In generale, non è il diverso che fa paura, ma l'ignoto, il cambiamento.
Principalmente perchè l'Italia è un paese di cultura conservatrice.
Riporto un testo che avevo scritto cinque anni fa a proposito di alcune dichiarazioni di Andreotti, che mi è anche stato pubblicato su liberoblog, e votato come il più letto della settimana.
Il nostro mondo illusorio
di Silvio Cheguevilla
"Il fatto è che io sono all'antica. Le unioni le vedo solo tra uomo e donna. Invece, qui, vanno di moda altre cose.
Il mondo adesso è pieno di omosessuali, ma io preferisco la tradizione, un uomo e una donna"
Giulio Andreotti
La visione del senatore Andreotti è molto diffusa in Italia.
Probabilmente per l'ignoranza in materia, forse per l'ipocrisia a cui siamo tradizionalmente abituati, ovvero per l'uso comune di lavare in casa i panni sporchi; il problema è che questa visione basata su un'ipocrita ignoranza di fondo permane tuttora.
La tematica espressa dal divo Giulio può essere sintetizzata e schematizzata attraverso alcune parole chiave contenute nella sua affermazione.
Vedo:
Inteso nel senso di "voglio vedere", certo, ma anche nel senso reale del termine.
L'italiano vuol vedere solo una certa cosa, quella che secondo lui è corretta, secondo la visione paleontocristiana che attanaglia buona parte della popolazione.
Secondo questa visione ecclesiastica, autorevolmente manichea, ciò che non si vede non esiste.
I DICO/PACS o gli stessi matrimoni tra persone dello stesso sesso imporrebbero la vista di ciò che i paleontocristiani non vorrebbero vedere.
Questo è il vero motivo per cui sono contrari al riconoscimento di questi diritti:
i DICO/PACS imporrebbero la vista di una realtà verso cui, con molta ipocrisia, fino ad oggi hanno negato lo sguardo.
Adesso:
L'evoluzione della società, dei suoi mezzi di informazione, ha fatto sì che sempre più cose appaiano alla vista; cose che prima erano occultate, ma presenti in egual misura.
Non è adesso che il mondo è pieno di omosessuali, così come non lo sarà domani.
Ci sono sempre stati, in misura eguale, oggi come ieri, tra gli uomini come tra altre specie animali. Tuttavia, adesso sono costretti a vederli, perchè il fenomeno si sta palesando sempre di più.
I DICO/PACS non comporterebbero in alcun modo una variazione del fenomeno:
non si diventa omosessuali perchè ci sono i PACS. Allo stesso modo, non si diventa eterosessuali perchè non ci sono.
Ma, come detto sopra, per queste persone ciò che conta non è la realtà, ma ciò che ne traspare:
tutto si faccia, ma di nascosto.
Preferisco:
Anche io, come il divo Giulio, preferisco i rapporti con le persone dell'altro sesso.
Non sono assolutamente attratto da persone del mio stesso sesso, non credo che avrò mai la necessità di sposare un altro uomo.
Ma non ho nessun motivo per impedire che tra due persone consenzienti succeda.
Estendere le proprie preferenze a tutta la popolazione e vincolarla a ciò è proprio del despota più assoluto, ma illegittimo e contro i principi della persona.
Il fatto che la Chiesa ponga in secondo piano i diritti della persona dovrebbe essere ragione sufficiente per tenere in scarsa considerazione le sue posizioni su questi temi.
Principalmente perchè le posizioni di tale istituzione non rispettano i principi dettati dalla Costituzione Italiana.
Tradizione:
L'errore della Chiesa è nel non riconoscere l'attitudine autoevolutiva della società.
Ogni istituzione è, per definizione ma anche per logica, conservativa. Essendo, la Chiesa, l'istituzione più antica esistente, si può immaginare quale sia il livello di conservatività.
I membri dirigenziali di questa istituzione hanno età piuttosto avanzate, sono quindi già di per sé in difficoltà nel seguire l'evoluzione sociale; se a ciò si aggiunge la posizione radicalmente conservatrice, il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Il radicale attaccamento a tradizioni e posizioni completamente inadeguate nel contesto odierno conduce ad una totale perdita di cognizione circa la realtà, fino a limitarne sostanzialmente le possibilità di sviluppo e, in generale, il benessere collettivo.
Tratto da: Cheguevilla