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Nuovo acquisto: Bouganville resistente al "freddo"...

njnye

Florello Senior
ricordo bene dove si trova perchè passo spesso in bicicletta:ciglione:. Presto gli farò una visita ! sempre non venga potata prima:D:D.
Quanto all'inverno del 2012, sul mio balcone gelò l'acqua contenuta nell'innaffiatoio:eek:. Morirono gerani, aloe vera, e alcune piante grasse.
A me è capitato anche l'anno scorso :astonished:
A Segrate hanno aperto prima dell'ultimo inverno un Bricoman. Ricordo che ero andata a comprare i piastrelloni per il terrazzo e c'era un pozzetto di cemento all'ombra con una cavità circolare dove si era accumulata dell'acqua. Se ci attaccavi le ruote potevi usarlo come carrello portavaso, era spesso più di 10 cm!

Riguardo agli inverni, quando ero andata in Scozia del Nord mi ero innamorata della vegetazione. Era settembre, faceva un freddo terribile che entrava nelle ossa, e ovunque c'erano geranei, felci, begoniette etc. Mi ricordo che mi ero messa a parlare di giardinaggio con la proprietaria di un B&B vicino a Stoneheaven (il giorno dopo che siamo partiti ci fu un nubifragio che restarono isolati per giorni) e le avevo chiesto come facevano a sopravvivere in inverno. M'immaginavo il clima di Milano e ho pensato "se è così freddo ora che da noi c'erano 20 gradi, qui tocca lo 0 assoluto a gennaio". Sbagliato, le escursioni tra estate e inverno sono molto più limitate e quindi tendenzialmente non gela neppure.
L'idea che mi ero fatta era completamente sbagliata.
 
Ultima modifica:

myzio

Aspirante Giardinauta
Il clima in Scozia è oceanico, molto umido che accentua la sensazione di freddo, con frequenti irruzioni fredde marittime ma non continentali.Merito anche della corrente del golfo.Non è raro infatti vedere eucaliptus anche in Scozia. Il clima padano invece è sub-continentale con scarsa circolazione d'aria.
 

Delvi83

Giardinauta
Il clima della Scozia può essere anche molto rigido all'interno...sulle coste è fresco, ma non gelido. Milano può avere picchi di gelo più forti, ma come temperature medie è superiore (nelle massime invernali sicuramente)....in estate poi c'è un abisso!!
 

njnye

Florello Senior
Ma quindi qual è la bouga più resistente al freddo? Si è capito il cultivar di quella in apertura discussione?
 

GreenMax

Aspirante Giardinauta
Ciao Valtellinese, mi piacerebbe fare una bella sorpresa a mia moglie che adora le bouganville ma ha sempre temuto di bruciarle con il freddo dell'inverno.
Abito nell'entroterra toscano su un altopiano a 50 mslm, gli inverni sono rigidi e spesso tira vento.
Ho un grande patio con due colonne portanti e vorrei provare con la specto-glabra facendola rampicare proprio sulle colonne fino ai travicelli in legno.
Vorrei sapere, se possibile, il nome del produttore che rifornisce i vivaisti della toscana per provare a prendere e crescere un paio di piante.
Rimango in attesa di tue notizie
 

Blade Spirit

Giardinauta
Comunque vorrei approfittarne per una domanda.

Cosa intendete dire per piante che si adattano?
Che meccanismi sviluppa una pianta tenuta sempre in rusticità rispetto a una tenuta sotto la campana di vetro?

Comunque bellissima discussione!
Mi sa prima o poi anche io mi doterò di bouganville :D
 

njnye

Florello Senior
Beh funziona un po' come per tutti gli esseri viventi: ti adatti alle condizioni (e alle criticità) dell'ambiente in cui vivi. Ad esempio, col freddo molte piante diventano rosse o si chiudono a rosetta o eliminano parte dell'acqua per prepararsi alle gelate. E' un processo che dura dall'autunno all'inverno. Se metti fuori una pianta prima tenuta al caldo non è preparata. Una pianta abituata a periodi di siccità regge meglio la sete di una che ha un apporto idrico costante (pensa per assurdo alle radici delle piante in idrocoltura, una volta messa in terra vanno tutte incontro a morte a favore di radici più fibrose).
Gli alberi perdono le foglie, da un lato per ridurre i consumi, visto che si va incontro a poco sole, poca acqua e tanto freddo, dall'altro per evitare che il peso della neve possa rompere i rami. Anche loro hanno una lunga preparazione.
Riguardo alla rusticità di una pianta tenuta sempre all'esterno, è un concetto abbastanza empirico. Ogni pianta per sua natura può reggere una certa dose di avversità, che variano anche in base alla sua età e stato di salute.
Poniamo che tu abbia le piante A, B e C, le prepari allo stesso modo per l'inverno. Ogni pianta come ogni essere umano ha le sue piccole differenze intrinseche quindi nonostante la preparazione sia la stessa. L'inverno è particolarmente rigido, la pianta A muore senza appello, la B lo supera senza problemi, la C fatica un po' ma arriva a primavera. Si passa poi a un'estate caldissima, anticipata da una primavera breve, la pianta B muore, la C va alla grande. Ti rimane una sola pianta che però ha superato un'annata bella tosta. Di quella fai talee che dovrebbero avere la stessa resistenza della madre e salvo imprevisti ed errori di coltivazione puoi stare tranquillo. Al contrario, hai la pianta A, B e C che tieni in serra, stanno tutte benissimo e vengono vendute a 3 persone diverse (ipotizziamo, anche se non è verosimile) con le stesse abilità in giardinaggio e le stesse condizioni di coltivazione. Dopo un anno è sopravvissuta solo la pianta C e nessuno saprà mai spiegarsi perché...
 

Valtellinese

Giardinauta Senior
Ciao a tutti, della bouganville in questione che sta a Milano vi saprò dire qualcosa tra qualche giorno, io sono in Valtellina, qui quest'anno sto facendo un esperimento, parte del sotto terrazzo l'ho chiuso con del finto vetro (una sorta di plessiglax trasparente), è diventata praticamente una veranda ove ho messo a dimora i gerani, dipladenie, agapantus, ciclamini, calanchoe e 2 bouganville; una è la glabbra a cespuglio che ho da molti anni ma d'inverno l'ho sempre tenuta in casa in un locale senza riscaldamento e l'altra è una rampicante nel cui vaso c'è dentro sia la classica viola che una varietà arancione. Or dunque questa è stata acquistata da me qualche anno fa a Nervi e tenuta sempre a Milano, fuori in estate e in casa al caldo in inverno, il problema è che fioriva sempre e solo in casa d'inverno! Alla fine a Ottobre ho deciso di portarla quassù ove abito e dove posso tenerla sotto controllo costantemente per vedere se riesco a fargli fare il ciclo giusto, è giù anche lei in questa veranda, da dire che quest'anno il clima è fortemente anomalo, l'inverno è arrivato appena 4-5 giorni fa, Novembre e Dicembre sono stati caldissimi qui in montagna, abbiamo avuto 65 giorni di sole e mai gelo, ho perfino ancora una surfinia fiorita in terrazzo!
La glabbra a cespuglio in veranda ha ancora i fiori!!! quella rampicante è verde (domani vi posto una foto), come dicevo è un'annata particolare, li in veranda il sole ci sta circa 3-4 ore al giorno e non di rado fino all'altro giorno vedevo il termometro andare a +15°/+17° (all'ombra), la notte mai andato sotto i +6°, adesso però il freddo è arrivato, son 3 giorni che fuori il termometro è costantemente sotto zero e nevica a tratti, in veranda al momento viaggio ancora sui +5°/+7°...
Ciao!
 

Valtellinese

Giardinauta Senior
Ciao a tutti, della bouganville in questione che sta a Milano vi saprò dire qualcosa tra qualche giorno, io sono in Valtellina, qui quest'anno sto facendo un esperimento, parte del sotto terrazzo l'ho chiuso con del finto vetro (una sorta di plessiglax trasparente), è diventata praticamente una veranda ove ho messo a dimora i gerani, dipladenie, agapantus, ciclamini, calanchoe e 2 bouganville; una è la glabra Sanderiana a cespuglio che ho da molti anni ma d'inverno l'ho sempre tenuta in casa in un locale senza riscaldamento e l'altra è una rampicante nel cui vaso c'è dentro sia la classica viola che una varietà arancione. Or dunque questa è stata acquistata da me qualche anno fa a Nervi e tenuta sempre a Milano, fuori in estate e in casa al caldo in inverno, il problema è che fioriva sempre e solo in casa d'inverno! Alla fine a Ottobre ho deciso di portarla quassù ove abito e dove posso tenerla sotto controllo costantemente per vedere se riesco a fargli fare il ciclo giusto, è giù anche lei in questa veranda, da dire che quest'anno il clima è fortemente anomalo, l'inverno è arrivato appena 4-5 giorni fa, Novembre e Dicembre sono stati caldissimi qui in montagna, abbiamo avuto 65 giorni di sole e mai gelo, ho perfino ancora una surfinia fiorita in terrazzo!
La glabbra a cespuglio in veranda ha ancora i fiori!!! quella rampicante è verde (domani vi posto una foto), come dicevo è un'annata particolare, li in veranda il sole ci sta circa 3-4 ore al giorno e non di rado fino all'altro giorno vedevo il termometro andare a +15°/+17° (all'ombra), la notte mai andato sotto i +6°, adesso però il freddo è arrivato, son 3 giorni che fuori il termometro è costantemente sotto zero e nevica a tratti, in veranda al momento viaggio ancora sui +5°/+7°...
Ciao!
Eccomi, vi posto le foto di stamani della glabra Sanderiana a cespuglio e della rampicante viola e arancione di cui però non conosco i nomi nella veranda, oggi sempre in veranda minima di +4° e max di +14°, è una bella giornata comunque fuori dalla veranda fa freddo -3 stamani e +2° alle 13, ora siamo a +0°...

