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Lo fàmo strano?

cmr

Maestro Giardinauta
Prendo in prestito una delle frasi più famose del film “Viaggi di nozze” di Verdone per sottoporvi un semplice quesito. Naturalmente nulla di “strano” nel vero senso della parola; nulla a che vedere, ad esempio, col “naked gardening” strana pratica da tenersi il primo sabato di maggio (pensate a me che coltivo prevalentemente piante abbuffate di spine!) o con qualche installazione dell’ “artista” (???) Zheng Bo (immaginatelo a “installarsi” in mezzo a un campo di ortiche!). Prendo spunto da una nota (https://forum.giardinaggio.it/threads/dracaena-draco.285763/ ) , certamente passata inosservata, fatta in un intervento di un po di tempo fa e che ricevette solo una risposta; la pianta oggetto della discussione era una Dracena draco. Vi copio/incollo il mio passaggio:

“Pensierino al limite dell'hard: possibile che nessuno abbia mai provato a far scivolare le mani lungo quei tronchi lisci? Solo io o c'è qualcun'altro?

Unica risposta, quella di Kevin 17:

“Io lo faccio con tutti gli alberi che mi piacciono particolarmente.
Una volta l'ho fatto con una vecchia tamerice, e ovviamente poi avevo le mani appiccicose di quel liquido che trasuda dalle foglie..”

Probabilmente per me è stata normale, quasi un’esigenza, la necessità della creazione di un contatto fisico/tattile molto forte con le piante: se non sai dove e come infilare le dita quando prendi un cactus in mano per svasarlo, controllarlo o piu semplicemente per ammirarlo, rischi seriamente di farti male, molto male. Successivamente, questa “caratteristica” l’ho applicata a alcuni grossi alberi: ad esempio giocare con i grossi aculei del tronco di una Chorisia o far sprofondare una mano nella corteccia tiepida e soffice di una Sequoia o le carezze a tronchi particolarmente lisci come Dracena o Aloe. Uno degli aspetti positivi di questa cosa è stata, tra tante, quella volta che davanti ad una piccola pianta che ero certo di avere già, una Haworthia glauca var. glauca, prendendola per osservarla da vicino, sentii sotto le dita dei minuscoli dentini che senza occhiali non avevo visto e che caratterizzano la H. glauca var. herrei, e che naturalmente non mi feci sfuggire.
Come avete visto, nulla degno del Parental Control applicato a un forum di giardinaggio.
Dunque il tatto. E, a voi, quale senso si accende con le piante: lo fate strano? :cool:
 

Torakikiii

Giardinauta Senior
io abbraccio gli alberi, quelli grossi. Quelli piu' piccoli magari un "pat pat" tipo pacca sulla spalla. Ogni tanto pero' mi appoggio alla zelkova ed insieme abbiamo una (inutile) ma divertente comunicazione. Sono certo che mi senta :D
Mi piacciono le foglie cicciotte, delle volte le stringo tra le dita! Accarezzo l'erba appena tagliata, passo le mani tra le spighe (sara' cosi' che ho fatto fuori la stipa??) e beh insomma in generale potrei avere qualcosa che non va ma sono innocuo!
 

Kevin17

Giardinauta
Io sento la necessità di farlo perché è come se mi connettessi a qualcosa di più grande, quasi mistico: sento la forza dell'albero, la sua connessione con tutto ciò che lo circonda, e sogno di vedere gli eventi a cui ha assistito e le prove che ha dovuto affrontare. Nelle mille rughe del tronco di quella tamerice c'ho visto il vento salato che da sempre la graffia, le mille mareggiate che l'avranno coinvolta ed alle quali ha resistito senza fare una piega, e vedo il mare che le si avvicina sempre di più e che un giorno la prenderà... ma lei, cosciente di questo, lo accetta, e rimarrà lì a fiorire fino all'ultima primavera. E come questi, mille altri eventi per mille altre piante. In particolare mi piace toccare ed osservare gli alberi anziani, "feriti dal tempo", ma comunque in salute e con tanta voglia di continuare a vivere, ma qualsiasi pianta manifesti la sua forza mi affascina, figuratevi che vado sempre a passeggiare in boschi o macchie che hanno preso fuoco, per vedere i vigorosi polloni di ginestre e olivastri che vengono fuori dalla cenere, il verde smeraldo dei getti nuovi degli Ampelodesmos, i pinetti che vengono fuori da semi addormentati da chissà quanto tempo, e meraviglia delle meraviglie: le sughere ignifughe che riprendono a vegetare come se niente fosse successo. Le piante riservano lezioni di vita incredibili.
Ed ora tutti a leggere "La Ginestra" di Giacomo Leopardi!!!

