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giardino o terrazzo?

linda

Giardinauta
Quando vedo le foto dei terrazzi belli e fioriti mi viene voglia di averne uno, (ho un piccolo giardino) forse sono pensieri da principiante, ma mi sembra più versatile, si possono spostare i vasi e creare gli accostamenti "postumi", non c'è bisogno di conoscere all'atto della semina l'ampiezza e l'altezza delle future piante.... E' anche vero che il giardino anche piccolo, suggerisce un'idea naturale perchè non ha la pavimentazione.... Voi che ne dite?
lolflower.gif
 

Oleander

Guru Giardinauta
linda ha scritto:
Quando vedo le foto dei terrazzi belli e fioriti mi viene voglia di averne uno, (ho un piccolo giardino) forse sono pensieri da principiante, ma mi sembra più versatile, si possono spostare i vasi e creare gli accostamenti "postumi", non c'è bisogno di conoscere all'atto della semina l'ampiezza e l'altezza delle future piante.... E' anche vero che il giardino anche piccolo, suggerisce un'idea naturale perchè non ha la pavimentazione.... Voi che ne dite?
lolflower.gif

ti posso solo dire che il giardino...è un passo in più rispetto al terrazzo, io da un anno a questa parte son passato da una casa con terrazzo (40 mq.) ad una casa con giardino (300mq.) e terrazzo (50 mq)...ci lavoro tanto ma proprio tanto e pian piano si costruiscono idee e si aggiungono esperienze...ma il giardino è molto faticoso....se poi non contento ci aggiungo anche l'orto !!!:martello2
 
D

dbs_angel

Guest
Anche io sono d'accordo, il giardino è sicuramente migliore di un balcone per le piante..e poi anche se non pianti i fiori in maniera perfetta, anche se alla fine non verrà un giardino inglese, l'importante è godersi lo spettacolo della natura...:D
 

ciaseta

Florello Senior
ci sono i pro e i contro e sono da valutare bene....

personalmente, col poco tempo che ho, due balconi bastano ed avanzano.... perchè il giardino costa molto più tempo e fatica anche se credo che le soddisfazioni siano tante di più! :)
anche se ogni tanto certe foto mi fanno venire una voglia... :D
 

aulenta

Giardinauta
concordo con ciaseta, anch'io ogni tanto sogno un giardino a occhi aperti, ma obiettivamente a me i balconi mi bastano e avanzano, sia come impegno che come gratificazioni.
I giardini hanno indubbiamente un potenziale maggiore ma richiedendo maggiore impegno e soldi, aumenta il rischio di non riuscire a starci dietro (per motivi di tempo e/o mancanza adeguata di "fondi") e invece di quegli splendidi giardini da sogno che ci immaginiamo viene fuori un appezzamento spelacchiato (cosa che accade puntualmente con i giardini dei miei vicini). :( A volte li guardo e penso: "ah, avessi io quel giardino che ci potrei fare..." poi penso che per il destino è stato saggio perchè considerato il mio ideale di giardino non potrei curarlo come vorrei, perchè oltre ai soldi richiederebbe un impegno a tempo pieno, e dovrei togliere tempo a tante altre cose che onestamente non sono affatto meno importanti (il che mi sembrerebbe sbagliato già per principio) oppure alla lunga lo abbandonerei parzialmente o mi accontenterei di un giardino decente, come appunto fanno i miei vicini, che quindi non mi sento di criticare.
Allora a questo punto, preferisco un balcone perfetto e rigogliosissimo ad un giardino così così, un pò come preferisco fare il grosso pesce in uno stagno che il pesciolino piccolo in mare. :)
 
