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Fantasmi: miiiiiiiiiii che pauraaaaaaaa!

Clorophilla

Florello
Ok River, era proprio questo che volevo chiederti, aspettavo prima una tua risposta.
Quindi se noi stiamo perseguendo il nostro karma, che a volte può essere un gran fardello pesante faticoso doloroso ma è il "nostro", non dovremmo sentirci comunque soli?
Questo mi cruccia, a volte imploro aiuto per motivi che ti dissi tempo fa' e non ho risposta.....neanche un minimo segno, un'illuminazione che giustifichi la situazione o che le dia un senso.....che solitudine!!
 

luckybamboo

Florello Senior
seya ha scritto:
...ritrovare il mio equilibrio, la mia essenza, il mio io, e ripropormi come e meglio del passato......

seya, non credi che queste che elenchi siano le cose più importanti?

a volte il cuore è un gran burlone...o meglio, quando pensiamo di "seguire il cuore" in realtà stiamo seguendo altre cose....paura di rimanere soli, paura di cambiare, di rinunciare a qualcosa...
 
R

riverviolet

Guest
seya ha scritto:
non so se posso chiedere questa cosa in questo modo soprattutto.
non so quali siano le regole, nè come comportarmi.
non so se posso farlo soprattutto, perchè credo tu ti riferissi a domande inerenti il soggetto del post e non ai problemi personali.
non so nemmeno se tu puoi sentire, oltre a provare i miei stessi sentimenti ed emozioni, la mia situazione attuale.
ti chiedo, dovrei fare una scelta, molto grande per me, che coinvolge un'altra persona, sono circa 3 anni che la rimando, per tanti motivi.
credi sia giusto che io segua la mia testa, che mi dice di chiudere una cosa, ritrovare il mio equilibrio, la mia essenza, il mio io, e ripropormi come e meglio del passato, oppure cercare di risolvere rimanendo nella stessa situazione, seguendo il mio cuore e soprattutto far tacere le mie paure?
Dio non so se sono eccessiva Sonia, o se è meglio lasciar perdere.
se creo confusione dimmelo chiaramente, senza farti problemi.

che casinista che sono acciderba!!!

mi sa che mi sono risposta da sola, ed è meglio seguire il cuore.
ocheoca.
Segui sempre, sempre se puoi la via del paicere.
Può sembrar opportunismo, può sembrar egoista, perchè e mi dispiace dirlo, ma vi prego di accettarlo nn come un insulto, può sembrare anticristiano, ma noi che coltiviamo piante dovremmo renderci conto di queste cose.
La Natura è bella, cerca il paicere, cerca la goia, non c'è nulla di sbagliato se nel farlo qualcuno soffre (è il suo karma), sepre chè ovviamente non sia una mera prevaricazione, ma frutto di portare la prorpia vita in uan direzione precisa.

Siamo di nuovo alle larve.
L' amore è un boomerang,così come tutto il resto ed è udite udite, la vbas della magia, tut'altro che fandonia.
Il simile con il simile, il polo negativo che attrae quello positivo è valido solo in alcuni campi.

Qualsiasi torto farai a te stessa, inevitabilmente lo produrrai sugli altri.

Scegliere non è mai una cosa semplice, qualcosa và lasciato e spesso porta sofferenza, ma la verità spiana, la menzogna accumula polvere.
 
R

riverviolet

Guest
Clorophilla ha scritto:
Ok River, era proprio questo che volevo chiederti, aspettavo prima una tua risposta.
Quindi se noi stiamo perseguendo il nostro karma, che a volte può essere un gran fardello pesante faticoso doloroso ma è il "nostro", non dovremmo sentirci comunque soli?
Questo mi cruccia, a volte imploro aiuto per motivi che ti dissi tempo fa' e non ho risposta.....neanche un minimo segno, un'illuminazione che giustifichi la situazione o che le dia un senso.....che solitudine!!

