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Nursery3 - Ovvero mini cactus da passeggio.

Enawiel

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti!
Essendo nuova non so se qualcuno ha già affrontato l'argomento, ma facendo una rapida ricerca nel forum mi sembra che non sia ancora capitato.

A costo di diventare impopolare ai puristi di questa sezione (ma forse non succederà, ed io mi faccio troppe paranoie) vorrei con il mio primo post in questa sezione proporvi la mia esperienza con questa particolare "mini-coltivazione".
Si tratta di piccoli cactus vivi e vegeti infilati sotto la protezione di una piccola campana di plastica. Con questo espediente puoi trasportarli senza problemi, teoricamente nemmeno per la piantina. Vi linko il sito del produttore, non per fare pubblicità ma per farvi capire di cosa sto parlando: Nursery3

Bene, la mia esperienza con queste creaturine è iniziata l'estate scorsa all'acquario di Genova. Se ne stavano appese lì nel negozio dei souvenir, non tutte erano belle, e devo ammettere che una o due erano palesemente morte (ma esposte lo stesso, contenti loro...) Lì per lì ero scettica, convinta che le poche rimaste non avrebbero resistito molto a lungo nemmeno con le migliori cure. Ma il mio spirito di sperimentatrice mi spinse comunque a tentare l'impresa.
Beh, devo dire che le ho davvero portate ovunque: in montagna, al mare in mezzo alla sabbia, a spasso con il cane... ovunque andassi almeno una era con me (beh, ne presi due sperando che almeno una sarebbe sopravvissuta). All'inizio era un esperimento da scettica, ma alla fine mi ci sono proprio affezionata. E quelle ragazze, in tutta risposta, crescevano invece che deperire. Ho giusto avuto l'accortezza di lasciarle a casa ai primi freddi, per paura che troppi sbalzi termici potessero interrompere la nostra piacevole convivenza.
Convivenza che persiste a tutt'oggi, nonostante abbiano guadagnato un po' di terreno e la libertà, visto che ormai mi stavano occupando tutto lo spazio della campana.

Vi assicuro che è davvero un'esperienza particolare avere sempre la compagnia di una piantina, prendersene cura, prestare attenzione a dove si mette, dove lasciarla, come trasportarla...
Credo che potrebbe essere anche molto educativo per i bambini, che potrebbero rendersi conto che quello che sembra un piccolo portachiavi inanimato in realtà nasconde tutta la delicatezza e la forza che c'è nella vita. E di forza queste piccolette ne hanno davvero da vendere!

Beh, visto che ne ho fatto un gran parlare forse è il momento di mostrarvi una fotina di come stanno oggi. Se non erro sono due Mammillaria. Ne ho una molto simile già più grande.
Tiny1.jpg


Ed ora, visto che mi è dispiaciuto tantissimo dover lasciare loro due... Beh quando un mesetto fa ho scoperto che le vendono anche qui a Como non ho saputo resistere alla tentazione di prenderne un'altra! Di questa, però, mi sfugge la specie (e la foto non riesce a venirmi bene).
Amigdala.jpg


Un'altra delle cose belle di questo esperimento è che una volta trapiantato l'ospite la serretta è riutilizzabile al completo. Quindi devo ammettere che appena riuscirò (se mai riuscirò) ad avere dei semi di queste creaturine tenterò di metterne insieme una tutta da me. (Ma se magari qualcuno avesse già qualche semino da scambiare, o qualche altra specie da suggerire... :flower:)

Bene, credo di essere arrivata alla conclusione. Spero di non essere stata prolissa, o noiosa. Beh, almeno non più del necessario!
Tengo molto a conoscere anche le vostre impressioni, e i vostri pareri.

