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Malattie e difesa delle rose: dalle crittogame

Hélène

Esperta Sezz. Rose
I rosai sono soggetti agli attacchi di numerosi parassiti vegetali. Il rosofilo deve preoccuparsi principalmente di prevenire gli attacchi e, nel caso delle infestazioni dovessero insorgere, deve combatterle tempestivamente.

Inserisco le principali malattie crittogamiche che conosco con i prodotti per la prevenzione e la cura. Se qualcuno di voi conosce dei prodotti ugualmente efficaci sarò felice di inserirli nell'apposita scheda della crittogama, con il nome di chi me l'ha segnalata.

ps: la maggior parte delle foto è tratta da internet.

MAL BIANCO O OIDIO Sphaerotheca pannosa


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E' una malattia piuttosto pericolosa, che colpisce in genere le foglie più giovani della pianta e in seguito anche i rami. Le foglie inizialmente si piegano leggermente, poi compare una patina bianca che comincia a diffondersi anche sui rami e sui boccioli, arrecando grave danno alla pianta.
L'umidità sommata al caldo e alla scarsa aerazione contribuisce all'insorgere dell'oidio, che si manifesta in una fascia che va dagli 8° fino ai 30° (l'ideale però è intorno ai 20-27 °C), soprattutto in primavera e autunno. Può anche essere favorita dalla pratica di bagnare le foglie (che consiglio caldamente di evitare, specie in primavera e autunno).
Come per tutte le crittogame la predisposizione è importantissima. Per esempio tra le mie rose sono molto soggette a questo problema Zéphirine Drouhin e un po' Mme Alfred Carrière.
Come prevenzione bisogna utilizzare lo zolfo sotto forma polverulenta o solubile. Lo zolfo esplica la sua azione con temperature superiori ai 15°, ma può ustionare la vegetazione in periodi caldi e siccitosi, quindi bisogna prestare particolare attenzione e applicarlo la sera dopo il tramonto o la mattina presto, quando le temperature cominciano ad essere alte.
In particolare presenta ridotta sublimazione con temperature inferiori ai 18 °C, elevata fitotossicità con temperature superiori ai 30 °C e una temperatura ottimale tra i 25 e i 30 °C.


Oppure per oidio + altre malattie crittogamiche, due prodotti miscelabili come ossicloruro di rame e zolfo bagnabile, che sono sempre miscelabili.
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Sia i prodotti preventivi che quelli curativi si applicano ogni 10-15 giorni.

Per la cura, invece, si possono usare prodotti che abbiano come principio attivo: Ciproconazolo, Fenbuconazolo, Myclobutani, Penconazolo, Propiconazolo, Tetraconazolo, Tebuconazolo, Triadimenol, Dinocap, Myclobutanil, benomyl, dodemorf, tiofanato, pyrazofos.
Aggiungo anche spiroxamina e bupirimate.

Un prodotto ammesso nell'agricoltura integrata è l'Ampelomyces quisqualis

Nuovi prodotti adatti a questo e agli altri patogeni sono le strobiruline, in particolare prodotti come FLINT BAYER o AMISTAR Syngenta. Sono ammesse nel biologico


Io personalmente, per la cura, uso un prodotto chiamato Anticrittogamico PB, della Compo. Si trova nei fai da te. Altri usano invec il Topas o Systane, Fenicrit T, Proclaim Combi.

In caso di affezione procedo in questa maniera: tolgo tutte le foglie colpite, eventualmente anche i boccioli e i rami (se gravemente danneggiati, altrimenti cerco di togliere più polverina possibile con dei cotton fioc). Brucio il materiale tagliato e spruzzo la pianta e anche il terreno sottostante con il composto curativo.

Ripeto l'applicazione ogni dieci giorni fino a quando vedo che le nuove foglie non sono più state colpite. A quel punto torno all'applicazione dello zolfo.
Sia i prodotti preventivi che quelli curativi si applicano ogni 10-15 giorni.

MACCHIA NERA O TICCHIOLATURA Actionema Rosae o Diplocarpon rosae

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E' al secondo posto come diffusione o entità dei danni.
In genere si manifesta in estate avanzata (predilige temperature tra i 24-26° ) generalmente sulle foglie, più raramente sugli steli, sotto forma di macchie scure confluenti, che possono provocare la defoliazione, anche totale, del rosaio. L'umidità atmosferica elevata favorisce il suo insorgere.
E' consigliabile come sempre la prevenzione attraverso l'utilizzo di prodotti a base di poltiglia bordolese (solfato di rame + calce ) o Pasta Caffaro (a base di ossicloruro di rame e calcio e ossicloruro tetraramico). E' importante per prevenire evitare di bagnare le foglie durante l'annaffiatura
Per la cura sono efficaci prodotti a base di mancozeb, myclobutanil o penconazolo, zineb, ziram, ferbam, maneb, captano.
I prodotti sono sempre quelli elencati sopra: anticrittogamico PB della Compo o Topas o Systane, Proclaim Combi, Folicur SE - Bayer (tebuconazolo), Fenicrit T


E' importante (per tutte le affezioni) non usare sempre gli stessi prodotti, ma farli ruotare, per evitare che si creino dei ceppi resistenti ad un certo principio attivo.


