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la grandezza dei vasi

V

vinceco

Guest
Ciao,nelle bulbose l'accumulo di energia proveniente dalle stesse foglie in essiccazione non servono per la produzione di nuovi bulbetti e quindi riproduzione degli stessi?
Per quanto riguarda il bambù ed anche le comuni canne si è come dici te ,ne ho esempio nel mio canneto,ma per quello che riguarda l'edera forse non è proprio così dal m omento che quest'anno ho provato a togliere l'edera dalla mia rete di recinzione con vari metodi,alla fine l'ho tagliata raso terra ,e non è che mi ha ricacciato a distanza dal fusto ,ma direttamente dal fusto tagliato,quindi non ci sono stati germolgi partiti dalle radici sotterranee,forse se vi erano nuovi germogli partiti dal fusto che appoggiandosi sul terreno stesso allora si.Questo è quanto ho notato ,di 4 grossi fusti nessuno mi ha ricacciato a distanza dopo il taglio al contrario delle canne ,quelle si. In definitiva voglio dire che sia la lantana che l'edera non hanno nel loro DNA(se si può dire)la facoltà di riprodursi per via radicale come le canne .Un'altra cosa a riguardo delle orchidee(alcune) io so che anche loro hanno radici (aeree)che servono ad alimentare le stesse assorbendo sostanze sia dall'aria che dalle stesse piante su cui sono. Sto cercando di ripassare qualcosina e qui ne ho la possibilità.ciao
vincenzo
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
HAI RAGIONE!!!
Ora che ci penso anch'io qualche anno fa ho tagliato una grossa edera che cresceva a ridosso della mia recinzione, ora non solo non mi ha germogliato dalle radici, come giustamente hai detto tu, ma nemmeno dal tronco, tant'è vero che il ceppo sta ancora la, ma ormai è secco....
Il bambù e altre graminacee (tipco esempio la gramigna) hanno la facolta di rigenerare l'intera pianta a partire da un solo pezzo di radice, basti pensare che la gramigna infesta soprattutto i terreni agricoli o lavorati dall'uomo, perchè con l'aratura le radici vengono frantumate e portate in giro e da ogni pezzo spunta una nuova pianta.
Nelle bulbose (ma anche negli alberi caducifoglie), gli zuccheri presenti nelle foglie vengono riassorbiti prima del loro disseccamento, anche se la maggior parte dell'energia si accumula durante l'intera stagione vegetativa, perchè gli zuccheri prodotti nelle foglie vengono accumulati nelle parti legnose (o nel bulbo in questo caso).
Effettivamente una pianta ha sempre una quantità di energia accumulata molto elevata rispetto a quella prodotta sul momento e che serve per nutrire le cellule: un albero può rimanere completamente privo di foglie e rimetterne di nuove nel giro di poche settimane sfruttando queste riserve.
 
V

vinceco

Guest
Vedi boba ,questi piccoli confronti ,corretti nei modi aiutano a ripassare qualcosa di cui uno ricorda poco che forse in seguito se non ripassati la maggior parte svanisce ,ma sempre qualcosina rimane che poi alla fine fa "archivio"mentale:cool2:.Io ho ricordini del genere che poi riaffiorano quando viene preso il discorso e cerco sempre di alimentare.è un piacere.ciao
vincenzo
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
venendo al dunque, dopo questi scambi di idee per altro molto molto interessanti, il discorso secondo il quale se taglio la parte aerea di un pianta (in questo caso l'edera ma anche in generale) questo sviluppa e ingrossa le radici e l'intero sistema radicale, è vero o no?
E, in definitiva, tornando specificatamente in topic, il vaso troppo grande contribuisce all'aumento delle radici a discapito della crescita della parte aerea?

Vediamo se ho capito bene.

Per quanto riguarda l'edera e l'eliminazione della parte aerea, se la si taglia a pari terra si stimola ancor di più la pianta a sviluppare la parte aerea ma il ma il taglio non influisce nel far ingrossare le radici o aumentare il sistema radicale più di quanto la pianta stessa farebbe in condizioni normali.

Per quanto riguarda il discorso vasi piccoli o grandi, il vaso troppo grande influisce sul tipo di crescita della pianta e non contribuisce a aumentare la massa radicale a discapito della parte aerea, quindi dipende da quel che vogliamo ottenere.
Il rapporto radici/parte aerea è il medesimo.

Ho capito male??

Correggetemi
 
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R

Riverviolet

Guest
Grazie Boba, in effetti qualcosina è più chiara anche a me, grazie alle tue compentenze e ai ragionamenti adsolutamente logici.
Molto interessante ed anche ricco di spunti questo tread, ma non vorrei farlo uscire fuori tema, quindi mi dileguo.
 

gino fanelli

Aspirante Giardinauta
Secondo me la grandezza dei vasi e' molto importante direi essenziale.
Vi siete mai chiesti perché quando compriamo una pianta da un vivaio il vaso rispetto alla pianta e' sempre piccolo?
La risposta e' semplice.
La pianta, avendo poca terra, non ha la possibilità di svilupparsi in radici e viene costretta a "esplodere" in vegetazione mentre, avendo molta terra, ha la possibilità di sviluppare l'apparato radicale a suo comodo pregiudicando cosi' lo sviluppo della pianta.
Poverina! Non riesce a fare due lavori contemporaneamente in modo equilibrato e i vivaisti questo lo sanno benissimo.
In natura poi le cose vanno diversamente.
Mi spiego meglio.
Se, un seme anche il Più piccolo, spontaneamente portato dal vento o dalle feci di un uccello, viene a contatto della terra riesce a sviluppare sia l'apparato radicale che quello della pianta in maniera equa indipendentemente della quantità di terra che ha a sua disposizione.
Di conseguenza, i rinvasi andrebbero sempre fatti aumentando il nuovo vaso di 2-3 cm. rispetto al vecchio.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
bè, questa tua opinione contrasta decisamente con quella degli altri due protagonisti della discussione.
Chi sbaglia?
O meglio, c'è una verità assoluta su questo oppure anche questo è soggettivo?
I miei dubbi stanno aumentando.
O c'è un po di confusione o davvero ci sono due correnti di pensiero.
Quele dei due è quello giusto?
 
