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Italiano e errori

Danilis

Apprendista Florello
Di italiano ne so meno di tutti ma visto che nei temi venivo (anzi vengo, ancora!) penalizzato per questi erroroni e ci facevo anche delle figuracce, per non far fare la medesima brutta figura agli altri e magari per correggere alcuni erroracci ho fatto una lista di quelli più comuni. Aggiungetene pure degli altri!

qual'è ---> qual è (senza apostrofo. E' un troncamento)
stà ---> sta (come verbo stare, presente, indicativo, 3° persona sing.)
và, sà ---> va, sa (come verbo andare e sapere, presente, indicativo, 3° persona sing.)
perchè
---> perché (l'accento è da destra in alto a sinistra in basso)
---> fa (come verbo fare, presente, indicativo, 3° persona sing.)
---> su
un'altro ---> un altro (l'articolo indeterminato maschile non vuole l'apostrofo)
un pò ---> un po'

E poi magari chi sa, può essere utile! :)
 

Lele85

Apprendista Florello
Oddio....davvero qual'è si scrive qual è? lol ero convinto di scriverlo giusto.
comunque ne stavo parlando giusto qualche giorno fa con un utente del forum....in questo periodo, non so cos'ho ( con o senza apostrofo?) ma ho un piccolo lapsus o chiamiamola grave lacuna su alcune cose....mi sa che ho cancellato dalla memoria dove va messa la "i" tipo scienza, coscienza,conoscienza, ingegniere.... e tanti altri. in pratica in sto periodo non so dove mettere la "i".....:)
 

miciajulie

Fiorin Florello
ciao. certo che perché si scrive con l'acuto, ma è più breve col grave, non devi digitare la maiuscola. ce ne sono di veniali e di mortali, di errori. alcuni si fanno solo perché non si rilegge quel che si è scritto (io per esempio). non mi permetterei mai di correggere qualche forumista perché fa errori di ortografia, se non su sua specifica richiesta. e lo stimo per quel che dice, non per come lo scrive. mi infastidisce per deformazione professionale chi l'italiano scritto lo conosce o dovrebbe conoscerlo assai bene, e invece per gioco si diverte a sbagliare. se mia suocera storpia l'italiano e mia madre sbaglia un congiuntivo mi fanno tenerezza e mica glielo faccio notare, sarei a dir poco villana, ma se un giornalista strapagato mi canna un tempo verbale, per lavoro lo correggo, per mia mera soddisfazione glielo dico, come amabilmente lo dico ai giovani, agli studenti, perché se ne rendano conto e possano migliorarsi! insomma, è già tanto che ci siano persone che riescono a esprimersi, a dire cose sagge e giuste, a usare un pc avendone solo qualche scarsa conoscenza del tutto da autodidatta, io queste le ammiro, non le correggo!
ps se volete integrare le regole di ortografia e grammatica, faccio prima a scannerizzarvi un paio di libercoli

buona giornata!, e scusate se mi son dilungata
 

Vagabonda

Florello Senior
idem. Comunque se volete sapere qualcosa in più sulle regole italiane vi consiglio un libro divertente e utile di Severgnini, L'Italiano, lezioni semiserie.
 

Ivannn

Giardinauta Senior
Oddio....davvero qual'è si scrive qual è? lol ero convinto di scriverlo giusto.
comunque ne stavo parlando giusto qualche giorno fa con un utente del forum....in questo periodo, non so cos'ho ( con o senza apostrofo?) ma ho un piccolo lapsus o chiamiamola grave lacuna su alcune cose....mi sa che ho cancellato dalla memoria dove va messa la "i" tipo scienza, coscienza,conoscienza, ingegniere.... e tanti altri. in pratica in sto periodo non so dove mettere la "i".....:)

Mi e' successo 5 min fa proprio con "cosciente". Ho cercato su Google per scriverlo bene!:D

Sinceramente non l'ho mai capita la regolina della i!!! Ma su qual'e' ho dei grossi dubbi...io sono convinto che ci sia l'apostrofo, cos'e' il "troncamento"?! Mi sa piu' di licenza poetica!
 

lorenzino

Guru Giardinauta
Mi e' successo 5 min fa proprio con "cosciente". Ho cercato su Google per scriverlo bene!:D

Sinceramente non l'ho mai capita la regolina della i!!! Ma su qual'e' ho dei grossi dubbi...io sono convinto che ci sia l'apostrofo, cos'e' il "troncamento"?! Mi sa piu' di licenza poetica!

