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La prof, le foto e i cellulari

xst84

Giardinauta Senior
io ho avuto ...una specie di incomprensione che è durata molti anni, non sentivo l'amore di mio padre. eppure lui mi amava , e tanto.
tu non ti sentivi sicura del tuo, probabilmente per una questione caratteriale di entrambi, manifestare il proprio attaccamento affettivo non risulta facile a tutti.
dimmi se sbaglio, o se è qualcosa di ancora diverso che intendi.
io dopo secoli ho scoperto che mio padre , si vergogna a manifestarmi il proprio affetto, per ritrosia sua, timidezza. mentre quand'ero bimba ero la sua cocca, guai, mia madre dice che mi ha dimostrato il suo amore in tantissime occasioni, sapeva esattamente come farmi felice, e anche adesso, quando amici dei miei genitori mi conoscono in seguito, mi dicono: sei davvero diversa dalla tua famiglia, e da tuo fratello....e tuo padre non fa che parlare di te, del bene che ti vuole, di come capisce il tuo umore solo da un tuo sguardo,ecc.... eppure ancora oggi quando vado a trovare i miei genitori il mio modo di essere urta papà, a tavola ho la voce troppo alta, rido troppo e in modo molto alto, e lui non sopporta...(è cardiopatico e a detta dei medici , i cardiopatici diventano ultrasensibili e intolleranti...nel tempo, lui lo era già prima, quindi figurati...ahah) e poi anche il mio modo di fare...poco femminile a suo dire, poi vabbè sono sempre troppo ciccia (e poi mi riempie il piatto...a tavola :)) ho i capelli troppo lunghi e altre balle...
in pratica è un burbero, ma io ora me ne frego, perchè ho capito com'è dentro, e lo abbraccio e lo bacio tutte le volte che posso.
ma questo passo l'ho fatto io, la timidezza che provavo l'ho dovuta sotterrare io, se aspettavo lui ....a quest'ora eravamo ancora in guerra :)
meriti un bacio anche se capiamo come sei fatta ( nel caso, dico:D )
 

Elyass86

Guru Giardinauta
per Daria: ti assicuro che NO.
Invece dico parolacce indegne e me ne vergogno (ma lo faccio). Essere convinta che una cosa è sbagliata non significa riuscire sempre a non farla
(come credono alcuni).
Ma almeno è un passo avanti.

Ciao Bruna :)
Se ti riferisci al mio post di qualche giorno fa,il concetto non era proprio questo, piuttosto, il sapere che una cosa è sbagliata, implica il fare dei conti con la propria coscienza cercando di correggerla, e non accettarla passivamente.
E credimi, anche se non lo ammetti lo fai ogni giorno,altrimenti adesso avresti un linguaggio degno di una pescivendola (con tuto il rispetto per il genere, è solo un altro stupido luogo comune :) )

Se invece non ti riferivi a me, ti ho detto lo stesso come la penso, certo che dal confronto con te possano nascere solo discussioni produttive
:)
 

Sevi

Fiorin Florello
Seya e Klosy...vedo che abbiamo avuto più o meno la stessa esperienza.
Anche mio padre mi voleva bene ma non sapeva dimostrarmelo con gesti affettuosi (fisici intendo...come una carezza ad esempio)...e muoveva critiche...salvo poi sapere da mio fratello che, quando andava a casa sua...elogiava con lui il mio modo di crescere Gabriele.
Mah...non so cosa dire...io sono per l'aperta manifestazione dei sentimenti...se ci riesco io che son timida mi chiedo perché non ci riescano altri genitori che timidi non sono.

Seya...anch'io come te avevo una mamma che mi lasciava arrangiare da sola...e ne ho sofferto...io ero timidissima...ma proprio issima eh...non ricorrevo a lei per qualunque cosa ma, in certe situazioni avrei almeno gradito che mi spiegasse le modalità di questo saper difendersi...io proprio non ne ero capace...anche se poi me la sono sempre cavata ma con non poche difficoltà.

Gabri non è mai stato timido...ma talvolta ha rischiato di essere travolto...non mi sono mai intromessa ma, vedendo la sua incapacità di reagire e la sua sofferenza, gli suggerivo modi o comportamenti che avrebbe potuto usare per difendersi da prese in giro o...che ne so...da qualche compagno di scuola un po' furbetto.

