R
Riverviolet
Guest
Mentre scrivevo i criteri delle mie scelte, ancora imbambolata dall'emozione del mio ultimo inserimento, riflettevo su quante rose invece mi abbiano deluso.
Per una sequela di ragioni in cui sicuramente ha giocato un ruolo importante, l'esigenza di quell'esemplare in rapporto all'inidoneità del terreno e luogo di esposizione.
Mi sono anche resa conto che le classi di rose, sono in effetti abbastanza indicative, ma nel gruppo delle stesse, più questo è variopinto e numeroso più si scorgeranno eccezioni.
In ormai otto anni di relazione con loro, al ricordo della frenesia del primo ordine con gru annessa per via della quantità spropositata, mi ritrovo ad essere cambiata.
Oggi seleziono con sistematicità, con maggiorata sensibilità e conoscenza, ma senza più troppi patemi d'animo.
Ovvio che se possedessi 3500 metri quadri forse sarebbe ben diverso, ma ci sono rose che quì proprio non funzionano e il mio piccolo spazio mi costringe a far scelte talora drastiche.
Ho messo in conto anche la loro provenienza e, esiste un vivaio (anzi due) da cui non mi rifornirò mai più.
Ma determinate piante mi hanno deluso e a tutt'oggi sono pronta a stilare una classifica delle migliori piante di rosa.
Mi hanno deluso moltissimo le portland, tutte eccetto Rose de rescht, quanto meno per la rifiorenza, perchè continuano a non piacermi come portamento, troppo rigide e sgraziate, con foglie troppo grosse e rami troppo spessi. Tenendo ovviamente in debito conto la stazza finale. Su una rosa di medie-grandi dimensioni è un difetto che si nota meno.
Cocente la delusione verso Mme Isaac Pereire e le bourbon, che però mi instillano il dubbio che siano rose da fresco/freddo, terreno magari povero, estati magari anche calde, ma sul lungo periodo un clima fresco.
Ma le cinesi? Il caldo non manca loro e l'unica a autodeterminarsi è la Louis XIV, che ha lo svantaggio di essere in vaso, ma fà decisamente meglio di Irene Watts (nonostante possegga un fiore davvero incantevole) e soprattutto Little White Pet, sulla carta perennemente in fiore, quì per niente.
Una cosa stranissima mi accade con Mutabilis. Mi piace il fogliame, il colore della vegetazione, ma non mi piacciono i fiori, nè per la forma nè per il colore finale.
Le numero 1 per me, continuano a confermarsi le Noisette, sono davvero ma davvero senza paragoni, sotto tutti i punti di vista.
Si piazzano al secondo posto Alba e Inglesi, seguite da un unica bourbon davvero speciale, Boule de Neige. Medaglia speciale anche alla Stanwell perpetual.
E voi? Esistono rose che, vi hanno talmente deluso da esiliarle?
Notate differenze in voi, rispetto all'inizio?
Per una sequela di ragioni in cui sicuramente ha giocato un ruolo importante, l'esigenza di quell'esemplare in rapporto all'inidoneità del terreno e luogo di esposizione.
Mi sono anche resa conto che le classi di rose, sono in effetti abbastanza indicative, ma nel gruppo delle stesse, più questo è variopinto e numeroso più si scorgeranno eccezioni.
In ormai otto anni di relazione con loro, al ricordo della frenesia del primo ordine con gru annessa per via della quantità spropositata, mi ritrovo ad essere cambiata.
Oggi seleziono con sistematicità, con maggiorata sensibilità e conoscenza, ma senza più troppi patemi d'animo.
Ovvio che se possedessi 3500 metri quadri forse sarebbe ben diverso, ma ci sono rose che quì proprio non funzionano e il mio piccolo spazio mi costringe a far scelte talora drastiche.
Ho messo in conto anche la loro provenienza e, esiste un vivaio (anzi due) da cui non mi rifornirò mai più.
Ma determinate piante mi hanno deluso e a tutt'oggi sono pronta a stilare una classifica delle migliori piante di rosa.
Mi hanno deluso moltissimo le portland, tutte eccetto Rose de rescht, quanto meno per la rifiorenza, perchè continuano a non piacermi come portamento, troppo rigide e sgraziate, con foglie troppo grosse e rami troppo spessi. Tenendo ovviamente in debito conto la stazza finale. Su una rosa di medie-grandi dimensioni è un difetto che si nota meno.
Cocente la delusione verso Mme Isaac Pereire e le bourbon, che però mi instillano il dubbio che siano rose da fresco/freddo, terreno magari povero, estati magari anche calde, ma sul lungo periodo un clima fresco.
Ma le cinesi? Il caldo non manca loro e l'unica a autodeterminarsi è la Louis XIV, che ha lo svantaggio di essere in vaso, ma fà decisamente meglio di Irene Watts (nonostante possegga un fiore davvero incantevole) e soprattutto Little White Pet, sulla carta perennemente in fiore, quì per niente.
Una cosa stranissima mi accade con Mutabilis. Mi piace il fogliame, il colore della vegetazione, ma non mi piacciono i fiori, nè per la forma nè per il colore finale.
Le numero 1 per me, continuano a confermarsi le Noisette, sono davvero ma davvero senza paragoni, sotto tutti i punti di vista.
Si piazzano al secondo posto Alba e Inglesi, seguite da un unica bourbon davvero speciale, Boule de Neige. Medaglia speciale anche alla Stanwell perpetual.
E voi? Esistono rose che, vi hanno talmente deluso da esiliarle?
Notate differenze in voi, rispetto all'inizio?