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Oggi ho salvato un essere umano.

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
I nostri sguardi si sono incontrati quando lei ha percorso il mio
corridoio ed ha guardato nella gabbia.
Ho percepito subito il suo bisogno e sapevo di doverla aiutare.
Ho scodinzolato, non molto forte, perché non si spaventasse.
Quando si è fermata alla mia gabbia, ho impedito che il suo sguardo andasse dietro di me, per non farle vedere il piccolo incidente che mi era capitato.
Non volevo che venisse a sapere che oggi non mi avevano portato fuori.
A volte le persone qui hanno così tanto da fare, e non volevo che avesse di loro una brutta impressione.
Quando ha letto la scheda con la mia descrizione, ho sperato che il mio passato non la rattristasse.
Io posso soltanto guardare avanti e vorrei essere importante e significare qualcosa per qualcuno.
Si è piegata verso di me e mi ha mandato dei baci leggeri.
Io ho premuto le spalle e la testa contro la rete, per poterla toccare.
Mi ha accarezzato la nuca con la punta delle dita, così morbide e leggere, ha avuto subito bisogno di compagnia.
Una lacrima è scesa sulla sua guancia ed io ho alzato la zampa, per
assicurarle, che tutto sarebbe andato bene.
Dopo poco la porta della mia gabbia si è aperta ed il suo sorriso mi ha così illuminato, che sono subito saltato fra le sue braccia.
Le ho promesso che sarebbe sempre stata sicura con me.
Le ho promesso che l'avrei sempre accompagnata.
Le ho promesso che avrei fatto di tutto, per vedere sempre il suo sorriso smagliante ed un luccichio nei suoi occhi.
Ho avuto la fortuna, che lei passasse dal mio corridoio.
Là fuori ci sono molti altri essere umani, che ancora non hanno
attraversato questi corridoi.
Ancora così tanti, che devono essere salvati.
Io ne ho potuto salvare almeno uno.

OGGI HO SALVATO UN ESSERE UMANO.

(- Anonimo -)
 

Lorena72

Giardinauta
Mamma mia Piera, mi hai fatto piangere...è stupendo questo scritto...non ci avevo mai pensato, cioè, non da quel punto di vista...fà riflettere. Grazie! :love:
 

Anitka

Apprendista Florello
Affibbiare agli animali i nostri stessi sentimenti, le nostre emozioni ed i nostri pensieri non è forse ennesima dimostrazione dell'arroganza dell'essere umano, del nostro sentirci superiori?
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Affibbiare agli animali i nostri stessi sentimenti, le nostre emozioni ed i nostri pensieri non è forse ennesima dimostrazione dell'arroganza dell'essere umano, del nostro sentirci superiori?

No, perchè è appurato che provano i nostri stessi sentimenti ed anche vero che molti moltissimi umani traggono benefici dalla compagnia di un animale.
 

lore.l

Moderatrice Sezz. Giardinaggio / Composizioni Flor
Membro dello Staff
Quoto Lorena,ti riempie gli occhi di lacrime e ti fà riflettere....speriamo che ce ne siano tanti di questi animali che salvano gli umani!!!ciao ciao
 

miciajulie

Fiorin Florello
concordo con anitka che gli umani sono umani e gli animali sono animali, noi possiamo provare a capirli ma non è detto che ci si riesca. sarebbe davvero bello poterlo fare. e umanizzarli è un nostro limite, perchè purtroppo conosciamo solo il ns comportamento. sono sicura che gli animali abbiano una loro sensibilità una loro affettività, un'intelligenza diversa dalla nostra, ma comunque vigile e attenta nei ns confronti. sanno starci vicino quando ne abbiamo bisogno, senza che glielo si chieda, con quello che possono fare, foss'anche andare avanti e indietro tipo napoleone a sant'elena, con la coda fremente e le vibrisse in tensione quando siamo a letto malati, foss'anche miagolare disperatamente per non
voler sentire che il marito urla contro la moglie, a cercare di rappacificarli... non so se ci salvano la vita. di certo ce la migliorano, e noi dobbiamo far di tutto per meritarcelo!
 

