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Mix terriccio consigli

Alex81

Master Florello
Buon pomeriggio a tutti, preso dai vari lavori di ripristino giardino mi sono messo in mente di risistemare pure ste povere disgraziate che negli anni mi sono sopravvissute, non so nemmeno io come abbiano fatto onestamente!
Ad ogni modo, come da titolo, vorrei ridare agio alle mie sopravvissute, che meritano un po del mio tempo visto che al momento non mi manca!
Guardandomi un po in giro sono incappato in un sito all'apparenza ben fornito e vorrei farvi una lista per capire che mix utilizzare per le mie grassottelle ed anche per le mie succulente, un bel giorno vi manderò anche delle foto per avere le identificazioni che in questi 5 anni di assenza ho perso tutto!
La lista sarebbe:

Agriperlite
Akadama
Argilla espansa
Ghiaietto di fiume
Lapillo vulcanico marrone
Lapillo vulcanico rosso
Pomice
Sabbia di fiume
Sabbia di quarzo
Seramis
tutte di granulometria intorno ai 2/5mm

Il mio mix al momento è di 1/3 terriccio 1/3 lapillo 1/3 pomice, credo ci sia anche della sabbia in mezzo non ricordo, siccome credo lo riutilizzerò mescolandolo al nuovo (a meno che non sia severamente proibito) con cosa potrei implementare il terriccio per avere due buoni terricci distinti per grasse e succulente?!

In questo sito ci sarebbero già le miste fatte con le seguenti composizioni

MIX CACTACEE


    • 50% Lapillo vulcanico rosso di granulometria 2/5 mm
    • 40% Pomice di granulometria 3/7 mm
    • 10% Terra da giardino professionale
MIX SUCCULENTE

    • 30% Lapillo vulcanico rosso di granulometria 2/5 mm
    • 30% Pomice di granulometria 3/7 mm
    • 10% Sabbia silicea di fiume lavata ed essiccata di granulometria 1/4 mm
    • 30% Terra da giardino professionale
Che dite voi? seguo questi parametri o implemento con altro?









 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Ciao @Alex81 qualche discussione fa abbiamo parlato diffusamente dei terricci, comunque io non ti consiglierei un terriccio così povero per i cactus, rischi di mandarli in deficenza idrica durante l'estate... Un 1/3 lapillo 1/3 pomice e 1/3 torba fina oppure humus, con giusto un po' di zeolite, è più che sufficiente a creare una composta ottima.
Per le succulente ti sconsiglio l'uso della sabbia di fiume, io la trovo deleteria
 

Alex81

Master Florello
si, letto, credo tu ti riferisca a questo passaggio...

Tradizionalmente si dice anche di mettere l'olio sulle ustioni, il che ha un fondo di verità ma non è propriamente corretto.
Il fatto che se tu metti dei sassi, che sono pesanti e lì sono lì rimangono, sul fondo del vaso impedisce alla terra fina di otturare i fori. L'argilla espansa, essendo ricca di aria, tende a risalire nel colloide di terra e acqua, permettendo alla terra fine di otturare i buchi. Se ne metti molta, quello strato fa risalire acqua per capillarità e quindi anche se sopra la terra ti sembra secca, si crea una sacca di terreno bagnato e anossico direttamente sopra la leca.
Non ti sto dicendo di non usarla perché mi son svegliata così, te lo dico perché mi son schiantate delle fioriere intere, sia di cactus che di rose per merito dell'argilla espansa. Di contro, non trovo ci sia substrato migliore per la coltivazione delle orchidee rispetto alla leca.
Bisogna capire che certi materiali sono diversi e hanno proprietà fisiche molto differenti gli uni dagli altri. L'argilla espansa è porosa e crea un film capillare su di sè, ma conserva molto anche acqua (non a caso avvengono spesso effiorescenze a causa dei moti dei sali da dentro a fuori), la pomice è invece una roccia molto porosa ma che ritiene scarsamente l'acqua e non sequestra i nutrienti, cosa che invece fa il carbone. La perlite è un altro materiale che si dice ottimo per mantenere leggero il substrato, ma anche lei mantiene molto l'umidità (infatti la usano nelle piante da appartamento, per i cactus non va bene). Il lapillo è una roccia pesante e porosa ma ricca di nutrienti, perché di origine vulcanica, ottima per le litofile in generale, fra cui i paphiopedilum. Infine i cocci di terracotta hanno la proprietà di essere molto capillari ma non rimanere troppo bagnati e soprattutto di non creare un film su se stessi. La sabbia, mescolata alla torba, diventa un cemento bagnato che uccide tutto, anche le piante palustri tra un po'.
Materiali ce ne sono tantissimi, ma solo pochi vanno bene per le piante grasse

o forse ti riferivi ad altri post in quel caso mi sono sfuggiti...
Al di là che non ero a conoscenza dell'uso della torba per cactus e succulente, che se poi viene utilizzata per la sua acidità magari la potrei sostituire con terriccio per acidofile, me lo chiarirai tu se e quando leggerai il messaggio!

