K
krishna
Guest
Dunque la ferrata che ho fatto a ferragosto deve il suo nome al fatto che si snoda tra l'Italia e l'Austria ed è stata veramente tosta: attrezzata benissimo dal cai austriaco ha dei tratti verticali veramente impressionanti dove è veramente d'obbligo la totale indifferenza al vuoto e all'altezza.
Questo itinerario porta alla cima della Creta di Collinetta, in una zona tra l'altro ricca di testimonianze di combattimenti avvenuti durante la grande guerra.
Al mattino presto la giornata prometteva bene, il cielo era azzurro ed il panorama sulle alpi carniche era veramente splendido. Qui ha già nevicato oltre i 2300, ecco la creta di collina ( 2689 ) imbiancata sulla cima
Salendo ci sono delle belle gallerie di guerra scavate dagli austriaci
Quindi arrivo al cospetto del mio obiettivo odierno: la ferrata si svolge su quei tre "coni" che si vedono sulla destra per poi guadagnare la vetta su di un comodo sentiero di guerra
Da qui si iniziano a vedere anche le montagne austriache
Il primo "cono" è veramente impressionante
Ed eccomi finalmente all'attacco della ferrata
Che è subito mooolto ripido
Poi in pochi minuti la nebbia mi avvolge e da qui non vedrò più quasi niente. In questo tratto difficile che ho battezzato "la schiena del dinosauro" comunque si può intuire quanto sia bello questo percorso
L'ultimo pezzo per arrivare alla cima è una passeggiata, per una volta mi fanno male più le braccia delle gambe!!Peccato che non si veda nulla delle fantastiche montagne che ci sono attorno!!
Ciao!!
Questo itinerario porta alla cima della Creta di Collinetta, in una zona tra l'altro ricca di testimonianze di combattimenti avvenuti durante la grande guerra.
Al mattino presto la giornata prometteva bene, il cielo era azzurro ed il panorama sulle alpi carniche era veramente splendido. Qui ha già nevicato oltre i 2300, ecco la creta di collina ( 2689 ) imbiancata sulla cima

Salendo ci sono delle belle gallerie di guerra scavate dagli austriaci

Quindi arrivo al cospetto del mio obiettivo odierno: la ferrata si svolge su quei tre "coni" che si vedono sulla destra per poi guadagnare la vetta su di un comodo sentiero di guerra

Da qui si iniziano a vedere anche le montagne austriache

Il primo "cono" è veramente impressionante

Ed eccomi finalmente all'attacco della ferrata

Che è subito mooolto ripido

Poi in pochi minuti la nebbia mi avvolge e da qui non vedrò più quasi niente. In questo tratto difficile che ho battezzato "la schiena del dinosauro" comunque si può intuire quanto sia bello questo percorso

L'ultimo pezzo per arrivare alla cima è una passeggiata, per una volta mi fanno male più le braccia delle gambe!!Peccato che non si veda nulla delle fantastiche montagne che ci sono attorno!!

Ciao!!
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