L'applicazione in ogni caso va fatta da aprile a novembre, ogni 10-15 giorni e dopo le piogge, specie se seguite da alte temperature.

In caso di affezione si consiglia vivamente di raccogliere tutte le foglie cadute, che devono essere bruciate. Anche i fiori e gli steli ammalati devono essere recisi e distrutti con il fuoco. Questo perchè sono fonte di infestazione.
E' consigliabile spruzzare i prodotti per la prevenzione e per la cura anche sul terreno circostante, in maniera da uccidere anche le eventuali spore depositatevisi. La malattia può sopravvivere all'inverno, quindi le foglie vanno tolte anche se si avvicinano i mesi freddi e va sempre fatto il trattamento sul terreno.
Come per tutte le rose, la predisposizione è determinante.


RUGGINE Phragmidium mucronatum


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E' molto temibile nelle zone con elevata umidità atmosferica. Le spore vengono trasportate dall'aria e dalla pioggia. Si manifesta con piccole macchie giallastre sulla pagina superiore delle foglie; poi, in corrispondenza di queste, sulla pagina sottostante si formano pustole, prima giallo-chiaro poi rugginose. Le foglie colpite cadono precocemente.

La prevenzione si attua con prodotti a base di rame, quindi poltiglia bordolese o meglio pasta caffaro.
La cura con myclobutanil, mancozeb, penconazol.

In caso di affezione eliminare le parti colpite e aumentare la ventilazione e la distanza tra le piante. Limitare le crescite troppo rigogliose.
Anche qui è meglio bruciare le parti colpite.
In inverno, come prevenzione, è meglio effettuare qualche trattamento con la pasta caffaro.


PERONOSPERA Peronospera sparsa


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Compare nei periodi particolarmente umidi sulle foglie e sul peduncolo dei fiori. Le temperature ottimali sono tra i 10-25°
Si riconosce per le macchie oleose che compaiono sulla pagina superiore di colore marrone bruno e la muffa grigia che compare sotto. In seguito la foglia secca e cade. Questo porta un progressivo indebolimento della pianta.
La profilassi è simile a quella per la macchia nera. I prodotti utili sono gli stessi, quindi poltiglia bordolese e pasta caffaro per la prevenzione. Per la cura fungicidi del tipo cymoxanil, zineb, ziram, ferbam, maneb, captano, mancozeb , penconazolo.
 
Ultima modifica:

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Continuo qui per le altre affezioni, visto che nell'altro non posso più inserire fotografie.

MUFFA GRIGIA Botrytis cinerea

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E' favorita da forte umidità e scarsa circolazione di aria. Le spore dei funghi vengono diffuse dalle correnti d'aria e dagli schizzi d'acqua .Si presenta come una muffa grigia che copre le parti colpite con una patina grigia spessa e feltrosa. Le parti seccano non si dischiudono e cadono.
Bisogna rimuovere e bruciare le parti infette.
Per la prevenzione e la cura bisogna affidarsi ai prodotti già consigliati contro il mal bianco: benomyl, tiofanato, tiofanato metil, Penconazolo, Dinocap, Myclobutanil, dodemorf, tiofanato, pyrazofos.

CERCOSPORIASI Cercospora rosae

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Si manifesta nelle estati particolarmente umide. Si diffonde sulle foglie con la comparsa di macchie brune, più chiare al centro. A differenza della macchia nera i bordi delle macchie non sono netti, bensì irregolari e hanno piccole sopraelevazioni che si irradiano verso l'esterno. Le foglie ingialliscono e cadono indebolendo la pianta. Le foglie devono essere distrutte con il fuoco.
I prodotti per la prevenzione e la cura sono quelli usati anche contro la macchia nera.

Antracnosi Sphaceloma rosarum


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Si manifesta su tutte le parti aeree delle piante, in particolar modo sulle foglie. E' caratterizzata da macchie circolari marroni o nere con il centro più chiaro, che diventa trasparente. Come la macchia nera riesce a resistere all'inverno e quindi tutte le parti affette vanno eliminate e bruciate.
La profilassi è identica a quella per la macchia nera.