Ultima modifica:

celeste

Giardinauta Senior
ciaseta ha scritto:
.. perchè il giardino costa molto più tempo e fatica anche se credo che le soddisfazioni siano tante di più! :)
... :D
Ma sei proprio sicura? Certo non c'è da scavare le grosse buche, sarchiare, rivoltare la terra. Ma forse un giardino, una volta bene avviato, va anche un po' avanti da solo; se lo trascuri magari inselvatichisce un po', ma non muore.
I nostri vasi, invece, bisogna stargli sempre addosso. Io ho un balconcino minuscolo che mi fa perdere un tempo infinito. Stasera ho dovuto fare un intervento idrico di emergenza perché la terra nei vasi era così asciutta che non beveva più. E avevo abbondantemente innaffiato l'altro ieri! E siamo ancora ad aprile, e manco prende il sole tutto il giorno. Non c'è da stupirsi, d'altronde, perché i vasi sono necessariamente piccolini. D'estate devo innaffiare anche due volte al giorno.
E quando innaffi, non è che prendi una pompa e schizzi. E' tuttto un equilibrismo di metti e togli i sottovasi, guarda che sotto non passi qualcuno, stai lì pronta con lo straccio per asciugare quando inetivabilmente qualcosa straborda, fai avanti e indietro con l'innaffiatoio, sporgiti per riacchiappare il vaso che sta agganciato in un posto impossibile, ecc. ecc.
Certo, forse se non avessi messo 25 vasi e vasetti in un paio di metri quadrati ..:embarrass
 

aulenta

Giardinauta
io ho fatto mettere dall'idraulico un punto acqua sui balconi, così innaffio con la pompa. Ci hai pensato? basterebbe un punto acqua per acqua fredda, e diventa tutto più semplice. E per la terra che si secca subito, prova ad accorpare più piante in vasi più grandi ed alti (ad esempio rettangolari), occupano poco spazio ma ci entra più terra, per cui restano umidi più a lungo. :) Da me fa di certo più fresco che da te, ma d'estate innaffio abbondantemente (lasciando sempre i sottovasi colmi) 1 volta ogni 2 giorni, al massimo innaffio extra solo le surfinie più esposte al sole.
 
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celeste

Giardinauta Senior
Ci sono terrazzi meravigliosi (non balconi, i balconi sono al massimo belli secondo me) e giardini schifosetti anzichéno. Molto dipende anche dalla posizione e da quello che gli sta intorno.
Ciò detto, potendo: giardino, giardino, giardino. Nel giardino hai lo spazio, la natura libera, le piante spontanee che ti danno sorpresa, puoi scegliere quello che davvero ti piace senza dover stare con il centimetro in mano. In un giardino ci puoi davvero vivere.
 

RosaeViola

Master Florello
Sono stata prima balconauta, poi terrazzauta e adesso sono giardinauta.
Beh, ragazzi, l'emozione del giardino non è paragonabile a niente.
E' una grande scuola, in tutti i sensi e ti permette di entrare in pieno contatto non solo col tuo giardino, ma con tutto il contesto circostante, per non parlare degli animali che lo popolano, delle presenze più o meno silenti ma tutte pienamente e attivamente partecipi alla sua vita.

E' un'emozione che si rinnova e non ha eguali rispetto a quello di un terrazzo, è qualcosa che ti entra nelle viscere, che ti graffia il cervello e ti lascia un segno indelebile, al punto che dopo un po' che ci stai, più niente è come prima.

Non voglio addentrarmi nella sensazione di libertà, poi, che un giardino ti dà al confronto di un balcone e di come il proprio respiro si fonda con il respiro degli alberi, dei fiori, dei colori, delle tessiture, dell'alternanza delle stagioni...Il corpo e la mente fusi in un unico grande respiro con quanto ci circonda.

