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Inutile discutere

RosaeViola

Master Florello
Questa è una frase, secondo me, che spesso viene usata a sproposito.
E' vero che delle volte discutere (nel senso di confrontarsi) non porti a nulla ma altrettanto vero è (a mio avviso) che nel confronto, da persone intelligenti anche se spesso sembra che si parli a vuoto, in realtà poi qualcosa di quel che è stato detto, alla fine rimane e diventa motivo di riflessione.
Il problema è, che al grido "Inutile discutere" si evita opportunamente di parlare, di confrontarsi e di discutere, anche, precludendo a sè stessi e agli altri, la possibilità di pensare e di crescere.
Spessissimo (soprattutto negli ultimi anni) mi sono ritrovata a rendermi conto, che anche nell'ambito del lavoro come nella vita, si evita di confrontarsi per relazionarsi agli altri in modo da poter offrire un'idea di sè, di essere persone carine nei modi e di essere buon carattere.
Ma da quando dire ciò che si pensa e confrontarsi significhi avere un brutto carattere?
Si deve essere una tappezzeria che va bene in tutte le stanze per avere un buon carattere?
Il risultato finale è che non si parla nemmeno più, non si conosce la persona che ci sta a fianco per giorni e giorni nell'ambito lavorativo, si evita di comunicare, perchè la comunicazione, alla fine, diventa un rischio e non si può certo incorrervi per non apparire pedanti.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola Ma da quando dire ciò che si pensa e confrontarsi significhi avere un brutto carattere? Si deve essere una tappezzeria che va bene in tutte le stanze per avere un buon carattere? Il risultato finale è che non si parla nemmeno più ha scritto:
Soprattutto in queste tre ultime riflesisoni mi ci ritrovo in pieno.
Essere sè stessi e voler comprendersi, confrontarsi nella sincerità sembra quasi, alle orecchie altrui, un attacco alla loro persona.
Io, a meno chè non mi trovo davanti persone particolarmente elastiche, evito, faccio anche da tappezzeria piuttosto, perchè insistere, equivale per me, a sprecar energia e svendersi, o meglio regalare qualcosa che vien passato per fango, quando invece è oro.

Viviamo nela menzogna, nel non esprimere davvero mai, quel che si pensa in realtà, ci educano fin da piccoli in questo senso, perchè stupirsi?
Paga l'ars oratoria, non la sincerità.
 

gigino67

Florello Senior
bhe io uso questa frase...inutile discutere.....quando vedo che la persona che sta di fronte a me...e' di coccio.....come si suol dire.

Insomma quando la persona che parla con me'.....e' assolutamente fuori di cervello e spara solo stro.nzate a ripetizione.

Sapessi quante ne ho incontrate nella mia vita.........
 

RosaeViola

Master Florello
Viviamo nela menzogna, nel non esprimere davvero mai, quel che si pensa in realtà, ci educano fin da piccoli in questo senso, perchè stupirsi?

River, io non mi stupisco. Mi indigno di fronte a questo. Forse io sono cresciuta in un contesto famigliare diverso e con un esempio diverso, ma ti assicuro che nei limiti del possibile e con i dovuti modi, cerco sempre di dire ciò che penso, impegnandomi al meglio per non ferire nessuno, ma senza svilire mai ciò che sono e che sento.

Paga l'ars oratoria, non la sincerità.

Essere sè stessi e voler comprendersi, confrontarsi nella sincerità sembra quasi, alle orecchie altrui, un attacco alla loro persona.

Su questo non ci sono dubbi...sono pienamente concorde.
Ma la domanda che mi viene sempre alla mente è...Perchè?


Io, a meno chè non mi trovo davanti persone particolarmente elastiche, evito, faccio anche da tappezzeria piuttosto, perchè insistere, equivale per me, a sprecar energia e svendersi, o meglio regalare qualcosa che vien passato per fango, quando invece è oro.

Ecco, invece io in questo fatto, non riesco a pormi in questo modo.
Ti spiego cosa voglio dire. Ho capito crescendo che non tutti hanno la stessa velocità di pensiero o la stessa capacità di elaborazione, cose per le quali necessitano di un tempo maggiore per ragionare e riflettere.
Allora tento sempre la comunicazione, tento sempre di spiegare, tento sempre il confronto.
Poi, magari, capisco che non è valso nulla, ma almeno ci ho provato.
In quanto allo svendersi, non mi sento mai così e tentare una comunicazione non credo lo sia mai.
Non sempre le persone con cui parliamo devono apprezzare quel che diciamo, semmai il fatto stesso che proviamo a dirlo.
 

