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Le spine del che.

Tchaddo

Florello
viviparo
/vi·vì·pa·ro/
aggettivo e sostantivo maschile
1.
Animale il cui embrione si sviluppa protetto e nutrito nel corpo della madre che partorisce la prole; sono animali v. tutti i Mammiferi (Monotremi esclusi), alcuni Anfibi e Rettili, e anche diversi Invertebrati.
2.
Pianta il cui seme germina nel frutto mentre questo è ancora in rapporto organico con la pianta madre.

:ciao:
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Un classico sono le mangrovie, la Poa vivipara, certi mutanti di mais vivipari...allora tale Escobaria ha semi che, spesso, germinano quando sono ancora nel frutto?
viviparo
/vi·vì·pa·ro/
aggettivo e sostantivo maschile
1.
Animale il cui embrione si sviluppa protetto e nutrito nel corpo della madre che partorisce la prole; sono animali v. tutti i Mammiferi (Monotremi esclusi), alcuni Anfibi e Rettili, e anche diversi Invertebrati.
2.
Pianta il cui seme germina nel frutto mentre questo è ancora in rapporto organico con la pianta madre.

:ciao:
 

Tchaddo

Florello
Sono spiacente di segnalarvi che nel libro "Etymological Dictionary of Succulent Plant Names" - Eggli & Newton - alla voce "vivipara" riferita ad Escobaria c'è scritto "application obscure"!!!

Evidentemente chi l'ha scritto non ha controllato su wikipedia! :smoke:

:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:

Edit: su llifle dice che i semi non hanno bisogno di periodi di dormienza, quindi ci sta che germinino ancora nel frutto, no?
 

cmr

Maestro Giardinauta
Facciamo chiarezza...spero! Il sito indicato da @Tchaddo è un ottimo sito copia/incolla da altri: lascia il tempo che trova. Due cose: 1 - la mancanza di dormienza nei semi delle cactacee non è un fenomeno raro o che caratterizza una specie in particolare - si è sempre saputo che semi freschi, addirittura raccolti e seminati in giornata, diano percentuali di germinazione impressionanti (anche nelle aloe!); 2 - la stessa cosa è il trovare all'interno dei frutti alcuni semi germogliati: non accade la stessa cosa anche in certi agrumi o altri frutti, che quando lo consumiamo troviamo all'interno il germoglio che spunta dal seme? Quindi anche questa caratteristica non è fondamentale all'identificazione di una specie in particolare.
Che fare per capire perche il Dr. Thomas Nuttall, eminente zoologo e botanico inglese, nel sul libro "The Genera of North American plants, and a catalogue of the species, to the year 1817", pubblicato nel 1818, ha sentito il bisogno di assegnare questo epiteto "viviparus" ad un cactus? Leggendo la descrizione che ne fa si capisce molto bene; ve ne copio/incollo una parte: "Cactus viviparus – Cespitose,…, marked above with a proliferous groove; (…) but differing probably from every other species of this section by remarkable proliferous tendency of its leaves, which not unfrequently never becomes so large as C. mammillaris; (…); towards the approach of the winter the upper part of the plant becomes dry, excessively spiny, and almost juiceless, in the spring numerous shoots issue from the root, and those glomeruli which have withstood the intensity of the frost, thus the plants becomes cespitose, forming masses sometimes of 2 or 3 feet in breadth. In spite of its armature the wild antelope of the plains finds means to render it subservient to its wants by cutting it up with his hooves."
Che poi, ad esser pignoli, oggi sappiamo che sono molti i cactus che se cimati in qualche modo (o nell'apice o più brutalmente nei pressi della radice) accestiscono copiosamente ma, se riportiamo l'attenzione all'epoca quando la loro conoscenza era agli inizi, ci sta che l'osservazione di questo fenomeno sia stato scambiato per una caratteristica unica.
Facile, no?
 

sarainterbru

Aspirante Giardinauta
@chebarba , notevolissime piante, ma in particolare affascinante assortimento di Escobarie. Attualmente mi sai segnalare un vivaista che ne abbia un po’ di varietà? Monitoro regolarmente Uhlig e Big, ma devono aver ridotto rispetto ad anni fa(anche se non ho mai chiesto loro piante fuori catalogo).
La tua Minima è meravigliosa, per esempio, un fiore stupefacente, da dove viene?:whistle:
 
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chebarba

Maestro Giardinauta
@chebarba , notevolissime piante, ma in particolare affascinante assortimento di Escobarie. Attualmente mi sai segnalare un vivaista che ne abbia un po’ di varietà? Monitoro regolarmente Uhlig e Big, ma devono aver ridotto rispetto ad anni fa(anche se non ho mai chiesto loro piante fuori catalogo).
La tua Minima è meravigliosa, per esempio, un fiore stupefacente, da dove viene?:whistle:
Grazie! Buona parte delle mie Escobaria compresa la minima sono vecchie semine di Mesa Garden quando c'era ancora Steven Brack.
Purtroppo ne avevo di più, ma qualcuna è morta nel tempo.
E' sempre stato un genere poco conosciuto e poco commercializzato, oggi conosco Cactus Art, Giromagi, e Hàjek kaktusy, un vivaio ceco (cz) che ne hanno un po', ma non sempre. Non ho più seguito da tempo Uhlig né altri vivai.
 

sarainterbru

Aspirante Giardinauta
Grazie a te, @chebarba , mi ero dimenticata di Hàjek!! Cosa mi hai riportato in mente!! <3 Vado a vedermelo subitissimo! Sempre in cz ho acquistato molti cactus vari da rarecacti, aveva quasi tutti i pygmaeocereus che sono stati una mia mania, e apprezzavo la giovanissima età delle sue piante. Da uhligh continuo a servirmi per i vasi, ha un assortimento notevole. Una volta anche più piante particolari, ora mi sembra un pelo più “commerciale”. Da cactus art non ho mai acquistato, e un tentativo, se trovo quello che dico io, potrei farlo…:whistle:
Ti ringrazio moltissimo per le indicazioni, attendo le tue prossime foto da una famiglia che immagino essere molto molto ampia!:wow:
 
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