Grazie in anticipo a chi avrà la pazienza di leggere! :flower:
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Vi assicuro che è davvero un'esperienza particolare avere sempre la compagnia di una piantina, prendersene cura, prestare attenzione a dove si mette, dove lasciarla, come trasportarla...
Credo che potrebbe essere anche molto educativo per i bambini, che potrebbero rendersi conto che quello che sembra un piccolo portachiavi inanimato in realtà nasconde tutta la delicatezza e la forza che c'è nella vita. E di forza queste piccolette ne hanno davvero da vendere!

ciao e benvenuta nel forum, si è parlato di questo argomento giusto una settimana fa in questo 3d :)
Ho letto con molto interesse il tuo post perchè, giusto qualche tempo fa, ne ho affrancata una anche io e le ho dedicato un vasetto tutto per se...con tanto di terriccio, luce ed aria "nature"
Nonostante abbia letto il tuo discorso un paio di volte, non riesco a capire dove stia la particolarità dell'esperienza; si tratta di tenenere piante rigorosamente da esterno dentro una campana di plastica, senza un terriccio adeguato (quello che c'è è scadente e mescolato a sassolini), senza sole e portandole ovunque solo per seguire la moda del momento.
Le piante che escono da quei "cosi" sono deboli, in quanto non hanno ricevuto la giusta dose di acqua/luce/sole.
Per quanto riguarda i bimbi, credo sia più educativo insegnare loro che le piante vanno rispettate e curate, in un ambiente adeguato....piuttosto che tenerle dentro un portachiavi.
Per le semine invece, sia nel forum che nelle FAQ, troverai moltissimi consigli...però sono tutte semine in vaso :D
 

Enawiel

Aspirante Giardinauta
Innanzi tutto mi scuso per aver aggiunto questo 3d, se lo avessi trovato subito (ho fatto una ricerca, ma con le mie parole chiave non era uscito fuori... devo migliorare la tecnica!) non avrei certo aperto questo ma avrei aggiunto sotto la mia esperienza.

Sai Erika, non so se io sono stata fortunata con le mie, o se sono stata in grado di dare loro le cure di cui avevano bisogno nonostante la situazione, se è valso a qualcosa passare tipo mezz'ora a scegliere le migliori, o beh chissà per quale grazia divina... Però non mi sembra assolutamente che ne siano uscite indebolite dall'esperienza. Anzi, in serretta sono davvero cresciute molto. Le ho trapiantate a maggio, e in questi due mesi non hanno dato segni di sofferenza anzi sono cresciute ancora un pochino. Certo, ho scelto di tenerle in casa per questa estate, in un ambiente luminoso ma non al sole diretto. Ci penserò l'anno prossimo ad abituarle alla vita in aria aperta, almeno questo è il mio piano, ed incrocio le dita che vogliano restare con me fino ad allora. E per quella nuova che ho preso, ho già provveduto a sistemarci un po' del mio terreno da cactus.

Beh, che poi sia bello o meno diventa molto soggettivo.
Io soffro di una sorta di irrequietezza per quanto riguarda le piante. Dove posso, in qualunque angolo, cerco di incastrare un inquilino verde. Lo faccio da quando sono piccola, e sì mi rendo conto che è una fissazione un po' malata, ma mi piace essere affiancata da vita verde. Se potessi colonizzerei anche gli ambienti di lavoro, ma non posso! Credo che sia questo, fondamentalmente. Sono quasi sempre fuori casa, ed in qualunque tipo di ambiente io vada posso avere del verde con me. A ciascuno le sue manie, i suoi gusti, ed i piccoli piaceri.
So perfettamente che le piante sono nate per stare ferme, e ferme devono restare... infatti non me ne porterei mai dietro una per tutta la vita. Faccio un compromesso, e davvero loro non mi sono sembrate (fino ad ora) dispiaciute. Poi magari tra una settimana si stancheranno di avermi intorno, perché con la vita non si può mai dire.

Per quanto riguarda i bambini... sono vere entrambe le cose. Ad esempio sono andata all'acquario di Genova perché "una volta nella vita...", e vedere tutti quei pesci in "boccia" non è stato il massimo dell'allegria. Poi mi sono fermata a riflettere che magari tanti bambini che prima pensavano al mare come ad una grande piscina grazie all'acquario si rendono conto di quanta sia bella la vita dell'oceano, di quanto sia delicata, e di quanto sia importante rispettarla. E così queste serrette possono servire ad avvicinare il mondo verde anche ai bambini di città, certo guidandoli alla comprensione del suo valore, al fatto che se trattata bene la piantina diventerà abbastanza grande da poter uscire dal suo guscetto (un po' come un uovo che si schiude), e per diventare poi un bel cactus negli anni. E può essere utile proprio perché è un oggetto insolito, perché sembra impossibile potersi portare una pianta dove si vuole, e l'immaginazione dei piccoli può esserne ancora più stimolata. Così come è vero che consegnata questa piantina come se fosse un giocattolo si ottiene probabilmente solo l'effetto contrario.
Chissà che questa trovata non mi piaccia così tanto proprio perché mi riporta un po' all'infanzia... a volte la mente fa brutti scherzi!