Clò, non sò come dirtelo, ma se faccio tanti errori nello scrivere sulla tastiera c'è un serio motivo.
I danni arrrecati a noi stessi sono spesso dei Giudici implacabili.

Cerca di riflettere, di ragionare, quando il sintomo dolore fisico si placa, sul perchè ti stà succedendo.
Non subire la cosa, comprendila, c'è un messaggio, và compreso.

Lo sai, una sera ci siamo scontrate e qualosa ti ho acccennato.
Oggi nn ne prendo più cortisone, non cerco più cure, i dolori ci sono a volte terrificanti, ma non sono più immobile.
E' bastato un antibiotico e l'aver capito.
Che si risolva o no, non ha più importanza, che i viva, cammini ancor o mi aspetti la sedia a rotelle neppure, perchè ho capito.
Pare averlo capito anche il mio organismo.
ma ricordati anceh che per distruggere ci vuole un attimo, a costruire, molto, molto di più.

Non sei sola, ma non è nemmeno giusto che ti vergogni a confidarti.
Se è come penso io, e ti dà fastidio la falsa comprensione e l'esser compatita, è giusto che non sbandieri, però, non sei sola.
 

RosaeViola

Master Florello
Riguardo a mio padre River, io non ho detto di essere stata certa allora, che quelle visioni fossero il frutto del suo stato...il dubbio che ci parlasse veramente, che li vedesse veramente è stato sempre fortissimo, proprio dai suoi atteggiamenti.
Mio padre, per suo e nostro volere, è morto nel suo letto.
Nelle ultime ore di quasi coscienza che ha vissuto, prima che i farmaci che gli somministravo entrassero in modo massivo nel suo organismo e lo facessero scivolare in uno stadio pre-agonico, ha continuamente parlato e si è rivolto a qualcuno che lui vedeva sul muro di fronte a sè, ma sul lato sinistro.
Quando non gli parlava e non comunicava con noi, teneva lo sguardo fisso su quel muro e sempre nella stessa direzione (verso sinistra) dove diceva di vedere sua zia e i suoi cari.
E' stato incredibile tutto ciò, perchè anche a rigor di logica (e passami il termine :D ) cercando di ragionarci su, per riuscire a decodificare quel comportamento, non c'era ragione che lui, così al limite dei limiti delle sue forze, ostinatamente tenesse la testa e lo sguardo verso una direzione alquanto scomoda e poco consona, ad una persona che vive un momento del genere.

In quanto all'aiuto, spesso mi chiedo perchè certe situazioni si incastrino così perfettamente quando sei sull'orlo del baratro o quando non hai più speranza...
Passi anni interi alla ricerca di una soluzione o di un qualcosa che ti aiuti a sanare un problema che ti tormenta e, quando non ci credi ormai più, ecco che la soluzione si presenta e tu, non hai fatto nulla perchè accadesse...
Ancora più strabiliante è, che come si esce dallo stallo, immediatamente, quasi come un effetto domino, tutto va a posto.
Situazioni che magari nemmeno c'entrano, si sistemano, si autoregolano, sempre senza che noi, si sia mosso un dito.

E poi ancora, le coincidenze...Io ci credo sempre meno.
Le coincidenze sono qualcosa che secondo me hanno poco credito.

Talvolta incontri la persona giusta e sai già, anche senza vederla praticamente, che la stavi aspettando, quasi la conoscevi già, sai che è quella che hai cercato per tutta la vita e sai di aver vissuto fino a quel momento e sai anche che, tutto quello che hai vissuto, che ti è capitato, è avvenuto per prepararti all'incontro, per insegnarti a riconoscerla fra migliaia di persone e quasi sempre la incontri quando meno te l'aspetti e nel posto in cui mai crederesti possibile incrontrarla e non solo l'incontri, ma scopri che questa persona sei ancora tu, nel senso che è la tua esatta metà.

