Riguardo a mio padre River, io non ho detto di essere stata certa allora, che quelle visioni fossero il frutto del suo stato...il dubbio che ci parlasse veramente, che li vedesse veramente è stato sempre fortissimo, proprio dai suoi atteggiamenti.
Mio padre, per suo e nostro volere, è morto nel suo letto.
Nelle ultime ore di quasi coscienza che ha vissuto, prima che i farmaci che gli somministravo entrassero in modo massivo nel suo organismo e lo facessero scivolare in uno stadio pre-agonico, ha continuamente parlato e si è rivolto a qualcuno che lui vedeva sul muro di fronte a sè, ma sul lato sinistro.
Quando non gli parlava e non comunicava con noi, teneva lo sguardo fisso su quel muro e sempre nella stessa direzione (verso sinistra) dove diceva di vedere sua zia e i suoi cari.
E' stato incredibile tutto ciò, perchè anche a rigor di logica (e passami il termine
) cercando di ragionarci su, per riuscire a decodificare quel comportamento, non c'era ragione che lui, così al limite dei limiti delle sue forze, ostinatamente tenesse la testa e lo sguardo verso una direzione alquanto scomoda e poco consona, ad una persona che vive un momento del genere.
In quanto all'aiuto, spesso mi chiedo perchè certe situazioni si incastrino così perfettamente quando sei sull'orlo del baratro o quando non hai più speranza...
Passi anni interi alla ricerca di una soluzione o di un qualcosa che ti aiuti a sanare un problema che ti tormenta e, quando non ci credi ormai più, ecco che la soluzione si presenta e tu, non hai fatto nulla perchè accadesse...
Ancora più strabiliante è, che come si esce dallo stallo, immediatamente, quasi come un effetto domino, tutto va a posto.
Situazioni che magari nemmeno c'entrano, si sistemano, si autoregolano, sempre senza che noi, si sia mosso un dito.
E poi ancora, le coincidenze...Io ci credo sempre meno.
Le coincidenze sono qualcosa che secondo me hanno poco credito.
Talvolta incontri la persona giusta e sai già, anche senza vederla praticamente, che la stavi aspettando, quasi la conoscevi già, sai che è quella che hai cercato per tutta la vita e sai di aver vissuto fino a quel momento e sai anche che, tutto quello che hai vissuto, che ti è capitato, è avvenuto per prepararti all'incontro, per insegnarti a riconoscerla fra migliaia di persone e quasi sempre la incontri quando meno te l'aspetti e nel posto in cui mai crederesti possibile incrontrarla e non solo l'incontri, ma scopri che questa persona sei ancora tu, nel senso che è la tua esatta metà.
Ecco, quando tutto questo avviene, a volte mi chiedo se qualcuno ascolta il nostro dolore, la nostra sofferenza, se legge dentro a noi, quanto in quel momento abbiamo bisogno di avere quella gioia e se può far sì, che ci accada, se può dare una spintarella insomma...
Non so se quanto ho scritto sia intelleggibile...