Per combattere durante l'inverno i propaguli delle crittogame che ho citato si può intervenire facendo dei trattamenti a base di polisolfuro di Calcio




CANCRO DEI RAMI Coniothyrium fuckelii e Cylindrosporium

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Si manifesta in ritardo rispetto all'infezione, con tacche depresse di forma allungata e screpolature che possono interessare tutta la pianta. Può anche verificarsi che si secchi e diventi nera la parte superiore di un ramo che è stato potato. Alle volte basta tagliare fino a quando non si trova legno sano. Bisogna sottolineare però che capita che l'affezione continui ad espandersi fino alla base della pianta lo stesso.

La diffusione è dovuta alla potatura con strumenti non disinfettati e al freddo unito all'umidità ( che provoca spaccature nella corteccia)

Non ci sono cure. E' importante quindi potare con strumenti ben disinfettati (con la fiamma o con dell'acqua + candeggina). E' meglio disinfettare ogni volta che si passa da una pianta ad un'altra, per evitare eventualmente di diffondere l'infezione.
Dopo le operazioni di potatura è opportuno distribuire un anticrittogamico rameico a scopo preventivo.
I pezzi di rami rimossi vanno bruciati.

VERTICILLIUM ALBOATRUM

Il Verticillium alboatrum si insinua nelle radici nei vasi vascolari. Causa una mucillagine che ha come effetto di bloccare la linfa, facendo morire le piante o delle parti molto velocemente A questa affezione non c'è rimedio. La pianta va estirpata e il suolo deve essere disinfettato prima di metterne a dimora altre.


MALATTIE DELL'APPARATO RADICALE


Le malattie che colpiscono l'apparato radicale sono causate da funghi presenti nel terreno che, al momento dell'impianto, non è in perfette condizioni (troppo o poco compatto, poco aerato, ristagno di acqua). Questi funghi sono a Rosellinia necatrix e di qualche altro micete. La Armillariella mellea, che produce i funghi chiamati "chiodini", può attaccare il colletto e le grosse radici di vecchie piante.
Alcuni altri batteri come l'Agrobacterium tumefaciens possono approfittare di condizioni igieniche non ottimali e attaccare le piante. Queste producono un ingrossamento del colletto, che poi marcisce con inevitabile morte della pianta.
Per evitare questi inconvenienti bisogna:

- mettere a dimora piante dalle radici sane
- in via preventiva si può immergere tutta la pianta in poltiglia bordolese, se possibile piuttosto acida
- buona lavorazione del terreno e buon strato drenante (ancora di più se la pianta è in vaso, che deve essere sollevato da terra per favorire lo scolo dell'acqua).
- frequenti sarchiature e un buon strato di pacciame.
In casi di lieve entità si può intervenire con prodotti a base di fosetil alluminio (Aliette, Swan) dati per irrigazione o per via fogliare.

Per disinfettare il terreno, nei casi veramente gravi, vengono usati prodotti come il bromuro di metile, il metam-sodio, il dicloropropano-dicloropropilene, il diclorobromopropano.

MALFORMAZIONI E ANOMALIE

Getti ciechi

Alcune varietà a seguito di fattori negativi non esattamente individuati producono steli privi di fiori. Questo tipo di vegetazione è abituale, dopo la prima fioritura nelle vecchie varietà poco o nulla rifiorenti e in molte sarmentose. Tale anomalia è attribuita soprattutto all'innesto effettuato usando gemme inadatte e a sbalzi improvvisi di temperatura o anche, forse, l'inquinamento.

La proliferazione

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E' una mostruosità che si presenta con una relativa frequenza in certe varietà (Cl. Talisman, Bloomfield Abundance): dal centro di un fiore fuoriesce un nuovo peduncolo e relativo fiore. Le cause possono essere danni precoci al punto di crescita della gemma dovuti al freddo o ad insetti. Se il problema è ricorrente la causa può essere virale.
Se la causa è virale la pianta deve essere distrutta. Negli altri casi non è necessario nessun trattamento.

A me era capitato con il primo fiore in assoluto di Lady Emma Hamilton.


Rose rosette (non so come sia in italiano...)



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E' una malattia virale. Si manifesta prima con una crescita abnorme poi con l'ingrossamento eccessivo dei rami, rami che crescono appaiati e uniti, foglie deformate e moltissime spine. Inoltre le foglie e i rami prendono una strana colorazione rossa.
La pianta deperisce e muore nel giro di due anni.

