Datura rosa
Guru Master Florello
In prossimità dell’arrivo del freddo e del gelo, non avendo avuto modo di proteggere già in estate le piante del mio giardino dal caldo, mi sono andata ad informare sulla pacciamatura e ne è derivato quel che segue.
Spero che interessi qualcuno ed anche che chi ne sa di più corregga eventuali errori e lo integri con notizie utili a tutti noi amanti del giardinaggio.
Una informazione che non sono riuscita a trovare è su quali siano le foglie secche da non utilizzare per pacciamare e quali siano invece le migliori da utilizzare a questo scopo.
Chi me lo dice???????
pacciamatura = Copertura della superficie del suolo di orti e giardini
con sostanze e materiali di varia natura
La pacciamatura(o mulch) è uno dei più efficaci ed ecologici sistemi per
- controllare le erbe infestanti
- ridurre l’evaporazione dell’acqua dal terreno
- arricchire il terreno di humus
- proteggere il terreno dall’erosione
- evitare la formazione della dura crosta in superficie
- diminuire il compattamento del terreno
Non è altro che un’imitazione di ciò che accade in natura nei boschi dove le foglie secche si posano al piede degli alberi creando un ambiente nel quale si sviluppa un piccolo mondo che popola il suolo (tutti quei batteri e microrganismi tanto utili alla conservazione della fertilità e alla crescita delle piante) e che ama umidità e temperatura costanti, condizioni ambientali che possono sussistere per l'appunto solo su un terreno coperto.
In un terreno scoperto, invece, l'azione del vento e del sole, causando sbalzi di temperatura e diminuzione del tasso di umidità, costringerebbe i microrganismi a ritirarsi dalla superficie della terra verso strati più profondi e adatti alle loro esigenze; lo strato superiore del terreno si indurirebbe e perderebbe la sua potenziale fertilità fino a diventare crostoso.
Inoltre, grazie alla scarsa quantità di luce che filtra attraverso la copertura del suolo, la dormienza dei semi non viene interrotta e le poche piante che riescono a svilupparsi in un ambiente così sfavorevole presentano uno sviluppo esile e stentato e sono pertanto facilmente eliminabili senza grande sforzo.
Si eviteranno, così, i lavori di sarchiatura e le coltivazioni non verranno danneggiate da eventuali zappature.
Materiali pacciamanti organici
Corteccia di conifere. Oltre all'aspetto naturale della copertura le cortecce emanano un gradevole profumo di resina. Come tutti i materiali organici sono soggette a un processo di decomposizione, che è comunque molto lento, rilasciando acidi e altre sostanze organiche che arricchiscono il terreno e ne migliorano la struttura. Per ottenere un buon controllo delle infestanti si deve creare uno strato uniforme di cortecce di almeno 4-5 centimetri eseguendo, se necessario, un apporto addizionale a distanza di qualche anno.
Gusci di pigna. L'elevato contenuto in lignina di questo materiale rende la sua decomposizione molto lenta assicurando, così, una lunga durata
Legno di potatura sminuzzato con un biotrituratore(cfr. BRF= Bois Raméal Fragmenté)
vedere anche i post di Liligen sulla realizzazione delle sue aiuole.
http://forum.giardinaggio.it/meteorologia-tecniche-varie/52488-come-faccio-mie-aiuole.html
Paglia
Foglie secche
Compost l’effetto pacciamante del compost si esaurisce dopo 2-3 anni dall’applicazione e, pertanto, dopo tale periodo è da prevedere la ricostituzione dello strato pacciamante. Va inoltre segnalato che la presenza di compost in pacciamatura assolve anche funzioni di concimazione di copertura e che perciò tale pratica, oltre che consentire una buona gestione del terreno nel sottofila, contribuisce alla restituzione egli elementi asportati con le produzioni, limitando il ricorso ai concimi minerali.
Letame equino. E' pronto all'uso dopo 2-3 mesi e va miscelato con paglia.
Composta da fungicoltura. Mescolanza di letame equino, torba e calce utilissima ma alcalina (non usare, pertanto, per piante acidofile). E’ ideale per terreni argillosi e pesanti
Stallatico. Ottimo condizionatore del terreno e fertilizzante; buone capacità di ridurre l’evaporazione. I prodotti industriali di buona qualità sono puri e disidratati a temperatura controllata, per mantenere intatti i principi attivi e la preziosa flora microbica, a cui si deve la produzione di humus.