Da http://www.mauriziopistone.it/testi/discussioni/gramm01_qual.html :

Piaccia o no, la regoletta è semplice e si trova in qualunque testo scolastico. Alcune parole possono perdere un pezzetto alla fine sia davanti a vocale sia davanti a consonante: uno diventa un gatto e un amico. In questo caso abbiamo un troncamento, e non si usa l'apostrofo. Altre possono essere tagliate solo davanti a vocale: una rimane una gatta, ma diventa un'amica. Questa è l'elisione, e ci vuole l'apostrofo.

Nel caso di qual, espressioni come nel qual caso, in un certo qual modo ci obbligano, secondo quasi tutti gli autori, e secondo l'uso corrente, a concludere che si tratta di troncamento; e quindi: qual è, senza apostrofo.
 

Lele85

Apprendista Florello
Mi e' successo 5 min fa proprio con "cosciente". Ho cercato su Google per scriverlo bene!:D

Sinceramente non l'ho mai capita la regolina della i!!! Ma su qual'e' ho dei grossi dubbi...io sono convinto che ci sia l'apostrofo, cos'e' il "troncamento"?! Mi sa piu' di licenza poetica!
:D:D

Da http://www.mauriziopistone.it/testi/discussioni/gramm01_qual.html :

Piaccia o no, la regoletta è semplice e si trova in qualunque testo scolastico. Alcune parole possono perdere un pezzetto alla fine sia davanti a vocale sia davanti a consonante: uno diventa un gatto e un amico. In questo caso abbiamo un troncamento, e non si usa l'apostrofo. Altre possono essere tagliate solo davanti a vocale: una rimane una gatta, ma diventa un'amica. Questa è l'elisione, e ci vuole l'apostrofo.

Nel caso di qual, espressioni come nel qual caso, in un certo qual modo ci obbligano, secondo quasi tutti gli autori, e secondo l'uso corrente, a concludere che si tratta di troncamento; e quindi: qual è, senza apostrofo.
Tenkiu per la spiegazione....e per la " i " ??? hai qualcosa per me? :lol:
 

#azalea

Maestro Giardinauta
:hands13::hands13: Bravo Danilis!!
Bella discussione. Apprezzo anche il modo in cui hai affrontato la questione! Poiché (e non poichè :lol::lol:) è più facile ricordarsi una regola se si conoscono i motivi per cui essa esiste, ecco qui come fare per sapere se su un monosillabo va o no l'accento.
Premessa: è ovvio che non ha molto senso accentare i monosillabi (se una parola è composta da una sola sillaba, l'accento non può che stare sulla stessa). Per questo motivo si accentano solo i monosillabi che hanno un doppio significato.
Esempio:
là avverbio di luogo si accenta per distinguerlo da la articolo determinativo femminile,
dà terza persona singolare del verbo dare si accenta per distinguerla dall'omonima preposizione,
qui, avverbio di luogo non si accenta perché non c'è bisogno di distinguerlo,
sta, terza persona del verbo stare, non si accenta per lo stesso motivo.....
Se ci si ricorda di questa semplice regola, non si può più sbagliare!!!
 

daria

Master Florello
Ottimo argomento di discussione, bravo Dani! Se riusciamo a scannarci anche qui, siamo dei geni:cool2:.Comunque parlando delle prese di posizione grammaticali:"si" mi rifiuto di scriverlo con l'accento, vi sembra grave? Pare che anche Indro Montanelli si prendesse una simile libertà...
Gli stessi accenti, li ho messi tutti insieme, prendere o lasciare, altro che acuto e grave, con la tastiera che uso al lavoro manco ce l'ho la scelta :D
Per il resto cerco di essere il più possibile diligente :rosa:
 

mikki

Maestro Giardinauta
E vogliamo parlare di quello che ormai è diventato luogo comune sbagliatissimo? E cioè, quando uno domanda "Quando ci vediamo?" e l'altro risponde "Settimana prossima!"? Si dice "La settimana prossima"!!!!!!! Perchè non entra più in testa a nessuno che la forma esatta è questa? E quel che più mi fa arrabbiare è che anche i giornalisti ora lo dicono!!!!!!!!
 

