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la grandezza dei vasi

Ivannn

Giardinauta Senior
Ragazzi, fareste un sunto dunque del perche' si consiglia di cambiare il vaso con uno di pochi cm piu' grande?

Complimenti a tutti, estremamente interessante.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
tornando un attimo sul discorso potatura edera e conseguenze.
Voi avete giustamente ipotizzato il taglio drastico e la reazione della pianta, che a vostro avviso non è quella di aumentare il sistema radicale ma è quella di esplodere ancor più di prima nella parte aerea.
Se io invece le impedissi di venir su ogni colta che tenta di farlo con un butto nuovo, che succederebbe?
Si sfogherebbe davvero nelle radici o morirebbe?

Certamente prima o poi morirebbe: una volta esaurite le riserve accumulate nelle radici non sarebbe più in grado di formare nuovi germogli.
Comunque il problema dell'edera non è tanto che tagliando la parte aerea poi ti ricacci nuovi germogli dal terreno, quanto piuttosto il fatto che avendo rami striscianti, ciascuno in grado di radicare per conto suo, se tu tagli il tronco principale non è detto che qualche ramo basso non sia già radicato nel terreno circostante: questo avviene soprattutto quando l'edera viene lasciata crescere a terra e forma una sorta di "tappeto" erboso: anche se la tagli qualche rametto di quelli striscianti potrebbe già avere creato una sua radice.
 
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boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Ragazzi, fareste un sunto dunque del perche' si consiglia di cambiare il vaso con uno di pochi cm piu' grande?

Complimenti a tutti, estremamente interessante.

Perchè in questo modo le radici rimangono comunque a un livello di crescita contenuto, e di conseguenza anche la chioma rimane più compatta. La cosa vale soprattutto per le piante che fioriscono, perchè se le metti in un vaso troppo grande la pianta tenderà a crescere in vegetazione a scapito della fioritura.
 

Ivannn

Giardinauta Senior
Perchè in questo modo le radici rimangono comunque a un livello di crescita contenuto, e di conseguenza anche la chioma rimane più compatta. La cosa vale soprattutto per le piante che fioriscono, perchè se le metti in un vaso troppo grande la pianta tenderà a crescere in vegetazione a scapito della fioritura.

Tutto molto interessante, grazie!
 
V

vinceco

Guest
Perchè in questo modo le radici rimangono comunque a un livello di crescita contenuto, e di conseguenza anche la chioma rimane più compatta. La cosa vale soprattutto per le piante che fioriscono, perchè se le metti in un vaso troppo grande la pianta tenderà a crescere in vegetazione a scapito della fioritura.
ma no boba ,la vegetazione e la fioritura sono in base alla forza della stessa pianta,se vi sono le sostanze nutritive la pianta stessa da vegetazione e di conseguenza fiori e frutti ,questo credo .Io ho degli agrumi in vaso(aranci ,limoni,pompelmi,mandarini,ecc.)mi danno frutti in proporzionati ai rami che ho lasciato.Negli agrumi,si adoperanoi dei vasi grandi che si chiamano conce,questi sono l'ultimo stadio dei cambi vaso,arrivato a questo non è che la pianta faccia poco frutto in quanto rimane piccola nel pane radicale,produce come se fosse in piena terra(certo non diventa enorme),l'importante è la sostanza nutritiva che le si da.Anno per anno poi si sotituisce (quando esaurita) gli ultimi 10-15 cm di terra superiori e si va avanti così fino a che non si ricomincia da capo con le radici ecc.non so se mi sono spiegato,io almeno so questo.ciao
vincenzo
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
eh, ma infatti, se dici che fruttifica come una pianta in terra ma in compenso rimane più piccola evidentemente c'è un legame: la stessa pianta messa in terra crescerà molto di più come vegetazione, magari darà la stessa quantità di frutti, ma distribuiti su una struttura più grande, quindi visivamente la pianta in vaso ha una maggiore densità di fiori e frutti se paragonata alle sue dimensioni.
Questo non è sempre detto a dire il vero, ad esempio un oleandro o una rosa se tenuti in vaso non sono mai al top, e a meno di non usare vasi molto grandi, ma ho notato che fioriscono meno che a terra....
Tornando ai tuoi agrumi, comunque, correggimi se sbaglio, tu fai rinvasi successivi, aumentando di volta in volta le dimensioni del vaso, non è che metti direttamente la piantina appena nata in un vaso enorme. Se parti subito con un vaso grande (a parte l'ingombro e la scomodità) avresti forse una crescita più rapida, ma durante la crescita ti produrrebbe sempre la stessa quantità totale di frutti, ossia una minor "densità" di frutti.
Poi è fondamentale che la pianta riceva le giuste sostanze per poter fiorire e fruttificare in abbondanza, e da questo punto di vista in vaso necessita di una quantità di concime anche maggiore che in terra (sempre a parità di dimensioni della pianta), proprio perchè in terra l'apparato radicale è molto più esteso quindi per la pianta è più facile trovare ciò di cui ha bisogno rispetto a dentro un vaso.
 
