Acciderbolina, mi sono allontanata giusto un'ora e quasi non vi seguo più.
Procedo a mozzichi, con calma.
Rosa, amica mia, io e te abbimao un grosso problema: internet.
Io probabilmente mi spiego in un modo che sembra, non so', un misto fra l'attacco, l'ironico, come se tu fossi la persona più ingnorantissima di questo mondo, mentre io invece ho in bocca una certa emozione ed un certo intento e poi le parole fanno credere tutt'altro.
Quel che ho detto, di nuovo sul silenzio o sulla stasi dopo il tuo intervento era un po' speculativo, per arrivare ad altri, ma volevo solo risponderti con un fatto, alle domande che poco prima mi avevi rivolto:come si comprende l'aiuto?
A questa domanda ho risposto.
Tu vuoi sapere come, tu vuoi conoscere la via e non posso dartela, no quì, non così.
Quello che racconti delle persone, che conosci, nonostante tu, non le abbia mai viste, o Eltu, siamo di nuovo dal principio.
Noi non siamo quel che sembra. Le potenzialità umane vanno ben oltre i limiti che sembriamo avere.
Sei un empatica, e sei entrata in quella persona, è assai semplice.
E quando avvertite odor di morte, è perchè c'è morte, non è una sensazione scema.
Nella mia casa paterna, io dormivo in una stanza ove è morta in circostanze raccontate in un modo, ma in realtà ben diverse, una ragazza.
In pratica, semi-sepolta viva in questa stanza.
Ho anche incontrato questa ragazza che mi ha raccontato cosa fosse successo in verità, ma il marchio a fuoco della abitzione non dipendeva da lei, non era lei a crearlo.
Quel che appesta i luoghi sono ancora e solo larve, larve che nutrite diventano reali, tanto quanto voi e me.
A vederle bene, ove c'è, prfino la vegetazione intorno alla casa ha un'aspetto e un linguaggio che sà di morte, di paura, di agonia, di violenza.
Eltu, se io ti spiego il tuo accaduto tu ti irriti o mi dici che stò sbagliando, ma tu sai perfettaemnte quel che significa.
Sai di essere una persona che vive queste evenienze con totale fiducia, perchè le esprrisci sulla tua pelle, ma allo stesso tempo sei la più grande dell'inquisitrici, soprattutto con te stessa. Non ammetti debolezze alcuna, sebbene sai che sono normali, ma tant'è non ti piace pensare che qualcuno possa avvicinarsi più di tanto al tuo centro, non vuoi che gli altri, sappiano davvero chi sei e come sei.
Ed ecco che appare la guida a ironizzare sul tuo comportamento, un misto tra un non-vivo ed uno piscologo, perchè tu stai in mezzo, tenti un equilibrio tra ragione e irrazionalità.
Sei perfettamente in grado di sapere da te, cosa significa ed anche meglio di quanto possa fare io, ma non vuoi dirtelo da sola, cerchi fuori, in modo che tu possa dirgli, no, hai torto!
Non lo vuoi dire agli altri, ma solo a te stessa.
Seya, è un lutto. L'abbandono squarcia e fà il vuoto. Sono cruda, nessuno lo riempirà mai quel vuoto.
Ma il vero problema è che tu ti senti responsabile, ti senti responsabile per essere stata abbandonata e quindi, quando tocca a te farlo, non lo accetti.
Se non risolvi questo giro di boa, per quanto male fà, le tue scelte future saranno sempre condizionate da questa prima impronta.
Devi smetterla di condannare te stessa e rivolgere l'accusa ai veri colpevoli, rendi la responsabilità a chi davero ha sbagliato.
Poi c'è la strada della ocvmprenione di questi errori e forse anche del perdono e accettazione, ma inanzitutto devi semtterla di condananre te stessa per troppo amore.
Anche perchè cara, quel che poi tu, crederai è amore, sarà solo e ancora il frutto amaro di quel primo trauma e queste situazioni si rimoltiplicehranno finchè tu non comprenderai la lezione.
Credi di andare avanti, credi di fuggire e che le cose cambieranno da sole, o per grazia ricevuta, ma non accadrà.
Hai sofferto tanto, continui a soffrire, affronta il passato una volta per tutte, soffrirai come una bestia, ma se ne esci, sei libera.
Ed hai la forza per uscirne, perchè tanta ce ne vuole per subire.
Non sentirti in colpa per la rabbia che in realtà covi dentro, per quelle proteste che vuoi esprimere dopo tanti anni.
Ed inoltre, non è così tremendo come credi, la tua mente ti inganna, perchè odia cambiar abitudini.