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Foto Euroflora 2006

M

Mary74

Guest
E' vero i gusti sono gusti...
Non amo i giardini "imbalsamati" dove tutto è perfetto, il prato inglese ... figuriamoci certe pseudo-scenografie.
Mi manda in bestia vedere un ulivo ridotto in quel modo, ma le piante secolari non dovrebbere essere protette???
 

coccinella40

Master Florello
Ciao Sonia:love_4: Grazie x aver fatto tutte queste bellissime foto:eek:k07: Io non posso andare all euroflora, ma così almeno ho potuto vedere le fioriture:eek:k07:
 

celeste

Giardinauta Senior
Sì, certo, i gusti sono gusti, ma c'è un limite a tutto. Esistono anche - in assoluto - le cose belle e le cose brutte.
Chessò, un quadro di Leonardo da Vinci è bello, le patacche che vendono sul marciapiede di fronte alla metro sono brutte. George Clooney è bello, il mio venditore di pomodori è brutto. Piazza di Spagna è bella, l'Altare della Patria è brutto.
Quasi tutte le decorazioni, scenografie, ecc. postate da River (non le singole piante, si badi bene, scempio di olivi a parte) sono assolutamente, inequivocabilmente, irrimediabilmente brutte, anzi bruttissime.
Quanno ce vo' ce vo'
:lingua:
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
Io non voglio fare il professore,le piante le adoro ma non credo di possedere particolari attitudini all'estetica giardinicola....però almeno dalle foto che Sonia gentilmente ci ha postato trovo pochi spunti da scopiazzare,a parte la discarica di televisori e frigo ....(scherzo eh!!??,è orribile!!! Vedi l'allegato 5907 ).é questo il giardinaggio moderno?se è questo io rimango sul classico(Walnut,River,Ivana,Echino e tutte le nostre giardinaute)Grazie Sonia!!:flower:
 
R

riverviolet

Guest
Io non sono certo nè una progettista (mi viene da ridere solo al pensarci, non potrei mai), nè mi intendo di composizione e non sono certo una che và dietro alle regole del giardinaggio, ma ieri a me è tutto sembrato una presa in giro ed un fare perchè no se ne poteva fare a meno, con una trasandezza al 'come mi viene' impressionante.
Io ho postato le foto più decenti, chi andrà sentirà anche nell'aria odori poco piacevoli, ben poco freschi, vedrà le aiole ove i vasi non sono stati mascherati più di tanto, piante enormi di yucca, con rami segati neri.

Vedere una begonia, una azalea, phaleonopsis in grande vaso largo, in acqua, tutte identiche, tutte bianchissime senza nient'altro è stato avvilente.
Nel reparto centrale, l'anello inferiore, ove la luce è la più scarsa erano stipate aiole, non allestite.
Avete visto l'esempio di piante su roccia? Vi pare possibile che su roccia, ogni anfratto sia così omogenicamente disposto e fra una e l'altra in natura vi sia argilla espansa? Voglio dire, un minimo di fantasia no?
E non avete visto le tende di bambù e spadici di Anturium!!! Che partono bianchicci in basso, salgono in rosa e finiscono in rosso!! Messi, uno per ogni buco.

E le aiole delle grasse con pietre irridescenti modello discoteca.

Assistere alle gradinate tipiche di un palasport e poi i getti d'acqua, bè mi sono chiesta se no era meglio evitarli, visto che attiravano lo sguardo più loro che le piante, ma 15 anni fà, quelle gradinate erano maestosamente arredate, pareva di essere in una giungla, con cascate riprodotte con tale maestria da sembrar vere.
Le famose camelie enormi, che il depliant pubblicitario vantava, sono almeno tre piante, si vedono bene i tronchi annodati alla base e il risultato è la vista di una camelia con tre tipi di fiori diversi.
Non ne ho compreso la funzione, sinceramente.
Nel reparto Flortec, ove si presentavano un cert tipo di allestimento, l'anello superiore era occupato da rivenditori di cosmetici, elettrodomestici da cucina, molto in tema con un'esposizione internazionale di fiori, sì.

Lo scempio degli olivi, oltre che diseducativo, è esteticamente fastidioso.
Vedere tronchi con un diametro notevole e scalini rasati di fogliame, mi piacerebbe chiedere a chi è piaciuto.