Mi spiace, ma per quanto bello, grande, ben allestito, ben organizzato, superaccessoriato sia un terrazzo, non è paragonabile ad un giardinetto anche piccolo, ma pieno di vita. :)
 

RosaeViola

Master Florello
celeste ha scritto:
Ma sei proprio sicura? Certo non c'è da scavare le grosse buche, sarchiare, rivoltare la terra. Ma forse un giardino, una volta bene avviato, va anche un po' avanti da solo; se lo trascuri magari inselvatichisce un po', ma non muore.
I nostri vasi, invece, bisogna stargli sempre addosso. Io ho un balconcino minuscolo che mi fa perdere un tempo infinito. Stasera ho dovuto fare un intervento idrico di emergenza perché la terra nei vasi era così asciutta che non beveva più. E avevo abbondantemente innaffiato l'altro ieri! E siamo ancora ad aprile, e manco prende il sole tutto il giorno. Non c'è da stupirsi, d'altronde, perché i vasi sono necessariamente piccolini. D'estate devo innaffiare anche due volte al giorno.
E quando innaffi, non è che prendi una pompa e schizzi. E' tuttto un equilibrismo di metti e togli i sottovasi, guarda che sotto non passi qualcuno, stai lì pronta con lo straccio per asciugare quando inetivabilmente qualcosa straborda, fai avanti e indietro con l'innaffiatoio, sporgiti per riacchiappare il vaso che sta agganciato in un posto impossibile, ecc. ecc.
Certo, forse se non avessi messo 25 vasi e vasetti in un paio di metri quadrati ..:embarrass

Ti quoto in pieno Celeste!
 

RosaeViola

Master Florello
Nel giardino hai lo spazio, la natura libera, le piante spontanee che ti danno sorpresa, puoi scegliere quello che davvero ti piace senza dover stare con il centimetro in mano. In un giardino ci puoi davvero vivere.

...e ti riquoto!
 

aulenta

Giardinauta
ma probabilmente qui si fa un errore di fondo, credo che alcuni stiano parlando in senso assoluto (ossia cosa possa essere più bello tra un bel guardino curato ed un terrazzo/balcone curato) e altri in senso relativo (ossia, io con un giardino riuscirei davvero a realizzare qualcosa di bello quanto vorrei, rispetto a quello che posso realizzare con il mio balcone/terrazzo, considerate le mie esigenze di tempo ed il mio budget?). E la differenza tra questi due approcci è notevole, esattamente come pensare che chiedere "cosa vorresti" e "cosa ti farebbe felice" fossero la stessa cosa, mentre non è così affatto.
A Pedara, a pochi km da me, c'è un belvedere fantastico, un parco comuncale curatissimo e immenso che è una gioia per il cuore. Mi sognerei mai di paragonarne la bellezza al terrazzo o balcone più bello al mondo? naturalmente no. In senso assoluto, i giardini hanno più potenzialità e se sfruttate hanno una resa maggiore, penso sia indubbio questo.
Ma dietro quel parco ci sono giardinieri che ogni settimana fanno manutenzione e ogni mese alternano piante, una super bolletta per l'acqua e l'illuminazione notturna, i costi di piante e operai...Mettiamo allora che io venda casa mia e compri una casa con tutto quel terreno (basterebbe allontanarmi un pò dal centri abitati, e mi potrei permettere una villa con parco, come penso molti che hanno case piccole in città che costano un occhio della testa). Ma poi per farci cosa? avrei davvero il tempo ed i soldi per raggiungere i livelli prefissi, pari allo splendore che *potenzialmente* avrebbe quel parco? Di sicuro no, perchè nella vita della maggiorparte di noi c'è il lavoro, che assorbe parecchio tempo (spesso quasi tutta la giornata), il marito, i figli (quando ci sono, il tempo che gli si dedica non è mai abbastanza), la casa, le mille incombenze quotidiane, e anche altri interessi ed hobby, amici e parenti con cui si hanno relazioni sociali, e tutto questo richiede tempo, tempo, tempo! Quanto ne resterebbe da dedicare al giardino? nel mio caso, di certo non abbastanza da avere il giardino dei miei sogni, ma un giardino magari carino, ma niente di che. Certo, se si ha davvero molto denaro si può contare su giardinieri e non si avrebbero problemi a dotare il guardino di tutto il budget di cui necessita per essere smagliante, se si è fortunati si può contare sulla collaborazione attiva e costante di marito e figli, ma si tratta di casi isolati, che di certo non rispecchiano la maggior parte dei casi.
E allora, se penso alla vita media della maggior parte delle persone, penso che i giardini alla fine sarebbero così così, come sono nella realtà dei fatti di ogni giorno e sono quelli dei miei vicini.
E allora, per quanto mi riguarda, preferisco uno spazio più ristretto da tirare a lucido (come un balcone o un terrazzo) che un grande spazio che alla fine non potrei che tenere curato nella media (perchè le mie risorse di tempo del resto sono "medie", ossia come quelle di tanti altri), ecco perchè ho detto che preferisco fare il grosso pesce nello stagno (un balcone curato nei minimi dettagli che sia molto meglio di quelli che di solito si vedono) che il pesciolino nel mare (un giardino decentino a fronte del Belvedere di pedara). Per cui se mi chiedi in senso assoluto cosa trovo meglio, ti rispondo "il giardino", se mi chiedi cosa mi piacerebbe, ti rispondo "il giardino", se mi chiedi cosa mi farebbe più felice, mi immagino in quel contesto, valuto realisticamente cosa succederebbe se avessi il gran giardino che immagino abbandonando il mio amato balcone, e ti dico "un balcone o un terrazzo, non c'è dubbio alcuno".
Naturalmente questo vale per me e per chi ha deciso di gestire il proprio budget di tempo/denaro come me, altri sicuramente hanno priorità e possibilità diverse e distribuiscono il proprio tempo ed il proprio denaro in un altro modo diverso, potendo quindi raggiungere risultati ragguardevoli.
 
