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La prof, le foto e i cellulari

Emanuela Pit

Apprendista Florello
I tempi sono cambiati, è vero

aiutatemi a capire, è veramente tanto che non vado a scuola, ma io non mi sono mai avvicinata alla cattedra senza essere invitata dalla professoressa, e mai sarei andata dietro alla sedia della professoressa, come ho detto sopra, sono solo andata dietro alla lavagna ovviamente invitatao, in direzione

ma che ci facevano quei ragazzi là dietro......
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Me lo chiedo anche io Emanuela...
eppure ho finito il liceo pochi anni fa, quindi non ne farei una questione di tempi ma di persone :)
 

Pin

Master Florello
Pardon manoli,mi spiego meglio :)

Parto dal tuo presupposto, ovvero il fatto che per ogni posto esiste un modo di vestire adeguato, e questo perchè il corpo ha un linguaggio.
Da qui però a dire che un certo modo di agire "autorizzi" certi comportamenti, o anche solo, li consenta, rendendoli "pensabili" passa un'autostrada a dodici corsie con sette corsie d'emergenza...Volendo portare ai limiti estremi questo ragionamento,sarebbe come dire che uno stupro è meno grave se la ragazza indossa una mini e delle calze a rete, che indicano una certa predisposizione verso certi atteggiamenti.

Ely purtroppo è solo teoria, ancora oggi se leggi, o ascolti certi trasmissioni c'è la fatidica frase, se si veste così cosa pretende!


Poi, mi chiedo cosa in realtà si intenda per adeguato...
Nel senso che siamo abituati a giudicare un modo di vestire dal comune senso del pudore, o meglio da quello che siamo abituati a vedere in giro.
Non voglio cadere nei soliti luoghi comuni ma oggi nessuno si sentirebbe di criticare una ragazza che balla con le gambe di fuori,eppure le Kessler han fatto scandalo.

Qualcosa nel frattempo è cambiato, nel comune senso del pudore.
Le Kessler oggi non farebbero scandalo, come del resto non lo fa una yespica o una marini o qualunque altra soubrette televisiva.
Come non lo fa qualunque pubblicità che usa il corpo femminile per publicizzare qualunque prodotto



Mi rendo però anche conto che fare un discorso del genere, vuol dire, arrivare a giustificare una professoressa che in classe mette un perizoma fuori dai pantaloni.
Eppure risulta palese l'impossibilità di dettare delle regole universali del pudore che valgano in ogni posto ed in ogni tempo
.

Non esistono regole scritte , credo che in ogni caso debba prevalere il buon gusto oltre al buon senso.
Non deve esistere un decalogo situazione = abito
Ma ognuno dovrebbe farsene uno personale.
Ci sono luoghi in cui non puoi andare in shorts, per rispetto degli altri o del luogo.
Quindi applicando il ripetto si può arrivare a essere consoni alla situazione.

Quale è la soluzione di questa antinomia?

Ripeto una soluzione uguale per tutti non c'è, logicamente è un mio pensiero. Ma se ci mettiamo ripetto e buon senso si può arrivare alla combinazione giusta.

Quando vedo le ragazzine con la pancia di fuori, il primo pensiero mio è se lo facessi io il mal di schiena mi piegherebbe in due (astenersi dai commenti grazie).
Ma mi piacciono un sacco.
Quando vedo, come mi èsuccesso recentemente una signora in età, con un fisico di evidente trascuratezza, con un completo in voile bianco, e sotto , fortunatamente, mutande ascellari, mi sono chiesta se a casa aveva degli pecchi.
 

daria

Master Florello
Pardon manoli,mi spiego meglio :)

Parto dal tuo presupposto, ovvero il fatto che per ogni posto esiste un modo di vestire adeguato, e questo perchè il corpo ha un linguaggio.
Da qui però a dire che un certo modo di agire "autorizzi" certi comportamenti, o anche solo, li consenta, rendendoli "pensabili" passa un'autostrada a dodici corsie con sette corsie d'emergenza...Volendo portare ai limiti estremi questo ragionamento,sarebbe come dire che uno stupro è meno grave se la ragazza indossa una mini e delle calze a rete, che indicano una certa predisposizione verso certi atteggiamenti.