Residui di sfalci . Utili nelle bordure di arbusti nei giardini rustici o in campagna oppure per formare un cerchio protettivo contro le infestanti intorno alla base di alberature. Evitare, però, di addossarlo completamente ai tronchi ed ai fusti degli arbusti per evitare l’insorgere di malattie fungine. Ha lo svantaggio di essere esteticamente poco gradevole e di breve durata. Spessore consigliato 15-20 cm
Materiali pacciamanti inorganici
Lapillo vulcanico Rispetto alla corteccia, offre il vantaggio di una maggior resistenza alla degradazione da parte degli agenti atmosferici. Inoltre, il peso specifico elevato lo rende praticamente inamovibile dal suolo dove è posato. Rispetto ai materiali organici, richiede la formazione di uno strato più contenuto, nell’ordine dei 4 cm per espletare la propria funzione agronomica di controllo delle malerbe e di riduzione delle perdite d’acqua per evaporazione (servono circa1,5 confezioni da Litri 33 per ogni metro quadro di superficie)
Ghiaia. Esteticamente piacevole, di medio peso e di facile applicazione scoraggia l’evaporazione dell’umidità
Teli pacciamanti in rafia
Teli pacciamanti in TNT
Teli pacciamanti in polietilene
Feltri sintetici Realizzati con materiale nonputrescibile e degradabile e idonei ad essere impenetrabili agli apici vegetativi delle erbe infestanti, ma perfettamente permeabili all’acqua e all’aria.
NOVITA’
Unavernice spray fatta di amidi naturali biodegradabili per 'foderare' il terreno ed evitare che crescano piante infestanti. Il gruppo di ricerca diretto da Mario Malinconico, dell'Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri (Ictp) del Consiglio nazionale delle ricerche, ha messo a punto una soluzione acquosa, contenente una miscela di polisaccaridi derivabili da alghe, crostacei, frutta e residui dell'industria conserviera che si solidifica, come uno strato di vernice, sotto gli occhi dell'agricoltore ed è una soluzione non inquinante.
Il brevetto è in fase di deposito.
Spero che interessi qualcuno ed anche che chi ne sa di più corregga eventuali errori e lo integri con notizie utili a tutti noi amanti del giardinaggio.
Una informazione che non sono riuscita a trovare è su quali siano le foglie secche da non utilizzare per pacciamare e quali siano invece le migliori da utilizzare a questo scopo.
Chi me lo dice???????
pacciamatura = Copertura della superficie del suolo di orti e giardini
con sostanze e materiali di varia natura
La pacciamatura(o mulch) è uno dei più efficaci ed ecologici sistemi per
- controllare le erbe infestanti
- ridurre l’evaporazione dell’acqua dal terreno
- arricchire il terreno di humus
- proteggere il terreno dall’erosione
- evitare la formazione della dura crosta in superficie
- diminuire il compattamento del terreno
Non è altro che un’imitazione di ciò che accade in natura nei boschi dove le foglie secche si posano al piede degli alberi creando un ambiente nel quale si sviluppa un piccolo mondo che popola il suolo (tutti quei batteri e microrganismi tanto utili alla conservazione della fertilità e alla crescita delle piante) e che ama umidità e temperatura costanti, condizioni ambientali che possono sussistere per l'appunto solo su un terreno coperto.
In un terreno scoperto, invece, l'azione del vento e del sole, causando sbalzi di temperatura e diminuzione del tasso di umidità, costringerebbe i microrganismi a ritirarsi dalla superficie della terra verso strati più profondi e adatti alle loro esigenze; lo strato superiore del terreno si indurirebbe e perderebbe la sua potenziale fertilità fino a diventare crostoso.
Inoltre, grazie alla scarsa quantità di luce che filtra attraverso la copertura del suolo, la dormienza dei semi non viene interrotta e le poche piante che riescono a svilupparsi in un ambiente così sfavorevole presentano uno sviluppo esile e stentato e sono pertanto facilmente eliminabili senza grande sforzo.
Si eviteranno, così, i lavori di sarchiatura e le coltivazioni non verranno danneggiate da eventuali zappature.
