StarFalcon
Aspirante Giardinauta
Giardinauta? si dice così?
mi piace!
Sono Enrico, 53 anni,
ho un piccolo maggengo in Alta Valtellina a 1100 metri di quota, una baitina che sto ristrutturando personalmente nella ridente conca di Sondalo, dove c'è anche il grande nosocomio ospedaliero Eugenio Morelli,
a pochi km dalla più conosciuta Bormio.
Il Maggengo si chiama
La Piada
il nome è dovuto alla presenza di moltissime rocce che si sfaldano facilmente creando delle tipiche Piade (o Piode)
Non sono un vero giardinere, ma ho la passione per ogni tipo di pianta o fiore,
mi piace stare nella natura e passo molte ore delle mie giornate nel mio bosco,
in questo periodo sono impegnato nella trasformazione delle vicinanze della mia baita.
Ho recintato tutto per poter creare il mio giardino d'alta montagna,
un lavoraccio, sia per la zona molto scoscesa e sassosa, sia per la presenza molesta di animali selvatici e non, che mi mangiano tutto!
Oltre alla protezione delle mie preziose piante c'è anche il grosso lavoro per creare il terreno, visto che la zona è piuttosto arida e rocciosa.
In questa zona sto sperimentando anche l'agricoltura sinergica applicando gli insegnamenti di Emilia Hazelip (con scarso successo, devo dire!) e la creazione di una "improvvisata" Food Forest".
Ma è tutto davvero difficile.
mi piace!
Sono Enrico, 53 anni,
ho un piccolo maggengo in Alta Valtellina a 1100 metri di quota, una baitina che sto ristrutturando personalmente nella ridente conca di Sondalo, dove c'è anche il grande nosocomio ospedaliero Eugenio Morelli,
a pochi km dalla più conosciuta Bormio.
Il Maggengo si chiama
La Piada
il nome è dovuto alla presenza di moltissime rocce che si sfaldano facilmente creando delle tipiche Piade (o Piode)
Non sono un vero giardinere, ma ho la passione per ogni tipo di pianta o fiore,
mi piace stare nella natura e passo molte ore delle mie giornate nel mio bosco,
in questo periodo sono impegnato nella trasformazione delle vicinanze della mia baita.
Ho recintato tutto per poter creare il mio giardino d'alta montagna,
un lavoraccio, sia per la zona molto scoscesa e sassosa, sia per la presenza molesta di animali selvatici e non, che mi mangiano tutto!
Oltre alla protezione delle mie preziose piante c'è anche il grosso lavoro per creare il terreno, visto che la zona è piuttosto arida e rocciosa.
In questa zona sto sperimentando anche l'agricoltura sinergica applicando gli insegnamenti di Emilia Hazelip (con scarso successo, devo dire!) e la creazione di una "improvvisata" Food Forest".
Ma è tutto davvero difficile.