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celeste

Giardinauta Senior
aulenta ha scritto:
io ho fatto mettere dall'idraulico un punto acqua sui balconi, così innaffio con la pompa. Ci hai pensato? basterebbe un punto acqua per acqua fredda, e diventa tutto più semplice. E per la terra che si secca subito, prova ad accorpare più piante in vasi più grandi ed alti (ad esempio rettangolari), occupano poco spazio ma ci entra più terra, per cui restano umidi più a lungo. :) Da me fa di certo più fresco che da te, ma d'estate innaffio abbondantemente (lasciando sempre i sottovasi colmi) 1 volta ogni 2 giorni, al massimo innaffio extra solo le surfinie più esposte al sole.
Purtroppo in questo caso sto parlando di un balconcino veramente minuscolo, largo meno di un metro e lungo poco più di due. Per farci entrare più cose possibili devo necessariamente usare i vasi appesi alla ringhiera (classiche balconette profonde 15-20 cm e vasi tondi al massimo di 20-25 cm). Ho anche due ciotoloni diametro 40 sui pilastri, ma anche lì la profondita è poca e la terra (forse anche perché sono di coccio e sono inzeppati di roba) secca lo stesso, specie se c'è un po' di vento. Aggiungi che il balconcino è al primo piano sulla strada, con intenso passaggio di pedoni proprio sotto. Se anche facessi mettere il punto acqua (lavoro non da poco perché il bagno è lontano) con la pompa rischierei inevitabilmente di fare la doccia a qualcuno.
Nel terrazzo che ho sull'interno è tutto molto più semplice perché ho il punto acqua e lo scarico a pavimento.
 

celeste

Giardinauta Senior
aulenta ha scritto:
Per cui se mi chiedi in senso assoluto cosa trovo meglio, ti rispondo "il giardino", se mi chiedi cosa mi piacerebbe, ti rispondo "il giardino", se mi chiedi cosa mi farebbe più felice, mi immagino in quel contesto, valuto realisticamente cosa succederebbe se avessi il gran giardino che immagino abbandonando il mio amato balcone, e ti dico "un balcone o un terrazzo, non c'è dubbio alcuno".
Sì, ma credo che un giardinetto di 50-100 mq non richiederebbe molto più impegno di un terrazzo, offrendo però maggiori possibilità.
Per altri versi ti do ragione. Anch'io se mi chiedi "cosa ti farebbe più felice", direi un bel terrazzo, grande e soprattutto con il sole. Questo perché mi piace vivere in città (anzi in centro città) e un giardino nel centro di Roma .. beh, non è che ce ne siano molti e quelli che si vedono sono in genere dei pianterreni molto bui ed esposti al traffico e agli sguardi di chi passa.
 