Comunque, è sempre bello sentire opinioni diverse dalle proprie!
Grazie di avermi risposto. :flower:
 
Ultima modifica:

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Per il 3d non ti preoccupare...sinceramente non saprei nemmeno io che parole chiave usare per fare ricerche sull'argomento :)
Per il resto non so, forse sarà il modo in cui sono stata allevata che mi fa vedere le cose in un determinato modo...sono cresciuta con una mamma che, definire "giardiniera a tutto tondo" sarebbe riduttivo.
Ha sempre coltivato di tutto, piante di ogni tipo, provenienza e dimensione. Una volta riempito lo spazio attorno a casa, si è costruita un roseto tra i vigneti ed una volta finito lo spazio disponibile tra i filari delle viti è passata a riempire le serre in cui mio padre coltivava la verdura. Posso affermare che a casa nostra si trovavano piante in ogni angolo possibile immaginabile....persino il tetto del pollaio era coltivato a semprevivum e mi ricordo che i primi polloni di echinopsis li ho messi a radicare che avevo 7 anni.
A me è stato posto un solo limite; posso coltivare quello che voglio a patto che la pianta in questione abbia lo spazio e le condizioni necessarie alla sua crescita (ad esempio desidero molto una rosa mermaid ma non ho lo spazio dove metterla); per questo sono contraria alla coltivazione dei cactus in bottiglia....lo trovo innaturale.
 

Enawiel

Aspirante Giardinauta
Beh, almeno da questo punto di vista credo che tu abbia avuto un'infanzia meravigliosa!
Io sono cresciuta con una madre che riesce a distruggere (quasi) qualunque pianta nel giro di pochi mesi, e nonostante questo si rifiuta categoricamente di seguire i miei consigli. Il pollice verde me lo sono costruita da sola, e in effetti non è ancora così verde come vorrei. Le mie esperienze botaniche non sono proprio vastissime, ma sono qui sul forum apposta per migliorare.

Io sono d'accordo che sia innaturale crescere delle piantine per sempre in bottiglia, ma non mi sembra una tortura se sono ancora piccole e resta dello spazio intorno per allargarsi, se visibilmente la piantina non sta soffrendo, e se la cosa ha un tempo prefissato e limitato. Ad esempio ho evitato di prendere quelle con le spine molto lunghe, perché visibilmente le hanno già tutte più o meno accartocciate contro la teca e sapevo che avrei dovuto trapiantarle subito.

O forse è questa generazione-dei-computer (alla quale ahimè appartengo) a farci vedere tutto il mondo un po' meno "naturale".

Credo che alla fine l'importante, con o senza bottiglia, sia continuare ad averle in salute, e trovare piacere nel vederle crescere insieme a noi.
 

reginaldo

Florello Senior
E la bellezza della fioritura dove la metti?
In quel sistema non vedrai mai fiorire una succulenta
Ognuno è libero di provare quello che vuole, ma non lamentiamoci poi che l'aria è diventata irrespirabile, le piante di qualunque tipo sia servono anche a quello.
Ciao
reginaldo
 

Commelina

Master Florello
Enawiel ciao...... mi spiace che ti trovi tanti pareri contrari (anche io) a quello che chiami "esperimento". Per me è un esperimento di chi ha avuto l'idea di commercializzare un portachiavi contenente una pianta viva. Se fosse stato un tamagotchi che andava di moda una quindicina di anni fa si era di fronte ad un finto animaletto..... qui la pianta vorrebbe vivere davvero al meglio. Dentro un portachiavi non è il suo meglio.
Vedo che ami le piante....... non c'è bisogno di altro per farle stare al meglio fuori dal portachiavi. :)
 

Silene

Esperta di Cactacee
Ciao Enawiel.
Anch'io sono d'accordo con chi mi ha preceduta.
Le tue piantine che hanno "guadagnato la libertà", non sono cresciute poi così bene, sono filate per mancanza di sole.
La terza piantina che hai nel portachiavi, è una Mammi toluca e ti sarebbe grata se potesse crescere libera e al sole. :)
 