austriaca

Aspirante Giardinauta
Grazia per questo post!
Adesso mi trovo in Italia. Sto all'isola d'Ischia - a Lacco Ameno.
è grande.
Non so come si digita "è" come maiuscola. Questa tastiera è strana.
Ciao
Marianna
 

Danilis

Apprendista Florello
Ottimo argomento di discussione, bravo Dani! Se riusciamo a scannarci anche qui, siamo dei geni:cool2:.Comunque parlando delle prese di posizione grammaticali:"si" mi rifiuto di scriverlo con l'accento, vi sembra grave? Pare che anche Indro Montanelli si prendesse una simile libertà...
Gli stessi accenti, li ho messi tutti insieme, prendere o lasciare, altro che acuto e grave, con la tastiera che uso al lavoro manco ce l'ho la scelta :D
Per il resto cerco di essere il più possibile diligente :rosa:
Vogliamo parlare anche del "sé"? (fra l'altro ho letto adesso che "sè" è errato! :inc:)

Vocabolario Zingarelli:
sé (pron.): fa tutto da sé; da sé stesso (in questo secondo caso, quando è seguito da stesso, si può anche scrivere senza accento; è tuttavia consueta anche la forma accentata, per evitare equivoci che, nel caso di se stessi o se stesse, potrebbero verificarsi.

Alcuni però litigano ancora per la questione del "sé" che può (a proposito - ora mi stanno venendo mille dubbi - ma si scrive "può" o "puo' " :eek:) o meno essere scritto con l'accento quando si tratta di pronome :rolleyes:
 

Danilis

Apprendista Florello
Grazia per questo post!
Adesso mi trovo in Italia. Sto all'isola d'Ischia - a Lacco Ameno.
è grande.
Non so come si digita "è" come maiuscola. Questa tastiera è strana.
Ciao
Marianna

Ciao Austriaca, la lettera corretta sarebbe questa "È". Tuttavia non la trovi sulla tastiera e sinceramente non so neanche come si possa fare a scriverla. Fai così: digiti la lettera "e" maiuscola (E) e ci aggiungi un'apostrofo "E'". Non è proprio corretto ma non importa, ci capiamo benissimo anche senza tutte queste regolacce :lol:
 

miciajulie

Fiorin Florello
:hands13::hands13: Bravo Danilis!!
Bella discussione. Apprezzo anche il modo in cui hai affrontato la questione! Poiché (e non poichè :lol::lol:) è più facile ricordarsi una regola se si conoscono i motivi per cui essa esiste, ecco qui come fare per sapere se su un monosillabo va o no l'accento.
Premessa: è ovvio che non ha molto senso accentare i monosillabi (se una parola è composta da una sola sillaba, l'accento non può che stare sulla stessa). Per questo motivo si accentano solo i monosillabi che hanno un doppio significato.
Esempio:
là avverbio di luogo si accenta per distinguerlo da la articolo determinativo femminile,
dà terza persona singolare del verbo dare si accenta per distinguerla dall'omonima preposizione,
qui, avverbio di luogo non si accenta perché non c'è bisogno di distinguerlo,
sta, terza persona del verbo stare, non si accenta per lo stesso motivo.....
Se ci si ricorda di questa semplice regola, non si può più sbagliare!!!
alla regola sfugge 'do': sia che lo si usi come prima persona indicativo presente verbo dare, sia che lo si usi come nota musicale non vuole l'accento!
 

Danilis

Apprendista Florello
e gli ho detto anziché ho detto loro? orribile ma moooolto comune
E' brutto ma è corretto, o no? :confuso: ho detto loro = "ho detto a gli" cioè a loro in questo caso. Quindi gli ho detto dovrebbe essere corretto anche se si potrebbe confondere per ho detto a lui ma si capisce dal contesto della frase che è a loro.

miciajulie ha scritto:
alla regola sfugge 'do': sia che lo si usi come prima persona indicativo presente verbo dare, sia che lo si usi come nota musicale non vuole l'accento!
Già su questo ho molti dubbi. il verbo dare, presente, indicativo, prima persona singolare, lo scrivo sempre come "" perché mi ricordo che lessi che si potrebbe confondere con la nota (una cosa assurda fra l'altro perché se così fosse allora dovremmo scrivere anche mì dice, sì dice).
Penso che comunque si possa scrivere in entrambi i modi. Qui dice che si può scrivere sia "do" che "dò" quando è alla prima persona singolare.
 
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