Seya e Klosy...vedo che abbiamo avuto più o meno la stessa esperienza.
Anche mio padre mi voleva bene ma non sapeva dimostrarmelo con gesti affettuosi (fisici intendo...come una carezza ad esempio)...e muoveva critiche...salvo poi sapere da mio fratello che, quando andava a casa sua...elogiava con lui il mio modo di crescere Gabriele.
Mah...non so cosa dire...io sono per l'aperta manifestazione dei sentimenti...se ci riesco io che son timida mi chiedo perché non ci riescano altri genitori che timidi non sono.
Seya...anch'io come te avevo una mamma che mi lasciava arrangiare da sola...e ne ho sofferto...io ero timidissima...ma proprio issima eh...non ricorrevo a lei per qualunque cosa ma, in certe situazioni avrei almeno gradito che mi spiegasse le modalità di questo saper difendersi...io proprio non ne ero capace...anche se poi me la sono sempre cavata ma con non poche difficoltà.
Gabri non è mai stato timido...ma talvolta ha rischiato di essere travolto...non mi sono mai intromessa ma, vedendo la sua incapacità di reagire e la sua sofferenza, gli suggerivo modi o comportamenti che avrebbe potuto usare per difendersi da prese in giro o...che ne so...da qualche compagno di scuola un po' furbetto.
Questo avrei desiderato io...perché quando non sei in grado di difenderti non hai nemmeno la furbizia e tantomeno l'esperienza (figuriamoci!) per saper ricorrere a certi comportamenti o parole che sappiano tenere il "nemico" a distanza...o che sappiano, magari, farlo avvicinare a te per poi anche smettere di essere "nemici" e diventare amici, perché no?
Insomma...la morale è che se un figlio non trova in se stesso le risposte adeguate per fare certe cose...il genitore non deve certo farle al posto suo ma deve cmq suggerire...aiutare...collaborare affinché il figlio le trovi 'ste risposte e impari davvero a cavarsela da solo...questo credo e questo ho fatto. Se gli avessi detto soltanto "arrangiati" si sarebbe sentito solo e non appoggiato...e se avesse avuto un carattere come il mio non lo avrebbe di certo aiutato...si sarebbe chiuso ancor di più e allora sarebbero stati guai seri.
Invece, pur non intromettendomi, ho fatto in modo di aiutarlo a trovare una via che permettesse a lui...e solo a lui...di risolvere le beghe che talvolta si è trovato ad affrontare con compagni diciamo un po' troppo maleducati o sbruffoncelli.
E' servito...e so che lui non si è sentito solo in quelle occasioni...e non si è nemmeno sentito a disagio dato che non ho mai agito direttamente con l'altra parte.
Non so se mi sono spiegata...:confuso:
Cmq vedo che, pur essendo costantemente attenti...i figli tendono a sfuggire di mano facilmente.
Come dicevi tu seyabella...molto del lavoro lo fa anche l'ambiente esterno, quando Gabri è fuori io non ci sono...e nemmeno a scuola...certo è che non lascio correre...dico NO spesso e volentieri...e anche senza dispiacermene troppo perché so che è per il suo bene ed è questa la cosa più importante.
Da un lato mi ritengo fortunata perché mio figlio si confida piuttosto facilmente con me...questo è anche un po' merito del genitore...ed è una delle pochissime cose in cui ritengo di aver fatto un buon lavoro.
In questo modo riesco a tenere sotto controllo la situazione...col dialogo...
per quanto riguarda i cellulari in classe...bè...Gabri lo porta...dice che lo tiene spento e in effetti non ho motivo di dubitarne dato che gli insegnanti non ne hanno fatto parola...ma sarei cmq la prima a requisirglielo in caso fosse necessario...così come 'sto benedetto lettore mp3...ovvio che io sono sempe lì a ricordarglielo eh...ma se un solo professore dovesse mai accennarmi al fatto che lo usa in classe state certi che non li vedrebbe più...non so per quanto ma di sicuro per moooooooolto tempo! (oltre ad altri rimedi ben inteso...e a una ramanzina che il Manzoni ne "I promessi sposi" mi fa un baffo!)
La prima cosa sulla quale insisto...e che è il dovere primario di un genitore...è insegnare ai propri figli la libertà di essere...intesa nel senso di rifiutare l'essere pecoroni...io questo non l'ho mai sopportato:burningma
Il branco ha da sempre, per me, una connotazione negativa...fare questo perché lo fa quell'altro...è davvero terribile...e lì deve intervenire la propria libertà di essere...un essere unico che non vive in funzione di ciò che altri fanno...ma ha i propri princìpi...desideri...diritti...doveri e responsabilità...sono sempre lì a insistere su questo...e devo dire che finora è andata bene, almeno credo eh...perché si sa che le sorprese sono sempre dietro l'angolo
E il rispetto...per quello ci vuole tanta pazienza...ma tanta...io magari esagero eh...sono di quelle che stanno sempre o quasi dalla parte dell'insegnante...il rispetto è la prima cosa e...che quel professore ti piaccia o meno...è il tuo professore e lo rispetti...PUNTO! Non ci stanno scuse...che dite...sono un po' rigida in questo? No perché poi alle udienze ci vado io...eh...e non mi va proprio di ascoltare di suoi eventuali comportamenti scorretti...al che ghe pensi mi...e sa che non scherzo...
k07:
E poi...qualche conoscente mia che dice di essersi stancata di ripetere sempre le stese cose a suo figlio...e che lui non ascolta...e che fa sempre come più gli aggrada e quindi 'sta conoscente ha rinunciato...bè...io dico che non ci si può permettere di stancarsi...non si può smettere di fare anche il genitore rompipal.le...è troppo comodo...si è genitori fino in fondo e, quando le cose non vanno bene e i figli sembrano prendere strade "pericolose" ci si può permettere ancora meno...non si rinuncia eh...proprio no:smok:
Sorry per la lunghezza del post:love_4: :love_4: :love_4: