Mi piace questo vostro modo di discutere.
A Giardiniere Matto dico però che mettersi a disegnare le proprie idee per prepararsi a metterle in pratica, non è più purtroppo una abitudine diffusa e per quello che vedo dal mio punto di vista, ancor meno per gli adolescenti.
Non è purtroppo un complimento, perché credo che dovrebbe essere la normalità, che dovremmo far così tutti, ma non tutti ne siamo capaci, non tutti siamo in grado di metterci nelle condizioni necessarie: un vero peccato.
Non credo però che questo suo modo di agire dimostri che non sai aspettare, ma semmai che mentre aspetti non vuoi stare con le mani in mano e ti prepari come ti è possibile fin da ora. Credo che questo sia un ottimo esempio che tu dai a tutti e che sarebbe un esempio da adottare.
Ciò che ho scritto riguardo l'abbandonare i bonsai veri a favore di quelli ad acquerello era una mia voluta esagerazione che speravo strappasse una risata, ma invece sono stato confuso per una persona seria ed allora non ha fatto ridere (ci riproverò).
Se non hai bonsai, ma solo "qualche margotta" vuol dire che stai dedicandoti più alla parte "formativa", alla "gavetta" e rimandi l'eventuale capriccio di un acquisto. Credo che chiunque non salta questi passi, oltre a conoscere alcuni aspetti che io trovo davvero affascinanti, impari dalle piante qualcosa che è spesso ignorato da chi ha bonsai molto più belli di quelli che forse un giorno avremo noi.
Raccolgo volentieri il tuo invito a "sfidarci" nel disegnare o nell'abbozzare dei disegni oppure opere d'arte sui bonsai che abbiamo in mente. Non so quando, ma l'idea che ho suggerito scherzando ce l'ho davvero e non mi abbandona.
A Figliadellaluna devo dire solo che avendo letto ciò che ho scritto sopra avrà capito che sono perfettamente d'accordo con lei e che le riconosco di aver scritto su questo modo di "aspettare" gli stessi elogi che anche io ho scritto, a significare che lei dedica una certa attenzione ai pensieri degli altri.
Molti di noi invece che prepararsi preferiscono aumentare il numero di piante "cavia" per avere un maggior numero di probabilità di successo, ma secondo me il proprio successo lo si deve costruire e non attendere che sia esso a sceglierci.
Gennaro, mi rendo conto di essere un po' noioso, ma sono d'accordo anche con ciò che scrivi tu. Dobbiamo comunque ammettere tutti, che non c'è miglior modo di affrontare la "pratica" che dopo un po' di esercitazione, di simulazioni, di studio e di discussioni. In inverno c'è poco altro che si possa fare per prepararsi, se non procurarsi il necessario per ciò che intendiamo fare, leggere e guardarci qualche filmato di esempio.
Sarebbe un po' presuntuoso e pericoloso per le piante, se affrontassimo la pratica senza la dovuta preparazione. Se alla preparazione indispensabile, teorica e tecnica, aggiungessimo tutti (io per primo) anche un po' di quella stilistica non guasterebbe e magari perderemmo meno tempo in seguito. Penso che anche tu lo faccia tanto o poco.
Un saluto a tutti