Hobbit mi chiedevi della rosa Mistica, bè, è una rosa a calice, tipicamente moderna, possiederà non più di 50 petali, bianca all'interno, che nettamente passa al fucsia in cima ai bordi dei petali esterni, profumo buono e fruttato, ma poco persistente.
Però, però, a parte lo stand di Barni, tutte e sottolineo tutte le rose, erano visibilmente pompate. Lo stand di Meilland aveva tre piante in fiore di Ives Plaget con un diametro del fiore che sfiorava i 20 cm, qualcosa di inguardabile, almeno ai miei occhi.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Clorophilla

Florello
riverviolet ha scritto:
Avete visto l'esempio di piante su roccia? Vi pare possibile che su roccia, ogni anfratto sia così omogenicamente disposto e fra una e l'altra in natura vi sia argilla espansa? Voglio dire, un minimo di fantasia no?

:lol: :lol: Pienamente d'accordo...il vivaista del mio paesello farebbe di meglio :eek:k07:
 
R

riverviolet

Guest
Clorophilla ha scritto:
:lol: :lol: Pienamente d'accordo...il vivaista del mio paesello farebbe di meglio :eek:k07:
E lo sai cosa c'era in qualcuno di quegli anfratti? Violaciocche, no ma ti ripeto, violacioccheeeeeeeeeeeee.
Tra milleduceto piante alpine, che sono perenni e pure piccole iene, cosa c'erano? Annuali o biennali :martello2

E poi, ad esempio, lo riporto perchè m'ha impressionato, l'Ajuga reptans è una pianta da sottobosco, da ombra e copre come un tappeto e poi fiorisce in blu, è davvero molto bella.
Come si fà ad abbinarla ad una pianta da sole e tropical andante come il lotus?
E poi, siccome erano evidentemente in vaso, invece di provocare quello che la pianta fà in natura, ovvero copre a cuscino, no, vialetti fra una spiga fiorita e l'altra, della solita argilla espansa scura. L'ordine e la geometria fra piante striscianti. Invece dell'effetto totale, isolate spighine umiliate.
Boh?

E le aiole di sole rose? Ce ne fosse stata una e dico una in procuinto di fiorire o aperta, all'inaugurazione avrebbero dovuto essere fiorite tutte.
Nemmeno la fantasia, volendo riparare i danni, di mettere rose rugose, che per lo meno hanno un bel fogliame e invece no, in pratica aiole di rovi!
Altrove archi per rampicanti, spogli in mezzo ad una marea di vegetazione :fifone2: ovvio che l'occhio dove cade? Nell'elemento che contrasta e salta fuori, il ferro!

La famosa aiola d'autore con lavatrici, frigoriferi e quant'altro, dedicata al riutilizzo dei materiali, poteva anche essere un buona idea, peccato per i televisori mezzo interrati con su scritte e massime, di cui, una di De Andrè:
Dalla plastica non nasce niente, dal letame un fiore.

E lo andate a scrivere prorpio sullo schermo di un televisore piantato a terra?? :lol::lol:
 

Clorophilla

Florello
riverviolet ha scritto:
La famosa aiola d'autore con lavatrici, frigoriferi e quant'altro, dedicata al riutilizzo dei materiali, poteva anche essere un buona idea, peccato per i televisori mezzo interrati con su scritte e massime, di cui, una di De Andrè:
Dalla plastica non nasce niente, dal letame un fiore.

E lo andate a scrivere prorpio sullo schermo di un televisore piantato a terra?? :lol::lol:

muahahahahah :lol: :lol:, da quello che ho visto e sentito ne deduco che è proprio una mera esposizione senza logica e...peggio ancora, buon gusto, ma che strano però che una manifestazione di tali fattezze sia così carente....
 