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lalle

Florello
Posso aprire una piccola parentesina, visto che il titolo si presta?
Scusate l'ignoranza che mi divora viva, ma come si stabilisce quanto litri di capienza è un vaso?

.... se proprio dovete tirarmi pomodori, sappiate che li gradisco con l'origano ....!:eek:k07:

Mi autoquoto: mi sono sentita alquanto "diversamente dotata" :lol:
Presi dalle vostre dotte disquisizioni avete (giustamente) completamente ignorato la mia parentesi probabilmente fuori luogo!:embarrass
:Saluto:
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
non sono un esperto, ma io prendo un misurino da latte usato da mezzo litro, lo riempio di terra e verso nel vaso.
In base a quanta terra c'entra calcolo quanti litri contiene il vaso
 
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Riverviolet

Guest
Mi permetto qualche osservazione, che è solo osservazione, nulla di esperto.
Intanto, c'è da dire che i vavisti è meglio non tenerli in mente in qualità di esempio da seguire, perchè per loro, è il bilancio commerciale d'esercizio quel che conta e i vasi piccoli, rispondono inanzittutto a queste esigenze, dato che, in teoria, non devono sostare a lungo in sito.
Non è l'unico dato da tenere presente. Spesso le piante messe in vendita sono frutto della seconda fase successiva alla taleizzazione o riproduzione e sappiamo che queste giovani selezioni, necessitano di vaso piccolo, onde evitare soprattutto ristagni e conseguente compromissione del sano sviluppo delle radici.
Infine, conta il fattore estetico-psicologico. La pianta non esplode in vegetazione, lo sembra, perchè il vaso piccolo, fà sembrare la parte aerea sovradimensionata. E poi, le piantine appena moltiplicate tendono ad avviare il palco aereo (soprattutto se erbacee) velocemente, proprio per nutrire prontamente le radici.
Il chè mi porta anche a considerare anche un'altro fattore. Una pianta, se cresce fuori, sotto è, se non ferma, in rallentamento, magari proprio perchè stà assorbendo. Quindi, è nella natura stessa, l'equilibrio di energie spese e guadagnate. Se crescono le radici, la parte aerea solitamente o è in fioritura (atto finale del lavoro delle radici) o è a riposo.
Il caso del seme, bè, un nuovo organismo, deve produrre alla svelta i due poli di distribuzione che gli garantiscano la vita, quindi produce radici e prime foglie, per avviare lo scambio ed in questo momento, la quantità di terra a sua disposizione è talmente irrilevante che spesso, i semi nascono su battufoli di cotone. A questo stadio è l'acqua ad essere necessaria.
I rinvasi, si rendono consgliabili, non solo perchè le radici crescono e diminuiscono la quota in composta concreta, ma perchè in vaso, nonostante le concimazioni, non ci sono quegli scambi che avvengono in piena terra.
La diminuizione di composta, sbilancia il rapporto umidità-ossigeno e le radici si trovano maggiormente esposte a squilibri e, molto semplicemente, di seccare o essere cremate al primo sole che scalda troppo le pareti del vaso.

E' chiaro, che molta differenza, lo fà il tipo di pianta.

Parere personalissimo, anzi osservazioni empiriche, ci terrei a precisarlo ulteriormente.
 
R

Riverviolet

Guest
Lalle, in genere un vaso, al suo disotto riporta la capienza espressa sia in diametro che in litri. Più fai esperienza, più ti sarà facile capire la capienza in litri di un vaso, tramite diametro dello stesso.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
River, ti sei espressa benissimo e concordo pienamente con te.

Le radici sono una parte che fondamentalmente serve per rifornire d'acqua la pianta, perciò il loro sviluppo è legato, oltre alla crescita della parte aerea, anche alla disponibilità di acqua e concime: in modo apparentemente contraddittorio, può succedere che se nel terreno c'è poca acqua o povertà di elementi minerali, la radice cresce molto di più rispetto a una situazione più comoda, perchè la pianta si deve andare a cercare quello di cui ha bisogno (esempio: per far attecchire piante raccolte a scopo bonsaistico, specie le conifere, le si lascia per un anno senza concime in un terreno grossolano, in modo che si sviluppi in poco tempo una grande quantità di radici: concimando e annaffiando molto invece la pianta tende ad "accontentarsi" e impiega molto più tempo per sviluppare un apparato radicale decente....)
Il discorso vasi piccoli nei vivai è dovuto a una questine estetica, oltre che economica, per il concetto che esprimevo inizialmente a un vaso piccolo corrisponde in genere una pianta più "concentrata" con più rami in un volume piccolo, e di conseguenza una fioritura più abbondante (poi non parliamo di quanta "roba" utilizzino per aumentarla ancora di più...).
 
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bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
tornando un attimo sul discorso potatura edera e conseguenze.
Voi avete giustamente ipotizzato il taglio drastico e la reazione della pianta, che a vostro avviso non è quella di aumentare il sistema radicale ma è quella di esplodere ancor più di prima nella parte aerea.
Se io invece le impedissi di venir su ogni colta che tenta di farlo con un butto nuovo, che succederebbe?
Si sfogherebbe davvero nelle radici o morirebbe?
 
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