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Ciao!
 

Blade Spirit

Giardinauta
Beh funziona un po' come per tutti gli esseri viventi: ti adatti alle condizioni (e alle criticità) dell'ambiente in cui vivi. Ad esempio, col freddo molte piante diventano rosse o si chiudono a rosetta o eliminano parte dell'acqua per prepararsi alle gelate. E' un processo che dura dall'autunno all'inverno. Se metti fuori una pianta prima tenuta al caldo non è preparata. Una pianta abituata a periodi di siccità regge meglio la sete di una che ha un apporto idrico costante (pensa per assurdo alle radici delle piante in idrocoltura, una volta messa in terra vanno tutte incontro a morte a favore di radici più fibrose).
Gli alberi perdono le foglie, da un lato per ridurre i consumi, visto che si va incontro a poco sole, poca acqua e tanto freddo, dall'altro per evitare che il peso della neve possa rompere i rami. Anche loro hanno una lunga preparazione.
Riguardo alla rusticità di una pianta tenuta sempre all'esterno, è un concetto abbastanza empirico. Ogni pianta per sua natura può reggere una certa dose di avversità, che variano anche in base alla sua età e stato di salute.
Poniamo che tu abbia le piante A, B e C, le prepari allo stesso modo per l'inverno. Ogni pianta come ogni essere umano ha le sue piccole differenze intrinseche quindi nonostante la preparazione sia la stessa. L'inverno è particolarmente rigido, la pianta A muore senza appello, la B lo supera senza problemi, la C fatica un po' ma arriva a primavera. Si passa poi a un'estate caldissima, anticipata da una primavera breve, la pianta B muore, la C va alla grande. Ti rimane una sola pianta che però ha superato un'annata bella tosta. Di quella fai talee che dovrebbero avere la stessa resistenza della madre e salvo imprevisti ed errori di coltivazione puoi stare tranquillo. Al contrario, hai la pianta A, B e C che tieni in serra, stanno tutte benissimo e vengono vendute a 3 persone diverse (ipotizziamo, anche se non è verosimile) con le stesse abilità in giardinaggio e le stesse condizioni di coltivazione. Dopo un anno è sopravvissuta solo la pianta C e nessuno saprà mai spiegarsi perché...

Ok, questo mi è chiaro.

ma parlavo di una sfumatura diversa.

Facciamo l'esempio della buoganville.
Diciamo che teoricamente resiste a 0°C, o -5°C.
Ecco, continuando a esporla a queste temperature, inverno dopo inverno, la si educa a essere più rustica rispetto a una pianta tenuta in condizioni più favorevoli?
Insomma, glielo si può insegnare?
 

Valtellinese

Giardinauta Senior
Ok, questo mi è chiaro.

ma parlavo di una sfumatura diversa.

Facciamo l'esempio della buoganville.
Diciamo che teoricamente resiste a 0°C, o -5°C.
Ecco, continuando a esporla a queste temperature, inverno dopo inverno, la si educa a essere più rustica rispetto a una pianta tenuta in condizioni più favorevoli?
Insomma, glielo si può insegnare?

Diciamo che le piante più diventano adulte e meglio sopportano condizioni climatiche che una pianta giovane non sopporterebbe, sicuramente una bouganville giovane ai primi inverni ha bisogno di maggiori cure e protezioni, un periodo freddo magari prolungato potrebbe nuocerle anche pesantemente, mentre una pianta adulta e progressivamente abituata al clima ove viene coltivata aumenta la sua resistenza e passerebbe senza problemi il periodo più rigido sopracitato...
Sul tuo esempio possiamo metterla così... una pianta giovane a -5° morirebbe, a -2° subirebbe danni, a 0° solo qualche leggera bruciatura, una pianta adulta -5° potrebbe sopportarli anche se comunque qualche danno lo subirebbe, molto importante, anzi direi vitale è la durata dell'esposizione al freddo, qualche ora di gelo una notte se sporadica è molto diversa dall'avere magari temperature notturne costantementi rigide per periodi lunghi...
 

njnye

Florello Senior
Ok, questo mi è chiaro.

ma parlavo di una sfumatura diversa.