castelli

Giardinauta Senior
Umanizzare gli animali, e' una cosa che accade con molta frequenza; quanti cani e gatti in famiglia sono trattati al pari dei figli? Quante volte per sentirci piu' uguali a loro gli riversiamo addosso la nostra umanita' e il nostro modo di pensare e di sentire? Questo lo accetto e lo capisco.
Cosa diversa e' considerare l'animale come l'umano in generale: gli animali hanno una intelligenza, una sensibilita', un modo di capire assolutamente differente dal nostro; a volte poi questa loro diversita' li porta piu' avanti di noi.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
parlo per me ......credo che il fatto che io ami e sia amato dagli amici, pelosetti e non (ma sempre non umani), sia il risultato non del fatto che voglia "umanizzarli ", ma sia dato dal fatto che io cerchi di essere alla loro altezza cercando di "animalizzarmi" , nel senso che invece di voler stravolgere il loro essere (cane o gatto o insetto od altro) cercando di appioppar comportamenti non loro
sia io a cercar di capire e comportarmi come loro .......esempio banale se una delle mie cagnoline fa qualcosa che non va..... al "no" secco ed umano preferisco (e funziona meglio) l'imitare un ringhio ......grrrr , conoscere il loro " naturale comportamento" paga molto di più del cercare un alternativa umanizzata più consona a noi umani
certo loro riconoscono benissimo ,ad esempio, " L'INTONAZIONE" benevola della mia voce ma sono sicuro che preferiscono di gran lunga uno qualsiasi dei loro naturali atteggiamenti come una benevola grattatina dietro le orecchie o quando si sottomettono a pancia all'aria la grattatina di benevolenza ,dato che in natura per accettazione ci si mette sopra una zampa
......proprio per questo trovo belllissimo il tuo post piera
 
Ultima modifica:

Lorena72

Giardinauta
Quoto Marco...anche io quando devo sgridare il mio Gino (pappagallo) non gli dico "no" come farei con un essere umano, ma soffio guardandolo minacciosa (loro osservano molto le espressioni del nostro volto) e lui capisce molto bene, infatti in genere cerca di darmi i bacini per farsi perdonare...:lol:
 

paolaas

Guru Giardinauta
se una delle mie cagnoline fa qualcosa che non va..... al "no" secco ed umano preferisco (e funziona meglio) l'imitare un ringhio ......grrrr

Io ho provato a soffiare alla mia micia ma, o non sono capace io o lei se ne fa un baffo dei mei soffi...

Bella questa storia. Sì è vero, si è "umanizzato" un cane ma è il modo più diretto per noi per capire che anche loro hanno una sensibiltà....
E anche quelli che noi chiamiamo sentimenti... Magari per loro potranno essere diversi magari invece sono proprio uguali ai nostri, che ne sappiamo, noi?

So solo che sono così adorabili.....
 

GeneROSA

Giardinauta
E' da 31 anni che vivo in compagnia di cani ( durante questo lasso di tempo ne ho avuti tre). Ho imparato ad amarli e a lasciarmi amare : diversi caratterialmente esattamente come noi, ma generosi nei sentimenti come poco umani sanno essere.
Mi piace citare questa frase che per me rappresenta davvero l'universo-cane : "a volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un’anima". [Theophile Gautier]

Grazie Piera, un testo davvero toccante !
 

Figliadellaluna

Giardinauta
mi sono commossa anche io!bellissime parole!