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bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
per concludere questa discussione posto il parere di un maestro giardiniere :D

la prima considerazione che verrebbe da fare è la seguente: ma allora quando si pianta una pianta per terra non è forse come se fosse in un grande vaso, addirittura immenso, tutte le volte che si pianta direttamente nel terreno, le piante crescono pure in modo corretto, allora dov'è la differenza?

E qui proviamo a chiarire le cose:

1) Nel terreno le piante hanno la possibilità di affondare le radici ed allungarsi e allargarsi fino a raggiungere l'equilibrio famoso con la chioma, questo ovviamente succede poichè sotto terra andando in profondità ci sono le falde che garantiscono l'umidità giusta , dove la radice decide di fermarsi e stabilizzarsi ,cessa di andare in profondità poichè più scende e più avvicinandosi alle falde aumenta l'umidità e cala la temperatura del terreno,fino a causare l'asfissia radicale.

Questo è un fatto ovviamente naturale,nel vaso invece tutto questo non può accadere,poichè non ci sono le falde a garantire umidità costante,le radici si trovano obbligate a formarsi in quello spazio che le è loro concesso attraverso la dimensione del vaso,e l'umidità costante è quella che lei gli procura solo attraverso le annaffiature ,quindi in questo caso si può definire la coltivazione in vaso una sorta di crescita "in cattività".

2) E qui diventa appunto importante la dimensione del vaso,lo stadio di coltivazione o di sviluppo (le varie fasi della crescita) che varia a secondo della specie di pianta ,arbustiva,erbacea,arborea,ognuna di queste ha le sue esigenze e si muove all'interno del vaso in modo diverso l'una dall'altra.
Ed ecco spiegato perchè alcune piante si comportano in un modo ed altre in un'altro.

La margherita che è pianta con apparato radicale erbaceo non ha lo stesso tipo di sviluppo di un limone o un oleandro che sviluppano un apparato radicale legnoso.
Fino 15/20 anni fa le annuali da fiore come viole del pensiero,calendule,margherite bellis ecc. si coltivavano in piena terre e venivano vendute in zolletta avvolte in un foglio di carta,ora si coltivano in vasetto diametro 10 cm. non più grande e non più piccolo.

In questa misura la pianta riesce a dare il massimo della resa vegetativa per quel determinato periodo di tempo,la stessa considerazione si sposta su tutte le piante che si coltivano in vaso,ognuna di esse si presta a dare il massimo della resa in un determinato vaso con una determinata capienza e questo varia da specie a specie .

CONCLUSIONE: nella coltivazione in vaso bisogna tenere conto delle attitudini di ogni singola specie ,la quale ha esigenze di spazio diversa a secondo dello sviluppo (un arbusto non sviluppa con lo stesso tempo di un geranio!!) e di qui il vivaista sa quale diametro di vaso dare ad una specie anzichè all'altra e quale sviluppo ottenere da questa attraverso la dimensione .
 
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