Poi, mi chiedo cosa in realtà si intenda per adeguato...
Nel senso che siamo abituati a giudicare un modo di vestire dal comune senso del pudore, o meglio da quello che siamo abituati a vedere in giro.
Non voglio cadere nei soliti luoghi comuni ma oggi nessuno si sentirebbe di criticare una ragazza che balla con le gambe di fuori,eppure le Kessler han fatto scandalo.
Mi rendo però anche conto che fare un discorso del genere, vuol dire, arrivare a giustificare una professoressa che in classe mette un perizoma fuori dai pantaloni.
Eppure risulta palese l'impossibilità di dettare delle regole universali del pudore che valgano in ogni posto ed in ogni tempo.

Quale è la soluzione di questa antinomia?

Oddio cucciolo, laddove il buon senso da solo non ci arriva,:confuso: ... e già qui suona strano, che un'insegnante senta il bisogno di rapportarsi ai suoi allievi indossando la stessa "divisa". La distinzione nell'apparenza ha importanza,i ruoli non sono intercambiabili, se vuole attirare l'attenzione lo faccia usando il cervello, magari anche uscendo dal programma scolastico, instauri con gli alunni un rapporto intellettualmente stimolante, e lasci le mutande nei pantaloni. Non saprei dirti se ci siano o meno regole scritte che impongano un'etichetta, a ben pensarci, non dovrebbe essercene bisogno.
 
M

manoli

Guest
Ma il mio discorso non era riferito all'abbigliamento femminile ma in generale:martello:

"me la sono cercata" era riferito alla battuta spiritosa e nulla di più, per par condicio posso assicurarti che se dal pantalone a vita bassa del mio collega spuntasse fuori un perizoma leopardato una risatina sotto i baffi mi scapperebbe :D

Per gli altri comportamenti credimi, sono la prima a diventare una belva quando sento certi discorsi. Ma purtroppo come dice Pinuccia certi modi di pensare sono ancora molto radicati e dobbiamo conviverci :burningma
 

elleboro

Florello
100% ai genitori, Emanuela? 1000% !

Avrete capito dopo tutti questi anni, cosa penso dei genitori attuali, miei figli compresi...

La nostra Società ha dei risvolti, nel disagio dei rapporti umani, facilmente imputabili al fatto che nell'educazione dei bambini ora (vado per estremi) non si tratta il rispetto per l'altro bambino o per gli adulti. Un rispetto dovuto comunque a chi è "altro" da sè.
Però tutti subiamo la mancanza dei buoni insegnamenti nei bimbi (capricci paurosi in luogo pubblico, piedi sui sedili del tram, mani sporche e appicicaticce che toccano i nostri vestiti e le merci dei negozi, e via di questo passo) per non dire cosa ci tocca subire nei mezzi di trasporto e altrove, dai giovani "in branco" ma a volte anche dai singoli. Insomma, venendo meno l'educazione familiare e (come si vede) anche quella scolastica ADDIRITTURA all'interno della scuola, cosa
può sostituire una mancanza così grave da portare nocumento alla società stessa? Non ho una risposta, ma qualcosa occorre fare.

Vi viene da dire che non tutto è da buttare e che esagero? Vorrei tanto, ma nelle tre generazioni che corrispondono alla mia vita, il rispetto per l'altro è andato continuamente degradando così da far temere che possa peggiorare ancora. Grazie anche al fatto che altra cosa che non si insegna ai bimbi, oggi, è la presenza del NO nella vita.

Avete suggerimenti ?
 

klosy

Guru Giardinauta
Bruna, tra me e te( oh mamma, a volte mi vhiedo se posso darti del tu!) ci sono 2 generazioni, eppure sono d'accordo con te ( di nuovo il tu!) sull'educazione impartita dai nuovi genitori.
Io ho avuto la fortuna di avere 2 genitori che mi hanno concesso tutto il possibile, ma con criterio, e non hanno mai avuto problemi a dirmi dei no per tutto quello che andava contro i loro valori e principi.
Per dirtene una, io credo di avere un buon rapporto con i soldi (vivo fuori casa, non controllata da parecchio e non ho mai fatto spese folli): li spendo per ciò che serve e mi tolgo qualche piccolo sfizio se mi va ( senza esagerare) perchè cosi mi hanno insegnato i miei: mi hanno fatto capire qual è il vero valore dei soldi dicendomi spesso quel famoso NO!

Forse sto uscendo un po' fuori dal seminato, ma il discorso è questo: credo che genitori e insegnanti (non tutti, per carità), stiano perdendo l'autorità e il rispetto che sarebbe loro dovuto.

Poi, concordo con chi ha scritto che quella scema sia da mandare a casa!

In ultimo, ma non meno importante, ogni volta che leggo ciò che scrive Milla quasi mi ricredo su quello che ho sempre pensato degli insegnanti (mai avuto un gran rapporto con loro!)
Milla, sei grande perchè si capisce che ami davvero ciò che fai :love_4:
 

pieracd

Guru Giardinauta
non mi è chiaro se questo perizoma era ostentatamente al di fuori dei pantaloni, o se invece si intravedeva "per caso" come spesso può capitare. è chiaro che nel primo caso , la proff. è da condannare; nel secondo caso, invece, io non mi sento di condannarla.
Al di là di questo, io credo che se i ragazzi hanno osato toccarla, è perchè sapevano di poterlo fare. Se la proff.ssa avesse saputo insegnare loro a stare al loro posto, sicuramente non sarebbe successo nulla, anche se avesse avuto mezzo cu.lo di fuori. Ma poi siamo sicuri che non fosse quello che lei voleva sotto sotto?
Non ultimo il fatto che se questi ragazzi avessero avuto la certezza matematica che se li avessero per sfi.ga dovuti beccare, i loro genitori poi li avrebbero riempiti di mazzate, forse anche in questo caso le mani sarebbero rimaste in tasca.
Il problema è che , a mio avviso, gli educatori di oggi, dai genitori agli insegnanti, non siano più in grado di insegnare ai loro ragazzi una cosa fondamentale : il rispetto per il prossimo. :mad:
 
Ultima modifica:

klosy

Guru Giardinauta
non mi è chiaro se questo perizoma era ostentatamente al di fuori dei pantaloni, o se invece si intravedeva "per caso" come spesso può capitare. è chiaro che nel primo caso , la proff. è da condannare; nel secondo caso, invece, io non mi sento di condannarla.
Al di là di questo, io credo che se i ragazzi hanno osato toccarla, è perchè sapevano di poterlo fare. Se la proff.ssa avesse saputo insegnare loro a stare al loro posto, sicuramente non sarebbe successo nulla, anche se avesse avuto mezzo cu.lo di fuori. Ma poi siamo sicuri che non fosse quello che lei voleva sotto sotto?
Non ultimo il fatto che se questi ragazzi avessero avuto la certezza matematica che se li avessero per sfi.ga dovuti beccare, i loro genitori poi li avrebbero riempiti di mazzate, forse anche in questo caso le mani sarebbero rimaste in tasca.
Il problema è che , a mio avviso, gli educatori di oggi, dai genitori agli insegnanti, non siano più in grado di insegnare ai loro ragazzi una cosa fondamentale : il rispetto per il prossimo. :mad:

Il succo del nostro discorso è più o meno lo stesso, quindi non posso non quotarti!
 

elleboro

Florello
Ciao Klosy, il tu certamente. Qui nel Forum siamo tutti ugualmente appassionati di giardinaggio ed il tu viene spontaneo.

Grazie del tuo pensiero.
 

Ba_Cicc

Giardinauta
Per farvi capire perchè io ed Elleboro ce la prendiamo con i ragazzi e soprattutto con i genitori vi faccio un esmpio pratico di una mia esperienza che sto continuando a vivere.
Il titolare del locale presso il quale lavoro ha vinto un appalto con una scuola media. Praticamente 2 volte alla settimana 3 classi - una prima, una seconda e una terza - vengono a mangiare da noi alle 13 per poi tornare a scuola a seguire un corso finanziato dalla CE. Insomma, ci siamo accorti che questi ragazzini stanno venendo su in maniera un pò strana. A parte il fatto che non mangiano niente che sia di colore verde... verdure e legumi sono tornati quasi tutti indietro e questo mi fa capire che sono viziati dal punto di vista del cibo. non so voi ma a me, per fortuna, hanno insegnato a mangiare tutto. Poi le ragazzine - ora non voglio fare il maschilista - se ne vanno girando con mini mini gonne e maglie scollatissime, 2 cellulari.... ragazzine tra i 10 e i 13 anni... Infine la cosa che proprio non sopporto è il fatto di vedere questi adolescenti che si credono già tutti modelli e modelle e che se la tirano manco fossero dei vip. Con alcuni devo fare attenzione pure a come parlo... un altro pò e inizio dare pure del lei. :burningma Ma stiamo impazzendo? Per fortuna il problema non è generale. Io cmq li trovo quasi tutti viziati. E rimango della mia idea che la colpa dell'accaduto è dei ragazzi e quindi della loro educazione data dai genitori.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Certo è vero