RosaeViola

Master Florello
gigino67 ha scritto:
bhe io uso questa frase...inutile discutere.....quando vedo che la persona che sta di fronte a me...e' di coccio.....come si suol dire.

Insomma quando la persona che parla con me'.....e' assolutamente fuori di cervello e spara solo stro.nzate a ripetizione.

Sapessi quante ne ho incontrate nella mia vita.........

gigino, quello che fai tu è l'esempio estremo e posso essere d'accordo con te, ma il problema vero invece, è che questo atteggiamento delle volte diventa un meccanismo perverso che poi nel tempo si struttura e porta molte persone a non parlare nemmeno più, se non di facezie e futilità, o a non dire più ciò che pensa.
 
R

riverviolet

Guest
Non chiedevo a te perchè dello stupore, era una frase generica.
Se volessi che gli altri fossero sempre daccordo con me, con quello che dico o penso, non l'avrei chiamato confronto, nè comunicazione, ma dittatura :lol:

Comprendo anche il mio limite, non solo quello altrui, per cui posso essere io a non comprendee il punto di vista altrui, ma è bello poterlo esprimere.
Invece, quel che a me, appare sfibrante è, esprimere quel che penso, senza ritrovarmi a difendermi.
Io credo cher a volte sia proprio l'eventualità che alcune idee 'strambe' abbiano invece un senso a far scattar comportamenti di difesa.
Ad esempio, ricordo quando dissi che l'essere umano è abituato e non trova orribile veder gente che si picchia in una rissa, mentre grida allo scandalo di fronte ad un bacio o effusioni d'amore.
La mia osservazione aveva un senso, ma le reazioni sono state progressivamente sempre più irritate, alla fine mi sono pentita di aver promosso quell'osservazione. :(
 

RosaeViola

Master Florello
River, ma perchè pentirsi???
Non sei stata capita, il tuo discorso era molto più profondo rispetto alle persone che l'hanno ascoltato, ciò non significa che tu hai commesso un errore nel dirlo. Semmai è vero che certi ragionamenti non vengono amati quando si fanno alle persone.
E qui si focalizza di nuovo il punto...meglio i mio miao e in convenevoli asettici e fasulli, che un pensiero sentito...magari anche negativo, ma sentito, provato, vissuto con la pancia e non con la superficialità.
 
C

calla bianca

Guest
sapete che io su questo argomento ho una confusione incredibile....??
Io difficilmente riesco a starmene zitta e a non dire la mia, o ad intervenire in una discussione,ma spesso capita che rimango con l'amaro in bocca(come ha raccontato Sonia) e quindi spesso mi chiedo,saranno più furbi loro che non discutono, non dicono la loro e ti guardano in silenzio col sorriso stampato??
non so se mi sono spiegata......spesso mi capita di pensare che vorrei imparare,in molte occasioni, a starmene zitta e farmi i fattacci miei o tenermi per me le mie emozioni,perchè chi mi sta davanti magari non VUOLE capire....
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Secondo me è inutile discutere quando si hanno ben chiare le due posizioni e quando si ha ben chiaro che nessuno dei due intende cambiare la propria.
Mi è uscita detta il giorno di Natale quando il mio ragazzo e sua sorella si son messi a parlare di politica: rosso e nero senza sfumature. Al chè sapendo che si conoscono da una vita (è il caso di dire) e che non scendono dalle rispettive posizioni, mi sono chiesta "ma perchè ne parlano?" Che senso ha??

Per il resto, il confronto è sacrosanto.
 
T

teresatita

Guest
RosaeViola ha scritto:
Anch'io Teresa non sopporto questa frase, ma tu perchè non la reggi?

perchè vale sempre la pena discutere. A volte sarei portata anche io a pensare " questo è cretino che ci parlo a fare" (scusa la brutalità) ma poi mi rendo conto di peccare di superbia e allora cerco di farmi piccola e piccola e mettermi in discussione ogni volta
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
River, ma perchè pentirsi???

Perchè mi ritrovo poi in situazioni sgradevoli, perchè magari scendo in profondità a risalire ai motivi di questi comportamenti e pare che la gente si offenda perchè si sente attaccata o meglio, forse autoingannata, ma piuttosto che comprendere questo, attaccano me e/o chiunque li porti a riconoscere che alcune varianti alla vita siano possibili.

Mi chiedo, chi me lo fà fare?
Per anni, sono stata impopolare, la gente non la vuole sapere la verità, anche se, non è detto che la mia lo sia e forse, alla fine, si ha anche il diritto di non conoscerla.

