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Noi italiani.......

Scatolina

Guru Giardinauta
[font=Verdana, Geneva, Arial, Sans-serif]La foto del Paese che emerge dall'annuario statistico del 2003
I residenti oltre quota 57 milioni, 500mila più dell'anno prima

Istat: si vive più a lungo ma si è anche più poveri

Gli italiani? Un popolo di sedentari e fumatori
di BRUNO PERSANO
(repubblica)


ROMA - Gli italiani vivono una vita sempre più lunga e sempre più povera. E' la fotografia dell'Annuario statistico scattata come ogni autunno dall'Istat, l'istituto di statistica, e riferita all'anno 2003. I dati svelano che nelle tasche degli italiani ci sono sempre meno soldi, ma restano i telefonini, appendice di tre italiani su quattro. L'aspettativa di vita è aumentata di otto anni rispetto al '75 nonostante gli italiani siano sempre più sedentari, trascorrano ore seduti davanti alla tivù e continuino a fumare in gran numero.

Residenti - La popolazione ha superato i 57 milioni di abitanti (57.088.245), mezzo milione in più rispetto all'anno precedente. Non tanto per l'incremento delle nascite che resta stabile (1,27 figli per donna contro 1,26 dell'anno prima), quanto per effetto dell'immigrazione (i permessi di soggiorno sono aumentati del 4%).

Aspettativa di vita - L'Italia è un paese in cui l'aspettativa di vita si allunga sempre di più (83 anni per le donne e 77 per gli uomini) e soprattutto al Nord.
E' un'Italia che si tinge sempre più di bianco quella fotografata dall'Istat: il rapporto tra pensionati ultrassentacinquenne e ragazzini con meno di 15 anni registra un ulteriore incremento, giustificato dalle scarse nascite e dall'allungata vita degli anziani.

Matrimoni - Minimo storico nel 2003 dei matrimoni celebrati, scesi di 260 mila unità. In calo i matrimoni religiosi (meno 5,5%).

Portafoglio - A due anni di distanza dall'introduzione dell'euro, gli italiani sono più poveri. La percentuale di persone che si dichiarano poco, o per niente soddisfatte delle proprie condizioni di vita, è salita al 44%, contro il 40% dell'anno precedente e il 33% del 2001. Soprattuto al nord e al centro; nelle regioni meridionali la percentuale di malessere economico è minore ma forse perché i cittadini del Sud si sentivano molto poveri già negli anni precedenti.


Regali - Rispetto all'anno precedente, gli italiani si sono regalati più condizionatori (più 3%), e più personal computer (più 4%), rinnovando il primato dei telefonini, che sono nelle tasche di tre italiani su quattro.

Criminalità - Confrontando il numero di crimini con il numero degli abitanti, la Liguria appare come la regione più delittuosa dell'intera penisola, ma forse solo perché in quella terra i cittadini sono abituati più di altri a denunciare i crimini subiti. Tra i delitti maggiormente denunciati ci sono le truffe moltiplicate per tre rispetto all'anno precedente. E tra le truffe, prolificano quelle informatiche.

Automobili - Sempre più automobili sulle strade italiane: il bilancio tra immatricolazioni di nuovi modelli e rottamazioni è sempre in attivo. Rispetto al 2001, il parco veicoli circolanti è aumentato di quasi tre milioni. Non a caso, 68 italiani su 100 per andare al lavoro hanno usato la macchina e uno studente su tre è stato accompagnato a scuola in auto. Il mezzo pubblico, invece, è scelto solo da circa un quarto della popolazione che si dichiara insoddisfatto del servizio.

Servizi - Gli italiani si lamentano delle code troppo lunghe davanti agli sportelli della mutua: il 41% degli utenti è rimasto in fila oltre 20 minuti prima di ottenere risposta. Troppo lunga l'attesa anche negli uffici postali, soprattutto davanti agli sportelli che elargiscono la pensione o accettano i conti correnti.

Salute - Tre italiani su quattro giudicano complessivamente buono il proprio stato di salute; ma con l'aumentare dell'età aumentano gli svantaggi per le donne. Tra i malanni cronici più diffusi, l'artrosi (19%), l'ipertensione (12,5%) e le malattie allergiche (8,5%). Nonostante la massiccia campagna antitabacco, gli italiani fumano un pò di più. Soprattutto gli uomini (31%), mentre le donne sembrano più prudenti (17,4%).

Scuola - Più studenti nelle scuole dell'infanzia, effetto dell'imigrazione e della leggera inversione del fenomeno della natalità iniziata qualche anno fa (gli studenti iscritti all'anno scolastico 2002-2003, sono aumentati dello 0,6%). Continua a crescere anche il numero di giovani che per la prima volta si iscrivono all'università (+4,8% rispetto all'anno precedente). Quanto ai corsi di studio, a due anni dall'avvio della riforma universitaria, i corsi relativi al nuovo ordinamento sono la maggioranza: quasi 4 mila contro i meno di 3 mila dei corsi tradizionali.

Divertimenti - Vince la televisone (non c'è italiano che la guarda almeno una volta alla settimana), mentre lo spettacolo fuori casa più diffuso resta sempre il cinema scelto da quasi la metà della popolazione. Nella graduatoria delle preferenze seguono gli spettacoli sportivi (29%), le visite a musei e mostre (28,5%), le discoteche (26%). All'ultimo posto, si trovano i concerti di musica classica. La consuetudine di leggere il quotidiano almeno una volta a settimana è in leggera flessione e si attesta al 57%, mentre i libri sono apprezzati soltanto dal 40%.

Sport - Italiani, popolo di sedentari: solo due persone su dieci praticano con continuità uno sport e il 10% in maniera saltuaria. Più pigre le donne (il 47% contro il 35%).
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[font=Verdana, Geneva, Arial, Sans-serif]Voi vi rispecchiate in questa statistica? Secondo voi gli italiani sono messi cosi "male"??? :baf: [/font]
[font=Verdana, Geneva, Arial, Sans-serif]Ciao :flower: [/font]
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E

elenina

Guest
il mio lavoro!

questi numeri? sono il mio pane quotidiano, il mio lavoro;) :D
però non sempre l'istat ci azzecca; alcune indagini o previsioni sono...catastrofiche: tipo quando hanno affermato che l'inflazione dopo l'euro era molto bassa.....che palle!:angry_2: :burningma
 
M

micio

Guest
Mi sembra questa volta che l'ISTAT abbia tracciato un quadro molto aderente alla realtà.
Solo un piccolo appunto: se il costo dei biglietti per i concerti o per il buon teatro fosse un pò più basso e più facilmente accessibili (impensabile riuscire a comprare un biglietto per un concerto, un balletto o un opera al Teatro Massimo di Catania :burningma ) io e penso tanti altri, ci andremmo molto di più.
 
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