non abbiamo insegnato ai nostri figli il Rispetto

li abbiamo sempre protetti, impedendo loro di imparare la lezione, li scusiamo sempre

tutto sommato dimostriamo loro che non abbiamo fiducia nei loro confronti, quando hanno vent'anni li consideriamo ancora i nostri bambini, mentre sono già maggiorenni, possono guidare una macchina e votare

Bruna non ho la ricetta, ma credo che capire queste cose ci possa far riflettere e magari cambiare qualcosa :)
 

daria

Master Florello
Io non credo, penso che stiate esagerando con questa storia del rispetto e delle
buone maniere,tornerei a ripartire in modo equo le responsabilità scuola e famiglia.
 

aseret

Florello Senior
C'è anche da sottolineare una cosa: la scuola e il corpo docente hanno perso moooolto della loro autorità e della considerazione in cui erano tenuti una volta. La scuola è spesso vista come un luogo che si frequenta per avere obbligatoriamente un pezzo di carta, che deve dare anche se non supportato dal merito; gli insegnanti non possono fermare gli alunni alle elementari e alle medie, se non per gravissimi motivi, ragazzi promossi con insufficienze gravi nella maggioranza delle materie di studio, e alle superiori i famosi crediti difficilmente vengono seriamente superati...col risultato che la scuola viene considerata da molti un optional , ultima nella serie di altri interessi personali, e anche coloro che hanno interesse e volontà di riuscire si sentono spesso presi in giro dalle promozioni immeritate e demotivati.
E tanti genitori non accettano un giudizio negativo verso i loro ragazzi, dando tutta la colpa agli insegnanti, ma delegando a loro l'educazione.
C'è anche il fatto che vengono assunti insegnanti privi di esperienza e di preparazione psicologica, educativa e didattica, che spesso si trovano a dover affrontare classi problematiche, con alunni di età poco minore alla loro, per cui commettono l'errore di considerarsi quasi allo stesso livello dei ragazzi stessi, non rendendosi conto che è un errore.
Non voglio assolutamente giustificare le insegnanti in questione, ma se ci fossero delle regole che venissero fatte rispettare da tutti i componenti coinvolti nell'educazione dei ragazzi, certe situazioni non si verificherebbero.
E se tornassimo ad un abbigliamento scolastico obbligatorio? in parte finirebbe lo sfoggio dell'ultima moda ....
 
A

ambapa

Guest
...Onestamente mi pare che pur di produrre un video adatto a essere visto su internet, ormai i ragazzi stiano andando non solo fuori dal seminato, ma proprio fuori di testa!!

E fuori di testa, già da un pezzo, sono pure i media che, con la scusa di informare, continuano a dare eccessivo spazio a questo tipo di notizie incrementando il fenomeno dell'esibizionismo squallido.


A fine programma sono rimasta ancora più a bocca aperta per l'intervento di Barbara Palombelli, che probabilmente si era fumata qualcosa di pesante perchè ha detto che la colpa è della scuola che non interessa ai ragazzi perchè continua ad insegnare classici della storia e della letteratura e non va incontro ai ragazzi che vogliono tecnologie e sono curiosi di internet.
E di che ti stupisci cara milla, l'ha detto la Palombella! Basti questo.


In ogni modo a scuola io vieterei categoricamente di tenere cellulari: alle elementari lo facciamo, non vedo perchè non si dovrebbe farlo anche negli altri gradi di scuola.

Anche a scuola di mio figlio, che frequenta le medie, non è permesso. Lui nemmeno ce l'ha il cellulare, non ne vedo il motivo a 12 anni e per fortuna neanche lui. Le scuole in cui esistono insegnanti e presidi capaci di imporre delle regole funzionano così.
 