è vero che i cani sono diversi dalle persone, sia nel comportamento e probabilmente nel pensiero, ma è anche vero che un cane darebbe la vita per i componenti del suo branco (noi abbiamo la famiglia e gli amici, loro non hanno questo tipo di affetti, ma il branco è tutto per loro), e questo è certo, e rende i cani migliori di moltissimi umani, e in questo caso umanizzare i cani è un offesa per loro!
 

hermioneat

Florello
Sembra la storia del mio Pippo, la poesia...
Anche lui, brutta storia alle spalle, le botte, il ritrovamento in condizioni pietose (ci è stato detto al canile), il canile ed i nuovi padroni (noi).
Sono sicura che tra gli uomini, in senso lato, e gli animali ci sia differenza, però..... però sono convinta che a volte si dimostrino più umani ed intelligenti di certe persone... sono convinta che il loro affetto sia più sincero e disinteressato, la loro fiducia nei nostri confronti addirittura cieca.
In fondo chiedono poco, loro. Cibo, affetto, una coccola e una corsa. Ma quanto sono disposti a dare?
Vi pongo un piccolo grande quesito.
Molto spesso si legge di animali, soprattutto cani, che muoiono per salvare i loro padroni.
Giudizio della gente o di gran parte, per lo meno: ma poverino, ma guarda, povera bestia. E magari qualche lacrima dai più teneri. La cosa viene considerata quasi una normalità.
Quasi mai, per non dire una volta su un milione, si legge di un essere umano che muore per salvare il proprio animale. Una notizia di poche righe giusto qualche tempo fa quando una ragazza è morta per salvare il suo cavallo.
Giudizio della gente, la stragrande maggioranza: ma povera disgraziata...... era solo un cavallo.... quasi fosse (forse lo è, non so) una follia.
Domanda finale: perchè questi due metri diversi per paragonare lo stesso gesto d'amore? Forse, per gli animali è un fatto dovuto rischiare la pelle per noi umani? Forse che noi umani che tanto ci vantiamo di amare i nostri animali siamo così superiori a loro da non poter rischiare? Vale a dire: loro sì, debbono farlo perchè esseri inferiori. Noi, no perchè esseri superiori?
 

antylopenera

Apprendista Florello
Piera, sai sempre emozionarmi così tanto,
con i testi che scrivi,
che a volte stento a credere che su quella tastiera
ci sia un essere umano!!! :)
 

Sevi

Fiorin Florello
Affibbiare agli animali i nostri stessi sentimenti, le nostre emozioni ed i nostri pensieri non è forse ennesima dimostrazione dell'arroganza dell'essere umano, del nostro sentirci superiori?


Capisco ciò che intendi, ma cmq non credo sia come dici.
Sarebbe troppo facile, per così dire :flower:

E' semplicemente una metafora, non ci leggo nulla di strano o di sbagliato.
Ognuno ha il proprio ruolo, chiamiamolo così: l'essere umano fa l'essere umano, l'animale fa l'animale, tutto qui (sono obbligata a questa diversificazione adesso, nonostante siamo animali anche noi, in un certo senso).

E così come siamo, ognuno costretto nel proprio ruolo, appunto, non riusciamo a metterci nei panni di chi non rappresentiamo...né di chi non può rappresentarci.
Quindi non possiamo metterci nei panni dell'animale, perché ovviamente non sentiamo allo stesso modo in cui "lui" sente, e viceversa naturalmente, questo in teoria eh...perché credo che non abbiamo prove assolutamente concrete di questa differenza, o possibile uguaglianza.

Rimane la metafora, o una specie di metafora...in questo caso.
Che con semplicità, e tenerezza, può solo esprimere da un punto di vista umano l'emozione, per forza di cose è tale, perché è così che deve/vuole arrivare a noi...esseri umani che la leggiamo, e tra i quali moltissimi hanno vissuto, probabilmente, un incontro come quello descritto.

Il messaggio non viene letto da un animale ma dall'uomo, semplicemente questo spiega perché non può esistere arroganza in tutto il racconto, perché è un messaggio d'amore (e di speranza) ed è giusto che venga espresso, così come letto pure, dal punto di vista dell'emozione umana che lo sente e lo rappresenta (ergo: si potrà contraddirne "accenti" e forma magari, ma non l'intenzione in se stessa).

Non vedo superiorità in questo, soltanto logica.
Che a volte, come nel caso in questione, è pure associata al cuore.
In sintesi...nel racconto c'è solo l'unico modo vero, nonché possibile, di sentire che l'essere umano possiede, non potendo far altro che essere...umano, appunto, e non un gatto o un cane :flower:
 
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