Buongiorno a tutti, vi scrivo nonostante la mia recente arrabbiatura dopo essere andato ad ispezionare la mia cascina in alta montagna, ho due problemi di fondo:
- la mia cascina è ricavata all’interno di un antico roccolo per la caccia degli uccelli (in disuso da 50 anni) che è composto da 200 piante di faggio, una trentina di sorbo dell’uccellatore, 240 metri di siepe di bosso e da una ottantina di abeti Rossi che delimitano il confine della proprietà che si estende per 12000 mq. circa 20 anni fa i miei genitori hanno deciso di recintare tutto il perimetro (a più riprese) con una rete alta 2,20 metri incastrata dentro il cemento. Avevano deciso ció visto che per mantenere il roccolo e per potare tutte le piante e le siepi (le quali ci portano via 4 giorni di lavoro ogni 3 mesi) mio padre ci aveva messo la sua vita e gli seccava particolarmente che i cacciatori entravano a cacciare la moltitudine di faine, volpi, scoiattoli e lepri (peraltro lasciavano i bossoli sul terreno) e che i cercatori di funghi entrassero a raccoglierli vista la grande quantità di porcini che crescono sotto i faggi. Il problema è che durante una mia vista così per caso alla cinta perimetrale, noto che su un abete che passa fuori dalla recinzione (a circa 30 cm) sono presenti dei pioli incastrati letteralmente all’interno del tronco e anche qualche piastra Metallica sulla recinzione nascosta dalle fronde dell’abete. È proprio una scaletta nascosta per aggirare la recinzione. I miei sospetti furono fondati quando una notte incontrai un cacciatore io rimasi li a dormire e fui svegliato del cane da caccia, dopo aver ripreso verbalmente il cacciatore, lui mi disse che erano 50 anni che veniva li a cacciare e che non aveva intenzione di smettere. Dopo quell’avvenimento misi del filo spinato sulla rete ma nonostante ciò il mio golden retriver jack, dopo un paio di mesi rimase incastrato dentro una tagliola!!!! Ora cosa posso fare per evitare che i cacciatori continuino a venire?
- il secondo problema è più semplice: noi siamo soliti passare in cascina quasi tutti i weekend, ma quest’anno con la scusa del Covid ci sono potuto salire solo in due occasioni e allora il vicino di cascina, il quale non possiede acqua potabile ha pensato bene di rubarmi la mia, (infatti io per avere acqua potabile ho chiesto al comune se potevo installare una piccola pompa a gasolio in prossimità della malga sottostante il roccolo Ove arriva l’acqua potabile dell’acquedotto e una volta ricevuto il si ho installato quest’ultima e ho steso un tubo di pvc che arrivava alla mia cascina) il comune mi ha fatto installare un contatore e infatti pago come a casa ma il vicino a metà percorso, ha interrotto il tubo e ne ha inserito un secondo (oltre al mio) con la valvola a sfera così che anche lui adesso ha acqua potabile gratis! Io gliel’ho subito smontato e sono andato a parlargli pretendendo il rimborso di almeno il 5% della bolletta (simbolico) lui mi ha risposto a malo modo dicendo che non ne sapeva niente e che la storia del tubo me la ero inventata io. Allora ho agito legalmente e lui per rappresaglia mi ha versato acqua all’interno del serbatoio del gasolio gustandomi e facendo arrugginire la pompa, però di ció non ho prove materiali per accusarlo. Io ho documentato tutto ma non sono certo di quanta acqua abbia usufruito e di conseguenza mi ha detto il suo avvocato che non posso pretendere nulla è giusto ció?
Grazie mille e scusate la lunghezza del messaggio!!!
- la mia cascina è ricavata all’interno di un antico roccolo per la caccia degli uccelli (in disuso da 50 anni) che è composto da 200 piante di faggio, una trentina di sorbo dell’uccellatore, 240 metri di siepe di bosso e da una ottantina di abeti Rossi che delimitano il confine della proprietà che si estende per 12000 mq. circa 20 anni fa i miei genitori hanno deciso di recintare tutto il perimetro (a più riprese) con una rete alta 2,20 metri incastrata dentro il cemento. Avevano deciso ció visto che per mantenere il roccolo e per potare tutte le piante e le siepi (le quali ci portano via 4 giorni di lavoro ogni 3 mesi) mio padre ci aveva messo la sua vita e gli seccava particolarmente che i cacciatori entravano a cacciare la moltitudine di faine, volpi, scoiattoli e lepri (peraltro lasciavano i bossoli sul terreno) e che i cercatori di funghi entrassero a raccoglierli vista la grande quantità di porcini che crescono sotto i faggi. Il problema è che durante una mia vista così per caso alla cinta perimetrale, noto che su un abete che passa fuori dalla recinzione (a circa 30 cm) sono presenti dei pioli incastrati letteralmente all’interno del tronco e anche qualche piastra Metallica sulla recinzione nascosta dalle fronde dell’abete. È proprio una scaletta nascosta per aggirare la recinzione. I miei sospetti furono fondati quando una notte incontrai un cacciatore io rimasi li a dormire e fui svegliato del cane da caccia, dopo aver ripreso verbalmente il cacciatore, lui mi disse che erano 50 anni che veniva li a cacciare e che non aveva intenzione di smettere. Dopo quell’avvenimento misi del filo spinato sulla rete ma nonostante ciò il mio golden retriver jack, dopo un paio di mesi rimase incastrato dentro una tagliola!!!! Ora cosa posso fare per evitare che i cacciatori continuino a venire?
- il secondo problema è più semplice: noi siamo soliti passare in cascina quasi tutti i weekend, ma quest’anno con la scusa del Covid ci sono potuto salire solo in due occasioni e allora il vicino di cascina, il quale non possiede acqua potabile ha pensato bene di rubarmi la mia, (infatti io per avere acqua potabile ho chiesto al comune se potevo installare una piccola pompa a gasolio in prossimità della malga sottostante il roccolo Ove arriva l’acqua potabile dell’acquedotto e una volta ricevuto il si ho installato quest’ultima e ho steso un tubo di pvc che arrivava alla mia cascina) il comune mi ha fatto installare un contatore e infatti pago come a casa ma il vicino a metà percorso, ha interrotto il tubo e ne ha inserito un secondo (oltre al mio) con la valvola a sfera così che anche lui adesso ha acqua potabile gratis! Io gliel’ho subito smontato e sono andato a parlargli pretendendo il rimborso di almeno il 5% della bolletta (simbolico) lui mi ha risposto a malo modo dicendo che non ne sapeva niente e che la storia del tubo me la ero inventata io. Allora ho agito legalmente e lui per rappresaglia mi ha versato acqua all’interno del serbatoio del gasolio gustandomi e facendo arrugginire la pompa, però di ció non ho prove materiali per accusarlo. Io ho documentato tutto ma non sono certo di quanta acqua abbia usufruito e di conseguenza mi ha detto il suo avvocato che non posso pretendere nulla è giusto ció?
Grazie mille e scusate la lunghezza del messaggio!!!