Ecco, quando tutto questo avviene, a volte mi chiedo se qualcuno ascolta il nostro dolore, la nostra sofferenza, se legge dentro a noi, quanto in quel momento abbiamo bisogno di avere quella gioia e se può far sì, che ci accada, se può dare una spintarella insomma...

Non so se quanto ho scritto sia intelleggibile...
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Riguardo a mio padre River, io non ho detto di essere stata certa allora, che quelle visioni fossero il frutto del suo stato...il dubbio che ci parlasse veramente, che li vedesse veramente è stato sempre fortissimo, proprio dai suoi atteggiamenti.
Mio padre, per suo e nostro volere, è morto nel suo letto.
Nelle ultime ore di quasi coscienza che ha vissuto, prima che i farmaci che gli somministravo entrassero in modo massivo nel suo organismo e lo facessero scivolare in uno stadio pre-agonico, ha continuamente parlato e si è rivolto a qualcuno che lui vedeva sul muro di fronte a sè, ma sul lato sinistro.
Quando non gli parlava e non comunicava con noi, teneva lo sguardo fisso su quel muro e sempre nella stessa direzione (verso sinistra) dove diceva di vedere sua zia e i suoi cari.
E' stato incredibile tutto ciò, perchè anche a rigor di logica (e passami il termine :D ) cercando di ragionarci su, per riuscire a decodificare quel comportamento, non c'era ragione che lui, così al limite dei limiti delle sue forze, ostinatamente tenesse la testa e lo sguardo verso una direzione alquanto scomoda e poco consona, ad una persona che vive un momento del genere.

In quanto all'aiuto, spesso mi chiedo perchè certe situazioni si incastrino così perfettamente quando sei sull'orlo del baratro o quando non hai più speranza...
Passi anni interi alla ricerca di una soluzione o di un qualcosa che ti aiuti a sanare un problema che ti tormenta e, quando non ci credi ormai più, ecco che la soluzione si presenta e tu, non hai fatto nulla perchè accadesse...
Ancora più strabiliante è, che come si esce dallo stallo, immediatamente, quasi come un effetto domino, tutto va a posto.
Situazioni che magari nemmeno c'entrano, si sistemano, si autoregolano, sempre senza che noi, si sia mosso un dito.

E poi ancora, le coincidenze...Io ci credo sempre meno.
Le coincidenze sono qualcosa che secondo me hanno poco credito.

Talvolta incontri la persona giusta e sai già, anche senza vederla praticamente, che la stavi aspettando, quasi la conoscevi già, sai che è quella che hai cercato per tutta la vita e sai di aver vissuto fino a quel momento e sai anche che, tutto quello che hai vissuto, che ti è capitato, è avvenuto per prepararti all'incontro, per insegnarti a riconoscerla fra migliaia di persone e quasi sempre la incontri quando meno te l'aspetti e nel posto in cui mai crederesti possibile incrontrarla e non solo l'incontri, ma scopri che questa persona sei ancora tu, nel senso che è la tua esatta metà.

Ecco, quando tutto questo avviene, a volte mi chiedo se qualcuno ascolta il nostro dolore, la nostra sofferenza, se legge dentro a noi, quanto in quel momento abbiamo bisogno di avere quella gioia e se può far sì, che ci accada, se può dare una spintarella insomma...

Non so se quanto ho scritto sia intelleggibile...

Eccolo l'aiuto, non è eclatante a sufficienza? :love_4:
Quanto stai comprendendo improvvisamente?
Non hai fato nulla? ti sbagli!
Stasi, il mio silenzio, opportuno anche se diviso a metà per altri motivi che ho spiegato, sono spesso più efficaci di qualsiasi azione, anzi sono azione pura.

Intelligebilissima, altrochè :hehe:
 

luckybamboo

Florello Senior
Rosa, le coincidenze non esistono. E non aggiungo neanche il "secondo me" perchè sono troppo certa che non esistano.
Tutto ha un perchè. Altrimenti non avrebbe senso. :)
 

RosaeViola

Master Florello
River e adesso please, please, please...mi spieghi sta cosa benedetta che mi tormenta da anni sull'incontro con persone che SAI di conoscere?