Anni fà lavoravo come broker assicurativo, solo chè, in breve, venendo a conoscenza dei trucchi e trucchetti infami che le Compagnie assicurative e finanziarie adottano e che l'agenzia più che brokeraggio, intermediava a favore delle prime, invece di adeguarmi, è venuta fuori la mia natura.
Me ne andavo bellamente in giro a guardare i contratti assicurativi della gente, scoprendo i calli e mettendoli al corrente.
Non solo, alla fine, facevo anti-vendita, conoscendola così bene, (ho venduto per 15 anni) svelavo le tecniche e insegnavo le contromosse.

Sai quanta gente s'è incavolata e mi dava contro, accusandomi di voler portare acqua al mio mulino, anche se, era palesemente fasullo, visto che non chiudevo alcun contratto in mio favore?

E sai il perchè? Perchè molta di questa gente era stata fregata, dal cognato, dal cugino, dal fratello, dall'amico pluriennale, che magari nemmeno lui, sapeva quel che aveva appioppato.
(Sai com'è, queste agenzie ti dicono che per vendere bene e per far bene il tuo lavoro devi credere in quel che vendi e i primi acquirenti sono i famigliari e gli amici, parti da loro per formarti il portafoglio, così quando ti rendi eventualmente conto delle schifezze che gli hai fatto acquistare, ti senti troppo di schifo per ammetterlo e non ti tiri certo indietro).

Alla fine, io ci ho gudagnato travasi di bile, mi sono rovinata il lavoro e non ho guadagnato nulla, anzi, ho rifiutato di chiudere un contratto vita, con un mio amico d'infanzia che nel frattempo è diventato miliardario, perchè avrei dovuto mentirgli su una quisquiglia di un certo peso futuro.
Ho rinunciato a diversi milioni in percentuale e lo rifarei, perchè comunque non mi pento di aver agito in questo modo, però non è valso nemmeno ad aprire gli occhi ad una marea di gente.

Il capo agenzia, l'amministratore delegato un gioro mi dice: 'sei da sposare, ma sei una pessima venditrice perchè sognatrice, la gente vuole le tue bugie, si sente meglio così; ora, che te ne fai della tua sincerità? Non hai aiutato te stessa e non hai aiutato loro, mentre gente conmeno scrupoli mantiene la propri famiglia e da lavoro a tanta gente'.

Allora, prima di aprire bocca e lasciar correre quel che penso, valuto bene chi ho di fronte.
 

decky

Florello Senior
Per natura discuto,discuto e discuto ancora.....mi rendo conto però che a volte sarebbe meglio tacere,sia per un senso di diplomazia o furbizia che purtroppo mi mancano,sia perchè a volte non ne vale davvero la pena.....
 

sdra2

Giardinauta Senior
calla bianca ha scritto:
spesso mi chiedo,saranno più furbi loro che non discutono, non dicono la loro e ti guardano in silenzio col sorriso stampato??

Io quelli che fanno così non li sopporto:burningma
Quelli che non dicono nulla (o dicono "sìssì ")... e si capisce benissimo che invece la pensano diversamente... e ti guardano sorridendo e sembrano pensare:"questa qui poverina non c'arriva".

Sono peggio di quelli che dicono che è inutile discutere: almeno questi ultimi hanno il coraggio di dire chiaramente che non sono d'accordo (anche se non sono disposti ad ascoltare altre opinioni).

Ecco: a me piace la sincerità! Preferisco uno s.tronzo sincero che uno gentile ma bugiardo!
 

RosaeViola

Master Florello
Quelli con l'aria da compatimento, fanno sclerare anche me...Ci sono occasioni in cui, di fronte a certi soggetti (ed io ne ho uno di questi che gravita nel mio nucleo famigliare) non vedo più...non dico che vedo rosso, proprio non ci vedo più e potrei compiere gesti di cui poi pentirsi...insomma mi vien voglia di metter loro le mani in faccia...:ros:

Ma anche con questa persona ho imparato a contare prima di sbottare e di continuare imperterrita a parlare.
La tecnica che usano queste persone è quella di umiliare per tapparti la bocca, assumendo quell'aria di sufficienza, di compatimento e di sberleffo che fan sentire male. Beh, credetemi, non c'è niente di peggio che aver certezza di ciò che si dice e di non farsi intimidire o infuriare...alla fine cedono loro.

In quanto a ipocrisia, trovo che i rapporti umani siano sempre più pregni di questa cosa immonda che è la falsità, così come trovo che sempre più si viva di formalismi e di superficialità.

