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Lavoro, che monotonia!

Violetta516

Maestro Giardinauta
Qualcuno ha detto che il lavoro fisso dobbiamo scordarcelo e che tra l'altro è anche monotono! che noia certo avere la sicurezza di uno stipendio a fine mese, meta irraggiungibile per molti! MIca le persone comuni quando vengono licenziate possono scegliere tra altre mille offerte! Con tutte le persone che perdono il lavoro senza riuscire più a trovarne un altro, come se l'Italia fosse un posto dove puoi tranquillamente e flessibilmente cambiare. Con la disoccupazione che c'è, con la miseria che incalza, con le industrie in ginocchio o dislocate, con il divario sempre più evidente tra ricchi ed una sempre più diffusa e crescente povertà o comunque impossibilità a tirare avanti decentemente, mi sembrano davvero cose da dire, dall'alto e dalla spocchia di chi non deve tremare ad ogni aumento del costo della vita, essere ricchi non è una colpa, ma non rendersi conto dei problemi degli altri fino a questo punto e da presidente del consiglio/tecnico, non capire o fingere di non capire la reale situazione del paese che stai governando è gravissimo!
Se questo thread viene considerato politico che i moderatori lo chiudano pure, secondo me ormai non si tratta più di politica ma di netta separazione tra due mondi, di disprezzo e cinismo, di arroganza...come si dice qui :" il sazio non crede al digiuno!"
 

Sevi

Fiorin Florello
Più posto fisso del loro...:sgrunt:

Li ho mai sentiti dire che è monotono, visto che non schiodano :baf:
 

belvedere

Giardinauta Senior
ecco violetta, in realtà il titolo del tuo post cita "il lavoro, che monotonia!" e devo dirti che su questo sono sostanzialmente d'accordo.

tranne i pochissimi fortunati che lavorano per diletto facendo qualcosa che li divenrte (e potendoselo permettere lo farebbero pure a gratis...), credo che la moltitudine (sempre che ci riesca) svolge un qualunque banalissimo noioso lavoro che non ha nulla di gratificante. dover lavorare a qualunque costo per campare, questo si che è monotonia.
il posto fisso di monotono naturalmente non ha nulla. mai visto che la serenità di poter pianificare il proprio futuro porti con se' efffetti collaterali negativi.
 

miciajulie

Fiorin Florello
credo che per un giovane, e anche meno giovane, sia di gran lunga meglio la monotonia delle pezze al cu.lo, anche se piene di 'emozioni' e verve!
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
più che faccia tosta, verrebbe da dire un altro tipo di faccia.....

c'è gente senza lavoro che non sbarca il lunario e sti babbei tirano fuori delle volpate!!!
mi sa che, anche se cambia il direttore d'orchestra, la musica sua sempre quella...

decisamente pessima, stonata e di cattivo gusto.
 

hermioneat

Florello
Frase offensiva per chi non trova lavoro. Per chi non è sicuro di mantenerlo. Per chi lavorando soffre e si fa venire l'ulcera non trovando un'occupazione sostitutiva che lo logori meno.
Io credo che potendo cambiare occupazione moltii lo fafebbero per trovare nuovi stimoli (oltre che per un eventuale aumento). In questo momento non è la monotonia il problema principale ma l'assenza del lavoro stesso.
Temo, però, che oltre a dire tante parole per dare aria ai denti, non siano capaci a far altro.... tutti quanti!
 

castelli

Giardinauta Senior
Purtroppo il lavoro fisso non ci sara' piu'.
Penso pero', ma non riesco ad immaginare come, che le riforme fatte e che verranno fatte, trasformeranno l'intero Paese, dove molte cose non ci saranno piu', ma ce ne saranno altre nuove e diverse che prenderanno il posto di quelle vecchie. Sara' un periodo di adeguamento: anche le scarpe nuove fanno sempre un po' male, ma poi ci si abitua. Anche una una nuova casa col terrazzo spiazza chi ci va ad abitare, ma poi ci si abitua e si e' contenti. Almeno spero (e sono sicuro) che sara' cosi'!
 

Olmo60

Guru Master Florello
Io il mio posto fisso non l'ho mai considerato monotono: era duro e faticoso, ma mi faceva sentire bene poter essere indipendente e poter fare progetti. Quella che il lavoro dovrebbe essere anche divertente mi sembra una stupidaggine: per divertirsi ci sono altri posti.
Lavorare è sentirsi parte di una società o almeno "dovrebbe" essere questo il -divertimento-.
 

Commelina

Master Florello
si effettivamente mi sono annoiata per 37 anni e mezzo...... Ora i miei figli si annoiano a morte di adattarsi a fare qualsiasi cosa pur di lavorare. Credo che in 37 e passa anni ho pensato un milione di volte di voler cambiare..... era talmente fisso, il mio lavoro, che non ho mai osato perchè il mercato del lavoro anche 40, 30, 20 anni fa era esattamente come oggi...... E quale futuro si costruisce con un datore di lavoro che ti paga "quando li ha". E' il caso di uno dei mei due figli..... non è padrone nemeno di chiedere un finanziamento per comprarsi una bicicletta..... figuriamoci se dovesse pensare ad una casa o a formarsi una famiglia, il caro bamboccione (quello che pronunciò la parola defunse.... ma la linea è sempre la stessa) .... Sono d'accordo con Francobet..... decisamente una caduta di stile..... e comunque voglio essere d'accordo anche con castelli....... perchè la speranza è l'ultima a morire...... forse addirittura dopo di me :rolleyes:
 

scardan2

Maestro Giardinauta
Io faccio il lavoro che faccio perché mi piace e l'ho scelto proprio perché ha il posto fisso a vita, e nessun fott**o cartellino da timbrare ofott**o orario di ufficio da rispettare. Me ne sono strafregato se altrove si guadagnava (molto) di più. Me lo sono sudato lacrime e sangue, ma mi ritengo lo stesso un privilegiato per essere riuscito a conquistarlo.
Stavolta Monti, che pure in generale mi è simpatico, ha detto delle cose indegne, che mostrano l'abisso mostruoso di questa gente che nemmeno si rende conto delle condizioni delle persone comuni, e che tanto mi ricordano i nobili arroganti alla corte di francia, quando non a caso scoppiò la rivoluzione francese.
Ma anche la legge sul precariato l'ha fatta uno che per legge era illicenziabile. Sono cose che reputo delle vigliaccate.
 