Alchemilla

Aspirante Giardinauta
Ciao River, alla fine non ti è piaciuta ....
Ti offro un altro punto di vista :) : le piante in vaso non mascherato sono dovute al fatto che le piante potevano e dovevano essere solo in vaso (ecco il perché dell'Aiuga che non era strisciante ...), l'argilla espansa o il lapillo vulcanico erano uno dei pochi metodi possibili (oltre al tappeto erboso a rotoli che è stato usato a piene mani) per coprire un'enorme quantità di vasi, di solito sono stati usati sopra la sabbia, insieme a torba e terriccio, e ne servono quantità industriali, garantisco .... lavorare solo con vasi e far sembrare tutto in piena terra non è semplice, e garantisco che non c'era gente improvvisata, tutt'altro.
Confermo poi tutte le parole di Kiwo per quanto riguarda le tempistiche, valuta poi anche le difficoltà di manutenzione del tutto, dati i tempi di apertura molto prolungati (la manifestazione è aperta fino a mezzanotte) è possibile innaffiare solo dalle 5.30 alle 6.30 di mattina, che è pochissimo tempo in molti casi, soprattutto considerando l'estensione di molti spazi e che si tratta di piante in vaso, molto spesso perennemente al sole, e al vento ...
Anche secondo me certi stand non erano il massimo, ma non in tutti i casi si tratta di giardini progettati, anzi, solo alcuni lo sono, quelli che partecipano a concorsi di progettazione, per il resto (ma potrei sbagliarmi) si tratta di spazi di esposizione di piante, che non hanno alcun intento paesaggistico, perché non è quello lo scopo con cui sono state pensate, se l'azienda x è un vivaio il suo fine è divulgare la sua produzione, non fare un giardino, o se è un allestitore di eventi deve mostrare la sua bilità nel fare composizioni con fiori recisi; ti faccio un esempio, all'inizio del viale degli ulivi che hai fotografato c'è un'enorme aiuola di un vivaio piemontese che produce di tutto, e ha partecipato a molti dei concorsi per vivaisti, e aveva, quindi, la necessità di aggregare molte piante anche incompatibili tra loro nel modo più razionale possibile (oltre che di metterle in mostra), non doveva realizzare un giardino in cui proporre abbinamenti gradevoli (quelli si dovevano cercare in un'altra zona della fiera) ma solo presentare le sue piante, che ti assicuro sono veramente belle, e varietà non così facilmente reperibili; in molti casi, mi sono fermata a osservare il particolare, e non l'insieme.
Anch'io ho notato che molte rose non erano ancora fiorite, ma poi ho pensato che la fiera dura 10 giorni, se fossero state tutte in piena fioritura il 21, chi avesse visitato la fiera il 30 magari non sarebbe stato molto contento (considera sembre l'esposizione non ottimale) ... e poi è certo che le rose in vendita sono state pompate (come quasi tutte quelle vendute a questo tipo di manifestazioni ... ) dovevano essere in fiore in un periodo diverso da quello naturale, diversamente chi le avrebbe comperate? non tutti sono appassionati amatori e conoscono le piante solo a sentirne il nome, ma se vedono una rosa fiorita che a loro piace la acquistano ... c'è una logica commerciale ... e ci sono molte angolature dalle quali guardare uno stesso evento.
Non capisco, scusami, tutta questa avversione per le annuali e le biennali, come se alle fiere di settore debbano essere presentate solo piante per intenditori, o se i giardini fossero belli perché contemplano piante sofisticate, chi l'ha detto? :squint:
Poi concordo che ci sono delle esagerazioni create solo per stupire l'occhio del visitatore (ma a molti sono piaciute, non siamo tutti uguali ... ) :hehe:
 
Ultima modifica:

RosaeViola

Master Florello
DRAGON ha scritto:
Io non voglio fare il professore,le piante le adoro ma non credo di possedere particolari attitudini all'estetica giardinicola....però almeno dalle foto che Sonia gentilmente ci ha postato trovo pochi spunti da scopiazzare,a parte la discarica di televisori e frigo ....(scherzo eh!!??,è orribile!!! Vedi l'allegato 5907 ).é questo il giardinaggio moderno?se è questo io rimango sul classico(Walnut,River,Ivana,Echino e tutte le nostre giardinaute)Grazie Sonia!!:flower:

Dragon, quello non è giardinaggio moderno, ma un giardino effimero, un giardino cioè, che nasce e muore in pochi giorni, giusto per poter essere creato su un tema specifico e smontato alla fine dell'esposizione.
In pratica chi lo progetta, sceglie un tema con cui realizzare una creazione che esprima un concetto, un ragionamento, un qualcosa su cui pensare o solo una propria interpretazione di un concetto.
Questo della foto può essere più o meno condivisibile nell'interpretazione (la natura che ce la fa sopra ad ogni cosa, anche alla tecnologia e al "progresso") ma rende comunque bene l'idea di chi lo ha progettato.

