Credo che abbia ragione chi ha detto che sta scomparendo la classe media, la forbice tra ricchezza e povertà aumenta sempre di più e questo in un paese civile, con un benessere diffuso, è molto pericoloso perchè ci avvicina al cosidetto "terzomondo" dove è la norma che esistano ricchi (pochi) e poveri (molti).
Oltretutto il fenomeno sta coprendo "a chiazze" il tessuto sociale, alcuni settori stanno conoscendo un arricchimento esagerato (banche, assicurazioni, alcuni settori del commercio, telefonia......) altri stanno conoscendo un impoverimento esagerato (agricoltura, produzione industriale, piccoli commercianti, impiegati.......).
Nella mia esperianza di lavoratore in proprio, mai come in questi ultimi anni ci siamo trovati in difficoltà, arriviamo a pagare gli stipendi ai dipendenti per "il rotto della cuffia" e spesso siamo costretti a chiedere rateizzazioni agli enti (inps - inail) per quanto dovuto di contributi.
Lo stile di vita è spesso peggiore di quello dei miei dipendenti (alcuni di loro, che ancora vivono in famiglia, l'ultimo modello di cellulare se lo possono permettere, io neanche ce l'ho). Ferie sono anni che non ne facciamo, uscite serali men che meno. Siamo solo in due, con il mutuo e con i famosi fondi pensione da pagare, altrimenti (dato che siamo artigiani) fra qualche anno non avremmo neanche di che vivere.
La situazione è molto difficile, e ritengo che le associazioni dei consumatori, i sindacati e le associazioni di categoria non abbiano fatto ciò che era loro compito istituzionale fare, anzi, a giudicare dalle sedi nuove che si possono permettere, credo siano fra quelli che ci stanno guadagnando!!!!!