io invece credo nella genitorialità condivisa.
se entrambi si lavora, se tutti gli uomini prendessero la paternità le donne avrebbero molto + spazio di manovra con i propri datori di lavoro che avrebbero quindi meno remore nei confronti delle maternità, si staccherebbero meno dal lavoro ecc ecc ecc
inoltre la paternità si può prendere anche a piccolissime trance (a giorni!) fino agli 8 anni del bambino se non sbaglio; quindi contesto l'aspetto economico a cui fai riferimento che sarebbe valido solo stando a casa per lunghi periodi.
eppure nessuno degli uomini che conosco la prende
ma in svezia, dove di bimbi se ne fanno eccome e la società dei valori regge, si parla di un 80% di congedo parentale maschile...
tuttavia credo che l'errore stia soprattutto in noi donne che non pretendiamo quanto diamo. purtroppo in italia abbiamo ancora troppi retaggi legati all'idea di femminilità e carico genitoriale (come paulson dimostra peraltro) e finchè non cambierà questa cosa assisteremo ad una perdita di valori che potrebbe semplicemente ammodernarsi se solo le nostre abitudini si adeguassero ai tempi
L'ultima parte del tuo discorso proprio non la condivido ... cosa c'è di sbagliato nell'idea di femminilità? O nel sentirsi madre oltre che donna? Da come lo dici tu pare che ci si debba vergognare di queste cose ...
La perdita di valori non è certa dovuta a queste cose, ma anzi è l'esatto contrario. Sono quelle teorie del gender del kaiser che stanno tentando di inculcarci adesso (e contro le quali mi ribellerò fino alla morte) che stanno portanto allo sfascio della società civile e all'esaltazione dell'individualismo.
Se la donna mette le proprie qualità (fermezza e sensibilità) a disposizione della propria famiglia, fuori può anche scatenarsi l'inferno che la famiglia rimarrà unita. Sai perchè una donna che fa la casalinga e la mamma non si sente apprezzata? Perchè ha un uomo cogl.one tutto li ...
Quanto al discorso "congedo parentale maschile" secondo me è il tuo discorso tiene fino ad un certo punto perchè il principio del "mal comune, mezzo gaudio" non porta tanto distante. Non è che se anche gli uomini utilizzassero il congedo parentale (secondo le tue modalità poi vorrebbe dire perdere il posto di lavoro perchè ti cacciano) per le donne sarebbe più facile ...
Se veramente vogliamo che le cose migliorino è necessario cambiare la legge attuale eliminando il più possibile i problemi all'impresa. In caso contrario tutto il resto sarà inutile.
Oggi la situazione nel privato è questa:
1) La donna rimane incinta.
2) Non dice nulla fino a quando non si inizia a vedere la pancia per paura che il datore di lavoro inizi a mobbizzarla (è vergognoso? Si! E' quello che succede in realtà? Sempre Si)
3) Si arriva al 4-5 mese quando la donna dice di essere incinta. A questo punto il datore di lavoro si trova ad avere solo 2-3 mesi per trovare un sostituto e formarlo ... in pratica il delirio più completo soprattutto se chi va in maternità è in azienda da parecchi anni con tutta l'esperienza accumulata.
4) Il Datore di lavoro per 2-3 mesi (ammesso di trovare il sostituto) si trova a dover pagare 2 stipendi + 2 contribuzioni.
5) Inizia la maternità obbligatoria 5 mesi in cui il datore di lavoro anticipa lo stipendio alla lavoratrice in maternità che gli verrà rimborsato all'80% dall'INPS con tempistiche non sempre certe. Nel frattempo (e per 7-8 mesi) dovrà pagare anche un altro stipendio ... in un momento di crisi economica come quella attuale il rischio che il banco salti è dietro l'angolo
6) Il/La sostituta sa che ha un lavoro per soli 8 mesi con la conseguenza di essere sempre con un orecchio dritto per vedere se salta fuori qualcosa di meglio.
7) L'azienda funziona male.
8) Dopo 5 mesi la donna ritorna al lavoro e il clima è pessimo; se il sostituto/a si è dimostrato valido rischi pure il posto di lavoro.
Sommatoria da 1 a 8 ... le aziende non assumono (o assumono sempre più di rado) donne dai 28 ai 35 anni. La donna vive malissimo uno dei periodi più belli della sua vita. Il bambino dopo 3-4 mesi viene parcheggiato da una baby sitter o al nido con tutto ciò che ne consegue.
Pensi veramente che se anche gli uomini prendessero il congedo parentale obbligatorio le cose cambierebbero in meglio?
RIFORMA LEGISLATIVA.
1) Quando la donna rimane incinta ha l'obbligo di comunicarlo al datore di lavoro entro la fine del secondo mese.
2) Il datore di lavoro ha così 6-7 mesi per trovare una sostituta; per la sostituta la contribuzione e metà dello stipendio viene pagato dall'INPS (direttamente ed immediatamente al dipendente) fino a quando la gestante non rimane a casa dal lavoro. Sostanzialmente i costi per un'azienda aumenterebbero di 5-600 Euro per 6-7 mesi sopportabili un po' per tutte le realtà economiche sane anche in un momento di crisi.
3) La gestante avrebbe un buon lasso di tempo per affiancarsi alla sostituta ed insegnarle le mansioni che andrà a svolgere. In azienda il clima sarebbe tutto sommato sereno (non i tutte le realtà, gli stro.zi, non li puoi eliminare per legge, ma in molte si).
4) La partoriente rimane a casa obbligatoriamente per 5 mesi a stipendio pieno e per altri 7 con stipendio ridotto al 70% tutto pagato dall'INPS (zero costi a carico dell'impresa). L'impresa, che ora è comunque in grado di funzionare, continuerebbe a sostenere gli stessi costi che ha sostenuto fino ad oggi.
5) Al rientro al lavoro la lavoratrice sarebbe affiancata a chi l'ha sostitura per un altro mese (l'ultimo mese di fine contratto della sostituto sarebbe pagato dall'INPS).
Sommatoria da 1 a 5; per le aziende la maternità non sarebbe più un apocalisse sia a livello organizzativo che a livello economico con la conseguenza di ridurre e di molto il fenomeno della discriminazione femminile; la neo mamma potrebbe crescere serenamente per tutto il primo anno di vita del piccolo il proprio figlio, educandolo al meglio ed insegnadoli i principi basilari della vita civile e formando così i nuovi cittadini del domani (a vedere certi adolescenti di oggi mi viene da piangere); a livello economico poi, per quasi 2 anni avremmo un nuovo cittadino occupato, che produce redditto e contribuisce con la stesso a far ripartire il sistema economico.
Certo per fare una cosa così servono risorse finanziarie per l'INPS ... e quelle sono le pensioni da 90.000 Euro al mese ...