Comunque il mio interesse era nello specifico ad altri inerti da utilizzare per arricchire il mix che già utilizzo, tipo ero curioso anche di sapere il perchè della distinzione tra lapillo rosso e marrone o la differenza tra la sabbia di fiume e la sabbia di quarzo.
Al momento quindi direi di acquistare lapillo granulometria 2/5 e pomice 3/7 per la torba/terriccio per acidofile/terriccio universale attendo lumi, mi sembrava interessante pure il seramis che non ho nemmeno mai sentito nominare. Quanto all'humus dovrei vedere dove reperirlo ma non vorrei complicarmi troppo la ricerca
Per le succulente, sconsigliandomi la sabbia con cosa la potrei sostituire? o aumento di un 5% gli inerti e morta li?!
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Guarda, i terricci prefabbricati usano torba come organico, a volte con l'accortezza che sia polverosa e non fibrosa, altre volte nemmeno quella. Se opti per un terriccio universale va benissimo, è fondamentalmente torba + altri materiali di taglio. Il seramis lo uso per la radicazione, ma mi sembra una follia pagare per dei cocci di terracotta (ho Faenza a due passi, basta andare dietro una qualsiasi ceramica e riempirsi una busta). Per quanto mi riguarda tendo solo a variare le proporzioni dei tre componenti a seconda che le piante vogliano più o meno acqua e come puoi vedere nella sezione giardinaggio non me la sto cavando male https://forum.giardinaggio.it/threads/langolo-verde-di-sofia.282191/page-7#post-3683988
Resto della mia idea che la sabbia sia un disastro per le succulente, crea un terreno non adatto. Giusto ieri ho buttato altri due cactus e un senecio marciti con tracce di sabbia nelle radici... Qui è troppo umido per azzardarsi a farlo. Per quanto riguarda le differenze tra lapilli e sabbie, in realtà sono differenze commerciali (a quanto ne so io) perché fondamentalmente i materiali restano gli stessi
.
 

cmr

Maestro Giardinauta
Come ho gia detto, molti vivaisti usano coltivare le proprio piante in terricci prevalentemente minerali allo scopo di non far crescere le proprie piante ed evitare un effetto foresta amazzonica nel proprio vivaio. Noi che coltiviamo queste piante per diletto e ci piace vederle crescere e stare in salute, dobbiamo per forza essere piu generosi con la parte organica. Quindi aumentarla ad almeno un terzo nelle cactacee e almeno al 50 nelle succulente. Evitare come la peste la sabbia per due semplici motivi: viene usata nei conglomerati cementizi perche va ad occupare tutte le minuscole cavità all'interno dell'impasto (e gia questo vi fa capire un sacco di cose) e, due, perche i cactus non crescono sulla battigia, e la pozzolana che pur essendo un prodotto da rocce eruttive, non so per quale ragione , ma viene letteralmente schifata dalle radici delle piante succulente in generale. Anche il mix lapillo/pomice è inutile essendo i due inerti sostanzialmente simili (anch'essi prodotti da rocce eruttive): scegliete quello di cui avete più disponibilità. Per la parte organica affidatevi a un terriccio di buona qualità anche perche in termini di soldoni, la differenza con uno pessimo è veramente irrisoria. Ultimamente sto usando i terricci Vigorplant per agrumi, per acidofile e quello universale: veramente ottimi.
La differenza nella colorazione dei lapilli la fa la zona di origine e il tipo di eruzione vulcanica che li ha prodotti. Nel viterbese si trovano cave di lapillo rosso, molto bello e decorativo (che poi, selezionato e polverizzato, viene usato nei campi da tennis!), mentre qui in zona Roma si trova quello grigio scuro tipo Etna o Vesuvio o un tipo marroncino, principalmente tufaceo. Differenze a livello di coltivazione: zero.
Le differenze tra le sabbie le eviterei, tanto non ci interessano!
 

Alex81

Master Florello
Intanto grazie a tutti per le risposte precise, puntuali e veloci che non sembra essere più di moda come accadeva un tempo...
Ieri sera ho fatto il mio acquisto prendendo un po di tutto compresi zeolite e seramis...

Guarda, i terricci prefabbricati usano torba come organico, a volte con l'accortezza che sia polverosa e non fibrosa, altre volte nemmeno quella.

Proprio per questo dicevo che non ero a conoscenza della torba nei rinvasi visto che la prima cosa che qui mi hanno insegnato a fare era di toglierla immediatamente e meticolosamente dalle radici nelle piante appena acquistate dai vivai...

