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Il principio della margotta

Elbande

Aspirante Giardinauta
Premetto che ho tentato di cercare in rete le risposte alla mia domanda, che di fatto è:

la margotta non può essere applicata su un ramo reciso?

mi spiego: in linea di principio quella della margotta è una tecnica che sfrutta l'interruzione dei canali di alimentazione della pianta che si trovano nello strato di "cambio" ( correggetemi se sbaglio ) quindi di fatto non essendoci in ogni caso nutrimento che "sale" alle foglie per la fotosintesi questa sviluppa in fretta e furia radici avventizie per sopperire a tale mancanza.

Procedendo per logica ( deformazione professionale in quanto informatico, ma si sa che la logica misto ignoranza in materia tante volte non ci piglia :D ) mi vien da dire che se prendo un ramo interessante, lo taglio e dopo averlo interrato o mantenuto in zona umida, lo margotto nel punto che mi interessa dovrei ottenere lo stesso risultato, no?

già... no mi verrebbe da dire, altrimenti tutti lo farebbero d'altro canto. quindi, perchè no?

magari sarà una domanda banale ma vi chiedo un po di pazienza.

Grazie a tutti per le risposte.
 

GORLA

Florello Senior
magari...funziona...ma di che pianta hai intenzione di margottare?il ramo che tu vorresti tagliare per mia esperienza .finche a linfa nel suo braccio sembra che sia radicato.ma poi non e cosi.per la riuscita deve essere attacato alla mamma,per certe alberi.ci vuole un po di mesi prima che radichi nella caramella ...della margotta.pensa che io di un cigliegio.una a rifatto il callo,un altra non ho avuto pazzienza di aspettare che facesse piu radici lo tagliata troppo presto .risultato zero,poi la tecnica e di tagliare poco alla volta dalla madre...e dipende dalla grandezza del ramo...non so se sono stata chiara... ciao anna io sono qui se mi devi chiedere qualcosa ....
 

Elbande

Aspirante Giardinauta
è un ramo d'acero rosso.
Sarà spesso 3 cm e ci vedo proprio un bel bonsai a cascata.

Solo che sta a casa di un'amico, che abita un po lontano da me e mi scoccia chiedergli di stare li ad inumidirlo con l'acqua ecc ecc. quindi mi chiedevo se fosse stato possibile farlo...
 

GORLA

Florello Senior
ascolta se usi..naturalmente ormone e sfagmo,rimane umido per un bel po.....legando bene sottoe sopra ..ci vai i tanto in tanto....poi il tuo amico cosa li costa con una siringa farle una punturina di acqua ....
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao Elbande,
io credo che non funzionerebbe su rami recisi perché in effetti nella margotta i nutrienti salgono fino alle foglie, che non mostrano mai segni di appassimento. La risalita avviene attraverso canali profondi che non vengono interessati dall’asportazione della corteccia. Lo scortecciamento interrompe solo i vasi superficiali di discesa della linfa e il ristagno provoca l’emissione delle radici perché la zona interessata è umida e al buio. In agricoltura, sui fruttiferi, si pratica a volte lo scortecciamento anulare dei rami che dovrebbero essere eliminati in futuro per aumentare la dimensione dei frutti, data proprio dalla aumentata disponibilità della linfa.
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
ascolta se usi..naturalmente ormone e sfagmo,rimane umido per un bel po.....legando bene sottoe sopra ..ci vai i tanto in tanto....poi il tuo amico cosa li costa con una siringa farle una punturina di acqua ....
D'accordo con Gorla, in fondo si tratta di bagnare solo a distanza di parecchi giorni e con una siringa grossa è questione proprio di un attimo
 

Elbande

Aspirante Giardinauta
E ora credo sia il caso di passare dalla teoria alla pratica....

Ho una piccola Zelkova Nire che comprai 2/3 mesi fa all'IKEA ( tra l'altro è stata lei che mi ha acceso la lampadina della passione per i bonsai, quindi qualche merito glielo dobbiamo riconoscere ) e dopo un'immediato rinvaso con 80% akadama + 20% ho cominciato a far pratica di potatura e legatura.

La pianta ha risposto benissimo al rinvaso e alle potature ( forse un po esagerate col senno del poi )crescendo rigogliosa e buttando nuovi rami.

Ora il mio progettino prevede di raddrizzare il tronco che presenta una curvatura alla base in modo da sfruttare il bivio formato dai 2 rami principali.

L'idea è quella di una scopa rovesciata.

per eliminare quella curvatura ho pensato ad una bella margotta per ottenere nuove radici a raggiera ( si spera ). pensavo di scortecciare circa 1 cm di corteccia sulla curva per far si che le radici spuntino alla base della parte dritta.

http://img401.imageshack.us/img401/8788/img0735z.jpg
http://img22.imageshack.us/img22/5100/img0738f.jpg
http://img15.imageshack.us/img15/2973/img0740ise.jpg

Andando brevemente oltre la margotta per la parte aerea legherei con del fil di ferro plastificato i ramoscelli freschi appena spuntati, in modo da impostare correttamente lo stile per procedere poi con le pinzature.

Oppure ci sono tecniche alternative per piegare quella curvaccia?? un tirante??
 

GORLA

Florello Senior
ma il rinvaso lo hai fatto ora? io direi che se la risposta e si,non credo che tu possa subito dopo fare una margotta ,per quel che so io ,dovresti farla riprendere bene,pero magari mi sbaglio,io so che quando si deve cambiare il fronte di un bonsai gia impostato si mette in un grande vaso si fa riprendere e poi si procede.ma vedrai che ora arrivano gli esperti ..ma riguardandola non mi sembra che tu non possa correggerla con un rinvaso ,e posizionandola in piedi ,e una tecnica che o visto fare ,ma non so spiegre ,ora cerco il libro..ciao anna
 
Ultima modifica:

Elbande

Aspirante Giardinauta
il rinvaso è di 2/3 mesi fa, la pianta ha riposto in maniera eccellente alle potature ed ora vorrei raddrizzarla. se non erro ho vito tipi di legatura in cui si appoggia una barretta di metallo ai 2 capi della curva e centralente con un tirante si addrizza la pianta... attendo notizie!!!

grazie anna
 
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