A

ambapa

Guest
Io non credo, penso che stiate esagerando con questa storia del rispetto e delle
buone maniere,tornerei a ripartire in modo equo le responsabilità scuola e famiglia.
Daria, sono d'accordo, le responsabilità vanno condivise...in quanto a ripartirle in modo "equo" dissento. Se parliamo di rispetto e delle regole essenziali per una convivenza che possa definirsi "civile" sono convinta che le maggiori reponsabilità le abbia la famiglia. Come genitore ne sento tutto il peso e la responsabilità, tanto che pur essendo caratterialmente poco autoritaria, su questo tipo di cose proprio non transigo. Mi è capitato a volte di assistere a scene spiacevoli tipo ragazzi o addirittura bambini che apostrofano in malo modo genitori o nonni, che fanno atti di vandalismo nei giardini pubblici, di fronte ai genitori stessi che senza il minimo imbarazzo li giustificano con la scusa dell'esuberanza dell'età. Mi imbestialisco di fronte a certi atteggiamenti e non posso fare a meno di intromettermi, anche a costo di prendermi degli insulti. Se all'opera di educazione rinuncia anche la scuola, dove mai questi ragazzi scopriranno che sono degli incivili?
 

daria

Master Florello
E fuori di testa, già da un pezzo, sono pure i media che, con la scusa di informare, continuano a dare eccessivo spazio a questo tipo di notizie incrementando il fenomeno dell'esibizionismo squallido.



E di che ti stupisci cara milla, l'ha detto la Palombella! Basti questo.




Anche a scuola di mio figlio, che frequenta le medie, non è permesso. Lui nemmeno ce l'ha il cellulare, non ne vedo il motivo a 12 anni e per fortuna neanche lui. Le scuole in cui esistono insegnanti e presidi capaci di imporre delle regole funzionano così.

quote te e riquoto milla la giustiziera :cool2:
 
A

ambapa

Guest
...Ve ne racconto una. Ho una nipotina di 6 mesi. Mentre l'avevo in braccio stavo parlando con 3 0 4 persone e la piccolina si mette a piangere con
toni di capriccio. Sapete cosa voleva: che io mi girassi così che LEI vedesse le persone con le quali stavo parlando.
Io certo non avevo capito. La mamma me l'ha presa dalle braccia, l'ha
tenuta in braccio con la schiena della piccola contro il seno e Lei ha smesso di piangere perchè adesso finalmente faceva parte del gruppo. E viene accontentata a sei mesi !!!. (già pesantuccia da tenere in quella maniera, oltrettutto).
Bruna, non avertene a male ti prego ma...ma non ti sembra di esagerare? E pora pupa, c'avrà pure il diritto di guardare il mondo che la circonda o no?

Tornando alla scuola. Sembra che qui in Lombardia, Formigoni voglia portare molto avanti la sperimentazione della totale autonomia di ogni scuola. Addirittura con la possibilità, per ogni scuola, di scegliere gli insegnanti da assumere.
se fosse così (me lo auguro, seppur con un controllo qualitativo costante), almeno, nel giro di qualche anno, avremo le scuole chiaramente distinte per la qualità dell'insegnamento e la severità della disciplina.
Soprattutto se - penso io - i presidi faranno firmare ai genitori, all'atto dell'iscrizione, l'accettazione di un regolamento scolastico fatto poi rispettare.
Cosa ne dite?
No, non ci sto alle scuole di serie A e quelle di serie B, non ci starò MAI. Bisogna insistere, senza stancarsi, nel PRETENDERE un livello qualitativo alto che sia il più possibile diffuso. Non vedo la necessità di accettare per iscritto un regolamento scolastico. Sarebbe come dire che la scuola chiede il permesso ai genitori per imporre delle regole. Nelle scuole di ogni ordine e grado ci sono organismi consultivi di cui fanno parte anche i rappresentanti dei genitori. E lì che si discute per apportare delle modifiche, se del caso.
 

Pin

Master Florello
Bruna, non avertene a male ti prego ma...ma non ti sembra di esagerare? E pora pupa, c'avrà pure il diritto di guardare il mondo che la circonda o no?


No, non ci sto alle scuole di serie A e quelle di serie B, non ci starò MAI. Bisogna insistere, senza stancarsi, nel PRETENDERE un livello qualitativo alto che sia il più possibile diffuso. Non vedo la necessità di accettare per iscritto un regolamento scolastico. Sarebbe come dire che la scuola chiede il permesso ai genitori per imporre delle regole. Nelle scuole di ogni ordine e grado ci sono organismi consultivi di cui fanno parte anche i rappresentanti dei genitori. E lì che si discute per apportare delle modifiche, se del caso.

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