Però, è inutile discutere...vero?
 

RosaeViola

Master Florello
Allora, prima di aprire bocca e lasciar correre quel che penso, valuto bene chi ho di fronte.

Sonia, in questo sono perfettamente d'accordo con te.

Sul vendere, invece, sfondi una porta aperta...:lol:
Non riuscirei mai a vendere se non fossi convinta della bontà del prodotto...e se dovessi farlo per mangiare, credo che mi avvelenerei la vita.
Quindi, ti capisco appieno.
 

RosaeViola

Master Florello
calla bianca ha scritto:
sapete che io su questo argomento ho una confusione incredibile....??
Io difficilmente riesco a starmene zitta e a non dire la mia, o ad intervenire in una discussione,ma spesso capita che rimango con l'amaro in bocca(come ha raccontato Sonia) e quindi spesso mi chiedo,saranno più furbi loro che non discutono, non dicono la loro e ti guardano in silenzio col sorriso stampato??
non so se mi sono spiegata......spesso mi capita di pensare che vorrei imparare,in molte occasioni, a starmene zitta e farmi i fattacci miei o tenermi per me le mie emozioni,perchè chi mi sta davanti magari non VUOLE capire....

Calla, la comunicazione fra esseri umani non è mai un letto di rose e spesso si rimane con l'amaro in bocca...ma l'alternativa (tacere) è davvero meglio? O meglio sarebbe cercare di affinarla sempre di più e riuscire a raggiungere con le parole (che se sono supportate dai gesti è anche meglio) quante più persone incontriamo?

Questi loro di cui parli, forse non sono furbi, forse hanno solo affinato la capacità di difendersi dalla loro non capacità di relazionarsi agli altri.
Spesso sono persone che non riescono a confrontarsi e sono quasi sempre i primi ad esprimersi però, emettendo un giudizio sul tuo operato.
Non dicono mai ciò che pensano veramente perchè temono il contraddittorio ma sono abilissimi nello schierarsi. Se poi sono anche invidiosi del fatto che tu lo sappia fare, beh, saranno i primi ad affondare un coltello che qualcun altro ha piantato sommariamente nel tuo fianco.

Ma tacere non paga. Paga imparare a dire. Paga imparare a capire che cosa dire e come dirlo, paga usare la comunicazione per raggiungere anche questi.
Gli schermi nella comunicazione ci vogliono...eccome se ci vogliono, ma non devono essere chiusure totali, bensì protezioni.
 

RosaeViola

Master Florello
Ecco: a me piace la sincerità! Preferisco uno s.tronzo sincero che uno gentile ma bugiardo!

Sandra...parole sante.

Peccato che la massa, invece, preferisca la personcina "carina" (altro termine abusato che non reggo più) che liscia e non fa storie alla persona che ti porta a ragionare, che induce a guardarsi dentro, che mette di fronte a sè stessi.
Sullo s.tronzo poi, ci sarebbe da discutere per giorni.

Cos'è che fa diventare s.tronza una persona agli occhi degli altri?
La capacità e la forza di dire ciò che pensa?
Il come lo dice?
Il fatto che sia fumantina e si inca.zzi come una biscia?
Il fatto che si infervori quando discute?
La capacità di mettere a nudo i lati negativi di qualcuno?

Io sono cresciuta pensando che gli s.tronzi fossero persone di malanimo, dedite all'elargire cattiverie gratuite al mondo e la penso ancora così...il mondo, invece, credo dia un significato diverso a questa parola...
 

RosaeViola

Master Florello
Scatolina ha scritto:
Secondo me è inutile discutere quando si hanno ben chiare le due posizioni e quando si ha ben chiaro che nessuno dei due intende cambiare la propria.
Mi è uscita detta il giorno di Natale quando il mio ragazzo e sua sorella si son messi a parlare di politica: rosso e nero senza sfumature. Al chè sapendo che si conoscono da una vita (è il caso di dire) e che non scendono dalle rispettive posizioni, mi sono chiesta "ma perchè ne parlano?" Che senso ha??

Per il resto, il confronto è sacrosanto.


Scat, ma forse è proprio solo che a loro piaccia confrontarsi.
Poi va sempre considerato che per fortuna molte persone sono capaci di evolvere. Il confronto aiuta l'evoluzione e poi, anche se in minima parte, anche se solo superficialmente, una discussione, anche animata, specie fra persone che si vogliono bene e quindi che non danno una valenza negativa ad una discussione, io trovo che porti sempre a qualcosa.
 
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