Echinodorus
Maestro Giardinauta
L’amico cui mi riferisco era Duke: il mio amatissimo pastore tedesco che ormai non c’è più da due anni, morto per epilessia, complicata da “Leishmaniosi”. Che dire di lui: era bello, buono, bravo ed affettuoso: Era sempre con noi, e pur di starci vicino era disposto ad affrontare anche situazioni che non gradiva, come andare in barca, nuotare o farsi lunghi viaggi in un angolino del bagagliaio. Ero “ la sua mamma” ed i miei figli i “ suoi fratelli”. Poi, nel dicembre del 2000, gli è stata diagnosticata la leishmaniosi, una malattia che viene trasmessa da un insetto infetto ( come la zanzara per la filaria) ma molto più piccolo di una zanzara, detto volgarmente “ pappatacio” e la cui incubazione può variare da pochi mesi fino a tre anni e oltre. Sino a quel momento non avevo mai sentito parlare di quella malattia, che non ha vaccini, ma solo prevenzione. Purtroppo ora ne so abbastanza!!! Non è rara come credevo, anzi in Italia ci sono zone dove è endemica, località di villeggiatura dove ognuno di voi questa prossima estate potrebbe soggiornare con il proprio cane e rischiare il contagio. Non voglio fare del “ terrorismo” o causare panico ingiustificato, ma solo informarvi e portare alla vostra conoscenza ciò che avrei voluto saper anch’io prima che il mio Duke si ammalasse. Questo dovrebbe essere compito dei veterinari che oltre a raccomandare le vaccinazioni contro la filariasi, dovrebbero informarvi di questa malattia, che spesso non ha esito letale, ma da cui il vostro cane non guarirà più. Faccio questo in memoria del mio amico, perché quando ho saputo che si era ammalato al mare, avrei voluto tappezzare tutto il paese ( avrei dovuto tappezzare quasi tutta la provincia) di volantini ed avvisare tutti gli ignari possessori di cani cosa potevano rischiari i “ loro amici”.
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