Fabdl

Giardinauta Senior
Finito sul lastrico, abita in macchina
per vivere vende le sue collezioni
Cinquantadue anni, ha dovuto chiudere il negozio che aveva a Roma. Da cinque mesi vive in auto e ospita anche un giovane che il padre ha scacciato da casa. Per sopravvivere vende i suoi libri e i suoi dischi
di CLAUDIA BRUNETTO

Del suo passato rimangono libri e dischi che ogni mattina prova a vendere in via Volturno. Il resto del suo mondo, è stipato in un vecchia Panda blu. Salvatore Ingrassia, 52 anni, divorziato senza figli, ha perso tutto. Figlio della nuova povertà, nel giro di qualche anno, è rimasto senza lavoro e senza una casa. Così da cinque mesi vive in auto, perché un affitto non può proprio permetterselo.

Con quello che guadagna, vendendo libri e dischi, riesce a stento a procurarsi il cibo e a pagare la benzina per l'auto, unico bene che possiede. Nella vita ha sempre lavoratoe per un soffio non ha conseguito la laurea in Lingue. "Ero - racconta Ingrassia - un grande appassionato di lirica e musica classica. Giorno dopo giorno, vedo andare via la mia preziosa collezione, insieme ai libri più cari, ma non ho altro modo per sopravvivere". In passato ha lavorato come rappresentante di tessuti pregiati e anche nel settore della naturopatia. Poi ha dovuto dedicare il suo tempo ad accudire le zie ormai anziane e malate che lo avevano cresciuto. Alla loro morte, si è ritrovato in strada, con il mondo del lavoro che gli ha chiuso le porte in faccia.

"Certe volte - continua Ingrassia - mi guardo indietro e mi sembra impossibile che mi sia ridotto in questo modo. Ho sempre lavorato e guadagnato bene e oggi non ho nulla. Anche i miei genitori mi hanno abbandonato. So bene di essere un adulto, ma vivo un momento di grande difficoltà. Fin da piccolo ho vissuto con le mie zie. Adesso, per prendere una casa in affitto, chiedono mensilità in anticipo che non ho e non so come recuperare. Da un giorno all'altro ho dovuto imparare a vivere e a muovermi in città come un senza-casa".

La doccia e i pasti alla Caritas o da Biagio Conte, le notti al freddo in auto e senza servizi igienici. "Dalla mia auto - dice Ingrassia - vedo la città in un altro modo. La notte mi sposto con la macchina alla Favorita perché paradossalmente è il luogo più sicuro, lontano da occhi indiscreti e dai controlli della polizia. Soffro e ho paura di questa mia nuova condizione".

Anche se non possiede più nulla, è riuscito a fare qualcosa per gli altri. Nella sua auto, da qualche settimana, ha accolto Salvatore, un ragazzo di 21 anni che il padre ha cacciato da casa, dopo la morte della madre.

"L'ho visto una sera - dice Ingrassia - davanti alla sede di Biagio Conte. Era disperato, non aveva mai vissuto fuori casa. Così gli ho offerto quello che avevo, un posto in macchina. Adesso la mattina viene a vendere libri con me in via Volturno, mi aiuta molto. È come un figlio per me. Ci facciamo compagnia, chiacchieriamo. Almeno nella disgrazia ho trovato un amico, anche se spero sempre che suo padre, come è giusto, lo riprenda a casa".

Adesso, proprio come un senzatetto, si è informato sui passi da fare per essere inserito nella graduatoria dell'emergenza abitativa. "Mi sembra un incubo - dice Ingrassia - vivo in auto e mi hanno detto che dovrei ottenere una buona posizione in graduatoria. Non avrei mai voluto vivere tutto questo. Intanto vado avanti a fatica. Anche un raggio di sole può cambiare la mia giornata".

http://palermo.repubblica.it/cronac..._per_vivere_vende_le_sue_collezioni-29201720/

monti vaf.fan.kulo!
 

castelli

Giardinauta Senior
Quella frase sicuramente non e' stata molto felice, ma stava rispondendo a una domanda, parlava di getto senza niente di scritto e potrebbe essergli uscita cosi': perche' tanto chiasso? Nessuno si ricorda piu' certe frasi tipo: la crisi e' un fatto psicologico, la mia omosessualita' e' *******, lei e' piu' bella che intelligente? E nessuno si e' mai indignato: adesso per una frase nata male, cosi' tanto scalpore e polverone? Mah!:fifone2:
 
in effetti è stata una frase semplicemente fuori luogo e una battuta inadeguata. Credo che la gente si sia stancata di chi predica bene e razzola male o -se preferite- di chi fa il finocchio kolkulodeglialtri
 

Commelina

Master Florello
E nessuno si e' mai indignato

io mi sono indignata ogni volta, ma qui l'argomento non è trattabile....... Castelli anche per me quella che stiamo percorrendo è l'ultima spiaggia..... ma neanche si può beffeggiare le persone che si possono annoiare solo quando il lavoro ce l'hanno..... e le percentuali di disoccupati (e neanche si può più citare i sottoccupati, per pudore) non sono in diminuzione .....
 
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