Facciamo l'esempio della buoganville.
Diciamo che teoricamente resiste a 0°C, o -5°C.
Ecco, continuando a esporla a queste temperature, inverno dopo inverno, la si educa a essere più rustica rispetto a una pianta tenuta in condizioni più favorevoli?
Insomma, glielo si può insegnare?
Non è che lo impara... le piante sono il risultato di un'evoluzione lentissima finalizzata ad adattarsi nel modo migliore a uno specifico habitat, poi noi le spostiamo altrove e non è che possono "imparare". Possono essere un po' più resistenti intrinsecamente oppure diventarlo col passare degli anni, magari sviluppando le radici in un determinato modo o il fusto in un altro. Ma questo vale più per quelle che vengono lasciate "a se stesse", in vaso le controlliamo noi, a volte sbagliando. Poi come si diceva da adulte sono più resistenti, da giovani e vecchie meno. A questo si aggiunge che non tutti gli inverni sono uguali, la salute della pianta non è sempre la stessa, l'umidità varia e così via. Insomma, può sopravvivere 3 inverni di seguito, uno canta vittoria e il 4° arriva la brutta sorpresa...
 

njnye

Florello Senior
Grazie delle risposte, è come sospettavo.

Cioè che dire che una pianta si abitua, non è poi così vero :D
Sì e no, nel senso che stiamo parlando del gelo, che è la madre di tutte le condizioni avverse. Però abituarsi si abituano, solo lo possono fare fino a un certo punto.
Si vede molto bene col sole. Prendi una succulenta progettata per stare in battuta di sole e poi tienila in casa. In casa si abitua alla carenza di luce (nei casi di enorme scarsità si deforma pure). Idem con le lampade da serra, quelle non sono pienamente sostitutive del sole. Se poi le metti al sole si ustionano.
Insomma, le piante si abituano e si adattano, ma non possono stravolgere la loro natura evolutiva, se non attraverso mutazioni individuali. Sennò avrebbe vinto la giraffa di Lamarck...
 

njnye

Florello Senior
Aggiungo un commento sulla resistenza alle temperature. Ho notato sulla mia pelle (leggasi "lasciando caduti sul campo") che spesso non è tanto la minima che conta, quanto la temperatura media e le massime.
Faccio un esempio pratico:
euphorbiacea che viene dimenticata fuori a febbraio, si becca -1 di notte e giornate di sole con anche +15° di giorno. Viva e pimpante appena le temperature arrivano stabilmente sui 10°.
Stessa pianta, 2 settimane fuori con temperature medie sui 7° (notte tra i 2° e i 5°, giorno massime sugli 8°). Sole non si vede, umidità buona ma abbiamo visto di peggio. Schiattata.
 

Blade Spirit

Giardinauta
Sì e no, nel senso che stiamo parlando del gelo, che è la madre di tutte le condizioni avverse. Però abituarsi si abituano, solo lo possono fare fino a un certo punto.
Si vede molto bene col sole. Prendi una succulenta progettata per stare in battuta di sole e poi tienila in casa. In casa si abitua alla carenza di luce (nei casi di enorme scarsità si deforma pure). Idem con le lampade da serra, quelle non sono pienamente sostitutive del sole. Se poi le metti al sole si ustionano.
Insomma, le piante si abituano e si adattano, ma non possono stravolgere la loro natura evolutiva, se non attraverso mutazioni individuali. Sennò avrebbe vinto la giraffa di Lamarck...

Sì è chiarissimo, ed è quanto ho in mente io sul concetto.

A volte però sembra che leggendo certi post o si sentano certe cose si vada un po' oltre :D

Della serie, vedi che a furia di tenerla a 0°c abituo la mia bella cocos nucifera a vivere al nord :D
 

njnye

Florello Senior
Secondo me a volte si confonde l'apprendimento con il microclima. Ricordo sempre che al castello sforzesco devono sradicare i capperi di pantelleria da quanti ne crescono sulle mura, ma chi ha provato a coltivare i capperi a Milano sa che è poco fattibile... Senza contare i cortili interni chiusi tra palazzi riscaldati.
 
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