Mica mi aspettavo tutto sto fermento... ho scatenato il vespaio senza volerlo!
Dopo aver letto tutto, ho qualcosa da dire.
1. Lo schifo e la rabbia sarebbero stati identici chiunque fosse stato il ladro farabutto, anzi, visto che gli zingari ritengono che rubare argento o perle porti male, e per essere sicuri hanno lasciato anche l'oro bianco, meglio che siano stati loro e non altri, che si sarebbero fregati tutto.
2. Personalmente non ho nulla contro i nomadi, anzi, poco lontano da casa mia c'è un campo, che è stato lì per parecchi anni, ed attualmente è in fase di smantellamento (per loro scelta, nessuno li manda via), che dovrebbe essere portato ad esempio a tutti i nomadi che rifiutano l'integrazione. In questo campo vivono una trentina di persone ad occhio e croce, hanno dei servizi igienici a norma, allevano galline, ci sono alcuni cani, e gatti. Tutte le donne lavorano regolarmente, una fa l'insegnante di danze popolari in una scuola di ballo, un'altra lavora per un'impresa di pulizie,le altre non saprei precisamente, ma so che sono persone a posto, sono cordiali, salutano, e col loro lavoro mantengono le loro famiglie, mariti compresi, mandano i figli a scuola. Vivono nel loro campo, seguono le loro usanze, non danno fastidio a nessuno e nessuno ha mai dato loro fastidio, sono tollerati senza problemi, perchè non causano problemi. Fino ad ora, i furti nelle case sono stati una rarità in questa zona, per cui nessuno si preoccupava di avere cassaforti e finestre blindate. Ora se ne stanno andando,e la protezione che operavano sulla zona è svanita, altre famiglie allungano le loro grinfie su quello che prima era il loro territorio, e i furti sono decuplicati in pochi giorni. E' inutile dire, che il comportamento dei nuovi arrivati instaurerà presto un clima di odio nei loro confronti.
3. Nel link che è stato citato, si afferma che i nomadi non concepiscono la proprietà privata, questo non è affatto vero, ho visto con i miei occhi due uomini (che sono il vero problema di queste comunità) azzuffarsi per un paio di pantaloni presi alla caritas.
4. Non sono del tutto d'accordo con chi afferma che non si può pretendere che i nomadi cambino le loro abitudini perchè accettano degli alloggi dal comune. I nomadi sono prima di ogni altra cosa un popolo di mercanti, e conoscono molto bene il concetto di prezzo e di scambio, possono quindi accettare benissimo che il prezzo da pagare per avere un tetto sopra testa o anche semplicemente un posto dove stare, sia quello di obbedire alle leggi basilari della comunità stanziale con cui dividono il territorio, non fosse altro che per una questione di buon senso e leggi naturali (vince il più forte, e loro sono deboli se si isolano).
5. Io non credo che chi ruba meriti di morire, ma la galera sì accidenti! A parte i gioielli, in verità pochi, che si son portati via, hanno preso mille euro in contanti, che servivano a pagare il dentista, e che corrispondono a due mesi di lavoro per me, due mesi passati a ricevere insulti per aver chiesto la disponibilità a fare un sondaggio al telefono, e che ora saranno già stati spesi tutti in superalcolici destinati ad alimentare la spregevole sbronza di un fannullone, che sta tutto il giorno a grattarsi le castagne mentre i suoi figli e la loro madre sgobbano per mantenerlo. Che dire, l'insulto peggiore che potessi sentire! E poi c'erano i risparmi dei miei, in sterline d'oro, prese con sacrifici non indifferenti per lasciarle a me e mia sorella.
6. Ringrazio per l'incoraggiamento di chi mi dice che forse ritroveranno la refurtiva, ma nutro scarse speranze in proposito.
7. Per quanto non condivida affatto il punto di vista di chi dice "ucciderne uno per tenere lontano gli altri", sono persuasa del fatto che se io o qualcun altro fosse stato in casa, quei delinquenti si sarebbero facilmente trasformati in assassini, e in quel caso sarebbe stata legittima difesa.
8. Sapete in verità qual'è la conseguenza più grave di quello che mi è accaduto? Stamattina, mentre mi facevo un bagno caldo per cercare di rilassarmi un po', sento dei rumori....sono saltata fuori dalla vasca ancora tutta insaponata, ho infilato l'accappatoio e sono uscita lentamente dal bagno con la bomboletta della lacca per capelli puntata verso l'ipotetico nemico. Avevo i capelli dritti, nonostante la schiuma dello shampo. Poche volte in vita mia mi sono sentita in pericolo, ma una sensazione così persistente non l'avevo mai provata, e mentre percorrevo il corridoio ripassavo mentalmente la collocazione del ceppo coi coltelli da cucina.
Alla fine non era niente, i rumori erano immaginari.
9. Mentre vi sto scrivendo, e sono le 23.36, ha squillato il telefono (strana come ora no?), ho risposto "pronto, chi è?" dall'altra parte solo silenzio...
Anche questa notte la passerò in bianco...