garofano
Maestro Giardinauta
non sto parlando di supereroi dei fumetti,ma di persone vere,che ci circondano,ci vivono accanto eppure non hanno nulla e contano ancora meno:i "barboni".Io vado a fare la spesa al Mercato di Piazza Vittorio,un mercato storico di Roma che si trova in un quartiere quasi centrale,dalle parti della Stazione Termini.E' un quartiere in vero stile umbertino,ci si respirerebbe un'aria ottocentesca.La piazza è molto bella,ha al centro un grande giardino pubblico rimesso in ordine ed è circondata sui suoi quattro lati da un bel portico,ottimo per passeggiarci nei giorni di pioggia.Questo portico è un estremo precario rifugio per queste povere persone.Io vado al mercato al mattino presto,prima del lavoro,e alle sei di mattina vedo buttati sui cartoni quelli che sembrano fagotti di stracci...e invece sono persone addormentate.Una volta ne ho visto uno che mi ha spezzato il cuore:con i cartoni si era organizzato un simulacro di camera da letto,con tanto di comodino e una specie d'armadio.In quei tentativi di arredo si leggeva un rimpianto per una vita normale da cui proveniva e la lotta per mantenere la propria dignità.M'immagino le loro notti al freddo,perchè anche d'estate puo' fare freddo se stai all'aperto,anche se meno pungente che l'inverno,mi immagino i loro bisogni quotidiani,quelli minimi,che diventa un ulteriore problema gestire,perchè nei bar,per usufruire della toilette devi comunque consumare,idem per i bagni pubblici o i diurni,a meno che non vai alla Caritas,ma anche li' ci sono regole. Mi è capitato di parlarci,e sono venuta a conoscenza di storie tristi e disperate,e capita di scoprire che queste persone vestite di stracci,ci sono persone che hanno cultura,un titolo di studio,ma nelle quali la vita,con i suoi dolori e i suoi guai, ha causato una frattura interna,per cui non ce la fanno veramente più,non riescono a trovare senso in nulla,riescono a stento a respirare.E il "bello"è che a finire in mezzo alla strada basta un niente,la perdita del lavoro,uno sfratto,la separazione coniugale,per cui devi mantenere l'altro e gli eventuali figli e non ce la fai.la crisi,poi,sta facendo del suo in tal senso.A volte,alla fine,impazziscono,specialmente se hanno problemi latenti,oppure sono dei malati mentali che le famiglie scaricano in strada perchè non se ne occupano:"Prodezze"della legge Basaglia,e di tutte le leggi italiane,che fanno grandi enunciati d'intenti senza predisporre i mezzi idonei per attuarle.Per fortuna esistono le associazioni di volontariato,che qualcosa fanno,ma le istituzioni se ne fregano altamente.e questo non è da paese che si definisce civile.
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