Sai, addirittura, anni fa, un nostro carissimo amico ci fece incontrare la sua nuova fidanzata.
Uscimmo a cena. Nell'incontrarci e stringerci la mano, io percepì una sensazione di malessere fortissimo.
Per tutta la cena, io SAPEVO tutto di lei.
Durante quella serata, stetti malissimo e la notte non dormiii.
Percepivo in lei una carica di distruttività e di dolore devastanti.
Non ne parlai al nostro amico, ma lui il giorno dopo disse che lei mi vedeva negativamente, disse che non le avevo fatto una buona impressione e disse che per non creare attriti nel rapporto, preferiva eclissarsi.
Io accettai di buon grado e dissi a mio marito, tutto quello che avevo "saputo" da lei stessa mentre le stavo seduta a fianco a quel tavolo.
Sapevo ogni dettaglio, ogni singola esperienza le era capitata.

Dopo nemmeno un mese, il nostro amico venne a trovarci e ci raccontò tutto...In pratica, mio marito, non riuscì a trattenersi e gli raccontò quello che io avevo sentito quella sera...era tutto vero...quello che mi era arrivato addosso, era tutto vero.

Spesso mi ritrovo faccia a faccia con persone che so di conoscere, anche se razionalmente so di averle incontrate in quel preciso momento.

E non voglio addentrarmi, sull'Incontro fatale, quello che non dimentichi più.

Ma perchè avviene questo?
 

RosaeViola

Master Florello
riverviolet ha scritto:
Eccolo l'aiuto, non è eclatante a sufficienza? :love_4:
Quanto stai comprendendo improvvisamente?
Non hai fato nulla? ti sbagli!
Stasi, il mio silenzio, opportuno anche se diviso a metà per altri motivi che ho spiegato, sono spesso più efficaci di qualsiasi azione, anzi sono azione pura.

Intelligebilissima, altrochè :hehe:

River, potrai anche non crederci, ma queste cose io le avevo già in me.
La nostra discussione nei giorni scorsi è stata meramente per il gusto di capire le diverse posizioni.
Non voglio togliere nulla all'importanza del silenzio...Cercavo di dirti, giorni fa, che non per tutti l'approccio è lo stesso (e concordo su questo con Lobelia) e che, lasciar fluire, lasciar accadere le cose e cercare di porsi in maniera pèiù scevra possibile e allenarsi all'ascolto di sè stessi, non può che fare bene.

E poi, ancora sull'aiuto. Tu dici, eccolo l'aiuto...Ma come avvieneee???

Guarda, la malattia e la morte di mio padre mi ha spalancato delle porte, per altri fatti che sono avvenuti e che mi sono davvero misteriosi...sono qualcosa che non mi spiego e che non trovano spiegazione in nessun contesto e su cui vorrei fare luce...non capirli razionalmente...non c'entra nulla, solo capirli, spiegarmeli...
 

RosaeViola

Master Florello
E che dire di quelle case in cui entri, che odorano di morte?
No, nessun cadavere in giro per casa, ma la casa è pregna della sensazione della morte...
 

amelia

Giardinauta Senior
è capitato anche a me

questa esperienza che ha raccontato rosaeviola è capitata anche a me: si trattava di una ragazza che non avevo mai visto e che non ho più rivisto per mia fortuna. La chiamerò "l'imbalsamatrice".
Quella sera, ad una cena di compleanno mi pare, sono stata letteralmente "invasa" da un senso di pericolo potenziale, come se questa ragazza potesse in qualche modo infierire contro di me o contro i miei cari. Ma era inverosimile.
So soltanto che questa era una collega della festeggiata, una mia cara amica a cui tengo tanto e perciò ero preoccupata anche per lei. Le chiesi di evitare in tutti i modi l'imbalsamatrice, ma lei, giustamente dal suo punto di vista, ci fece una risata sopra. :(
Chissà.
 

seya

Master Florello
Lucky forse seya vuole la moglie ubriaca e la botte piena.
o forse crede di non avere la forza necessaria per rinascere a nuovo, e rompere l'uovo.
l'abbandono sia subito che fatto è una cosa inaccettabile per seya.
probabilmente vorrebbe non dover mai essere costretta a decidere.
ma così facendo si sta scavando la fossa con le sue dannate mani.
 