aulenta

Giardinauta
celeste ha scritto:
Purtroppo in questo caso sto parlando di un balconcino veramente minuscolo, largo meno di un metro e lungo poco più di due. Per farci entrare più cose possibili devo necessariamente usare i vasi appesi alla ringhiera (classiche balconette profonde 15-20 cm e vasi tondi al massimo di 20-25 cm). Ho anche due ciotoloni diametro 40 sui pilastri, ma anche lì la profondita è poca e la terra (forse anche perché sono di coccio e sono inzeppati di roba) secca lo stesso, specie se c'è un po' di vento. Aggiungi che il balconcino è al primo piano sulla strada, con intenso passaggio di pedoni proprio sotto.
sai che ho trovato delle cassette per balconiere più profonde e più larghe di almeno 3 cm? avendo molto spazio ho oltre 20 balconiere e mi sono accorta (avendo comprato i vasi in più riprese) che non tutte sono uguali, alcune sono decisamente più grandi ed hanno un sistema di riserva d'acqua di almeno 3-4 cm, molto utile in estate (infatti ne ho regalate 2 ad un mio vicino che innaffia solo ogni tanto, così almeno le piante avranno maggiori riserve d'acqua). Se vai nelle ferramenta o nei brico, con il metro alla mano, vedrai che ci sono belle differenze, e potresti prenderne alcune più capienti (che però entrano benissimo nelle balconiere, sono solo più alte e larghe di qualche cm, ma danno più respiro alla pianta). Altra cosa che puoi fare, quando le cassette sono piene di radici resta meno spazio per la terra e quindi trattiene meno acqua, in questi casi taglia con un coltello affilato qualche cm di radici (in orizzontale, la parte bassa) e sostituisci con terriccio nuovo, che così trattiene più acqua. Idem per le ciotole, che puoi dotare di sottovasi più grandi in cui lasciare un pò di acqua in più in estate (tanto si asciuga presto e non danneggia la pianta).
Riguardo al giardino, certo di 50-100 mt sarebbe più piccolo e quindi facilmente gestibile (forse è la dimensione ottimale per riuscire a tenerlo bene senza troppo tempo e soldi), ma io più di 50 mq di balconi ce li ho già e non li uso nemmeno tutti (ci vorrebbe troppo tempo), per cui un giardinetto piccolo sarebbe carino ma a me non credo che mi cambierebbero la vita (poi se avessi solo un balconcino piccolo, penso che guarderei la cosa diversamente).
Poi ognuno trova un suo equilibrio, che non è uguale per tutti (per questo dico che non ha senso porsi queste domande in senso assoluto, dimenticando il nostro contesto) quando cercavo casa nella zona che avevamo scelto c'erano delle case con il giardino, ma erano più piccole della mia, per cui (se non volevo svenarmi spendendo una follia) ho dovuto scegliere tra una casa grande senza giardino oppure una casa medio-piccola con giardino, io ho preferito la prima e non me ne pento. Ora volendo potrei anche vendere casa mia e permettermi una casa grande con il giardino, ma i balconi mi danno già molte soddisfazioni e quindi non penso ne valga la pena (almeno per me).
 

RosaeViola

Master Florello
Io credo che di fondo ci sia un grande, grandissimo equivoco su cosa sia un giardino.l
Purtroppo non è la prima volta che mi sento fare un discorso simile a quello di Aulenta.
Proprio giorni fa, un cliente mi diceva: "Il mio giardino non sarà mai come quello di Axel Munthe o come il Giardino di Boboli e quindi che senso ha che io lo crei impegnando tanta fatica e tanto denaro? Faccio un giardino che renda gradevole l'insieme ma io so che non lo vivrò con la stessa emozione che avrei, se potessi concedermi un giardino con la G maiuscola".