Resto della mia idea che la sabbia sia un disastro per le succulente, crea un terreno non adatto.
Mi fido, e cambierò composta, ma per le succulente devo procedere come per i cactus al lavaggio radicale?!

Evitare come la peste la sabbia per due semplici motivi: viene usata nei conglomerati cementizi perche va ad occupare tutte le minuscole cavità all'interno dell'impasto (e gia questo vi fa capire un sacco di cose) e, due, perche i cactus non crescono sulla battigia, e la pozzolana che pur essendo un prodotto da rocce eruttive, non so per quale ragione , ma viene letteralmente schifata dalle radici delle piante succulente in generale.

Anche il mix lapillo/pomice è inutile essendo i due inerti sostanzialmente simili (anch'essi prodotti da rocce eruttive): scegliete quello di cui avete più disponibilità.


La differenza nella colorazione dei lapilli la fa la zona di origine e il tipo di eruzione vulcanica che li ha prodotti. Nel viterbese si trovano cave di lapillo rosso, molto bello e decorativo (che poi, selezionato e polverizzato, viene usato nei campi da tennis!), mentre qui in zona Roma si trova quello grigio scuro tipo Etna o Vesuvio o un tipo marroncino, principalmente tufaceo. Differenze a livello di coltivazione: zero.

Grazie per le spiegazioni, ma non ho capito cosa intendi quando scrivi lapillo/pomice sono inutili per le succulente, il lapillo alla lunga non rilascia sostanze nutritive minerali a beneficio della pianta!? Intendi inutili per lo stesso discorso che facevi prima sui caczus?! O intendi inutile fare un mix, e quindi usare o solo pomice o solo lapillo a seconda di quel che si trova...
Porta pazienza se non ho capito il tuo discorso ma sono un po tardo :D

Ovviamente per una volta che ho qualcosa di gratis a vagonate mi viene sconsigliata....che ingiustizia!
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Allora allora, partiamo dalla base: chi come me ha studiato i farmaci, sa molto bene che una sostanza in una certa dose puó essere benefica e uccidere se in quantità eccessiva, stesso discorso vale per la torba.

Il punto nel creare un mix è quello di formare un substrato che abbia la capacità di mantenere abbastanza umidità per abbastanza tempo perché la pianta la utilizzi, senza che l'acqua ristagni (cosa che avviene con la torba pura) o che asciughi troppo velocemente (cosa che succede nel ghiaino, ad esempio). La torba, per quanto ne sappiamo, è un ottimo materiale se usato in giusta quantità, per me 1/3 circa nei terricci dei cactus. La sabbia, mista con la torba, forma una sorta di cemento che uccide la pianta perché completamente anossico, e oggi ho avuto nuovamente modo di notarlo ancora in una pianta che ho buttato perché piantata in un impasto con sabba.

Secondo punto, non ho mai detto nè lasciato intendere che pomice e lapillo siano inutili, ho solo detto che il lapillo marrone e quello rosso non hanno differenze a che io sappia (al massimo possono differire nel contenuto di ferro). La pomice serve a creare un ambiente areato, il lapillo serve allo stesso scopo in più rilascia nutrienti ma non nel tempo, bensì con la classica curva logaritmica: tantissimo all'inizio, poi sempre meno a mano a mano che i sali vengono dilavati. A questo torna utile la zeolite ed i vari concimi. Quello che si vuole ottenere è un mix di inerti e torba con le caratteristiche fisico chimiche perfette per la coltivazione di cactus e succulente, che si ottiene mescolando questi tre materiali diversi: torba acida di buona qualità, eventualmente setacciata, pomice E lapillo.

Infine: succulente e cactus poco importa, quando rinvasi le radici vanno pulite per bene perché altrimenti ti ritrovi con un terriccio esterno che asciuga in pochi giorni ed un centro a contatto con la pianta che ci mette settimane ad asciugare... Vedi bene che disastro puó essere!

Rileggendo tra le righe delle tue domande, e correggimi se sto usando troppo intuito femminile... Non è che hai coltivato in maniera scorretta le tue piante, ovvero dando troppe o troppo poche attenzioni? Perché in questo caso, non c'è additivo che tenga :oops:
 
Ultima modifica:

Alex81

Master Florello
Secondo punto, non ho mai detto nè lasciato intendere che pomice e lapillo siano inutili,

non stavo taggando te infatti, ma cmr

Ti ringrazio della spiegazione! Appena mi arriveranno i terricci inizierò il rinvaso comprese le succulente...dunque anche le agavi hanno bisogno di quel terriccio? Qui sul lago ce ne sono di enormi in piena terra...io ne ho due in vasi in pietra esposte a sud ma la mista è con terra da giardino....mi consigli di tolgiere tutto?!

scusa le mille domande ma sembri ferrata :D

Ti ringrazio!
Alex
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Scusami tu, mi ero persa un pezzo...