Enawiel

Aspirante Giardinauta
Rispondo rapidamente a tutti, perché ho già espresso ampiamente il mio parere e mi sembra che forse qualcosa non si sia capito.
Io non ho mai inteso tenere quelle piante sotto "campana" per più di una stagione. Una e una sola stagione. Non per dei secoli. Da un'estate, fino alla primavera successiva (ma giusto perché un rinvaso ad inizio inverno mi suona ancora più traumatico).
Reginaldo, scommetto che in queste microdimensioni non le avrei comunque viste fiorire quest'anno, nemmeno in pieno sole. E per il resto ti rimando alla frase precedente.
Vero, sono un po' filate, ma mi sembra più che altro da quando le ho messe in vaso. Stavo già considerando di cambiare la loro posizione. Semplicemente vorrei aspettare a metterle definitivamente all'esterno, per ora, appunto perché non ne sono abituate e non vorrei bruciarle con un pienone di sole.

E scusate se ho sottolineato, non perché voglio aver ragione a tutti i costi ma per segnalare esattamente il motivo per il quale mi dico "Ok, lo so che non è il massimo, però non è nemmeno una tragedia".

Tranquilli, sapevo che avrei toccato un argomento spinoso pubblicando questo post! :flower:
 

Rosanna Mascia

Esperta di Cactacee e Succulente
Anch'io concordo con quello che ha detto Erika , Silene , Commy ed altri . Le piante sono esserei viventi anche se non superiori come cani e gatti ecc. ma soffrono quando non vivono nelle giuste condizioni . Allora perchè farle soffrire? Se trattiamo male gli animali tutti insorgono giustamente , perchè se facciamo soffrire di proposito una pianta non ci scandalizziamo ? E' sempre questione di sensibilità, ripeto le piante sono esseri viventi:nascono crescono, si moltiplicano , muoiono come gli animali, perchè non le sentiamo più vicine alla nostra natura?.
Se entro in sintonia con una pianta di conseguenza so che cosa serve perchè viva bene, perchè leggo , studio , mi informo e se non ho le condizioni per tenerla ci rinuncio .In poche parole la rispetto e ne seguo il suo percorso giorno per giorno , ed è in questo modo che entro in comunicazione con lei, ecco che allora il pollice inizia a diventare verde,è verde perchè so come comportarmi . Sinceramente le tue piantine ora sono libere , ma ad un occhio esperto , non sfuggono le sofferenze da esse patite. Hanno preso poco sole e mi sembrano un pò filate . Ti auguro vivamente che si riprendano per il meglio. Avrai capito che certi esperimenti non li condivido per niente. Ai bambini se voglio far amare le piante gliele presento come esseri viventi, non come giocattoli che si possono usare e rompere . Non si possono stravolgere le regole in nome della modernità o delle mode . Ai bambini gliele faccio osservare sottolineandone la bellezza, la diversità,il modo di nutrirsi, di crescere , facendogli notare la somiglianza tra loro e noi giorno per giorno. E' con un percorso del genere che posso educare il bambino al rispetto del mondo vegetale .
 
Ultima modifica:

antylopenera

Apprendista Florello
Vado un attimo controcorrente perchè, da un iniziale ORRORE a pensare alla piantina sottovetro, sbattuta di qua e di là, nelle parole di ena ho letto comuinque AMORE per un esserino da portarsi appresso sempre,
stando addirittura attenta a dove e come metterla (alla fine, diventa pure un IMPEGNO!!!), perfettamente CONSAPEVOLE del fatto che, prima o poi, avrebbe dovuto liberare la prigioniera per darle una vita STABILE.
Ci vedo tutte le intenzioni migliori a LIBERARLE dalla gabbia, non mi verrebbe mai da condannarla.
Il fatto poi va a finire agli esseri viventi venduti in gabbie e destinati a restarci: se nessuno li compera, smetteranno di rinchiuderli!
Penso che sia solo questa, la questione finale.
Delle due filate che hai preso, mi viene da pensare che, se le avessi lasciate lì, sarebbero morte.
Spero che la smettano di PIEGARE sempre la natura per nuove mode ORRENDE.
 
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