Beh, che dire di fronte a questa affermazione se non che il giardino è l'espressione di sè stessi?
Un giardino per essere bello non ha certo bisogno di assumere le proporzioni, le dimensioni e le fattezze dei parchi o dei giardini storici.
Ci sono sensazioni che sono uniche per ognuno di noi e ciascuno sa che nel giardino ci sono molteplici possibilità di espressione.
Un giardino è un percorso, una ricerca interiore, prima che esteriore.

Innanzitutto non è vero che per avere un bel giardino si debbano avere uno o più giardinieri a disposizione.
Se si fa la scelta di un giardino a bassa manutenzione, gli interventi nel corso di una stagione vegetativa, sono due-tre e non di più.
Certo fa sfalciato il prato, ma questo esula dalle cure che si devono riservare alle piante.
E poi chi ha detto che il bel giardino debba essere forzatamente quello che riprende certi canoni?
Forse siamo "vittime" di input inidonei a trovare dentro e fuori da noi, l'immagine del NOSTRO giardino e questo, come dicevo poc'anzi, è un percorso prima di tutto interiore e non legato certo a schemi o a immagini accattivanti che vediamo sui giornali del settore.

Discuto spesso su questo perchè per molti di noi appassionati, il bel giardino è quello che ricalca il giardino inglese. Tutto quello che esula da questo, non ci piace e, di conseguenza, pensiamo che se non riusciamo a fare nel nostro giardino una fotocopia di questo modello, non avremo mai niente di bello e di emozionante.
Non è così. Non è così semplicemente perchè dove c'è un ambiente che ci offre una sensazione piacevole, un'emozione, lì c'è un bel giardino.

Nel paesaggismo non ci sono grandi regole o molti schemi da osservare per ottenere un buon risultato, c'è il minimo da sapere per non fare delle cose inguardabili, ma poi, se un giardino piace a chi l'ha creato, significa che c'è un'esternazione di sè stessi, significa che quel giardino è sentito e vissuto e, pertanto, è un bel giardino.

Si può concepire un giardino anche solo avendo un grande spazio di radura in cui inserire un grande e maestoso albero e sentirsi felici, pieni di vita e appagati, godendo di quella vista, nell'aprire le finestre la mattina. Questo è comunque un bel giardino.

Si può pensare ad un giardino geometrico, fortemente disegnato con essenze ripetute e linee rigide o molto costruito con percorsi e geometrie nette e delimitate fortemente dalle pavimentazioni. Anche questo, pensato, ragionato e voluto, è un giardino che trasmette emozioni.

Ci sono tantissimi modi per intendere e interpretare lo spazione nel giardino, per sentirlo, per realizzarlo e tutti sono giusti.

Dove c'è espressione non c'è errore, ma solo comunicazione.
Sarebbe come dire che la pittura cubista è sbagliata mentre l'arte barocca no.
Come si può affermare una simile cosa? Si potrà dire che un certo di tipo di arte ci piace e un'altra non ci emoziona, ma non certo che se non è arte barocca, non sia arte.
Lo stesso discorso potremmo ampliarlo alla musica, alla poesia, alla letteratura, ma la verità è che ci sono grandi ed emozionanti momenti in tutte le forme di espressione.

Ho visto piccoli giardini meravigliosi e grandi giardini con cose che comunque non funzionavano eprchè erano solo una mera ripetizione, una fotocopia di giardini importanti.

Ho visto diversi contesti, diverse interpretazioni, ma molti di loro comunque gradevoli, armoniosi...perchè allora rimpiangere l'impossibilità di avere il parco?
Non ce l'ho il parco, ok, ma posso avere uno spazio che mi comunichi delle emozioni, che mi faccia venir voglia di stendermi nell'erba, che mi faccia sentire che quello spazio è mio e mi identifica.