La causa non è ancora stata determinata, si pensa sia un virus o un batterio (Phyllocoptes fructiphilus). Si trasmette da una pianta all'altra tramite l'azione del vento. Si verifica spesso sulla rosa Multiflora.
Le piante colpite non possono essere curate. Devono essere estirpate e bruciate.
 
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isasol

Aspirante Giardinauta
Ma lo zinco e l'ossicloruro di rame preventivi quando si applicano? Solo quando la rosa non è in vegetazione o sempre?
Grazie :Saluto:
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Beh, con la poltiglia bordolese o pasta caffaro è opportuno fare due o tre interventi durante l'inverno. Uno subito dopo la potatura.

Poi si cominciano le normali somministrazioni ogni 15 giorni da metà marzo, inizio aprile a seconda del clima fino a novembre. In genere io sospendo ad da metà luglio a metà agosto perchè questi composti con il calore potrebbero danneggiare le foglie.
 

isasol

Aspirante Giardinauta
Grazie :hands13:
Dici che posso alternare ogni 15gg zinco e rame? O meglio interventi piu' ravvicinati alternandoli ogni settimana?
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Intendi dire zolfo e rame:confuso:?

Direi di no. Da quello che so sono miscelabili. Quindi puoi darli contemporaneamente sulle piante, prevenendo allo stesso tempo oidio, macchia nera e ruggine, oltre ad altri mali, come il cancro rameale, che mi accingo a descrivere.

Naturalmente lo zolfo devi cominciare a darlo quando le temperature durante la giornata superano i 15 gradi, altrimenti è inefficace.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ho finito il "papiro". Che ne dite? Avete qualche suggerimento? C'è qualche prodotto che usate e che non ho inserito?

:love_4::Saluto::love_4:​
 

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Grande Helene. Un reportage veramente esaustivo.:hands13:
Alcune di queste malattie non sapevo neanche che esistessero:lol:
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Guardate cosa ho trovato! La foto della mia prima rosellina di Lady Emma Hamilton con proliferazione! Che paura:storto:!

 
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Silvia

Maestro Giardinauta
Complimenti Hélène per questo utilissimo "papiro" e anche per quello sugli insetti. Finora mi sono mossa in modo disordinato, più a danno avvenuto che in sede di prevenzione. Ma con la tua guida spero di far meglio. Grazie
 
K

Kelly Genova

Guest
I rosai sono soggetti agli attacchi di numerosi parassiti vegetali. Il rosofilo deve preoccuparsi principalmente di prevenire gli attacchi e, nel caso delle infestazioni dovessero insorgere, deve combatterle tempestivamente.

Inserisco le principali malattie crittogamiche che conosco con i prodotti per la prevenzione e la cura. Se qualcuno di voi conosce dei prodotti ugualmente efficaci sarò felice di inserirli nell'apposita scheda della crittogama, con il nome di chi me l'ha segnalata.

ps: la maggior parte delle foto sono tratte da internet.

MAL BIANCO O OIDIO Sphaerotheca pannosa



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E' una malattia piuttosto pericolosa, che colpisce in genere le foglie più giovani della pianta e in seguito anche i rami. Le foglie inizialmente si piegano leggermente, poi compare una patina bianca che comincia a diffondersi anche sui rami e sui boccioli, arrecando grave danno alla pianta.
E' favorita dalle condizioni climatiche caldo-umide e anche da posizioni ombreggiate e poco passaggio di aria. Può anche essere favorita dalla pratica di bagnare le foglie (che consiglio caldamente di evitare, specie in primavera e autunno).
Come per tutte le crittogame la predisposizione è importantissima. Per esempio tra le mie rose sono molto soggette a questo problema Zéphirine Drouhin e un po' Mme Alfred Carrière.
Come prevenzione bisogna utilizzare lo zolfo sotto forma polverulenta o solubile. Lo zolfo esplica la sua azione con temperature superiori ai 15°, ma può ustionare la vegetazione in periodi caldi e siccitosi, quindi bisogna prestare particolare attenzione e applicarlo la sera dopo il tramonto o la mattina presto, quando le temperature cominciano ad essere alte.

Sia i prodotti preventivi che quelli curativi si applicano ogni 10-15 giorni.

Per la cura, invece, si possono usare prodotti che abbiano come principio attivo: Penconazolo, Dinocap, Myclobutanil, benomyl, dodemorf, tiofanato, pyrazofos.
Io personalmente, per la cura, uso un prodotto chiamato Anticrittogamico PB, della Compo. Si trova nei fai da te. Altri usano invec il Topas o Systane.
In caso di affezione procedo in questa maniera: tolgo tutte le foglie colpite, eventualmente anche i boccioli e i rami (se gravemente danneggiati, altrimenti cerco di togliere più polverina possibile con dei cotton fioc). Brucio il materiale tagliato e spruzzo la pianta e anche il terreno sottostante con il composto curativo.