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monikk64

Fiorin Florello
Io sento la necessità di farlo perché è come se mi connettessi a qualcosa di più grande, quasi mistico: sento la forza dell'albero, la sua connessione con tutto ciò che lo circonda, e sogno di vedere gli eventi a cui ha assistito e le prove che ha dovuto affrontare. Nelle mille rughe del tronco di quella tamerice c'ho visto il vento salato che da sempre la graffia, le mille mareggiate che l'avranno coinvolta ed alle quali ha resistito senza fare una piega, e vedo il mare che le si avvicina sempre di più e che un giorno la prenderà... ma lei, cosciente di questo, lo accetta, e rimarrà lì a fiorire fino all'ultima primavera. E come questi, mille altri eventi per mille altre piante. In particolare mi piace toccare ed osservare gli alberi anziani, "feriti dal tempo", ma comunque in salute e con tanta voglia di continuare a vivere, ma qualsiasi pianta manifesti la sua forza mi affascina, figuratevi che vado sempre a passeggiare in boschi o macchie che hanno preso fuoco, per vedere i vigorosi polloni di ginestre e olivastri che vengono fuori dalla cenere, il verde smeraldo dei getti nuovi degli Ampelodesmos, i pinetti che vengono fuori da semi addormentati da chissà quanto tempo, e meraviglia delle meraviglie: le sughere ignifughe che riprendono a vegetare come se niente fosse successo. Le piante riservano lezioni di vita incredibili.
Ed ora tutti a leggere "La Ginestra" di Giacomo Leopardi!!!

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Mi conforti molto, Kevin, mi sento meno strana e meno sola... Ho un "rapporto" molto particolare anch'io con le piante e ancor più con gli alberi.... non ne parlo volentieri perché il ricovero alla neurodeliri è sempre in agguato ma è bello leggerti...:tupitupi:

@cmr, i 5 sensi sono tutti coinvolti, ma il tatto è particolarmente importante, insieme all'olfatto, naturalmente!
Sento molto la necessità di toccare le cose, quindi anche le piante (da persona che non vede benissimo, il tatto diventa essenziale!)
Piccolo inciso sul "naked gardening"....
Da buona aracnofobica escludo categoricamente di partecipare a un iniziativa del genere, da qui all'eternità !!!!!!! :sick::sick::sick::D:D:D
 

tartina

Master Florello
allora comincio a sentirmi strana io che sono più, diciamo, "normale", o banale...

io con le piante non ci parlo e non le tocco, io le guardo... ecco è la vista il senso che mi stimolano... io le guardo, le guardo e le riguardo, ci starei ore a guardarle... provo piacere ovviamente a guardarle nella loro bellezza quando sono nel pieno del loro rigoglio stagionale, ma le guardo, le osservo nei dettagli, spio ogni mutamento, ogni gemma che spunta, mentre i miei pensieri vagano finalmente liberi e lontani dall'ansia...

per i vicini che mi vedono lì persa, forse non sembrerò tanto normale :D

per fortuna... o no... ci sono i miei cani che mi risvegliano e mi fanno capire che i 5 minuti che credevo fossero passati, in realtà sono un'ora e mezza...
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
:) io al massimo pettino le pelose con le dita, tipo la beaucarnea recurvata o le orchidee con le foglie a filo, tipo le dendrochilum o le foglie dei crochi sativus che dopo la fioritura si allungano
il beaucarnea sul piano è quello che subisce maggiormente i miei interventi pettinatosi :D
soddisfazione visiva e tattile
 

Picantina

Fiorin Florello
Sono come te @tartina, anche perché accarezzare o abbracciare un ferocactus è da fachiri (e le altre piantine non sono da meno visto che ho quasi tutte cicce). Però mi perdo nell'osservarle, perdo del tempo infinito per cercar di scovare gemme o boccioli, incantarmi ad ammirare i fiori.....
 

tartina

Master Florello
mi contraddico, in realtà c'è una pianta che accarezzo... avete presente la coda di scimmia alias hildewintera colademononis? ecco, quella sembra la coda di un gatto, più che una coda di scimmia, e io l'accarezzo spesso, per poi restare stupita come la sensazione visiva di pelo morbido contrasti con quella tattile, perchè pungere non punge, ma morbida proprio non lo è...
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
:rolleyes: io invece sta cosa strana ce l'ho....vedo una pianta e sento il bisogno di toccare accarezzarne le foglie ....di "sentirle"....:oops: alcune volte anche con quelle finte se ben fatte ...bhe con quelle finte più per sentirne la fattura ....con quelle vere invece è più la ricerca di una sensazione di appartenenza e complimentarsi della bellezza della natura ...e sentirmi parte di lei...sensazione difficile da spiegare a parole...
si credo sia questo.. toccandole... mi fa sentire empaticamente e davvero parte della natura....e chiaro...mi rilassa mi sento più in pace ....mhmm mi sto "imbrodando"..:(.ma spero di essere riuscito a farvi capire un pochetto ...
e so che molte volte non sarebbe ne cosa giusta ne cosa "salutare" ....ma mi capita taaanto anche con gli animali in genere quando li vedo sento il bisogno del contatto ....insomma na carezza non si nega a nessuno....delle volte riesce delle volte ....meglio essere vigili e accorti ....ma ci provo listess che sia un'ape una vespa o un mordace cane ecc ...sento il bisogno di provarci ....
 