Ecco, a quel punto avrò la stessa sensazione e la stessa emozione che posso provare nel giardino storico e nel grande parco, perchè in quello spazio, grande o piccolo che sia, ho trovato me stessa.

La mia realtà, oggi, è che spesso visito giardini storici o giardini importanti, ma non li cambierei con il mio imperfetto giardino, considerato che, pur notandone la bellezza, pur capendone l'importanza di questi spazi curatissimi, questi "mostri sacri" non sono i miei.
 

RosaeViola

Master Florello
per cui un giardinetto piccolo sarebbe carino ma a me non credo che mi cambierebbero la vita

Aulenta, se nel corso della tua vita potrai avere la fortuna di un giardino, anche piccolo, potrai renderti conto della profonda differenza che questo ha nella propria vita.
Ci sono sensazioni in un giardino, che in un balcone non ci saranno mai.
La libertà, la sensazione di essere en plein-air, di essere a stretto contatto con un prato su cui poter anche camminare scalzi, in cui potersi sdraiare con una coperta o su di una sedia a sdraio nelle sere d'estate per percepire solo lo stormire delle foglie, il canto dei grilli, per ammirare la notte buia o stellata, per guardare la luna nel silenzio della notte, per carpire appieno il senso dell'alternanza delle stagioni, per risanarsi dalle fatiche mentali, per scaricare le tensioni accumulate nella quotidianità, per ritrovare il piacere della fatica fisica, che ormai abbiamo dimenticato, una fatica che ci lascia esausti ma piacevolmente esausti, privi di tensione e che dopo un buon sonno ci fa ritrovare rigenerati e più forti, per godere delle luci e delle ombre, per osservare che l'ambiente entra in noi, insomma per essere in totale e piena sintonia con noi stessi oltre che con quanto ci circonda.

Se poi ne facciamo un discorso pratico e pragmatico, allora tutto cambia e tutto perde di significato.
Sono d'accordo con te che dovendo scegliere fra una casa piccola con giardino e una casa grande con terrazzo, sia ovvia questa scelta, ma non si dovrebbe mai cercare di mistificare i profondi significati di questi due momenti così distanti fra loro, solo per cercare di trovare una ragione fittizia e consolarci della mancata scelta.
 

aulenta

Giardinauta
RosaeViola, perdonami ma dopo aver detto che non esiste un tipo di arte giusta e una sbagliata, che si tratta di una ricerca interiore etc., perchè dai per scontato che io sarei più felice in un giardino? in base a cosa presumi che io, persona pragmatica e pratica, avendo a disposizione un giardino e sapendo che non posso realizzare il mio ideale di giardino (giusto o sbagliato che sia, indotto o innato, spirituale o materiale, come preferisci tu) perchè non ho nemmeno il tempo di riempire e seguire come voglio io neppure tutti i balconi che ho, dovrei essere più felice in un giardino che non sarebbe mai il parco del belvedere di Pedara, e non mi interessa nulla di meno?
Sicuramente è quello che vuoi tu, ma perchè dovrei volerlo anch'io?
Mi offende poi molto che tu parli di "cercare di trovare una ragione fittizia e consolarci della mancata scelta", perchè nella tua ricerca spirituale non dovresti tralasciare il fatto che non tutte le persone sono uguali, che non tutti hanno le tue priorità nel distribuire le proprie risorse di tempo e denaro, che non tutti quelli che hanno balconi sono frustrati, e che non tutti quelli che amano il giardinaggio non possano sentirsi appagati esattamente come ti senti tu nel tuo bel giardino, e che è possibile che ci siano persone al mondo che siano coltivino la propria spiritualità in maniera differente pur sapendo essere pratici di fronte ad alcune scelte della vita, ma in una dimensione diversa e in modo diverso.
RosaeViola, tu hai un giardino splendido e te ne rendo pienamente atto, ma per me la felicità non si misura a mq di guardino, e personalmente mi ritengo una persona fortunata perchè felice e appagata che non sogna di cambiare una virgola della sua vita, e pensa seriamente che "un giardinetto piccolo sarebbe carino ma a me non credo che mi cambierebbero la vita". Poi sei lbera di crederci o no e di fare congetture sul perchè gli altri trovano ragioni "fittizie" per non pensarla come te.
 