Ben lungi da chi l'ha pensato di offrire qualcosa da scopiazzare o uno spunto da portare nel proprio giardino.
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Dragon, quello non è giardinaggio moderno, ma un giardino effimero, un giardino cioè, che nasce e muore in pochi giorni, giusto per poter essere creato su un tema specifico e smontato alla fine dell'esposizione.
In pratica chi lo progetta, sceglie un tema con cui realizzare una creazione che esprima un concetto, un ragionamento, un qualcosa su cui pensare o solo una propria interpretazione di un concetto.
Questo della foto può essere più o meno condivisibile nell'interpretazione (la natura che ce la fa sopra ad ogni cosa, anche alla tecnologia e al "progresso") ma rende comunque bene l'idea di chi lo ha progettato.

Ben lungi da chi l'ha pensato di offrire qualcosa da scopiazzare o uno spunto da portare nel proprio giardino.
Bè in effetti visto in questo senso "ha un senso"......la forza della natura predominante su tutto.Appena ho visto la foto ho pensato invece a due cose...l'inciviltà dell'essere umano oppure a come riciclare elettrodomestici rottamati(qui a Bologna nel museo d'arte moderna ci sono esempi identici)
 
R

riverviolet

Guest
Comprendo perfettamente Alchemilla l'altro punto di vista, non ci crederai, ma l'ho abbiamo anche preso in considerazione, mentre in compagnia passeggiavo con amici.
Però, c'è un però. Quando vado a teatro, non mi aspetto di dover valutare il back-stage e non devo essere costretta a comprenderli o analizzarli, sempre chè, il livello che ho davanti è alto.
Forse, avvicinando i vasi, al di là della composizione e abbinamento in sè, si poteva evitare di far risultare le autostrade marron, tra le spighe floreali dell'ajuga, ad esempio, e lasciare che la massa di queste fosse più ravvicinata, per lo meno in gruppi di 3/4 e sostituire all'argilla un materiale meno di contrasto.
Il cumulo di pietre per fornire un esempio di quel che il vivaio produceva oppure, che fosse in concorso o solo in esposizione, bè, non ho nulla contro le annuali, sempre chè vi sia almeno un po' di varietà nelle stesse, ma che almeno il tutto si presentasse il più naturale possibile, dovresti concedermelo, quando invece il tutto appariva squadrato, geometrico e davanti agli occhi, almeno ai miei, si figurava un reticolato a maglie quadrate, ove, per ognuno, v'era una roccia ed una pianta.

Le aiole di rose senza fiore che devono resistere fino al 30, insomma, quì è questione di un'organizzazione fatta un po' così, se pensiamo che il 21 era l'inaugurazione con il prezzo più alto del biglietto, per ritrovarsi davanti distese di spine, ti pare? Potevano, fra le tante metterne qualcuna in fiore, non sarebbe stato per lo meno gentile?
Un vaso, o due, potevano essere agevolmente sostituiti nei giorni successivi.

Quest'anno l'elemento predominante doveva essere l'acqua e c'era, ohh se c'era l'acqua, cadente sulle gradinate e sul cemento, a bagnare vasi di agrumeti, a far da piscina a ciotoloni di piante ben poco acquatiche, in alcuni casi carino, più spesso sembrava voler forzare per la svolgiatezza di fare qualcosa di più idoneo e decente.

Nonostante gli alibi, il tentativo di comprendere i motivi di un così scarso valore, a qualsiasi livello, l'amaro in bocca mi rimane, soprattutto relativamente alle edizioni precedenti, ma anche alla pochezza delle attenzioni riservate.
 

kiwoncello

Master Florello
Io sono molto più "lenient" di voi in quanto conosco il lavoro tremendo che c'è sempre alla base di queste grandi manifestazioni per gli espositori: fatica fisica per caricare, trasportare e sistemare piante anche di grandi dimensioni, tempo demenzialmente ristrettissimo imposto dagli organizzatori e dagli inesorabili ambiti di fioritura e così via. In fin dei conti noi giardinofilici dovremmo focalizzarci sulle piante e fiori in se: la coreografia è un di più, almeno per me. Se vedo una pianta splendida mal sistemata me ne impippo della malapreentazione, è la pianta in se che mi interessa.
kiwo
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Grazie per le foto River :love_4: ed anche se da come avete descritto la mostra, e cioè non molto bella ................. non vedo l'ora di vederla lo stesso :froggie_r però ci avrei una domandina :rolleyes:

il ristoro, e cioè dove comprarsi un panino :food: .......... ebbene, fra le mie compagne di avventura circola una strana voce di "pelaggio" :squint: infatti loro si portano panini da casa ................. che faccio: me li porto pure io oppure lo compro direttamente alla mostra?
 