Materiali pacciamanti organici
Corteccia di conifere. Oltre all'aspetto naturale della copertura le cortecce emanano un gradevole profumo di resina. Come tutti i materiali organici sono soggette a un processo di decomposizione, che è comunque molto lento, rilasciando acidi e altre sostanze organiche che arricchiscono il terreno e ne migliorano la struttura. Per ottenere un buon controllo delle infestanti si deve creare uno strato uniforme di cortecce di almeno 4-5 centimetri eseguendo, se necessario, un apporto addizionale a distanza di qualche anno.
Gusci di pigna. L'elevato contenuto in lignina di questo materiale rende la sua decomposizione molto lenta assicurando, così, una lunga durata
Legno di potatura sminuzzato con un biotrituratore(cfr. BRF= Bois Raméal Fragmenté)
vedere anche i post di Liligen sulla realizzazione delle sue aiuole.
http://forum.giardinaggio.it/meteorologia-tecniche-varie/52488-come-faccio-mie-aiuole.html
Paglia
Foglie secche
Compost l’effetto pacciamante del compost si esaurisce dopo 2-3 anni dall’applicazione e, pertanto, dopo tale periodo è da prevedere la ricostituzione dello strato pacciamante. Va inoltre segnalato che la presenza di compost in pacciamatura assolve anche funzioni di concimazione di copertura e che perciò tale pratica, oltre che consentire una buona gestione del terreno nel sottofila, contribuisce alla restituzione egli elementi asportati con le produzioni, limitando il ricorso ai concimi minerali.
Letame equino. E' pronto all'uso dopo 2-3 mesi e va miscelato con paglia.
Composta da fungicoltura. Mescolanza di letame equino, torba e calce utilissima ma alcalina (non usare, pertanto, per piante acidofile). E’ ideale per terreni argillosi e pesanti
Stallatico. Ottimo condizionatore del terreno e fertilizzante; buone capacità di ridurre l’evaporazione. I prodotti industriali di buona qualità sono puri e disidratati a temperatura controllata, per mantenere intatti i principi attivi e la preziosa flora microbica, a cui si deve la produzione di humus.
Residui di sfalci . Utili nelle bordure di arbusti nei giardini rustici o in campagna oppure per formare un cerchio protettivo contro le infestanti intorno alla base di alberature. Evitare, però, di addossarlo completamente ai tronchi ed ai fusti degli arbusti per evitare l’insorgere di malattie fungine. Ha lo svantaggio di essere esteticamente poco gradevole e di breve durata. Spessore consigliato 15-20 cm
Materiali pacciamanti inorganici
Lapillo vulcanico Rispetto alla corteccia, offre il vantaggio di una maggior resistenza alla degradazione da parte degli agenti atmosferici. Inoltre, il peso specifico elevato lo rende praticamente inamovibile dal suolo dove è posato. Rispetto ai materiali organici, richiede la formazione di uno strato più contenuto, nell’ordine dei 4 cm per espletare la propria funzione agronomica di controllo delle malerbe e di riduzione delle perdite d’acqua per evaporazione (servono circa1,5 confezioni da Litri 33 per ogni metro quadro di superficie)
Ghiaia. Esteticamente piacevole, di medio peso e di facile applicazione scoraggia l’evaporazione dell’umidità
Teli pacciamanti in rafia
Teli pacciamanti in TNT
Teli pacciamanti in polietilene
Feltri sintetici Realizzati con materiale nonputrescibile e degradabile e idonei ad essere impenetrabili agli apici vegetativi delle erbe infestanti, ma perfettamente permeabili all’acqua e all’aria.
NOVITA’
Unavernice spray fatta di amidi naturali biodegradabili per 'foderare' il terreno ed evitare che crescano piante infestanti. Il gruppo di ricerca diretto da Mario Malinconico, dell'Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri (Ictp) del Consiglio nazionale delle ricerche, ha messo a punto una soluzione acquosa, contenente una miscela di polisaccaridi derivabili da alghe, crostacei, frutta e residui dell'industria conserviera che si solidifica, come uno strato di vernice, sotto gli occhi dell'agricoltore ed è una soluzione non inquinante.
Il brevetto è in fase di deposito.
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