Questo avrei desiderato io...perché quando non sei in grado di difenderti non hai nemmeno la furbizia e tantomeno l'esperienza (figuriamoci!) per saper ricorrere a certi comportamenti o parole che sappiano tenere il "nemico" a distanza...o che sappiano, magari, farlo avvicinare a te per poi anche smettere di essere "nemici" e diventare amici, perché no?

Insomma...la morale è che se un figlio non trova in se stesso le risposte adeguate per fare certe cose...il genitore non deve certo farle al posto suo ma deve cmq suggerire...aiutare...collaborare affinché il figlio le trovi 'ste risposte e impari davvero a cavarsela da solo...questo credo e questo ho fatto. Se gli avessi detto soltanto "arrangiati" si sarebbe sentito solo e non appoggiato...e se avesse avuto un carattere come il mio non lo avrebbe di certo aiutato...si sarebbe chiuso ancor di più e allora sarebbero stati guai seri.

Invece, pur non intromettendomi, ho fatto in modo di aiutarlo a trovare una via che permettesse a lui...e solo a lui...di risolvere le beghe che talvolta si è trovato ad affrontare con compagni diciamo un po' troppo maleducati o sbruffoncelli.

E' servito...e so che lui non si è sentito solo in quelle occasioni...e non si è nemmeno sentito a disagio dato che non ho mai agito direttamente con l'altra parte.
Non so se mi sono spiegata...:confuso:
Cmq vedo che, pur essendo costantemente attenti...i figli tendono a sfuggire di mano facilmente.
Come dicevi tu seyabella...molto del lavoro lo fa anche l'ambiente esterno, quando Gabri è fuori io non ci sono...e nemmeno a scuola...certo è che non lascio correre...dico NO spesso e volentieri...e anche senza dispiacermene troppo perché so che è per il suo bene ed è questa la cosa più importante.

Da un lato mi ritengo fortunata perché mio figlio si confida piuttosto facilmente con me...questo è anche un po' merito del genitore...ed è una delle pochissime cose in cui ritengo di aver fatto un buon lavoro.

In questo modo riesco a tenere sotto controllo la situazione...col dialogo...:)
per quanto riguarda i cellulari in classe...bè...Gabri lo porta...dice che lo tiene spento e in effetti non ho motivo di dubitarne dato che gli insegnanti non ne hanno fatto parola...ma sarei cmq la prima a requisirglielo in caso fosse necessario...così come 'sto benedetto lettore mp3...ovvio che io sono sempe lì a ricordarglielo eh...ma se un solo professore dovesse mai accennarmi al fatto che lo usa in classe state certi che non li vedrebbe più...non so per quanto ma di sicuro per moooooooolto tempo! (oltre ad altri rimedi ben inteso...e a una ramanzina che il Manzoni ne "I promessi sposi" mi fa un baffo!)

La prima cosa sulla quale insisto...e che è il dovere primario di un genitore...è insegnare ai propri figli la libertà di essere...intesa nel senso di rifiutare l'essere pecoroni...io questo non l'ho mai sopportato:burningma

Il branco ha da sempre, per me, una connotazione negativa...fare questo perché lo fa quell'altro...è davvero terribile...e lì deve intervenire la propria libertà di essere...un essere unico che non vive in funzione di ciò che altri fanno...ma ha i propri princìpi...desideri...diritti...doveri e responsabilità...sono sempre lì a insistere su questo...e devo dire che finora è andata bene, almeno credo eh...perché si sa che le sorprese sono sempre dietro l'angolo:eek:

E il rispetto...per quello ci vuole tanta pazienza...ma tanta...io magari esagero eh...sono di quelle che stanno sempre o quasi dalla parte dell'insegnante...il rispetto è la prima cosa e...che quel professore ti piaccia o meno...è il tuo professore e lo rispetti...PUNTO! Non ci stanno scuse...che dite...sono un po' rigida in questo? No perché poi alle udienze ci vado io...eh...e non mi va proprio di ascoltare di suoi eventuali comportamenti scorretti...al che ghe pensi mi...e sa che non scherzo...:eek:k07:

E poi...qualche conoscente mia che dice di essersi stancata di ripetere sempre le stese cose a suo figlio...e che lui non ascolta...e che fa sempre come più gli aggrada e quindi 'sta conoscente ha rinunciato...bè...io dico che non ci si può permettere di stancarsi...non si può smettere di fare anche il genitore rompipal.le...è troppo comodo...si è genitori fino in fondo e, quando le cose non vanno bene e i figli sembrano prendere strade "pericolose" ci si può permettere ancora meno...non si rinuncia eh...proprio no:smok:

Sorry per la lunghezza del post:love_4: :love_4: :love_4:
 
Ultima modifica:

Sevi

Fiorin Florello
Opps...scusate...non ho detto niente in merito all'episodio incriminato...
dunque...prof a casa ovviamente...e tutto il resto l'avete già detto voi...non ripeto dai:D :love_4: :love_4:
 
M

Mary74

Guest
il sapere che una cosa è sbagliata, implica il fare dei conti con la propria coscienza cercando di correggerla, e non accettarla passivamente.
E credimi, anche se non lo ammetti lo fai ogni giorno,altrimenti adesso avresti un linguaggio degno di una pescivendola (con tuto il rispetto per il genere, è solo un altro stupido luogo comune :) )

esatto diavoletto :)

Per me dire una parolaccia in privato non è sbagliato , se per qualcuno lo è trovo strano il fatto di non tentare di correggersi o peggio gridare a lupo a lupo se la legge .
Mi sembra ma è solo una mia opinione , un atteggiamento ipocrita , falso.

Un pò come l'ipocrisia di altri tempi quando tra le mura domestiche ci si comportava in un modo ma fuori , la facciata doveva essere perfetta, la gente doveva credere altro.
Non fa per me , odio le falsità.
 

aseret

Florello Senior
Giusto, Sevis, mai cedere le armi...ho notato che, anche se sembrano non ascoltare e non voler seguire gli insegnamenti dei genitori, col tempo le cose cambiano ed anche i ragazzi modificano i loro atteggiamenti proprio in base a quello che abbiamo continuato a inculcare loro...magari ci vogliono anni ma non è fatica sprecata.
Seya, se quella tua amica sospetta che il figlio abbia iniziato a drogarsi è bene che lo faccia controllare da un medico: è successo anche ad una mia amica,che proprio in questo modo è riuscita, sorvegliandolo più strettamente e sottoponendolo ad analisi periodiche, ad evitare che la droga diventasse un vizio...fidarsi è bene ma in questi casi è meglio agire anche se c'è il minimo dubbio.
 

daria

Master Florello
per Daria: ti assicuro che NO.
Invece dico parolacce indegne e me ne vergogno (ma lo faccio). Essere convinta che una cosa è sbagliata non significa riuscire sempre a non farla
(come credono alcuni).
Ma almeno è un passo avanti.

per il resto, temo che proprio non siamo sulla stessa linea, diversamente da quanto avevo creduto. Il che non incide sulla mia simpatia per te.

Ciao ciao, bruna.

:lol: Veramente a afff............ posso...diciamo quasi và :rolleyes: giurare di non averci mai mandato nessuno,mmmm magari col pensiero conta col pensiero?:D
A parte gli scherzi, cara madam ti dirò, a me la favella non manca, ho più difficoltà ad imprecare che ad argomentare, te lo posso garantire. E' che sono restia alle rigidità per preso partito e cerco di sbirciare oltre gli angoli, un pò più tollerante anche se non mi mischio facilmente, tutta qua credo la "grossa" differenza, e comunque fosse anche più rilevante, vale come per te simpatia reciproca, ed è sempre un piacere :)
 
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seya

Master Florello
Ase, glielo dirò sicuramente. grazie :)
credo anche io che sia meglio mettere sempre le mani avanti.

Sevis sono d'accordissimo su quello che dici, di spronare i propri figli a pensare e ragionare con la propria testa, evitando luoghi comuni e impecorimento di massa.
e anche il rispetto è importantissimo.


io ci sto lavorando sul rispetto....
perchè, per motivi miei, del mio passato, ora ho comportamenti molto aggressivi, quando mi sento toccata nel profondo, e lascio di sasso chi non mi conosce....mi trasformo nella moglie di dracula!
 

xst84

Giardinauta Senior
non più dire la mia...

posso dire la nostra ? :storto:
la tendenza è scambiare l'accaduto con l'acquisito
gli crediamo ciecamente perchè contiene alcuni fattori che diamo per acquisiti,( la coppia fa questo, l'età fa questo, i soldi servono a questo, la scuola serve a questo ) ma potrebbe essere benissimo che non è accaduto ( in nessuna variante di come ce lo raccontano )
 
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