R

riverviolet

Guest
kiwoncello ha scritto:
Se vedo una pianta splendida mal sistemata me ne impippo della malapreentazione, è la pianta in se che mi interessa.
kiwo
Allora può darsi ch'io no abbia visto bene, non isia soffermata, perchè fra la distesa di impatiens, viole pansèè, azalee, rododendri, agurmi, begoniette, violaciocche, pelargoni, e mele renette, di piante splendide me ne ricordo poche, giusto le piante grasse, per quel che ne capisco io e qualche bell'esemplare di acero, quelli sì davvero belli com'anche i cornus florida in fiore.
 
R

riverviolet

Guest
Pat ha scritto:
Grazie per le foto River :love_4: ed anche se da come avete descritto la mostra, e cioè non molto bella ................. non vedo l'ora di vederla lo stesso :froggie_r però ci avrei una domandina :rolleyes:

il ristoro, e cioè dove comprarsi un panino :food: .......... ebbene, fra le mie compagne di avventura circola una strana voce di "pelaggio" :squint: infatti loro si portano panini da casa ................. che faccio: me li porto pure io oppure lo compro direttamente alla mostra?
8 euro una fetta di torta pasqualina, forse è meglio che i panini te li porti, forse no, dipende dalle tasche. :lol:
 

celeste

Giardinauta Senior
kiwoncello ha scritto:
Io sono molto più "lenient" di voi in quanto conosco il lavoro tremendo che c'è sempre alla base di queste grandi manifestazioni per gli espositori: fatica fisica per caricare, trasportare e sistemare piante anche di grandi dimensioni, tempo demenzialmente ristrettissimo imposto dagli organizzatori e dagli inesorabili ambiti di fioritura e così via. In fin dei conti noi giardinofilici dovremmo focalizzarci sulle piante e fiori in se: la coreografia è un di più, almeno per me. Se vedo una pianta splendida mal sistemata me ne impippo della malapreentazione, è la pianta in se che mi interessa.
kiwo
Niente di male a fare una mostra in cui siano solo esposte le piante senza nessuna speciale presentazione. Ma se invece la presentazione c'è, e per di più con ambizioni di grandiosità e spettacolarità, il livello deve essere alto.
Non dubito poi che - tanto per fare un esempio - la realizzazione della grande Italia fiorita sia costata molto lavoro e molta fatica. Purtroppo però in casi così lavoro e fatica non bastano se il progetto è scadente e pretenzioso.
 
S

SEBBY

Guest
Ieri ho visto anche parte del servizio che la Rai ha trasmesso dall'Euroflora..... non sono riuscita a vederlo tutto :confuso: !!!!

Ho interrotto la visione alla presentazione di alcune conifere americane rarissime (date per estinte, ne esistono meno di 100 esemplari al mondo) tenute in vaso e vaporizzate artificialmente: il presentatore decantava il fatto che venivano direttamente da foreste vergini ed erano in via di estinzione!!!!!!! :burningma :burningma

Le foto di River confermano la mia impressione :mad: .....

Se questa manifestazione rappresenta il livello di conoscenza, amore e passione di chi AMA il giardinaggio in Italia :burningma :burningma ......preferisco chiedere asilo politico all'estero :( !!!!!!!!!!!!!!!

E' veramente tutto molto triste.........ma in linea con il livello dei nostri vivai (escluse alcune rarissime eccezioni), dei nostri progettisti, dei nostri assessorati all'urbanistica, delle nostre aree di verde pubblico, ecc, ecc.....la lista potrebbe essere infinita :squint:

....Credo che chi ama veramente la natura e intende il giardinaggio come un prolungamento di questo amore, dovrebbe boicottare una manifestazione di questo genere.

....Scusate la durezza...:storto:
 

kiwoncello

Master Florello
Sebby, il fatto che vengano presentate rare piante in via di estinzione lo considero positivo (io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto). In effetti ciò implicherà inevitabilmente che la propagazione vivaistica di queste piante nonché la sua diffusione nei giardini e parchi ne impedirà l'estinzione. Un fatto analogo è accaduto col Gingko biloba, considerato estinto da tempo finché non ne sono stati scoperti pochi esemplari residui in Cina: di lì la diffusione di questo bellissimo albero che ormai certamente non è più a rischio.
Quanto alle infelici sistemazioni riflettono semplicemente il gusto (cattivo)corrente: basta guardare le maialate costruite da molti architetti moderni anche di nome...... E' l'italietta che va così.
kiwo
 
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