RosaeViola

Master Florello
seya...in medicina si sa che se un arto è putrefatto, va amputato.
Si perde l'arto, ma non la vita...
E sai, le amputazioni sono una cosa orribile.
Si ha una minor capacità di movimento, si è un po' handicappati, c'è la sindrome dell'arto fantasma che è dolorosissima, ma che col tempo un po' si attenua...
Ma la vita è salva e l'uomo ha infinite capacità di recupero...anche seya le ha, solo che non ne è consapevole appieno.
 

RosaeViola

Master Florello
E vale tantissimo quel che ti ha detto River...
Bisogna uscire dalla spirale del dolore...bisogna godere appieno la vita.
Godere nel senso più alto del termine.
 

luckybamboo

Florello Senior
seya ha scritto:
Lucky forse seya vuole la moglie ubriaca e la botte piena.
o forse crede di non avere la forza necessaria per rinascere a nuovo, e rompere l'uovo.
l'abbandono sia subito che fatto è una cosa inaccettabile per seya.
probabilmente vorrebbe non dover mai essere costretta a decidere.
ma così facendo si sta scavando la fossa con le sue dannate mani.

seya, mi permetti un po' di "brutalità"?
vogliti più bene.
una volta tanto, fai una cosa per seya, quella di cui tu parli in terza persona.
Lascia stare gli altri, fregatene, pensa che soffrirebbero comunuqe, anche in questa situazione.
fai quello che è giusto per lei.
non si tratta di abbandono, come abbandono io intendo chi butta un cane in mezzo alla strada, chi lascia un neonato in un prato o nell'immondizia.
Non quello che faresti tu, quello non è abbandono, è la vita che va avanti :eek:k07:
Scusa se sono stata un po' "bruta" :love_4:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
E che dire di quelle case in cui entri, che odorano di morte?
No, nessun cadavere in giro per casa, ma la casa è pregna della sensazione della morte...

Non solo nelle case, Rosa, nei luoghi pubblici, negli uffici, per strada.
 

seya

Master Florello
non ti preoccupare Lucky, e nemmeno Ciaseta, io tramite l'interazione con voi mi capisco un pò di più, altrimenti sono talmente spaventata che vedo solo nebbia e annaspo.
rifletterò con attenzione su ciò che mi avete detto.
e vi ringrazio dal profondo del mio cuore.
anche seya vi ringrazia, e vi bacia tutte.
ora vado (devo purtroppo andare a casa, ma vorrei restare qui ancora e ancora con voi).
ciao
 

RosaeViola

Master Florello
luckybamboo ha scritto:
quello non è abbandono, è la vita che va avanti :eek:k07:

Ecco seya, vedila così...il cambiamento è rinnovamento e non abbandono e lutto...

Io immagino cosa ci sia in quella parola schifida, orrenda, vomitatevole, disgustosa, aberrante, orripilante, sciagurata, maledetta, macabra, cattiva che è ABBANDONO, quando tu la pronunci...

Ma la vita è abbandono...in tutto. E questo tutto sono i nostri cambiamenti, i nostri momenti in cui saliamo uno scalino...Lo dobbiamo a noi stessi, è il nostro percorso, è la nostra strada.
Puoi fermarti ogni tanto a riprendere fiato, perchè ci si stanca camminando tanto, ma poi è inevitabile, bisogna riprendere a marciare...è inesorabile, ma sai quanto è bello?
Seya, dopo una morte c'è una nascita...sempre.
 
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