Le agavi le ho in piena terra anche io, unica accortezza le copro in inverno col tnt e quando le ho piantate ho fatto un mix di terra del campo + inerti per alleggerire un po', perché qui è tutta argilla... Fai conto che piantate a terra crescono molto, molto più che in vaso!
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Aggiungo una considerazione che deriva dalla pura empiricità della mia esperienza: usare solo torba e pomice non è come usare un mix con lapillo, le piante crescono molto meno vigorose (domani ti faccio una foto che ti rende la situazione lampante) e di contro usare solo torba e lapillo espone a più rischio di marciume (la pomice è molto leggera e ariosa, galleggia, a differenza del lapillo)
 

Alex81

Master Florello
Ti ringrazio davvero tanto, poi quando arriveranno i terricci magari chiederò qualche altra dritta dovessi avere perplessità varie, ho poca roba, sto cercando di salvare piante abbandonate per anni a loro stesse.
quanto alle agavi sono in quei vasi in una terra diventata quasi melma....dubito fortemente sia un buon substrato, anche qui argilla, penso addirittura di averla mescolata a sabbia :banghead:ho l'attenuante del covid e la sabbia era dietro casa ma ripartire dalle basi dopo qualche anno di assenza non può che farmi bene! Domani se mi ricordo faccio foto cosi eventualmente sistemo pure loro come si deve, lo scopo finale però sarebbe creare il passaggio per poi inserirle in piena terra, sono in una sorta di zona limbo ma il trasloco avverrebbe tra qualche anno di sicuro...
 

cmr

Maestro Giardinauta
O intendi inutile fare un mix, e quindi usare o solo pomice o solo lapillo a seconda di quel che si trova...
Questa!
Ho verificato personalmente in questi anni che parlare del terriccio "perfetto" per grasse è un po come fare la formazione "perfetta" della nazionale di calcio al bar: ognuno dei partecipanti ha la sua, seppure cambiando solamente uno degli undici giocatori condivisi dagli altri...e intanto abbiamo già undici formazioni diverse! All'interno dei vasi delle piante che ci si scambiava con altri appassionati ci trovavo di tutto, ogni sorta di mescola, inerte e terra: eppure le piante crescevano e stavano bene! Per non parlare della scelta del vaso, se plastica o coccio e relativa forma, se quadrato o tondo e quanti centimetri dovesse essere profondo! Ci piace complicarci la vita perche poi, come nel tuo caso, vedi un agave buttata in un qualsiasi giardino dimenticato da Dio e dagli uomini, che cresce in un terreno che noi mai avremmo usato e sta benissimo e tutte le nostre certezze vacillano (ad Anzio alcune agavi crescono su una scogliera, bagnate ogni tanto dagli spruzzi del mare: annaffieremmo le nostre agavi con acqua di mare?). Come ho gia detto anche io c'ho messo del mio provando a coltivare piante un po come e dove capitava, apparentemente per gioco. Terreno sciolto, arioso, ricco di scheletro, minerale, poco organico: questa è la ricetta perfetta per un terriccio per cactus; come prima ma piu organico per le succulente: gli ingredienti li possiamo scegliere noi in base a quello che troviamo e in base all'esperienza di altri coltivatori e senza mai dimenticare la parole del pioniere della coltivazione delle cactacee in Italia, Giuseppe Lodi, che sosteneva che i cactus sono in grado di adattarsi ai nostri esperimenti di terricci molto piu di altre piante. :V
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
L'argomento terriccio/substrato mi interessa molto. Ho già letto diverse discussioni in materia. In merito a quello di cui si parla qui, la granulometria di lapillo e pomice é quella indicata da @Alex81 all'inizio? Cioè 2/5 e 3/7 mm rispettivamente?
Lo chiedo perché dalle mie parti riesco a trovare solo granulometrie più grandi e vorrei capire se sia il caso di procurarsele online.
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Si la granulometria è quella giusta, per quanto riguarda la pomice si riesce anche a macinare, il lapillo invece no, va comprato piccolo.
Nei vivai e nelle edilizie non li trovi di granulometria "fina"?
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Nelle edilizie non ho mai guardato a dire il vero. Nei vivai più riforniti che frequento trovo granulometrie grosse.


Sì, ok. Magari meglio se lo trovo già della giusta granulometria. :LOL:
Io trovo la mia roba in edilizia, e mi costa anche molto meno (unico svantaggio è che ti danno delle quantità enormi di materiale, ma tant'è)...
Cercando di rompere il lapillo sono riuscita anche a rompere una piastrella del pedonale :ROFLMAO:
 

cri1401

Florello Senior
Io trovo la pomice con una granulometria medio piccola dal vivaio vicino a casa ma il lapillo piccolo nemmeno a piangere e si che di vivai e magazzini edili ce ne sono....l'ho preso dalla Geosism
 
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