Ripeto l'applicazione ogni dieci giorni fino a quando vedo che le nuove foglie non sono più state colpite. A quel punto torno all'applicazione dello zolfo.
Sia i prodotti preventivi che quelli curativi si applicano ogni 10-15 giorni.

MACCHIA NERA O TICCHIOLATURA Actionema Rosae o Diplocarpon rosae

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E' al secondo posto come diffusione o entità dei danni.
In genere si manifesta in estate avanzata, generalmente sulle foglie, più raramente sugli steli, sotto forma di macchie scure confluenti, che possono provocare la defoliazione, anche totale, del rosaio. L'umidità atmosferica elevata favorisce il suo insorgere.
E' consigliabile come sempre la prevenzione attraverso l'utilizzo di prodotti a base di poltiglia bordolese (solfato di rame + calce ) o Pasta Caffaro (a base di ossicloruro di rame e calcio e ossicloruro tetraramico).
Per la cura sono efficaci prodotti a base di mancozeb, myclobutanil o penconazolo, zineb, ziram, ferbam, maneb, captano.
I prodotti sono sempre quelli elencati sopra: anticrittogamico PB della Compo o Topas o Systane.

L'applicazione in ogni caso va fatta da aprile a novembre, ogni 10-15 giorni

In caso di affezione si consiglia vivamente di raccogliere tutte le foglie cadute, che devono essere bruciate. Anche i fiori e gli steli ammalati devono essere recisi e distrutti con il fuoco. Questo perchè sono fonte di infestazione.
E' consigliabile spruzzare i prodotti per la prevenzione e per la cura anche sul terreno circostante, in maniera da uccidere anche le eventuali spore depositatevisi. La malattia può sopravvivere all'inverno, quindi le foglie vanno tolte anche se si avvicinano i mesi freddi e va sempre fatto il trattamento sul terreno.
Come per tutte le rose, la predisposizione è determinante.


RUGGINE Phragmidium mucronatum

Ruggine.jpg

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E' molto temibile nelle zone con elevata umidità atmosferica. Le spore vengono trasportate dall'aria e dalla pioggia. Si manifesta con piccole macchie giallastre sulla pagina superiore delle foglie; poi, in corrispondenza di queste, sulla pagina sottostante si formano pustole, prima giallo-chiaro poi rugginose. Le foglie colpite cadono precocemente.

La prevenzione si attua con prodotti a base di rame, quindi poltiglia bordolese o meglio pasta caffaro.
La cura con myclobutanil, mancozeb, penconazol.

In caso di affezione eliminare le parti colpite e aumentare la ventilazione e la distanza tra le piante. Limitare le crescite troppo rigogliose.
Anche qui è meglio bruciare le parti colpite.
In inverno, come prevenzione, è meglio effettuare qualche trattamento con la pasta caffaro.


PERONOSPERA Peronospera sparsa

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Compare nei periodi particolarmente umidi sulle foglie e sul peduncolo dei fiori.
Si riconosce per le macchie oleose che compaiono sulla pagina superiore di colore marrone bruno e la muffa grigia che compare sotto. In seguito la foglia secca e cade. Questo porta un progressivo indebolimento della pianta.
La profilassi è simile a quella per la macchia nera. I prodotti utili sono gli stessi, quindi poltiglia bordolese e pasta caffaro per la prevenzione. Per la cura fungicidi del tipo cymoxanil, zineb, ziram, ferbam, maneb, captano, mancozeb , penconazolo.
Ciao Helene,come ho postato ieri le mie roselline nuove di zecca e appena travasate hanno avuto cenni di oidio in due boccioli e mi sono ritrovata in casa un prodotto della Gesal a nome antioidico a base di dinitrofenolo con le istruzioni di spruzzarlo ogni 6-8 giorni.Ha una pipetta nella confezione e va diluito in un litro d'acqua.Te lo segnalo perchè non ho visto questo principio attivo tra i tuoi.Mi puoi dire se questi prodotti hanno una scadenza,visto che sulle scatole non dicono niente?Grazie e a presto!:Saluto:
 

marirosa

Giardinauta Senior
Grazie Hélène:love_4: sei unica!:hands13::hands13::hands13: Ma le crittogame in cosa differiscono dai parassiti? Scusa l'ignoranza:ros: un'altra domandina scema: il provado serve anche per prevenire il mal bianco oppure va bene solo contro gli afidi e la cocciniglia?
 
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