peppeorchid

Apprendista Florello
quando avevo gli ulivi, durante la potatura, mi capitava di prendermi delle pause, allora mi "intrecciavo" fra i rami per non cadere e se lo facevo bene riuscivo anche a rilassarmi e provare una strana sensazione .....come di essere tenuto dalle "braccia"della pianta.....caspita mi sta venendo una nostalgia .........:cry:
 

Lucylu'

Florello
Bene!Dopo aver letto le vostre "stranezze" posso raccontarvi,senza timore,le mie!:p
Ogni mattina,appena alzata,vado ad osservare le mie orchidee e le mie hoye!Le osservo con attenzione per vedere se stanno crescendo bene...e fin qui nulla di strano:)
ma...se vedo che c'è un nuovo germoglio o un nuovo boccio...beh ...prendo il vaso e lo abbraccio,tuffando il naso tra le foglie!Non so...ma mi viene d' istinto ,come a ringraziarla...:D
A volte ci parlo,sempre quando non c'è nessuno in casa,.....(vi sto confessando cose che nemmeno mio marito sa!anche se non vi nego che qualche volta mi ha sorpresa a parlare da sola,ma ho sempre negato tutto:D).

Durante la bella stagione,il mio balcone,diventa il posto della casa in cui vivo di piu'...mi siedo sulla panca ,chiudo gli occhi e annuso il buon profumo dei fiori e :eek:gni brutto pensiero, e ogni angoscia ,e ogni preoccupazione,si allegerisce!,La mente si svuota e mi sento bene...
Vi sembrera' strano o impossibile ,ma vi giuro che è così...ogni volta che mi accade qualcosa di spiacevole o che attraverso un periodo brutto ,puntualmente,senza un motivo apparente,muore una mia piantina...è una cosa che sto notando da un po' di tempo a questa parte...è come se le piante assorbissero ogni mio dispiacere...( o forse semplicemente ,nei miei periodi no,non mi dedico a loro con attenzione)
Quando una pianta mi muore.....
io piango,non mi vergogno a confessarvelo...piango tanto e ci sto malissimo...


Come vi ho gia' " detto" tante volte io sono originaria di Capaccio( Paestum)nel Cilento.Un paese che amo tantissimo!Lì anche io ho degli.ulivi,alcuni secolari, e alcune piante di fichi bianchi(tipici del Cilento)Ecco loro sono tra i miei alberi preferiti!Quando ero bambina,e si andava raccogliere le olive,mi dilettavo a salire sugli ulivi ,salivo fin su in cima ,mi sedevo su uno dei rami piu'"comodi "e da lassu'mi godevo il panorama...il mio mare...
anche ora,quando vado a Capaccio per le vacanze,( purtroppo non vado piu' per la raccolta delle olive),nonostante l' età non mi permette piu' di essere agile,salgo sugli ulivi per godermi il paesaggio...
e mi sento da Dio!:LOL::V
 
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cmr

Maestro Giardinauta
Grazie a tutti per la condivisione delle vostre stranezze. Mi state facendo sentire meno solo e con la certezza che nel reparto dove credevo mi avrebbero rinchiuso sarei stato sicuramente in ottima compagnia!!! Non vedo l'ora di leggerne ancora!

accarezzare o abbracciare un ferocactus è da fachiri
Si, ma prova a passare il polpastrello del dito indice sulla spina centrale, quella grossa e percepiscine i rilievi e, poi, quando meno te lo aspetti, arriva la punta ricurva... 50 sfumature di ferocactus :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 

monikk64

Fiorin Florello
Nel mio post parlavo di 5 sensi... qualcuno potrebbe chiedersi:" sì ma... l'udito???" è una domanda sensata...
Avete mai sentito chiacchierare dei larici?
Durante le giornate di vento i larici alti e sottili scricchiolano e cigolano, ma è una definizione assolutamente... inadeguata, il rumore che fanno, in coro, è indefinibile con i termini umani! Sembra davvero che chiacchierino o cantino in coro... è qualcosa di affascinante:)
E comunque tutte le piante, hanno un suono diverso, quando si muovono nel vento... Quindi anche l'udito ha la sua importanza, secondaria in confronto ad altri sensi, ma ce l' ha!
:ciao:
 
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