominevole di chi se ne va ( ma lo fa da un talk show, come quei giovani lettori che si lamentavano dei non lettori mentre sono collegati a internet dal cell ) scagliando per terra dei libri: non si fa per nessun libro, a chi lo fa manca il rispetto, la tolleranza, la fiducia, prendersela coi libri è sintomo di arroganza, chiusura e morte; in realtà se dico che l'esimio professore non sta difendendo i vari Connelly Troni di Spade, Ammaniti e Houellebecq, Pynchon ( se gli esprimi quanche dubbio, ti consigliano sempre Pynchon, per lo più, con una spruzzata di Vonnegut ) ma il potere di pubblicarli, di renderli noti e parlarne, è solo un meschino dubbio, nemmeno molto onorevole verso la mia amata Nazione.
Questi collezionisti di scalpi libreschi e sostenitori delle virtù magiche della lettura che informerebbe di sè chi voglia seguirla nei suoi diversissimi percorsi, mettono il cappello davanti alla testa: con l'aria di sondare il mistero, vogliono fare prima di sapere, e prima di leggere un libro per loro non ci vuole un'idea, anche sbagliata formata nella loro mente, una curiosità, uno spazio da riempire che viene dall'interno, non dal libro.
Tutti costoro, compresa la cultura che propaganda queste idee unitarie, così disprezzose a pelle, nemiche del dubbio, sono dei perfetti gonzi o interessati.
Anzi chi non legge mai non fa del male a sé stesso, nella misura in cui non ha delle finte aspettative su ciò che c'è da fare o vorrebbe diventare; i lettori ( fanatici o moderati, non importa ) scandalizzati degli altri invece fanno del male a loro stessi perchè non sanno cosa vogliono e agli altri perchè li vogliono in un certo modo.
Dove possiamo trovare questi ultimi ? alle notti bianche, a Expo, alla prossima istituenda festa dell'Europa ( si stanno compiendo gli studi preliminari per trasformare l'Europa in libro ).
A questo punto, minchioni e ricorrenze a parte, mi chiedo: si può essere ghiotti di libri e tv ? fino a che punto dei mezzi più icastici fagocitano il bisogno di sapere ammesso che ci sia in noi prima di confermarsi leggendo ? come può un parere di pancia, formatosi attraverso notiziacce di cronaca nera e smottamenti ecologici, correggersi attraverso dotti e raffinati argomenti di autorevoli filosofi scrittori e poeti ?