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aulenta

Giardinauta
Ah, dimenticavo: per tua informazione, in passato ho vissuto in una villa con giardino per 6 anni, e lo sai che non ero affatto più appagata dal mio rapporto con le piante rispetto ad ora? non solo il giardino è espressione di noi stessi, ogni cosa che facciamo e diciamo è espressione di noi stessi, anche il presumere che chi non la pensa come noi lo fa per "trovare una ragione fittizia e consolarci della mancata scelta".
 

RosaeViola

Master Florello
Aulenta, qui non si tratta nè di andare a peso nè di a mq.
Io non misuro tutto secondo il mio metro nè mi pongo con un atteggiamento snobistico in merito a quanto hai scritto solo perchè ho un giardino e per giunta grande, ma trovo che sia difficile dire: "io preferisco il balcone", senza aver provato cosa significhi un giardino.
Intendo dire, senza esprimere un giudizio di valore, che solo avendo provate entrambe le dimensioni si possa avere un'idea chiara delle differenti sensazioni.
Tutto qui e lungi da me il volerti offendere.

Sicuramente la concezione del giardino che abbiamo è molto differente ma è altresì vero (sempre a mio avviso) che è la mancata esperienza del giardino ad inficiare la sensazione che trai adesso all'idea del Belvedere di Pedara rapportato ad un tuo possibile futuro giardino.
Questo non significa certo che a livello interiore non ci sia una ricerca, nè tantomeno ho mai detto o pensato che chi goda solo di un balcone sia un frustrato...e perchè mai dovrei pensare questo?
Dico soltanto che sono due momenti così diversi e diversificati che è praticamente impossibile, se non li vivi entrambi, riuscire ad entrare appieno nel significato.

In quanto al denaro, beh guarda, quando avevo i balconi e in seguito, il terrazzo, credo di aver comunque speso e non poco, per i motivi che ha addotto giustamente Celeste.
Per quanto attiene al tempo, invece, sono molte le persone che lavorano, che hanno famiglia e che sono presissime a portare avanti il loro giardino, grande o piccolo che sia. Ecco perchè io credo sia solo una questione di scelte e, da quanto avevi scritto, sull'aver dovuto optare per una casa più grande con terrazzo di fronte ad una casa piccolo con il giardino, mi era sembrato di capire che la tua fosse stata una scelta indotta dalle giuste necessità che hai.

In quanto alla spiritualità nessuno discute. Il mio ragionamento verteva a dire che il giardino, la concezione del giardino, nasce da un percorso interiore e non esteriore e che questo lo avverte in sè, ognuno di noi quando inizia l'esperienza giardino.

Credo anche sia umano cercare di spiegare a sè stessi, il senso di una rinuncia. Senso che trova fondamento in ragioni oggettive giuste e per nulla discutibili da nessuno, considerato che ognuno di noi valuta la sua dimensione.

Quello che ho scritto è solo frutto dell'esperienza che IO ho maturato dopo 40 anni di vita passati in appartamento e 5 vissuti in una dimensione completamente diversa, come quella che vivo oggi.
Poi per carità, ognuno è padrone di avere le sue sensazioni e il suo modo di sentire i propri spazi, ma è difficile per me non confrontarmi su queste tematiche senza tenere conto dell'esperienza pregressa e odierna.

Dire che il tuo giardino ideale è quello del Belvedere di Pedara e nulla di meno, è più che legittimo ma, appunto, è proprio la concezione del giardino ad essere completamente differente fra noi e ciò che volevo dire è che solo l'assenza dell'esperienza del vivere un giardino ad alterare questa percezione e non certo giudicare il tuo concetto o il tuo stile di vita.
Ma questo è sempre e solo il mio pensiero e non l'Oracolo.
 
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