Finito sul lastrico, abita in macchina
per vivere vende le sue collezioni
Cinquantadue anni, ha dovuto chiudere il negozio che aveva a Roma. Da cinque mesi vive in auto e ospita anche un giovane che il padre ha scacciato da casa. Per sopravvivere vende i suoi libri e i suoi dischi
di CLAUDIA BRUNETTO
Del suo passato rimangono libri e dischi che ogni mattina prova a vendere in via Volturno. Il resto del suo mondo, è stipato in un vecchia Panda blu. Salvatore Ingrassia, 52 anni, divorziato senza figli, ha perso tutto. Figlio della nuova povertà, nel giro di qualche anno, è rimasto senza lavoro e senza una casa. Così da cinque mesi vive in auto, perché un affitto non può proprio permetterselo.
Con quello che guadagna, vendendo libri e dischi, riesce a stento a procurarsi il cibo e a pagare la benzina per l'auto, unico bene che possiede. Nella vita ha sempre lavoratoe per un soffio non ha conseguito la laurea in Lingue. "Ero - racconta Ingrassia - un grande appassionato di lirica e musica classica. Giorno dopo giorno, vedo andare via la mia preziosa collezione, insieme ai libri più cari, ma non ho altro modo per sopravvivere". In passato ha lavorato come rappresentante di tessuti pregiati e anche nel settore della naturopatia. Poi ha dovuto dedicare il suo tempo ad accudire le zie ormai anziane e malate che lo avevano cresciuto. Alla loro morte, si è ritrovato in strada, con il mondo del lavoro che gli ha chiuso le porte in faccia.
"Certe volte - continua Ingrassia - mi guardo indietro e mi sembra impossibile che mi sia ridotto in questo modo. Ho sempre lavorato e guadagnato bene e oggi non ho nulla. Anche i miei genitori mi hanno abbandonato. So bene di essere un adulto, ma vivo un momento di grande difficoltà. Fin da piccolo ho vissuto con le mie zie. Adesso, per prendere una casa in affitto, chiedono mensilità in anticipo che non ho e non so come recuperare. Da un giorno all'altro ho dovuto imparare a vivere e a muovermi in città come un senza-casa".
La doccia e i pasti alla Caritas o da Biagio Conte, le notti al freddo in auto e senza servizi igienici. "Dalla mia auto - dice Ingrassia - vedo la città in un altro modo. La notte mi sposto con la macchina alla Favorita perché paradossalmente è il luogo più sicuro, lontano da occhi indiscreti e dai controlli della polizia. Soffro e ho paura di questa mia nuova condizione".
Anche se non possiede più nulla, è riuscito a fare qualcosa per gli altri. Nella sua auto, da qualche settimana, ha accolto Salvatore, un ragazzo di 21 anni che il padre ha cacciato da casa, dopo la morte della madre.
"L'ho visto una sera - dice Ingrassia - davanti alla sede di Biagio Conte. Era disperato, non aveva mai vissuto fuori casa. Così gli ho offerto quello che avevo, un posto in macchina. Adesso la mattina viene a vendere libri con me in via Volturno, mi aiuta molto. È come un figlio per me. Ci facciamo compagnia, chiacchieriamo. Almeno nella disgrazia ho trovato un amico, anche se spero sempre che suo padre, come è giusto, lo riprenda a casa".
Adesso, proprio come un senzatetto, si è informato sui passi da fare per essere inserito nella graduatoria dell'emergenza abitativa. "Mi sembra un incubo - dice Ingrassia - vivo in auto e mi hanno detto che dovrei ottenere una buona posizione in graduatoria. Non avrei mai voluto vivere tutto questo. Intanto vado avanti a fatica. Anche un raggio di sole può cambiare la mia giornata".
http://palermo.repubblica.it/cronac..._per_vivere_vende_le_sue_collezioni-29201720/
monti vaf.fan.kulo!